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Autore: MockinGleek_    17/04/2014    4 recensioni
[DAL TESTO]
-State cercando di farmi perdere l’ultimo briciolo di dignità da pirata che mi resta, Swan?-
Emma rise distogliendo finalmente lo sguardo dall'orizzonte per puntarlo sull'uomo al suo fianco.
-Non sei più un pirata da tempo ormai, credevo te ne fossi reso conto.-
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E lui aveva l'oceano negli occhi.

«Io e i ragazzi abbiamo racimolato qualcosa…» esordì Spugna quasi urlando, nel tentativo di sovrastare le altre voci all’interno della taverna. «e vi abbiamo fatto un regalo.»
Allungò il braccio grassottello davanti a sé, e Hook non poté far a meno di seguire con gli occhi la direzione che gli veniva indicata.
Dall'altro lato della taverna sbucò una giovane donna dai capelli corvini raccolti sulla testa. Indossava un lungo abito rosso e, avvicinandosi al capitano, gli afferrò la mano e lo condusse lontano dai suoi amici, fuori da quel luogo.
Quando si trovarono all'aria aperta Hook la guardò attentamente, prima di mettere mano a qualche moneta che portava sempre con sé e di porgerla alla donna. Una volta, probabilmente, avrebbe scelto di trascorrere la sua nottata all'insegna del divertimento, ora qualcosa lo aveva cambiato. Quel qualcosa aveva lunghi capelli biondi e portava l’adorabile nome di Emma Swan.
«Non capisco,» disse la donna confusa. «se ne sono già occupati i vostri uomini.»
L’immagine del volto di colei che amava passò nella mente del capitano.
«E, domani, direte loro di aver passato una serata meravigliosa. Buonanotte.»
Lei gli rivolse un sorriso timido, poi si girò e andò via stringendo il sacchetto di monete tra le mani.
 
***
«Non mi aspettavo di trovarvi qui, Swan.»
Emma era seduta sul molo di Storybrooke a contemplare l’orizzonte. Quando sentì la voce del capitano si girò verso di lui tirando un sospiro.
«Date un ultimo addio anche al molo della città? Ora che Zelena è sconfitta, immagino vorrete tornare a New York.» Mormorò lui come per incoraggiarla a parlare.
La salvatrice si voltò di nuovo verso l’oceano, immersa in pensieri contrastanti che si accavallavano l’uno sopra l’altro.
«Già.» Disse alla fine, dopo qualche minuto di silenzio.
Hook si avvicinò ancora per poi prendere posto accanto a lei.
«Siete sicura di essere pronta a lasciare la vostra famiglia?»
«Henry è la mia famiglia.»
Emma tentò di dirlo con voce sicura, ma perfino lei si era accorta di aver tradito i propri sentimenti parlando con voce leggermente incrinata.
«Anche David e Mary Margareth lo sono.»
Il silenzio riempì lo spazio tra di loro, mentre entrambi cercavano il coraggio di tirare fuori le parole che nessuno dei due aveva la forza di pronunciare.
«Già.» Rispose di nuovo Emma, fissando ora con la coda dell’occhio il capitano che si rigirava l’uncino tra le dita. «Anche tu potresti essere la mia famiglia, se vuoi.»
Le parole della salvatrice rimasero sospese nell'aria per qualche secondo, poi Hook smise di rigirare l’ormai vecchio uncino.
«State cercando di farmi perdere l’ultimo briciolo di dignità da pirata che mi resta, Swan?»
Emma rise distogliendo finalmente lo sguardo dall'orizzonte per puntarlo sull'uomo al suo fianco.
«Non sei più un pirata da tempo ormai, credevo te ne fossi reso conto.»
Anche Hook si voltò e il suo sguardo incontrò quello della donna per cui ormai da troppo tempo bramava nel suo cuore. Rimasero così, a fissarsi, per qualche secondo. Negli occhi di lui Emma scorse gli oceani che tante volte quel pirata aveva navigato; negli occhi di lei Hook vide i boschi che tante volte avevano attraversato, insieme e separati.
E in un battito di ciglia l’oceano inondò i boschi. Emma si avvicinò lentamente e prese il viso stanco e provato di Hook tra le mani, mentre le loro labbra si incontravano in un bacio disperato. La salvatrice sentì il freddo uncino del capitano premere delicatamente su un lembo di pelle lasciato scoperto dalla maglietta.
In quel momento, riuscì ad ammettere quello che si era negata per tanto tempo pur di sfuggire dall'amore.
«Killian…» mormorò allontanandosi di qualche centimetro.
Voleva dire quelle due parole, quelle parole che non aveva mai detto a nessuno dopo di Neal, ma rimasero intrappolate tra le sue labbra rosee come chiuse in una prigione.
«Lo so.» Rispose allora Hook quando capì che quelle parole erano difficili da pronunciare per lei quanto lo erano per lui.
Si baciarono ancora e lì, davanti ad un vecchio molo impregnato dell’odore salmastro del mare, un pirata ed una salvatrice si giurarono amore eterno sotto un cielo nuvoloso che cominciava a piangere commosso.





 
 
*spazio autrice*
Saalve :3
Innanzitutto volevo ringraziare chiunque ha avuto il coraggio di leggere la storia e, soprattutto, di arrivare fin qui :')
Ci tengo a precisare che sono entrata nel fandom di OUAT da poco e questa è la mia prima fanfiction su questa
serie e, di conseguenza, su questa coppia che shippo con tutta me stessa *-*
E va beh, non ho molto da dire quindi di nuovo grazie a chi ha letto tutta la storia e, ovviamente, spero vi sia piaciuta!
Se vi va lasciatemi una recensione, mi farebbe davvero piacere sapere com'è andato questo tentativo :33
See you soon,
MockinGleek_
 
  
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