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Autore: Celaena    17/04/2014    0 recensioni
Il mondo non è diviso in brave persone e Mangiamorte. Cosa spinge un giovane studente a legarsi all'oscurità?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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1 maggio 1976. Il buio era talmente fitto che Severus ebbe l'impressione di camminare nei propri incubi mentre si avvicinava al Platano Picchiatore. Era stato piantato pochi anni prima, quando il Serpeverde aveva appena iniziato a frequentare Hogwarts. Da allora tutto era cambiato. 'In peggio' si disse. Era difficile camminare senza poter usare un incantesimo per vedere al buio, dato che, in quella fitta oscurità, un 'Lumos' avrebbe dato troppo nell'occhio. Era quasi arrivato quando si sentì trascinare verso il basso, gridando. Il mantello si era impigliato in dei rami secchi. Severus si maledisse per aver gridato, e notò tre figure lontane. Corse a nascondersi dietro un albero e attese. I tre dovevano essere Potter, Black e Minus. Dov'era il quarto? Il Serpeverde, in preda all'agitazione, al timore di essere scoperto, e alla curiosità di scoprire cosa avessero organizzato, decise di seguirli. Le tre figure, due alte e una più bassa, si avvicinarono al Platano Picchiatore. -Prima tu, Felpato!- diceva Potter. Con una risata, Black estrasse la bacchetta. I suoi lineamenti iniziarono a contorcersi, mentre lui scompariva dalla visuale di Severus. Poi fu il turno di Minus, che squittendo scomparve come l'amico. 'Un passaggio nel Platano' riflettè Severus. La curiosità lasciò il posto ad una rabbia trionfante. Tre studenti che usavano un pericoloso passaggio segreto, in piena notte. Silente avrebbe avuto dei buoni motivi per punirli, stavolta. Il Serpeverde avrebbe voluto allontanarsi, ma era troppo curioso di scoprire cosa avrebbe fatto Potter. Avanzò di alcuni passi. E poi ancora. Iniziò a pensare al fatto che i tre, quando erano arrivati poco prima, sembravano comparsi dal nulla. Inoltre era difficile che tre studenti potessero allontanarsi indisturbati da Hogwarts a quell'ora. Lui ci era riuscito solo perché era stato rapido e aveva distratto Gazza con un incantesimo che aveva animato una vecchia armatura al primo piano. Forse aveva inconsapevolmente aiutato anche loro. Eppure quella mattina sembravano così sicuri di riuscire ad allontanarsi dalla scuola... Severus aveva continuato a camminare meccanicamente, mettendo con cautela un piede davanti all'altro. Ormai era poco distante da James Potter. Erano soli, gli studenti che più si odiavano ad Hogwarts. Se lo avesse colpito nel buio nessuno avrebbe mai scoperto che il colpevole era lui. Stavolta avrebbe potuto vendicarsi. Pensò a Lily, ai suoi occhi verdi e ai capelli rossi, la rivide da bambina mentre gli sorrideva. 'Ciao Sev' gli diceva ogni giorno. Doveva lasciarsi alle spalle tutto, ormai era un Mangiamorte. Un ululato profondo squarciò il silenzio. Proveniva dal Platano Picchiatore. Una strana figura uscì barcollando, mentre Potter estraeva la bacchetta e la puntava contro di se'. Severus avanzò. Gli occhi della creatura erano familiari, ma fu solo quando James disse:-Lunastorta!- che il Serpeverde comprese. Ormai era tardi. Inciampò di nuovo, senza riuscire ad alzarsi. -Piton!- il sussurro di Potter esprimeva puro terrore. Severus si sentì trascinare via mentre la trasformazione di Lupin era quasi completa. James Potter stava trascinando il suo peggior nemico al sicuro tra gli alberi. James Potter gli aveva appena salvato la vita.
  
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