HAZEL

Una feccia le sfiorò l’orecchio.
Si volto rapidamente e vide un figlio di Apollo correre verso di lei.
"scusami" disse imbarazzato.
"Non ti preoccupare" rispose lei gentile come sempre.
Si rimise in posizione, scostandosi i capelli dagli occhi.
Afferrò l’arco saldamente tra le mani e fissò il bersaglio.
Sembrava così vicino… eppure Hazel non era mai stata brava nel tiro con l’arco.
Scoccò la freccia.
Si conficcò nel punto più esterno del bersaglio e fu in quel momento che decise di lasciar perdere. Prese velocemente le sue cose e
si allontanò dal Poligono di Tiro con l’Arco. Decise di dirigersi verso il lago.
Hazel era strana. Anche se era figlia di Ade, le sponde del lago erano sempre il suo luogo preferito. Si incamminò lungo il sentiero, che costeggiava la foresta.
Appena arrivata, si sedette su un masso sulla riva e chiuse gli occhi.
In questi momenti, con gli uccellini che cantavano, il vento che le scompigliava i capelli, il sole che le scaldava la faccia, le voci in lontananza dei ragazzi, il flebile sciabordio dell’acqua che si increspava dolcemente…in questi momenti Hazel si sentiva davvero Viva.
Non fu sorpresa di veder riemergere Percy dall’acqua, completamente vestito.
"ancora qui?" le chiese lui ironico.
"Ti potrei fare la stressa domanda" rispose lei  sorridendo.
Percy si avvicinò a lei, e Hazel non fu stupita nel constatare che non era minimamente bagnato. Un’altra abilità dei figli di Poseidone.
Almeno lui aveva delle abilità utili. A lei invece cosa era toccato? Una maledizione.
Scalciò un diamante spuntato ai suoi piedi. Percy non sembrò farci caso e si sedette vicino a lei.
"Non avevi lezione di tiro con l’arco?" le chiese.
"Beh si…" rispose imbarazzata "ma non sono affatto brava..così me ne sono andata" rispose, sorridendo .
" Perché non chiedi a Frank di aiutarti?"  le propose.
Frank. Non gli parlava da quando avevano litigato, ma era decisa a ristabilire i rapporti con lui. Prima o poi.
Hazel aveva semplicemente scoperto che Frank non era il ragazzo adatto a lei. Erano troppo diversi. In questo caso, gli opposti non si erano attratti per niente.
Percy invece lo vedeva più come un fratello. E poi lui era fidanzato con Annabeth, e Hazel non ci pensava proprio a mettersi contro di lei.
Ci fu qualche minuto di silenzio imbarazzato,  mentre Percy si divertiva a creare delle statue con l’acqua del lago.
"Ora di cena!" gridò una voce in lontananza.
Hazel si guardò intorno e fu sorpresa nel vedere il cielo  sfumarsi di rosso e il sole tramontare.
"Wow, non mi ero accorta di quanto fosse tardi…"  disse
"Sarà meglio avviarci ai tavoli... "
Si alzarono e ripresero il sentiero. Mentre passavano tra le cabine, videro vari ragazzi affrettarsi verso la Mensa,
se così si poteva chiamare. Era semplicemente un ammasso di tavoli ai quali i ragazzi si sedevano in base al loro genitore divino.
Hazel si diresse al tavolo di Ade. Vuoto come sempre.
Si sedette e si concentrò sul cibo che voleva mangiare.
Pollo arrosto e patate al forno si materializzarono davanti a lei, insieme a un bicchiere di Cola.
Mangiò velocemente, e mentre si stava per alzare per andare a fare un ‘offerta a suo padre, vide un ragazzo correre verso di lei.
Un sorriso le illuminò il volto scuro.
Nico.
"Ciao Hazel, scusa il ritardo…"
"Nico! Ti trovo bene!"
Aveva i capelli scompigliati come sempre e la carnagione pallida come la luna, ma sembrava allegro.
Si sedette e Hazel si risedette di fianco a lui.
"Dove sei stato?" gli chiese Hazel.
" Ero negli inferi…ultimamente non c’è molto da fare laggiù. Da quando la Guerra è finita, laggiù c’è una noia Mortale…" rispose,sorridendo per il gioco di parole.
Davanti a lui comparve un Hamburger con tanto di patatine fritte.
Hazel si ricordava bene le prime settimane dopo la Guerra. Tutti la consideravano un’eroina. Poi con il tempo, l’entusiasmo era passato e lei era ritornata ad essere la Hazel di sempre,ignorata da tutti. Solo gli amici più cari la consideravano ancora  un’eroina. D‘altronde ci erano passati anche loro.
Quando Nico finì di mangiare, lui ed Hazel si diressero verso l’altare di Ade a fare un’ offerta.
"Quanto ti fermi?" gli chiese Hazel, mentre si dirigevano verso la Casa 13.
"Un paio di settimane…" rispose.  Erano entrambi troppo stanchi per assistere al falò.
Si diressero insieme verso la casa di Ade. E’ un enorme casa di pietra,illuminata da torce. Anche se da fuori sembra un po’ cupa, all’interno è molto accogliente. I colori principali sono il rosso e il nero. Pareti nere, tende e tappeti rossi ; la casa 13 si poteva riassumere così.  Ci sono solo due stanze, una per Hazel e una per Nico. I mobili sono di legno di quercia e vi sono delle finestre enormi.  Il cielo si stava scurendo e mentre entrava nella sua Casa  Hazel sorrise.
Era felice di avere qualcuno con cui passare il tempo. Nico è un buon fratello.
Si preparò per dormire,lavandosi i candidi denti bianchi.
Andò da Nico per augurargli la buona notte, e lo vide osservare tristemente una vecchia foto di lui e Bianca. Anche se era sbiadita, si potevano riconoscere due ragazzini che sorridevano felici
con uno sfondo natalizio. Nico aveva raccontato ad Hazel quella storia tante volte…..

*8 ANNI PRIMA*

         NICO

<"Nico alzati!" gli disse una ragazzina scuotendolo. "E’ natale!"
Nico spalancò gli occhi e si precipitò insieme a Bianca giù per le scale
Il salotto era tutto addobbato con ghirlande, luminarie e candele.
Il camino era acceso ed il fuoco al suo interno crepitava. Sopra di esso vi erano delle foto dei bambini con l
a madre.
Il soggiorno aveva grandi finestre, e al di fuori di esse si scorgeva un paesaggio magico, infatti tutta la città era innevata.
Appena vide i regali che giacevano sotto l’albero, un enorme sorriso gli dipinse la faccia pallida.
Si precipitò vicino all’albero e vide subito un pacco con la scritta : "Per Nico"
Lo scartò velocemente, e vide un album nero con davanti la scritta : "MITOMAGIA" in un giallo fosforescente.
"Wow ! Posso iniziare una nuova collezione! "Esclamò gioioso.
Sorrise ancora di più quando vide dei pacchetti contenenti ognuno una figurina ed una statuetta, e si mise subito a giocare.
Anche Bianca era al settimo cielo : aveva appena scartato il suo regalo ed aveva trovato ben 5 nuovi libri! Leggere era la sua passione.
La loro madre entrò nel soggiorno e sorrise alla vista dei suoi gioiosi figli.
Si avvicinò a loro e fu stupita nel vedere che Nico le porse una lettera.
"C’è scritto il tuo nome!" disse per poi tornare alle sue figurine. Nel frattempo Bianca era intenta a leggere un libro.
La prese e si sedette sul divano.
Nico aveva ragione. Davanti c’era scritto " per Maria di Angelo"
La scartò ed appena vide il mittente scoppiò a piangere. Nico non aveva mai capito se piangeva di gioia o tristezza.
Non aveva mai avuto  la possibilità di leggere il contenuto della lettera, perchè la madre la aveva messa subito via.
Quello era l’ultimo natale Felice di Nico. L’ultimo che aveva passato con la madre… 
 Hazel gli diede la buonanotte e si diresse in camera sua.
Si sdraiò sulle candide lenzuola bianche e si addormentò quasi subito, con un lieve sorriso sulle labbra.

HEYYY
Che ne pensate della storia? Avete suggerimenti? A me non piacciono le storie con nuovi personaggi, perché se ci abbiamo messo 5/6 libri per Affezionarci ad un personaggio, è  impossibile che con un prologo si possa apprezzare veramente qualcuno.
Pertanto ci tengo a precisare che in questa storia non ci saranno personaggi inventati!
In seguito diventerà fantastica, ho un sacco di idee! Grazie a chi la metterà tra i seguiti/ preferiti.
Vi voglio bene !
Un ultima cosa, io ci tengo veramente a questa storia, e tutta la trama l’ho ideata IO PERSONALMENTE.
Quindi ci terrei tantissimo se nessuno me la copiasse…
Grazie! Per qualsiasi cosa contattatemi,inoltre ci terrei a ricevere alcune recensioni! Ciaooo ci vediamo con il prossimo capitolo!

Amy Valdez