17/04/2014
1 recensioni
Ehm, salve! *schiva pomodori e sedie*. Ok, sono in ritardo assolutamente orribile. Ma indovinate? Dovevo studiare Greco e Latino. Bello, eh? Ma ora, fortunatamente, sono venute le vacanze! *lancia in aria coriandoli*. Non avete idea di quanto sia felice che non debba andare a scuola *^* lalala. Ok, sto clerando un po' troppo. Meglio passare alla storia, va'. Ancora una volta ringrazio Rowan936 per avermi fatto conoscere queesto pairing e naturalmente anche questo capitolo le è dedicato. [e grazie per la recensione! :D] Che dire, buona lettura :)
Vegeta, nonostante vivesse sulla Terra ormai da qualche tempo, ancora non riusciva a comprendere le stupide tradizioni del pianeta: perché mai doveva regalare un dono a Gohan per quella ricorrenza chiamata San Valentino?
Nonostante ormai Gohan e Videl fossero solo amici –migliori amici- Vegeta, quando vedeva la ragazza, fremeva di rabbia e si tratteneva dal lanciarle un pugno ben assestato in faccia. Ma non lo faceva giusto perché poi avrebbe fatto dispiacere il mezzosangue.
Quando ripensava al suo passato sanguinoso, per Vegeta era inevitabile essere felice per il presente in cui viveva e, soprattutto, per la persona per cui viveva.
Mandò un’ultima occhiata alla televisione, la quale annunciava l’ennesimo sterminio da parte degli androidi. E istintivamente mandò un’occhiata a Vegeta. Perché anche solo guardandolo, Gohan sentiva di poter fare tutto. E sentiva che, insieme, sarebbero riusciti a sconfiggere quei disgustosi androidi.
Tastò con rabbia quella sottospecie di dolce – sempre se si poteva definire così. Guardò con nervosismo l’orologio posto sul tavolo. Meno di poche ore e quel moccioso sarebbe tornato dall’università. Doveva sbrigarsi a fare quello stupido dolce per il compleanno di Gohan – una festività a dir poco inutile, se non per la torta, a detta del Principe.
Sorrise, mentre osservava il suo fidanzato dormire nonostante fosse – ancora - l’alba. Il Principe gli aveva imposto di svegliarlo ogni giorno presto ma Gohan non aveva il cuore di svegliarlo. Non quando aveva un Vegeta con un’espressione sulla faccia più addolcita invece che del solito musone.
Vegeta odiava a morte i marmocchi, soprattutto quando questi urlavano o piangevano. Intanto però non riusciva a staccare gli occhi dal figlio del suo rivale. Anche lui stava diventando un valente avversario: ma questo non spiegava quella sensazione in pieno petto che avvolgeva il Principe.
Gohan era sempre stato il classico ragazzo perbene e di questo Chichi ne andava più che fiera. Quando però il suo caro figlio gli aveva detto di essere fidanzato con il Principe dei Sayan, la donna si ricredette e in seguito svenne.
Vegeta osservava rabbioso dalla minuscola sfera la scena. Gli androidi stavano sconfiggendo su Gohan e il mezzosangue stava per morire. Il desiderio di distruggere quei ferri aumentò e si sentì di morire quando udì le grida di sofferenza del povero Gohan.