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Autore: CUCCIOLA_83    14/07/2008    3 recensioni
Tutti abbiamo dei segreti, ma se parliamo di Remus J. Lupin, chissà perchè i segreti si moltiplicano a vista d'occhio. Io con questa FF ho provato ad immaginarne uno in particolare, buona lettura ;)
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

Dite la verità, vi sono mancata? Anche se non vi sono mancata ditemi di sì, così mi fate contenta hihi.

Come vi avevo promesso tempo fa rieccomi con la seconda parte di “Confessioni notturne”, data da insistenti richieste di conoscere meglio la relazione passata tra Remus e la tanto odiata Kaelee. Ve la ricordate Kaelee vero? Per chi non la conosce vi indirizzo subito a “ Nessuno ci può dividere”:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=179245&i=1

Molte persone la odiano, anzi, tutti la odiano. E’ forse il personaggio inventato da me meglio riuscito, se mi concedete la modestia.

Ora vi lascio alla lettura di questo prologo, e al più presto posterò anche il racconto vero e proprio ;)

Prologo

 

Remus Lupin, leggeva tranquillamente seduto sotto ad uno dei grandi alberi che circondavano il lago del parco di Hogwarts, poco distante i suoi migliori amici discutevano animatamente sull’ultima partita di Quidditch, Corvonero – Tassorosso, spesso rivolgevano a Remus alcune domande, ma il ragazzo, preso dalla lettura raramente rispondeva, se non a monosillabi.

All’improvviso due ragazze si avvicinarono al gruppetto. La prima aveva una lunga chioma rossa e due grandi occhi verdi, la seconda, invece, aveva dei lunghi capelli corvini e gli occhi scuri e penetranti. Entrambe camminavano fianco a fianco, apparentemente intente a parlare tra di loro, ma segretamente interessate a due ragazzi del gruppetto.

«Evans, quando ti deciderai ad uscire con me?» Chiese James, rivolto alla ragazza rossa.

«Probabilmente quando entrambi i poli si scioglieranno, Potter» Rispose sprezzante Lily, mentre James mimò un colpo al cuore.

La ragazza mora si staccò dall’amica e dal gruppetto per avvicinarsi a Remus.

«Ciao Remus, cosa leggi di bello?» Chiese sedendosi vicino a lui, ma Remus aveva smesso già da un po’ di leggere, più o meno da quando le aveva viste avvicinarsi.

«Cao, Kaelee, hem.. Questo? È un solo un vecchio libro d’incantesimi. Loro parlano di Quidditch, io preferisco usare il mio tempo in modo più… Costruttivo» Rispose chiudendo il libro.

«Ecco svelato come passa il suo tempo il grande prefetto Remus Lupin. Non che fosse esattamente una novità, ogni volta che ti vedo hai un libro in mano, ti può esplodere vicino un’intera colonia di schiopodi che nemmeno te ne accorgi, personalmente lo trovo.. affascinante». Sussurrò avvicinandosi.

 Remus divenne tutto rosso e incapace di pronunciare qualsiasi parola, il suo sguardo passava in continuazione dai suoi amici a Kaelee.

La ragazza se ne accorse, lo prese per mano e lo portò lontano da sguardi indiscreti.

«Kaelee, ma cosa…» Tentò di dire Remus.

«Non volevo che gli altri sentissero».

«Sentire cosa?» Chiese confuso.

«Ecco, è da molto che io, hem, ti osservo». Kaelee arrossì.

«Tu osservi me?» Chiese stupito. Lei annuì.

«Ma… Ma… Anche io… Voglio dire... Ti osservo». Balbettò imbarazzato.

Kaelee alzò di colpo lo sguardo e dopo un primo momento di sorpresa per la rivelazione gli sorrise.

Remus, forse ipnotizzato da quel sorriso, si avvicinò e senza accorgersene la baciò.

Quando si allontanò erano entrambi parecchio imbarazzati.

«Hem, ti va di… Uscire con me il prossimo weekend a Hogsmeade? Ma forse, dovevo chiedertelo prima di... baciarti».

«Forse» Rispose lei, per poi baciarlo a sua volta.

●●●●●

L’ora di storia della magia, quella mattina, si era rivelata più noiosa del solito. I ragazzi, mentre il professor Rüf spiegava, si dedicavano alle più svariate attività, chi giocava a gobbiglie o a carte magiche, chi come James Potter scriveva poesie sdolcinate alla sua ragazza, Lily Evans, e chi, invece, semplicemente dormiva come Sirius Black.

C’era solo un ragazzo che, diligentemente, prendeva appunti, Remus Lupin, non si perdeva una parola dell’avvincente ultima battaglia dei folletti. All’improvviso un bigliettino planò proprio davanti a lui, lo aprì e riconobbe subito la sottile e affusolata scrittura.

 

Ciao Remus, per questa sera hai qualche programma? Non dirmi che devi studiare o andare di ronda, è da tanto tempo che non stiamo un po’ da soli.

Cosa ne dici?

Baci Kaelee

 

Remus sorrise, e girando il biglietto cominciò a scriverle.

 

Ciao anche a te. Lo vorrei tanto anche io, non immagini quanto. Ma ci sono 4 prefetti e due capiscuola in infermeria, non posso davvero evitare la ronda questa sera.

Facciamo domani?

Remus

 

Ributtò in dietro il biglietto e attese. La risposta non si fece attendere,

 

Non pensare di cavartela così. Mi aspetto qualcosa di particolare, se vuoi che ti perdoni per la buca che mi dai.

Kaelee

Remus leggendolo ebbe un piccolo brivido sulla schiena, la conosceva abbastanza bene, da capire che non l’aveva presa benissimo. Era abituata ad avere tutto quello che voleva subito, non le piaceva aspettare. Ma in fondo anche questo suo lato determinato gli piaceva.

*****

La ronda si rivelò piuttosto noiosa, tanto che Remus si pentì di non essersi incontrato con Kaelee. Visto che in giro non c’era anima viva, se non altri prefetti, o fantasmi, decise di seguire il consiglio di Jordan, un prefetto di corvonero, e di andare a farsi un bagno rilassante nel bagno dei prefetti.

Se ne stava lì, immerso nella schiuma a leggersi un libro quando la porta del bagno si aprì lentamente.

«Jordan, scusa ho perso la cognizione del tempo. Esco subito». Esclamò Remus richiudendo in fretta il libro, stava per alzarsi quando si bloccò di colpo vendendo che, al posto del prefetto era entrata Kaelee.

«Ma cosa c... Ci fai qui? È contro le regole…» Balbettò Remus, cercando di non farsi prendere dal panico, immergendosi di nuovo nella vasca.

«Regole, regole... Non sai pensare ad altro che alle regole? E io che pensavo di farti una sorpresa. Non sei contento di vedermi?» Chiese.

«Ma certo, è solo che... Se entra qualcuno?» Chiese a sua volta Remus.

«Tranquillo, non entreranno». Rispose cominciando, a spogliarsi.

«Ma co... Cosa fai…?» EsclamòRemus, ma la ragazza non rispose e, una volta liberatasi dei vestiti, entrò nella vasca, Remus si pietrificò, la vide avvicinarsi sempre di più, arrivata davanti a lui, gli sorrise poi lo baciò.

Remus si svegliò improvvisamente dall’imbambolamento in cui era caduto e rispose al bacio, stringendola a sé.

●●●●●

 

Cosa mi dite di questo prologo? Vi è piaciuto? Vi ha incuriosito? Spero di sì, e spero anche di non deludervi con il racconto vero e proprio.

A presto tao tao 

 

Smack:*

   
 
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