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Autore: bolt    17/04/2014    1 recensioni
Metà del XVII secolo.
Castello del governatore Uchiha affacciato sul Mediterraneo.
-Ragazzina canta di nuovo questa canzone- disse il governatore Mafara Uchiha.
-Sua eccellenza, Hinata ha la gola arrossata. Ormai è la ventesima canzone che canta davanti alla vostra corte- disse la direttrice del coro.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Metà del XVII secolo.
Castello del governatore Uchiha affacciato sul Mediterraneo.
-Ragazzina canta di nuovo questa canzone- disse il governatore Mafara Uchiha.
-Sua eccellenza, Hinata ha la gola arrossata. Ormai è la ventesima canzone che canta davanti alla vostra corte- disse la direttrice del coro.
-Non c’è problema signorina Kurenai. Cantare in giro per i palazzi è il mio lavoro.
Hinata era una ragazzina di dieci anni che aveva perso la famiglia in tenera età. A otto anni era entrata in un coro e girava per i palazzi dei nobili. La signorina Kurenai era stata molto gentile ad accoglierla. Grazie alla voce di Hinata la direttrice non era stata costretta a chiudere l’orfanotrofio dove si occupava di più di venti bambini. Purtroppo ogni volta che Hinata cantava in un palazzo i nobili esageravano e la facevano cantare fino allo sfinimento. A volte capitava che dovesse cantare fino a quaranta canzoni. I nobili si divertivano a punzecchiare i più deboli in quel periodo.
Il governatore Uchiha non era da meno. Era un uomo avido e crudele che non pensava che al suo divertimento.
-Zio. Smetti di tormentarla. La stai facendo stancare troppo.
Il ragazzo che era intervenuto per salvare Hinata era il nipote del governatore, il suo nome era Sasuke Uchiha.
Sasuke prese per mano Hinata e la portò fuori dal palazzo.
-Andiamo Hinata. Lo zio e gli altri nobili trattano chi non è come loro come se fosse spazzatura. Non li sopporto.
-Al contrario tu sei diverso Sasuke.
Era la prima volta che Hinata aveva a che fare con un nobile tanto dolce e gentile. Nessuno l’aveva mai difesa davanti agli altri nobili.
-Guarda il giardino Hinata. È pieno di fiori bellissimi. Prendi questo è per te.
-Non posso accettare il fiore del giardino di un nobile. Per me è vietato prendere questi fiori.
-Se te lo regalo io puoi accettarlo.
-Grazie.
Sasuke aveva regalato a Hinata un bellissimo iris bianco. Era la prima volta che Hinata riceveva un regalo tanto bello. Era davvero felice di aver incontrato Sasuke.
-Ragazzo sei della famiglia del governatore vero? Sei l’ostaggio perfetto per noi pirati. Governatore Uchiha se vuoi rivedere tuo nipote vivo consegnaci i tuoi tesori e smetti di sfruttare la povera gente- disse il capitano della nave pirata.
-Sasukeeee.
-Scappa Hinata. Corri via.
-Sasukeee.
-Signorina Hinata dobbiamo scappare- disse la direttrice Kurenai afferrandola per un braccio.
-Non possiamo farlo. Sasuke è stato rapito. Devo aiutarlo.
-Hinata se i pirati ti prendono ti venderanno come schiava. Potresti morire. Purtroppo il governatore è scappato con le sue ricchezze lasciando Sasuke in mano ai pirati. Non credo che pagherà il riscatto.
-Così faranno del male a Sasuke. Lo salverò, dovessi girare mezzo mondo.
 
Dieci anni dopo
Dalla notte del rapimento di Sasuke, Hinata aveva viaggiato molto. Finalmente era riuscita a imbarcarsi sulla nave del famoso capitano dagli occhi rossi. Ricordava bene la notte del rapimento. Sasuke veniva trascinato via dal capitano dagli occhi rossi. Quel pirata era detto dagli occhi rossi perché dicevano in giro che i suoi occhi diventavano rossi quando era in battaglia contro i suoi nemici. Hinata aveva visto gli occhi del capitano ma non si era spaventata. Voleva assolutamente ritrovare Sasuke.
-Capitano.
Quando Hinata vide il capitano della nave si accorse che aveva gli stessi capelli di Sasuke. Doveva essere solo una coincidenza. Però era anche troppo giovane per essere il capitano che aveva rapito Sasuke dieci anni prima.
-Chi è questo moccioso buono a nulla?
-Questo ragazzino è il nuovo arrivato capitano- disse uno dei pirati.
-Come si chiama?
-Il suo nome è Mahiro.
-Hai fatto salire a bordo un incapace. Shikamaru dove lo hai trovato questo moccioso? Non sa fare nulla- disse il capitano sbattendo a terra il pirata.
-La smetta. Io sono perfettamente in grado di lavorare.
-Moccioso hai le braccia troppo magre. Però devo dire che il coraggio non ti manca. Nessuno osa parlarmi con il tono che hai appena usato. Ti avverto da subito, se non mi sarai utile ti getterò dalla passerella. I pescecani sono affamati in questo periodo.
-Scusa se il capitano è di cattivo umore- disse Choji.
-Purtroppo non è riuscito a vendere le ricchezze che ha rubato nell’ultimo porto- disse Shikamaru.
 
Era sera e Hinata vestita ancora da ragazzo stava sul ponte a guardare le stelle. Ormai erano anni che si faceva passare per un ragazzo pur di ritrovare Sasuke. Doveva carpire delle informazioni al capitano dagli occhi rossi. Ma era un uomo insopportabile e acido. Non lo sopportava proprio.
-Dove sei adesso Sasuke? Come faccio a chiedere di te a quel damerino di un pirata. Ma non posso arrendermi ora che sono così vicina alla verità.
Hinata iniziò a cantare seduta sul bordo della nave. Poi un pirata della nave la scambiò per una sirena e sparò un colpo verso di lei. Hinata cadde in acqua per il colpo che aveva ricevuto alla spalla. Il dolore era forte e non riusciva a nuotare.
-Che succede qui?
-Capitano ho sparato per sbaglio. Credo di aver colpito il nuovo arrivato.
-Accidenti a voi. Siete bravi solo a bere. Devo fare tutto da solo.
Il capitano della nave si legò una fune intorno alla vita e si buttò in acqua per salvare Mahiro. Il capitano afferrò Mahiro e lo riportò sulla nave facendosi tirare su dagli altri pirati.
-Ancora respira per fortuna. Ha una ferita alla spalla. Devo controllare. Cero che questo moccioso è magrissimo.
Quando il capitano aprì la camicia del nuovo arrivato vide le bende che stringevano il seno.
-Sei una donna? Non lo sai che qui le donne non possono salire. Accidenti sei appena arrivato e già mi crei problemi.
Hinata si riprese e si richiuse la camicia.
-Sono venuta qui perché cerco una persona. Dieci anno fa voi avete rapito Sasuke Uchiha. Ora dove si trova capitano?
-Mi dispiace ma Sasuke è morto ragazzina.
-Ma capo Sasuke non …
-Taci Shikamaru. Ragazzina mettiti in testa che Sasuke è morto.
-Tu l’hai ucciso.
-No, ti sbagli. Lui è andato incontro alla morte.
-Non ti credo per niente. Dimmi dove si trova?
-Vai a farti vedere dal dottore e non mi scocciare con le tue vecchie storielle.
Hinata andò dal dottore e si lasciò medicare la ferita alla spalla.
-Hai ringraziato il capitano per averti salvata? In realtà lui non è così acido. Lo dimostra il fatto che ti ha salvata.
-Quel pirata è un uomo insensibile.
-Ti sbagli ragazzina.
-Allora cosa significa la corda alla mia caviglia?
-Il capitano dice che è per la sicurezza dell’equipaggio.
-Vedo che sei stata medicata e legata per bene. Non posso lasciarti andare in giro per la nave, qualcuno potrebbe far scoppiare una rissa per te. Andiamo Mahiro.
Il capitano prese la corda e tirò Mahiro.
-Dove vuoi portarmi?
-A dormire. Tu dormirai qui. Questa è la mia cabina.
-Cosa?
-Preferisci la mia compagnia o quella dei miei uomini. Ti farò pentire di essere salita su una nave di pirati inseguendo un fantasma.
-Sasuke non è morto. Non ci credo.
Il capitano si stese su Hinata e cercò di toglierle la camicia.
-Dimenticalo.
-Mai. Sasukeee.
-Mi sono stancato di te. Dormi pure sul mio letto. Per quanto tempo pensavi di poter nascondere i tuoi lunghi capelli in quel cappello da mozzo e il tuo seno prosperoso in delle bende? Sei stata una folle a salire sulla mia nave. Comunque io dormirò per terra.
-Capitano.
-Non fraintendere Mahiro. Non ce la farei mai a fare certe cose con una racchia come te. Non hai un minimo di fascino.
-Non ti sopporto stupido capitano.
Hinata si addormentò per la stanchezza.
 
Due ore dopo il capitano salì sul ponte.
-Capitano laggiù c’è il galeone del conte Orochimaru. Deve essere pieno di tesori.
Qualche minuto dopo Hinata si svegliò sentendo dei rumori sul ponte.
-Una battaglia sulla nave?
Hinata si vestì in fretta e corse sul ponte.
-Capitano che succede?
-Ti sei svegliata finalmente principessa. Cosa c’è? Perché mi guardi in quel modo? Siamo su una nave pirata è normale vedere un po’ di sangue.
-Sei tutto sporco di sangue e hai ucciso degli uomini.
-Sono un pirata. È normale per me combattere contro i miei nemici.
Un uomo del conte stava per colpire Mahiro ma il capitano fu più veloce e la salvò colpendolo.
-Perché mi hai salvata se dici di essere tanto crudele? Dici che per te uccidere è normale e poi mi salvi. È già la seconda volta che lo fai. Io non riesco a capire cosa nascondi nel tuo cuore.
Il capitano afferrò Hinata e la baciò.
-MMM.
-Ti tengo in vita perché sei il mio passatempo in mare. Ora che sai la verità cosa farai? Pensavi forse di piacermi?
Hinata tirò un ceffone al capitano.
-Non mi piaci per niente capitano.
-Se vuoi puoi scendere al prossimo porto.
 
Arrivati in un porto il capitano legò Mahiro e scese con lei dalla nave.
Mahiro pensava di poter trovare qualche indizio importante su Sasuke in quella città.
-Ci sei mancato capitano.
Il capitano della nave pirata venne circondato  da moltissima gente una volta sceso dalla nave. In quella città nessuno aveva paura di lui. Lo acclamavano come un eroe.
Il capitano portò Mahiro e i suoi uomini in una locanda piena di donne. Venne subito circondato da una marea di donne.
-Questo capitano è davvero un donnaiolo. Bacia tutte senza pudore.
-Mahiro vieni qui- disse il capitano strattonando la corda a cui era legata la ragazza.
-Non trattarmi come il tuo cane scemo di un capitano.
-Signora Tsunade potresti prenderti cura di lei.
-Qui non mi serve. Non so dove l’hai trovata ma è una ragazzina insignificante per la mia locanda.
-Signora Tsunade so bene che nessuno la vorrebbe come intrattenitrice. Non era quello il mio scopo. Mahiro canta benissimo. Potrebbe cantare per i vostri ospiti.
Hinata salì su un tavolo e si mise a cantare. All’inizio pensava che il capitano non la ascoltasse per niente. Poi lo vide sorridere. Era un sorriso diverso dal solito. Era dolce. Forse si sbagliava sul suo conto.
Mentre il capitano tornava a fare la guardia alla nave poiché i suoi uomini si stavano divertendo, Hinata veniva vestita da donna. Intanto la signora Tsunade le raccontava che il capitano aveva dato tantissimi soldi ai cittadini di quella città per aiutarli. Hinata non riusciva a crederci. Perché il capitano faceva tanto il duro con lei.
Hinata corse sulla nave vestita con uno splendido abito lungo da donna.
-Chi ti ha conciata in quel modo?
-Vuoi prendermi in giro capitano?
-No, stai bene vestita così. Però devi smettere di inseguire i fantasmi. Sasuke è morto e non tornerà mai più.
-Non posso crederci. La nave si muove.
-Accidenti deve essersi staccata l’ancora. Non ti muovere dal ponte. Torno subito.
Mentre il capitano era nella cambusa per tirare giù la seconda ancora Hinata veniva presa in ostaggio dal conte Orochimaru che aveva assalito la nave del pirata.
-Salve Pirata dagli occhi rossi. Ho saputo che mi hai rubato dei tesori qualche giorno fa.
-Conte Orochimaru. Sei solo un verme. Vi abbassate a comportarvi come un pirata della peggior specie vedo-disse il capitano estraendo la spada.
-Vuoi dire che non temi che io la sgozzi davanti i tuoi occhi.
-Il capitano non cederà solo perché mi avete presa in ostaggio. Non è un vigliacco come voi.
-Siete crudele e disgustoso conte. Prendete me e lasciate andare lei.
Hinata riuscì a liberarsi e corse verso il capitano. Il conte stava per colpirla alle spalle con la spada.
-Hinataaaa stai giù.
Il capitano fu più veloce e colpì il conte. Poi arrivarono gli altri pirati e lo aiutarono a cacciare gli uomini del conte.
Hinta si rese conto del suo errore. Aveva avuto Sasuke tutto il tempo sotto i suoi occhi e non se ne era accorta. Il capitano dagli occhi rossi era Sasuke Uchiha. Lei non aveva svelato a nessuno il suo vero nome e il capitano l’aveva chiamata Hinata. Finalmente aveva ritrovato Sasuke.
Sasuke raccolse il ciondolo che era caduto a Hinata e lo restituì alla proprietaria.
-Siete un bugiardo capitano.
Poi Hinata scoprì che il vecchio capitano dagli occhi rossi non era che il dottore della nave.
-Dottor Kakashi perché Sasuke è cambiato tanto?
-Dopo che l’ho costretto a salire sulla nave mi ha detto che voleva diventare un pirata per fermare i soprusi dei nobili come suo zio Madara. Io ho accettato. Come hai visto è diventato un ottimo capitano. Ti ha trattata male solo perché non voleva che tu soffrissi vedendo il suo nuovo io. In realtà il capitano è buono e non vuole vederti triste.
-Io resterò al suo fianco. Corro a dirgli queste parole.
Hinata raggiunse il capitano e lo abbracciò forte.
-Io resterò per sempre con voi capitano Sasuke. So che siete buono e vi preoccupate per me.
-Ti piace così tanto stare con me ragazzina. Ti piace che ti trascini per la nave legata con una corda?
-So che fate solo finta di fare il duro capitano.
-Forse hai ragione Hinata. Ricordati che io ti proteggerò sempre.
Il capitano non si era accorto che i suoi uomini li stavano guardando.
-Il capitano ha detto che vuole proteggerla. Il suo cuore di ghiaccio si è sciolto- disse il dottor Kakashi.
-Che tenero che è il nostro capitano- disse Choji.
-Uh uh vai capitano- dissero in coro gli altri pirtati.
-Avete preso un abbaglio. Avete avuto un’allucinazione collettiva. Io non ho detto niente di simile. Filate a lavoro prima che vi faccia a pezzi.
Sasuke portò Hinata nella sua cabina e la strinse forte a sé.
-Fai il duro ma in realtà vuoi proteggere tutti i tuoi uomini.
-Ricordati sempre che sono io il capitano. Loro non possono prendersi troppe libertà con me. Devo essere duro o si prenderanno sempre gioco di me.
-Loro vi rispettano capitano.
-Hinata mi sei mancata. Resterai per sempre con me?
-Sì.
Sasuke baciò Hinata più forte che poteva. Così iniziò la vita avventurosa di Hinata con il suo coraggioso e duro capitano.
 
  
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