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Autore: Lady K    17/04/2014    5 recensioni
AU, ma non troppo: in questo mondo parallelo di Detective Conan tutti gli esseri umani sono accompagnati da piccole creature simili a gatti chiamate Nekodachi. I gatti come li conosciamo noi non sono mai esistiti.
Tutto ha inizio col Nekodachi di Conan. Mentre intorno a lui si diffondono i misteriosi Crazydachi, lui deve combattere con i suoi sentimenti.
Quello che prova è sbagliato? E' anche lui un Crazydachi, come Heiji o Jodie?
...E dopo un piccolo gesto, lì su quel divano, tutto cambiò...
Tributo alla AixConan, 1999-2004.
Rating giallo per la lieve presenza di sangue/ferite in alcune scene.
[FF restaurata: è stata ripulita da errori di grammatica/battitura/codice html e altro.
Lo stile di scrittura rimane comunque quello vecchio.]
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Quasi tutti, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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nekodachi capitolo 0 - prologo
Ecco a voi il mio delirio... xD E' una AU, ma non troppo... leggere per scoprireeeee =D

The Nekodachi


Prologo

I raggi del sole filtravano tra le nuvole bianche come il latte.
Lui rimase là con lo sguardo fisso, la barca in balia delle onde. Quel viaggio era durato settimane; ma non se ne curava, il suo spirito era incolume all'aria piena di tensione che aleggiava intorno a lui. Doveva raggiungere quella terra.
-Capitano...- squittì all'improvviso una vocetta dietro di lui, -...gli altri non ne possono più. Sarebbe meglio rinunciare...-
-...-
-...Capitano... il timone di una delle navi si è rotto, le scorte di cibo stanno per finire e... sul serio, dovremmo fare marcia indietro.
-...Non saremmo comunque in grado di affrontare il viaggio di ritorno.- Il capitano fece udire per la prima volta dopo giorni la sua voce. -Non se ne parla, continueremo finc-...-
-TEEEEERRAAAA!!!!-
Il capitano e il suo compagno alzarono lo sguardo verso la vedetta, presi alla sprovvista.
-TERRA IN VISTAAA!!!-
I due puntarono estasiati gli occhi davanti a loro e la videro: una lunga striscia di terra si profilava all'orizzonte.

***

-Capitano, dovremo lasciare la nave qui. Useremo le altre due.-
-Suppongo tu abbia ragione.-
Qualcosa scintillò sulla sabbia.
-Capitano, siamo pronti a partire.- il piccolo marinaio salì senza aspettare risposta sulla nave più grossa.
E la risposta non sarebbe mai arrivata. Perché, per qualche motivo, il capitano fu attratto da quell'oggetto scintillante.
Si abbassò all'altezza del gingillo e lo squadrò con attenzione. L'operazione risultò abbastanza complicata, poiché era coperto dalla sabbia. Ma proprio quando fece per rimuoverlo da essa, una forza misteriosa si scatenò dall'oggetto. Per qualche secondo il corpo del capitano si impiantò lì, in quella posizione. L'uomo, da parte sua, si sentiva come se fluttuasse al centro dell'universo. Perse la cognizione del tempo e sembrò che i suoi 5 sensi avessero smesso di funzionare. Dopo quelle che gli sembrarono ore, si rese conto di avere effettivamente gli occhi aperti. Le mille sensazioni strane che aveva provato ora erano svanite. E qualcosa lì era cambiato. Anzi, qualcosa si era aggiunto alla sua vista.
Non era l'unico ad aver afferrato e liberato dalla sabbia quella cosa. Una creatura bianca lo guardava con uno sguardo stranamente familiare. Sembrava un piccolo felino, un leopardo in miniatura.
Solo dopo si rese conto che l'oggetto misterioso era un piccolo cristallo viola. Ma non riusciva a togliere gli occhi di dosso da quell'animale sconosciuto.
Quello sguardo...
-CAPITANO! SONO APPARSI DEGLI ANIMALI STRANI  SULLA NAVE! CAPITANO COLOMBO!-

***

Molti anni dopo


*Dling Dling*

Il telefono squillò nel rimbombante silenzio della casa. Un animale bianco con un ciuffo sbarazzino sulla testa rispose alla chiamata.
-C-ciao Hattori... sono io...-
-Ehhhhhyyy Kudo!!-
La solita allegria di Heiji non lo tirò affatto su di morale.
-Ascolta, devo parlarti, è importante...-
-Ma ceeerto, dimmi! Cosa ti turba?-
-Ehm... vedi...-
-ODDIO, una farfalla! Guarda che colori!!!!-
-Ha-... Hattori sei ancora lì?-
-Sì scusaaaa, dicevi?-
-...Allora...-
-Ohhhh guarda quelle nuvole a forma di U.F.O.!!! Sono così... fuffolose!!!-
-...-
*Tuuu-Tuuu*
-Kudoooo ci sei?!-
Conan sospirò. Come aveva pensato, non era stata una buona idea. Heiji era rimasto la sua unica speranza... ed era sfumata in pochi secondi.
Diede un'occhiata al pezzo di carta che aveva in mano; sconsolato tirò una riga sul nome del suo amico, per poi leggere gli ultimi due nomi scritti alla veloce: Jodie ed Eisuke.
Appallottolò il foglio con un improvviso attacco d'ira: chiedere o anche solo pensare a quei due Nekodachi non era d'aiuto.
O forse la ragione era un'altra?
Jodie lo avrebbe ignorato chiedendogli quale vestito la rendeva più attraente ed Eisuke si sarebbe limitato a dormire. Niente di più e niente di meno.


Il piccolo detective non faceva altro che sospirare. Per fortuna il suo Teemee non se n'era accorto... dopotutto lui era l'ultima persona a cui avrebbe chiesto suggerimenti in merito al suo problema.
-Ran-neechan, la cena era deliziosa come sempre!-
Il Nekodachi si irrigidì, ma sperò di non dare nell'occhio.
-Io vado a letto...- miagolò infine.
-Ah, ma... Conan-kun, hai mangiato abbastanza?- Ran era gentile come sempre.
-Sì, sta' tranquilla...-
Conan, Ran e Kogoro lo guardarono distrattamente allontanarsi. La Nekodachi della ragazza era leggermente turbata. Erano giorni ormai che percepiva una strana atmosfera quando parlava con Conan. Era una sensazione familiare, era sicura di averla già provata prima. Ma in quel momento non le veniva in mente nulla.
Si sentiva... sola...

-Ma perché a me...?- si ripeteva Conan. Era a letto nella "sua" camera e non riusciva a dormire. Si girò verso la finestra: la notte era stellata come poche volte ad Agosto.
Si avvicinò ad essa, la aprì con qualche difficoltà e si mise ad ammirare il cielo. Era immerso nei suoi pensieri, quando qualcosa attirò la sua attenzione.
Un'ombra triangolare volò sopra la sua testa. Sembrava diretta verso il tetto dell'agenzia. Il felino si arrampicò agilmente su per il tubo di scolo e raggiunse il tetto piatto dell'edificio.
Una piccola figura grigia era accucciata non lontano da lui. Lo riconobbe subito, quel mantello era inconfondibile.
-Kaito... Kid?!-
-Ehilà...- il Nekodachi si girò stancamente e guardò il suo rivale. Ma Conan non era dell'umore ideale per dargli la caccia. Anzi, si sedette accanto a lui, improvvisamente esausto da quella giornata piena di delusioni.
-Posso... chiederti una cosa...?-
-Cos'è, un grande detective come te che chiede consiglio a uno come me?-
Conan si stupì di fronte alla sfumatura divertita che aveva la voce di quel ladro da strapazzo. Lo aveva sempre conosciuto come il Nekodachi depresso...
-Di colpo sai... mi sento molto simile a te... o... a Jodie o... Eisuke...-
-Vuol dire che sei un Crazy-...?-
-...-
Conan si girò di scatto dalla parte opposta, chiudendo gli occhi. La realtà era dura da sopportare.
-A me sembri un Nekodachi normalissimo, se ti può tenere su di morale. Guarda me piuttosto... sono un miserabile...-
Il piccolo detective non rispose. Non ce la faceva più, doveva sfogarsi con qualcuno.
-La verità è che io...-
Kaito Kid lo guardo incoraggiante, sempre se si possa definire così quel suo sguardo perso e disperato.
-Io sono...-
La luna brillava sopra di loro con una luce rassicurante, come se anche lei non vedesse l'ora di scoprire il suo segreto.
-Io mi sono innamorato di Haibara.-

....


Confusi? Elettrizzati? ...o schifati? xD Commentate please!!!

PS: ringrazio la mia amica Skulblaka17 per avermi aiutato durante la scrittura di questo primo capitolo.
  
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