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Autore: yu90    17/04/2014    2 recensioni
sono passati quattro anni da quando si sono separati ed entrambi desiderano rivedersi, le loro anime si sono sempre appartenute, ci riusciranno?
Spero di avervi incuriosito, ho appena rivisto questo fantastico anime e non mi piace proprio il finale, siate clementi vi prego un bacione
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Luna dell’illusione:
 
Sono passati quattro anni da quel giorno, e ancora oggi ho il rimpianto di non essere rimasta accanto a te.
Adesso sono cresciuta, i miei capelli sono più lunghi, non sopportavo l’idea di vedermi allo specchio con l’aspetto di quando sono stata tra le tue braccia, chissà se mi pensi almeno un po’.
La mia vita sta andando avanti, ma la vedo scorrere davanti senza viverla, resta sempre quel vuoto al mio cuore che ogni notte mi fa stringere e piangere.
Mi manchi, ma me lo ripeto tutti i giorni nella testa, non ho il coraggio di dirlo ad alta voce, ho paura che mi dicano che alla fine era tutto un sogno e tu non sei mai esistito.
Al mio ritorno da Gaia ho raccontato tutto alla mia migliore amica, come a cercare una conferma che tu sei reale, non sei frutto della mia immaginazione.
Sono sdraiata sul mio letto, fuori è notte e io ti sto pensando come ogni sera, mi fa male il petto quando provo a chiudere gli occhi e immaginare il tuo viso, a come questi quattro anni possono averti cambiato, poi però il panico e la paura mi afferrano e mi trascinano giù nelle tenebre, un pensiero fisso mi inchioda e mi spalanca una voragine nel cuore e se ti sei innamorato di un'altra, dopotutto hai un regno da portare avanti e io non sono tornata da te.
Non posso sopportare l’idea che tra le tue braccia ci sia qualcun’altra, sicuramente una principessa più bella di me, sicuramente potrà renderti felice più di me.
Ho bisogno di te, ho bisogno di sentirti stretto a me, ho urgenza di te, ho bisogno di sentirti per sapere che esisti, voglio essere li con te mio Angelo.
Ogni notte ci penso e con questa paura mi addormento sperando di risvegliarmi accanto a te e che questa mia vita sia solo un sogno.”
 
Gaia:
“ Sono quattro anni che ti aspetto, i miei consiglieri mi pressano affinché io trovi una moglie, magari un matrimonio che sia conveniente anche per Fanelia che è risorta dopo la grande guerra, guerra che abbiamo potuto vincere grazie a te. Chissà che cosa stai facendo adesso? Mi stai pensando? Probabilmente ti sei dimenticata di me, magari adesso sarai felice con un altro… Non posso nemmeno pensarci, tu sei mia, o almeno questo è quello che continuo a ripetermi da quando ti ho taciuto quel ti amo, mi hai aperto il tuo cuore e io per vergogna, paura non ho avuto il coraggio di aprirti il mio, non ti merito e lo so.
Prego tutti gli dei che tu non abbia smesso si amarmi, ho bisogno di te, mia piccola luce, ho bisogno di averti qui al mio fianco, lascerei il mio regno per correre da te, ma tu non approveresti questa mia scelta… Dio non credevo di amare così, ho bisogno di te, voglio te e solo te.
Ho un bisogno di te… ti prego fatemi svegliare con lei accanto… Ti voglio qui, ti voglio adesso”
 
Van e Hitomi quella notte non riuscivano a dormire, come tutte le altre notti passate in questi quattro anni, improvvisamente però qualcosa accadde, Hitomi si ritrovò avvolta da una luce familiare, chiuse gli occhi e quando li riaprì sentì qualcosa di caldo sotto di se.
«Hitomi… » Van la guardava basito non poteva credere che fosse davvero lei.
Quanto era cambiata… era più donna, i capelli più lunghi, si tornò a sentire l’adolescente che era pochi anni prima, non riusciva a parlare.
Hitomi gli allacciò le braccia al collo « Mi sei mancato amore mio…» iniziò a piangere, sentiva le lacrime di lei che gli bagnavano il collo, allora non lo aveva dimenticato.
La strinse, ignorando completamente la posizione in cui si trovavano, se qualcuno fosse entrato avrebbe frainteso, ma non gli importava, lei era tornata e non l’avrebbe lasciata andare mai più.
La ragazza si accorse solo dopo la stretta di lui che lo aveva chiamato “amore mio”.
Si lasciò cullare dal suo abbraccio e dal suo profumo, poi si sollevò appoggiando le mani sul suo petto per guardarlo in faccia, quanto era cambiato il suo Van, quanto era diventato bello il suo Van…
Il giovane re guardava la ragazza che gli era sdraiata addosso e sorrise, era diventata bellissima, sentì le sue forme premergli contro il petto e arrossì. Non era cambiato poi tanto in quei quattro anni, ma non glielo diede a vedere.
Complici nella notte, con solo la luna e la luna dell’illusione ad illuminarli, Van le posò una mano sul volto e dolcemente la baciò.
Un bacio dolce, casto che sapeva di loro, ma la distanza che c’era stata tra loro in quei quattro anni li assalì ed entrambi si ritrovarono desiderosi di approfondire quel bacio.
Dolcemente Van chiese il permesso alle labbra di lei sfiorandole con la lingua, permesso che gli venne subito accordato, si baciavano con passione, Hitomi era sopra di lui, ma poi Van decise di scaravoltare la situazione, si ritrovò su di lei, interrompendo solo per un attimo quel dolce contatto, la guardò, vide la sorpresa nei suoi occhi e forse anche un po’ di malizia, poi tornarono ad unirsi in un dolce bacio.
Nessuno dei due pensava a dove avrebbe portato questa situazione, volevano stare insieme, si erano mancati, si erano cercati e adesso si erano trovati.
Van le carezzò il fianco portando la mano sotto alla sua canottiera leggera, sollevandogliela un po’. Hitomi arrossi a quel contatto, ma non voleva niente di diverso, lo aveva aspettato per tanti anni, era sicura dei suoi sentimenti.
Il ragazzo era inebriato dal suo profumo smise di pensare e lasciò che fosse il suo cuore a guidarlo, così le tolse la maglietta che era diventata inutile, sentì la sua pelle morbida a contatto con la sua, stava impazzendo d’amore per lei, non era consapevole di quanto gli fosse mancata se non in quel momento.
La ragazza si fidava di lui, lasciando cadere le barriere dell’imbarazzo si lasciò amare da lui.
Complici la notte, la distanza i due ragazzi si stavano amando per la prima volta.
Arrivati al momento decisivo, Hitomi guardò il re negli occhi imbarazzata « non l’ho mai fatto…» abbassò lo sguardo e Van le sorrise, poi le sussurrò all’orecchio con voce calda e roca « nemmeno io…» Hitomi sentì il cuore riempirsi d’amore con quella semplice frase, lui l’aveva aspettata, stavano vivendo insieme il momento più bello della loro vita.
Van dolcemente entrò in lei che sentì subito bruciore e un po’ di dolore, ma poi passò tutto e quello che sentiva era solo il suo amore e i loro cuori che battevano all’unisono.
I loro respiri si fusero come i loro corpi e  le loro anime.
Van la guardò negli occhi e le sussurrò quelle parole che quattro anni prima gli aveva taciuto « Ti amo» .
Si amarono per tutta la notte fino a quando non vennero percorsi da un brivido e raggiunsero l’apice del piacere.
Si addormentarono stretti l’uno tra le braccia dell’altro, si erano ritrovati e adesso non si sarebbero più separati. 
  
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