Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    18/04/2014    6 recensioni
Una riedizione della fanfiction "Fire Leaf", con nuove scene, nuovi personaggi, e qualche importante modifica di trama. Ash si prepara ad affrontare il campionato di Pokemon di Sinnoh, dove dovrà affrontare il suo agguerrito rivale Paul... ma finiranno davvero così le sue avventure? O piuttosto, questo sarà solo l'inizio di un nuovo e straordinario viaggio che porterà il nostro eroe a rivedere vecchie amicizie, e a farne di nuove? Almeno, finchè non ci sarà un nuovo piano malvagio da sventare... COMPLETATO IL 18 APRILE 2014! SI RINGRAZIA MIRIAM PRIMIANA DELL'AQUILA PER I DISEGNI.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Heart Soul Adventures-114

Pokemon Heart Soul Adventures

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

-----------

Capitolo 114 - Verso una nuova avventura

Un allevamento di Pokemon nei pressi di Rupepoli, una delle più importanti città di Sinnoh. La giornata era cominciata presto per Reggie, il giovane allevatore di Pokemon responsabile di quel luogo, che come ogni giorno si era messo di buona lena a badare ai Pokemon che gli erano stati affidati, dando loro da mangiare e da bere, rimettendo a posto i loro giacigli e ripulendo le loro dimore. Era un lavoro a tempo pieno, che non lasciava molto tempo libero... ma per quanto suo fratello minore non riuscisse a capire le sue ragioni, Reggie amava il suo lavoro, e non lo avrebbe cambiato per niente al mondo. In fondo, correre qua e là per sfidare le Palestre e collezionare le Medaglie gli era venuto a noia, ad un certo punto... La sua sconfitta per mano di Baldo era certo stato un momento traumatico, ma riflettendoci così, a sangue freddo, doveva ammettere che non si pentiva della decisione che aveva preso.

Dopo aver messo un po' di mangime ed erba da poco tagliata nelle mangiatoie di un piccolo gregge di Mareep, il giovane allevatore si diresse verso le voliere dove vivevano molti Pokemon di tipo Volante, portando con sè un sacco pieno di mangime... quando ai lati del suo campo visivo vide una figura molto familiare che si avvicinava, camminando lungo una stradina sterrata che raggiungeva la fattoria. Un ragazzo sui quattordici anni dai capelli viola a caschetto lunghi fino alle spalle, con un'espressione distaccata e fredda sul volto. Era una vista a cui era abituato... anche se in quel momento, c'era qualcosa nel modo in cui Paul si portava che sembrava un po' diverso dal solito. Tuttavia, Reggie non ci badò troppo e mise da parte momentaneamente i suoi attrezzi per andare ad accogliere il fratello minore.

"Ciao, Paul! E' passato un po' di tempo dall'ultima volta che ci siamo visti." lo salutò Reggie, sorridendo garbatamente. "Dimmi pure. C'è qualche Pokemon che vorresti affidarmi, della tua squadra?"

"Ciao, Reggie. No, niente di tutto questo." rispose il fratello minore con un'alzata di spalle. "Sono venuto qui soltanto per chiederti un favore."

Reggie pensò che in effetti fosse un po' strano che Paul fosse venuto per un motivo diverso dall'affidargli o dal ritirare un Pokemon da lui, ma non aveva certo di che lamentarsene. In effetti, per qualche motivo, il modo in cui Paul si era posto - un modo come sempre freddo e scostante, ma privo della rabbia e dell'arroganza che di solito Paul mostrava - stava facendo pensare a Reggie che forse gli avrebbe fatto piacere sentire quello che il fratello minore aveva da dire. "Un favore? Beh, se posso esserti utile, Paul... prego, chiedimi pure ciò che vuoi." disse, facendo un cenno della testa.

"So che detto da me è una cosa un po' strana." continuò Paul, evitando i giri di parole. "Ma vorrei prendermi una pausa. Prendermi un po' di tempo per lavorare con te alla pensione Pokemon. Pensi che si possa fare?"

"In effetti, non mi aspettavo che tu mi facessi una richiesta del genere." affermò Reggie, senza però mostrare particolare sorpresa. "Tuttavia, non posso dire che non mi faccia piacere. Come mai hai preso questa decisione, se posso chiedere?"

Paul alzò le spalle. "Diciamo che... mi sono reso conto che in effetti mi manca qualcosa di importante, per essere un allenatore completo. Credo che... passare un po' di tempo qui potrebbe permettermi di imparare quello che mi manca. Tutto qui."

"Per me va bene." disse Reggie. Decisamente, era un ottimo passo avanti rispetto al comportamento di Paul nell'occasione in cui aveva sfidato Baldo a sua volta. Forse, quella sarebbe stata un'occasione per riallacciare un po' i rapporti... "Okay, Paul, se vuoi puoi iniziare anche adesso! Ci sono giusto un po' di Pokemon a cui bisogna dare da mangiare."

"Va bene. Cominciamo pure." disse il fratello minore, caricandosi sulle spalle un po' dei sacchi di mangime, e cominciando a lavorare...

----------

"Aaaaah... il buon vecchio continente di Sinnoh!" esclamò Chicco, stiracchiandosi tranquillamente nel momento in cui lui e i suoi compagni misero di nuvopiede ulle distese di erba verde e profumata del Paradiso Fiori. Ora che il Team Galassia era stato eliminato definitivamente, e i danni che avevano provocato all'ambiente di quel luogo erano stati per gran parte riparati, il Paradiso Fiori era tornato ad essere il luogo incantevole che era una volta... e adesso, Chicco e i suoi quattro compagni di viaggio erano tornati lì per fare sì che un loro amico tornasse al luogo a cui apparteneva. "Dopo aver visto tutte quelle cose assurde e quegli sconvolgimenti dimensionali, è bello tornare in un luogo che sai che non ti giocherà qualche scherzo!"

"Sono d'accordo... c'è solo da sperare che questa pace duri un po' di più, questa volta..." affermò Risetta, per poi tirare un sospiro. Shaymin, ora nella sua forma normale, era tra le braccia della ragazzina vestita di nero, e anche lui sapeva che presto sarebbe giunto il momento di separarsi, almeno per il momento. Certo, l'idea era un po' triste, considerando l'avventura che lei e il piccolo Pokemon Leggendario avevano vissuto assieme, ma dopotutto era giusto che fosse così... e poi, aveva pur sempre la possibilità di rivederlo, ogni volta che ne aveva voglia. "Beh, è stata una gran bella avventura, Shaymin. Spero che ci rivedremo presto."

"Anch'io, Risetta... è stato bello rivederti!" affermò il simpatico riccio verde. Risetta si chinò verso terra e appoggiò delicatamente il Pokemon Leggendario sul terreno ricoperto di erba smeraldina, dove Shaymin si scrollò energicamente e si stiracchiò prima di guardare nuovamente verso il quintetto di allenatori. "Grazie a tutti voi per il vostro aiuto. E' stato anche grazie a voi se il Giardino Fiori si è salvato... e con esso, il resto del nostro mondo. Congratulazioni a tutti voi."

"Abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere." rispose Marisio, facendo un piccolo sorriso che contrastava un po' con la sua espressione normalmente seria e severa. "Come agenti della Lega Pokemon di Sinnoh, è nostro dovere neutralizzare qualsiasi possibile minaccia alla stabilità del nostro continente. E quei criminali rientravano appunto in questa categoria."

"E poi, se devo dire la verità, è stato bello viaggiare in tutti quei posti!" esclamò allegramente la piccola Matilde. "Abbiamo incontrato tanta gente simpatica, abbiamo visto cose che non credevo che avrei mai visto... e poi, il mio Porygon-2 è evoluto in un Porygon-Z! Pensa, io sono la prima al mondo ad avere un Pokemon come questo!"

"In tal caso, dovresti dare la possibilità anche agli altri allenatori di averne uno..." disse telepaticamente Shaymin. "Mi sembra di aver capito che il tuo Pokemon virtuale si è evoluto quando è stato esposto al programma che hai trovato nel covo del Team Galassia, dico bene?"

"Sì... e non è un problema ricopiarlo. Così sarà possibile distribuire numerose copie del programma sotto forma di cd-rom a chiunque voglia far evolvere il suo Porygon-2." rispose Matilde, tirando fuori il dischetto che portava con sè da quando avevano sconfitto il Team Galassia. "Dopotutto, quando si scopre qualcosa di nuovo, è giusto condividerlo!"

"Anzi, dovremo fare apporto di questa scoperta il prima possibile alla Lega Pokemon di Sinnoh." proseguì Marisio. "Nessuno prima d'ora immaginava che Porygon avesse un'ulteriore evoluzione... e dovremmo anche menzionare che è stato grazie al professor Plutinio se è stata fatta questa scoperta. Sarà anche stato un collaboratore del Team Galassia, ma non si possono negare i suoi meriti."

"Dovremo soltanto analizzare il programma per fare in modo che sia sicuro da usare... ma visti i risultati con il Porygon-Z di Matilde, non credo che avremo problemi." affermò Demetra, scompigliando giocosamente i capelli alla bambina. "Beh... allora ci salutiamo qui, Shaymin?"

"Certamente... a presto, amici, buona fortuna... e grazie di tutto!" replicò Shaymin, per poi allontanarsi lentamente, girandosi ancora di tanto in tanto per guardare i suoi benefattori. Prima che scomparisse dietro una collinetta, il Pokemon Leggendario di tipo Erba lanciò uno sguardo intenso a Risetta, che sorrise leggermente e mosse la mano verso di lui... e poi se ne andò, lasciandosi dietro i cinque allenatori che osservavano ancora per un attimo la collinetta dietro la quale il Pokemon era sparito.

"Bene... con questo, possiamo davvero dire che la nostra missione è completa." disse Marisio, aggiustandosi il cappello. "Complimenti a tutti voi, amici miei. Vi siete condotti bene, e avete reso onore alla nostra Lega Pokemon. E' stato un momento difficile per tutti i nostri continenti, ma grazie anche a voi, lo abbiamo superato. Quindi, vi devo ringraziare tutti quanti."

"No problem, Marisio!" rispose Chicco, facendo il segno dell'okay. "Siamo pur sempre un gruppo, no? E ogni volta che ci sarà bisogno del nostro aiuto, beh... non hai che da chiederlo!"

"Adesso... immagino che ognuno di noi tornerà alle proprie case." affermò Demetra. "E' un po' che non faccio visita alla mia amica Gardenia, in effetti... sarà un'occasione per scambiarci le ultime notizie."

"E io, invece, tornerò dalla nonna... immagino che sia stata molto preoccupata, con tutto il tempo che sono stata lontana da Sinnoh." dise Matilde. "Ma ci terremo in contatto, vero? Sarebbe un peccato se dovesse finire qui..."

Marisio annuì, senza perdere il suo sorriso calmo. "Puoi stare certa che sarà così, piccola Matilde." affermò. "Anche perchè... beh, la mia Aura mi dice che ben presto ci sarà di nuovo bisogno del nostro aiuto, e allora ci incontreremo ancora. Ma fino a quel momento, vi auguro buon proseguimento, e spero che possiate godervi dei giorni tranquilli."

"Grazie, signor Marisio! Non mancheremo!" rispose la bambina dai capelli rosa, mentre con il resto degli Stat-Trainers si scambiava i saluti di rito...

----------

In una piccola isola dell'Arcipelago delle Isole Vorticose, nel bel mezzo del mare di Olivinopoli, Trinity si era ritrovata, con sua grande sorpresa, ad essere accolta da un gruppo di isolani festanti che la acclamavano come l'eroina locale. Certo, essendo la più abile allenatrice di Pokemon d'Acqua di quella zona, e avendo partecipato più volte alla coppa delle Isole Vorticose, aveva anche senso che si fosse fatta una certa fama, tanto più che era anche riuscita a guadagnarsi un posizionamento di tutto rispetto alla Johto Battle Frontier... ma Trinity non si era affatto aspettata che, una volta tornata a casa, sarebbe stata al centro dell'attenzione di una festa durata un giorno intero, in cui i suoi compaesani celebravano il suo coraggio e il fatto che lei fosse riuscita a dare una mano in una battaglia che aveva deciso il futuro dei quattro continenti. Le domande piovevano da tutte le parti, così come i complimenti e le richieste dei ragazzi di diventare suoi allievi... e solo la sera di quel giorno, Trinity aveva avuto la possibilità di ritirarsi verso casa sua, una casetta semplice ma elegante sulla costa, edificata sopra una grande scogliera a picco da cui si poteva godere di un'impressionante vista sull'oceano.

In quel momento, la giovane esperta di Pokemon d'Acqua stava guardando verso l'orizzonte, ripensando all'incredibile avventura che lei, Misty e il resto degli allenatori loro amici avevano vissuto... terminata con l'incontro con la divinità che aveva creato i quattro continenti! Si sentiva ancora emozionata per quell'incontro incredibile... e poi, stava ripensando a Misty, ad Ash e a i loro compagni, sperando che un giorno non troppo lontano li avrebbe rivisti...

"E' stato bello... per qualche giorno, mi era sembrato di tornare indietro nel tempo, a quando ci siamo incontrati al torneo..." disse tra sè, accarezzando il suo Lanturn che fluttuava al suo fianco, emettendo una calda luce dalla sua "antenna". "Beh, spero che verrà presto un'altra occasione, Misty. Fino ad allora... buona fortuna, amica mia, e spero che vada tutto bene con Ash!"

"Turn!" esclamò il Pokemon Acqua / Elettro, facendo lampeggiare la sua luce naturale come se volesse mandare gli auguri a distanza ai loro amici...

----------

"E... ultimo ma non certo ultimo... il numero speciale di Duplica e dei suoi Ditto e Mini-Dit!" esclamò Duplica, in piedi su un palcoscenico messo su alla bell'e meglio in una piazzetta di Zafferanopoli, la sua città natale. I due Pokemon simili ad ammassi sorridenti di gelatina rosa si stavano producendo in divertenti numeri in cui si divertivano ad imitare altri Pokemon e ad inscenare le battaglie che avevano visto durante il loro viaggio. Il pubblico sembrava apprezzare molto, data la nutrita folla che si era riunita lì attorno... ma questa volta Duplica era decisa a far vedere loro qualcosa che non era mai accaduto prima d'ora! "Signore e signori, unicamente per voi... la riedizione della battaglia tra Groudon e Kyogre nei pressi di Verdeazzupoli, con un'ospite d'eccezione! Scusate un secondo, gentile pubblico..."

Come una prestigiatrice, Duplica prese una specie di lenzuolo e se lo mise addosso, in modo da coprirsi completamente... e poi, mentre i suoi due Ditto cominciavano a cambiare forma, si gettò via il lenzuolo di dosso, mostrando che si era travestita da Misty in maniera assolutamente perfetta, imitando la giovane ex-Capopalestra di Celestopoli nei minimi dettagli! "Ta-daaaan! Ecco a voi, Misty, l'eroina di Celestopoli, che ha guidato Kyogre in quell'epica battaglia! Ed ecco a voi... Groudon e Kyogre, i Pokemon Leggendari che si sono sfidati in un duello all'ultimo respiro per la salvezza di Hoenn e del mondo intero!"

I due Ditto si erano già trasformati nei due colossali Pokemon Leggendari, e in quel momento si stavano affrontando a colpi di zampa e di pinna nel bel mezzo del palcoscenico, imitando come meglio potevano lo scontro tra i due immensi titani! Il pubblico restò come ipnotizzato ad osservare l'incredibile battaglia, e Duplica che, imitando Misty, incoraggiava Kyogre a fare del suo meglio e gli diceva quali mossse usare! Dopo due minuti buoni di lotta, la vittoria arrise al Ditto che si era trasformato in Kyogre, e l'altro, come da programma, tornò alla sua forma originale, tenendo in alto una bandierina bianca! Il pubblico applaudì festosamente, e sia Duplica che l'altro Ditto tornarono al loro aspetto normale e si inchinarono al pubblico, ringraziandoli calorosamente. "Grazie! Grazie infinite a tutti voi!" esclamò la giovane imitatrice, notando le monetine che arrivavano dalla parte di pubblico più generosa. "Questo spettacolo lo dedico a tutti coloro che mi hanno accompagnata ed aiutata nel viaggio più incredibile che ho fatto nella mia vita... in particolare, ai miei migliori amici, Ash, Misty, Brock e Pikachu, che hanno rischiato le loro vite per proteggere noi e tutti i Pokemon di questo mondo! Estendete un pensiero anche a loro, sono sicura che apprezzeranno!"

"YU-HUUUU! Sei grande, Duplica!"

"Evviva Ash Ketchum, il nostro eroe!"

"Certo che quel ragazzino ne ha fatta, di strada... e anche quei suoi amichetti!"

Duplica prese in braccio i suoi Ditto, e tutti e tre agitarono festosamente una mano verso il pubblico, unendosi privatamente ai festeggiamenti e agli auguri che stavano facendo ad Ash e ai suoi compagni...

----------

In una lussuosa villa in prossimità di Coronopoli, una coordinatrice ben conosciuta dagli inconfondibili codini a spirale stava riabbracciando i suoi genitori, sollevati e felici del fatto che la loro bambina, data per dispersa quando il Team Rocket aveva attaccato la nave sulla quale era imbarcata, fosse tornata sana e salva... e anzi, avesse accompagnato un gruppo di allenatori come lei, tra cui c'era anche la sua rivale di sempre! In quel momento, Ursula e la sua Gabite erano ferme sulla porta di casa, e la giovanissima coordinatrice stava abbracciando gioisamente la sua mamma, una signora elegante e fascinosa con lunghi e ordinati capelli color pesca, della stessa tinta di quelli della figlia.

"Ursula, tesoro mio! E anche tu, Gabite!" esclamò la donna, afferrando Ursula come se avesse paura che svanisse da un momento all'altro. "Non sapete quanto siamo stati in pena per voi, quando abbiamo sentito che il Team Rocket vi aveva catturate... e poi era tornato anche quel Grings Kodai, quell'uomo orribile che teneva in ostaggio la nostra città..."

"Wow, mamma... capisco che sei felice di rivederci... ma così mi manca l'aria!" esclamò Ursula, un po' imbarazzata. La sua mamma allentò un po' la presa, e la bambina dai codini a spirale, dopo essersi rimessa un po' a posto, sorrise gentilmente e guardò i suoi genitori dritti negli occhi. "Comunque... non preoccupatevi, non è stato poi tanto male! Gabite e gli altri miei Pokemon sono stati un valido aiuto... e anche quella svampita di Lucinda, devo ammetterlo, se l'è cavata bene. Se non fosse stato per lei, non so se me la sarei cavata altrettanto bene."

"Lucinda?" chiese la signora, facendosi un po' irritata e aggiustandosi un paio di occhiali da vista. "Ah, vuoi dire quella volgare borghesina che ha sempre avuto fortuna nelle competizioni, e che ti ha soffiato il titolo di vincitrice del Gran Festival? Beh, allora non è poi tanto inutile..."

"Bite! Gabite!" esclamò Gabite, come se stesse protestando circa la definizione che la mamma di Ursula aveva dato di Lucinda... e la sua allenatrice la accarezzò sulla testa, alzando le spalle.

"Beh, sai, mamma... in questo periodo ho avuto modo di vedere che Lucinda non è poi così male. Certo, non siamo amiche, sia ben chiaro, ho collaborato con lei soltanto perchè avevamo lo stesso obiettivo. Ma... diciamo che ho un po' più di rispetto verso di lei. E' una coordinatrice che merita il mio rispetto, e spero di incontrarla ancora in futuro!"

"Beh, sappiamo già che vincerai tu, tesoro!" disse il papà, accarezzando la figlia sulla testa. "Allora... come mai qui, tu e i tuoi Pokemon? Hai deciso che... volevi passare un po' di tempo con i tuoi vecchi genitori, prima di tornare a mostrare al mondo quanto sei brava?"

Gabite grugnì e sfoderò un ghigno di intesa, guardando verso la sua allenatrice... che a sua volta accarezzò la sua Pokemon sulla testa e annuì con decisione. "Diciamo di sì... ho passato talmente tanto tempo fuori casa... e poi, questo viaggio mi ha fatto ricordare alcune cose importanti, che avevo dimenticato e sto cercando di recuperare."

"Ci fa molto piacere, tesoro." affermò la mamma di Ursula, mentre la famiglia, accompagnata da Gabite, rientrava nella villa. "Ma prima, beh... è giusto organizzare una bella festicciola per il ritorno! Che ne dici, eh? Alla campionessa della Johto Battle Frontier!"

Ursula e Gabite si guardarono con gioia. Era stata un'avventura lieta, alla fine...

----------

Jessie, James e Meowth non potevano dire di essere mai stati più nervosi in vita loro.

Del resto, era passato un sacco di tempo - e con esso, erano trascorsi innumerevoli fallimenti - da quando avevano fatto per l'ultima volta rapporto diretto a Giovanni, e adesso, mentre attendevano con ansia i commenti del temuto capo del Team Rocket, in piedi come tre soldatini davanti alla sua scrivania, i tre non avevano davvero idea di cosa avrebbero dovuto aspettarsi. Avrebbe detto che erano tre falliti e che sarebbero stati espulsi dal Team Rocket? O magari avrebbe espresso la sua insoddisfazione in maniera ancora meno gradevole? Non c'era davvero modo di dirlo... e non aiutava certo il fatto che Domino, la migliore spia del Team Rocket, fosse lì in piedi accanto alla scrivania, e guardasse i tre con un'espressione che non si preoccupava certo di nascondere il suo astio nei loro confronti. Senza dire una parola, Jessie, James e Meowth attendevano, il suono dei fogli che venivano scartabellati nelle orecchie. In quel momento, non poteva venire loro in mente un suono più snervante...

Finalmente, quando ormai i tre criminali imbranati temevano che sarebbero rimasti sulle spine ancora a lungo, Giovanni sorrise - un sorriso che faceva venire i brividi - e appoggiò davanti a sè i fogli del rapporto che i suoi tre agenti gli avevano consegnato. Il suo Persian annusò il rapporto, e poi lo mise da parte con aria sdegnosa, spostandolo con un gesto della zampa. "Hm. Devo ammettere... che questa volta non siete stati niente male, nonostante qualche intoppo." disse infine, guardando direttamente Jessie, James e Meowth. "In fondo, lo si deve anche a voi se due dei nostri più agguerriti concorrenti sono stati tolti di mezzo... e se Grings Kodai non fosse stato ffermato, credo a quest'ora il Team Rocket non esisterebbe più. Quindi... per quanto incredibile possa sembrare, vi devo fare le mie congratulazioni, almeno per stavolta."

Gli occhi di Jessie, James e Meowth si misero a luccicare comicamente, e delle stelline dorate si accesero tutt'attorno a loro quando sentirono l'incredibile notizia. "Co... COSAAAA? Sta... sta dicendo sul serio, capo?" esclamò il Pokemon gatto, non disdegnando di lanciare un'occhiata di superiorità a Persian, che la ignorò bellamente. "Vuole dire... che siamo ancora nel Team Rocket? Sul serio?"

"Non amo ripetermi. Avete sentito correttamente la prima volta." affermò Giovanni. "Sono disposto anche... a passare sopra la vostra interferenza nel Settipelago. Visto che se non fose stato per voi, molto probabilmente quel branco di esaltati avrebbe vinto. Vi siete riguadagnati la fiducia che avete perso... sembra che quando non correte dietro a quel Pikachu e quel gruppo di marmocchi, le cose le sappiate fare decentemente."

"Hai sentito, Jessie? Siamo ancora nel Team Rocket!" esclamò James, voltandosi verso la sua compagna e prendendole le mani, con gli occhi ancora luccicanti e un sorriso angelico stampato in faccia.

"Certo che ho sentito, James! A meno che le mie orecchie non mi ingannino, ho sentito dire che ci siamo riguadagnati la fiducia del nosto capo!" Jessie era felice come una bambina in un negozio di dolci. "Sono felicissima! Ce l'abbiamo fatta, James! Abbiamo fatto vedere quanto valiamo!"

Senza preoccuparsi di dove si trovavano, i due ragazzi cominciarono a saltellare sul posto tenendosi le mani e prorompendo in una serie di esclamazioni vittoriose... e avrebbero continuato ancora a lungo se non fosse stato per il fatto che Giovanni li richiamò all'ordine schiarendosi la voce. Immediatamente, i tre si misero sull'attenti come prima, con aria molto imbarazzata!

"Se avete finito di festeggiare..." disse Giovanni con palpabile sarcasmo. "Allora sappiate che questo non significa che ora potete riposare sugli allori. Mi aspetto che voi proseguiate il buon lavoro che avete fatto. Ci siamo capiti?"

"Certo... certamente, capo! Non avrebbe potuto essere più chiaro di così!" si affrettò a dire James. Il capo del Team Rocket annuì soddisfatto, poi proseguì il discorso.

"Bene, detto questo... per adesso vi affiderò qualche incarico che sperabilmente non sarà complicato come tenere d'occhio il Team Vicious. Lavoretti che vi serviranno a confermare che non mi sbagliavo quando vi ho rivalutati." proseguì accarezzando il suo Persian. "Dopodichè, se riuscirete a dimostrare che valete... ho in mente di affidarvi un'altra missione che potrebbe rivelarsi importante per il futuro del Team Rocket."

"Un'altra missione?" chiese Meowth. "Se... se non sono troppo indiscreto, capo, potrei chiedere di cosa si tratterebbe, esattamente?"

Giovanni abbassò un po' lo sguardo e sorrise sinistramente. "Avete mai sentito parlare... del continente di Unima?"

----------

Tornare a Sinnoh, nella città di Duefoglie, ora che l'avventura era finita, aveva un sapere completamente diverso per Barry, Angie e Conway. Sicuramente, dal giorno in cui avevano deciso di avventurarsi sul Monte Ostile, i tre giovani allenatori avevano vissuto i momenti più concitati delle loro vite. Comunque, tutto si era concluso felicemente, e adesso, i tre ragazzi stavano pensando al futuro, e discutevano di quello che avrebbero fatto ora che il Team Vicious non era più una minaccia.

"Bene... immagino che adesso le nostre strade si dividano." disse Conway, aggiustandosi gli occhiali come era ormai sua abitudine ogni volta che iniziava un discorso. "Devo ammettere che, anche se i nostri metodi di allenamento e i nostri modi di vedere sono molto diversi, mi mancherà la vostra compagnia."

"Avremo sicuramente altre occasioni per vederci, anche se... in effetti non sarà proprio la stessa cosa senza di voi." affermò Angie, guardando verso l'orizzonte mentre con una mano si riavviava i capelli. "Comunque... adesso, cosa avete intenzione di fare? Io, per parte mia, tornerò a casa per un po'. Mamma e papà saranno preoccupati per me... e poi è giusto che io dia una mano con la pensione. Dopotutto, il mio Luxray e il mio Barboach sono già un ottimo risultato per me, come Pokemon."

"Beh... siamo contenti per te, Angie." disse Barry. "Io e Conway... andremo ciascuno per la nostra strada, ed alleneremo ancora un po' la nostra squadra. Non ci sembra il caso di adagiarci sugli allori, come si suol dire."

"Magari viaggeremo in qualche altro continente - penso che sia il caso di fare qualche modifica alla mia squadra." riprese il ragazzo con gli occhiali. "Ho imparato molte cose in questo viaggio, e spero di riuscire a metterle in pratica."

Barry fece il segno dell'okay e sfoderò un sorrisone smagliante. "Fantastico! Allora questo vuol dire che non sarai più il solito noioso stratega che finisce per incasinarsi ogni volta che una sua strategia va a gambe all'aria, eh?" scherzò, facendo un cenno al ragazzo più grande, che rispose semplicemente alzando le spalle e sorridendo velatamente.

"E tu non sarai più il solito impulsivo che si butta a capofitto senza pensare alla strategia? NOn saresti più tu, Barry!" affermò sarcastico.

"Hey, come sarebbe a dire!" si inalberò il biondino. "Pur tua norma e regola, io la strategia la so usare! La mia strategia è quella di gettarmi all'attacco senza perdere tanto tempo! E se provi a dire che io non ho strategia ti faccio una multa colossale, parola mia!"

Angie sospirò e rise sommessamente, scuotendo la testa. Già, era inutile cercare di farli cambiare, quei due. Certe cose sarebbero rimaste sempre le stesse...

----------

Pochi giorni dopo la sconfitta definitiva del Team Vicious, e dopo essersi scambiati gli auguri e gli arrivederci con il gruppo di Ash e di Lucinda, Vera e i suoi compagni erano tornati ad Hoenn... e con loro, due ben noti Pokemon che erano stati legati ai due fratellini di Petalipoli e li avevano aiutati nel corso dello scontro finale. Ora, però, era giunto il momento di salutarsi. Era stato bello passare qualche giorno con loro, ma adesso Jirachi e Manaphy dovevano tornare ai luoghi a cui appartenevano... e giustamente, Vera e Max erano là a salutarli, su una spiaggia al tramonto che dava un senso di calore e un pizzico di malinconia... e Drew, Solidad ed Hitomi erano lì, a poca distanza, osservandoli mentre salutavano i loro amici.

"Beh, Manaphy..." disse Vera, tenendo in braccio il Pokemon Leggendario acui faceva da mamma. "Immagino che adesso sia il momento di andare anche per te. Credimi, è stato molto bello poter viaggiare di nuovo con te... e poi, chissà, magari un giorno ci rivedremo, eh?"

"Certo, mamma... puoi starne sicura! Io farò in modo di non cacciarmi nei guai prima che questo accada!" affermò scherzosamente il piccolo Pokemon Oceandante, cercando di alleviare un po' la tristezza dei saluti di rito. Vera ridacchiò e abbracciò Manaphy, stringendolo affettosamente a sè, e il piccolo Pokemon ricambiò, restando attaccato a lei per qualche secondo prima di separarsi, e cominciare a fluttuare verso l'oceano. Mentre era sul bagnasciuga, e fluttuava sopra il punto dove le onde si infrangevano, Manaphy si voltò verso Vera, che lo guardava con un triste sorriso... e poi, fece un cenno a qualcuno che si trovava sotto la superficie del mare! In breve tempo, sotto gli occhi esterrefatti di Vera, Max e Jirachi apparvero dalle onde degli strani piccoli Pokemon che assomigliavano molto ad una versione ridotta di Manaphy: erano piccoli, azzurri, con la testa tonda e un corpo relativamente piccolo, una sorta di bolla azzurra sulla testa da cui spuntava un esile tentacolo, e grandi occhi blu con le pupille grigie. Due piccoli segni blu circolari sovrastavano i loro occhi e facevano in qualche modo da sopracciglia. Le braccia erano un po' lunghe rispetto al corpo e terminavano in una sorta di pinne. Una piccola gemma ovale era incastonata sul petto di ciascuna di quelle strane creature.

"Ma... Manaphy, chi... chi sono quei Pokemon? Assomigliano così tanto a te..." esclamò una esterrefatta Vera.

"Prima però che me ne vada... vorrei presentarvi i miei amici, che volevano ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me... e per tutti noi! Mamma... ti presento i miei compagni, i Phione! " rispose il Pokemon Oceandante, indicando i graziosi Pokemon acquatici con un gesto della mano, e mostrando che anche loro stavano salutando vivacemente, come se conoscessero Max e Vera da tutta una vita. Incredulo, Max tirò fuori il suo Pokedex e cercò di scoprire quanto più possibile su di loro...

"Phione, il Pokemon Oceanbondo. Tipo Acqua." disse il Pokedex. "Vive nei mari caldi, e si sposta nell'acqua in cerca di cibo grazie al galleggiante gonfiabile che ha sulla testa. Torna sempre dove è nato, anche se è molto lontano."

"Questo è il nostro piccolo regalo per voi, amici miei... grazie di tutto, e arrivederci! Sappiate che per il vostro coraggio, tutti i Pokemon di questo pianeta vi saranno eternamente grati!" esclam telepaticamente Manaphy. "Grazie, mamma... a presto. Ti voglio bene."

"Anch'io, Manaphy... ti penserò sempre!" disse la bambina castana, deglutendo per cercare di trattenere le lacrime di commozione. Max si tolse gli occhiali e si asciugò gli occhi, e anche la cinica Hitomi non riuscì a trattenere un dolce sorriso alla vista di tutti quei Pokemon che salutavano con gratitudine. Era un momento veramente speciale... che durò diversi secondi, prima che i Phione e Manaphy tornassero nell'oceano, scambiandosi un ultimo saluto con i due fratellini e con Jirachi. Manaphy si immerse per ultimo, guardando ancora per un po' la sua mamma... che gli fece il segno dell'okay per dire che sarebbe andato tutto bene. Manaphy, con un ultimo cenno del capo, salutò la sua amica... e poi si tuffò, ritornando al mare a cui apparteneva.

Vera si asciugò una lacrima, e poi si portò una mano alla bocca e mandò un bacio verso il mare aperto, mentre poco più in là, Max si accingeva a salutare anche Jirachi.

"Sono stato contento di rivederti, Max... è stato bello, anche se non è durato molto." diceva il Pokemon dei desideri, tendendo una mano verso il ragazzino con gli occhiali, che ricambiò porgendogli un dito. "Credo che ormai questa frase l'abbiate già sentita fino alla nausea, ma... grazie di tutto. Non saremmo riusciti a rimettere tutto a posto se non fosse stato per voi!"

"Beh... lo stesso vale per noi! Senza il vostro aiuto, non saremmo riusciti a fermare quel Kodai e i suoi folli piani. Anche se in realtà non credo che avrebbe potuto battere Arceus e farlo suo, però... sì, il mondo se l'è vista brutta." disse Max, sospirando alla fine per la malinconia di separarsi dal suo amico proveniente dallo spazio. "Noi... ci rivedremo ancora, non è vero, Jirachi?"

Il piccolo Pokemon Psico / Acciaio fece un sorriso, e il terzo occhio sulla sua pancia si aprì leggermente, emanando una luce chiara. "Questo è un desiderio che non farò certo fatica ad esaudire. Un giorno, Max, le nostre strade si incroceranno di nuovo. Fino ad allora, ti faccio i miei più sinceri auguri... mi raccomando, fatti onore alla Lega!"

"Contaci, Jirachi! Dedicherò a te la prossima Medaglia che vincerò!" esclamò Max, salutando Jirachi con la mano mentre quest'ultimo prendeva quota e cominciava a dileguarsi verso gli strati più alti dell'atmosfera. Ben presto, Jirachi scomparve, lasciando dietro di sè solo una scia luminosa che sembrava quella di una cometa, e una fine striscia di polvere luccicante. In breve tempo, Vera e Max restarono da soli sulla spiaggia, e dopo un po' si guardarono di nuovo, annuirono l'uno all'altra, e cominciarono a dirigersi verso i loro compagni di viaggio.

"E così, possiamo dire che è finita." disse Hitomi, ancora rivolta verso il mare nel quale Manaphy e i Phione erano tornati. "E' stata un'avventura lieta, tutto sommato. Mi ha fatto piacere farne parte. Adesso, però... immagino che torneremo ai nostri allenamenti per la Lega Pokemon."

Max sorrise velatamente. "Già... dopotutto, entrambi noi abbiamo già quattro Medaglie, e ce ne manca una molto importante. Ricordi che anche il nostro papà è un Capopalestra, vero? E' lui il prossimo che dobbiamo affrontare, ed è davvero forte! Non credere che mi farà sconti soltanto perchè sono suo figlio!" affermò. Hitomi, calma come al solito, non mostrò segni di essere in qualche modo impressionata.

"Vorrà dire semplicemente che dovrò allenarmi meglio per superarlo. E sono convinta che ci riuscirò prima di te." disse, sperando di ottenere una reazione imbarazzata od oltraggiata da Max... il quale invece si aggiustò gli occhiali e la fissò con fare arguto.

"E' una sfida, Hitomi? Perchè se lo è, sono sicuro di poterti battere. Vediamo chi di noi due riuscirà per primo a battere papà!" affermò. Dopo un attimo di sorpresa, un piccolo sorriso si dipinse sul viso corrucciato di Hitomi, che estese una mano verso il suo amico / rivale.

"E' una sfida, Max. Vinca il migliore!"

"Altrettanto!"

I due allenatori esordienti si strinsero la mano in segno di cameratismo ed intesa, mentre Vera, Drew e Solidad osservavano da debita distanza, in modo da non risultare importuni. La ragazza di Plumbeopoli controllò le sue cose, poi fece uscire il suo Pidgeot dalla Pokeball, e il maestoso Pokemon Volante emise un verso acuto e si chinò per far salire in groppa la sua allenatrice, che gli si avvicinò e gli fece una carezza sulla testa.

"Bene, ora credo che anche per me sia giunto il momento di andare." affermò la giovane coordinatrice. "Mi ha fatto piacere viaggiare con voi... e spero che ci rivedremo ancora molto presto. Magari in circostanze migliori."

"Certamente, Solidad. Se incontri Harley, salutalo da parte nostra!" disse Drew, con un tono di velata presa in giro verso l'appariscente rivale di Vera.

La ragazzina castana fece il segno dell'okay. "Buona fortuna anche a te, Solidad! Magari ci incontreremo al prossimo Gran Festival!"

"Sarebbe un'occasione perfetta! Va bene, ragazzi, a presto!" concluse Solidad. Il suo Pidgeot prese il volo, portandola con sè in groppa, e ben presto anche la ragazza dai capelli rosati si allontanò, muovendo una mano verso i suoi due giovani amici man mano che saliva...

Ora Vera e Drew erano rimasti loro due da soli, con Max ed Hitomi che continuavano a parlare tra loro poco lontano. Il ragazzo dai capelli verdi, si pettinò indietro una frangia, e si girò verso la sua amica, rivale... e forse qualcos'altro! "Bene, Vera. Sembra che siamo rimasti solo noi. E' il momento di salutarci, o abbiamo ancora un po' di tempo a nostra disposizione?" chiese con fare galante.

Vera arrossì leggermente, riflettendo un po' sulla domanda. In effetti, doveva ammettere che se c'eraancora la possibilità di stare con Drew, la cosa non le sarebbe dispiaciuta per niente. "Beh... questo dipende, in realtà..." affermò, cercando di nascondere il suo nervosismo. "In realtà, stavo pensando che non sarebbe una cattiva idea se ci prendessimo il resto della giornata per stare un po' assieme. Poi, da domani torneremo ad essere i rivali di sempre. Che dici, in fondo non abbiamo nessuno che ci corre dietro, per adesso... e passare una giornata in tranquillità con i propri amici potrebbe essere un buon modo di rilassarsi, dopo tutte queste avventure."

"Hmm. Ora che mi ci fai pensare, non è una cattiva idea." affermò Drew, con quel sorrisetto che Vera ormai conosceva bene - era il sorriso astuto ed obliquo che lui faceva quando voleva tenerla sulle spine. "Ovviamente, però, questo dipende dalla compagnia. Sai com'è, io sono il tipo di persona che ama le sorprese. E una compagnia noiosa tende a non impressionarmi molto."

Vera sorrise astutamente a sua volta. "Beh, se è solo per questo, allora penso che sarò una compagnia molto gradevole." affermò. "In effetti, avrei già una piccola sorpresa per te!"

"Oh, interessante. E cosa..." iniziò a dire Drew, per poi interrompersi di colpo quando Vera si alzò sulle punte dei piedi e gli diede un bacio sulla guancia, cambiando in un lampo la sua aria tranquilla e un po' strafottente in un'espressione di sorpresa, con tanto di rossore sulle guance! Ridacchiando di quella scena - quando mai aveva avuto l'onore di vedere l'impassibile Drew in preda all'imbarazzo? - Vera strizzò un occhio al suo amico e rivale, tendendo una mano verso di lui.

"Heheheee... beh, cosa c'è, Drew? Sei sorpreso? Mi sembra giusto, dopotutto. Ogni tanto, anch'io posso coglierti di sorpresa, non trovi?" esclamò la ragazzina castana, divertita dalla scena.

Dopo un attimo di esitazione, Drew fece a sua volta una breve risata, prendendo la cosa con filosofia, e tenne con galanteria la mano a Vera. "Più che giusto. E questa... è stata una sorpresa molto gradita, se posso dire la mia." affermò.

"Chissà... potrei fartene qualche altra in futuro. Dipende." rispose la ragazzina, strizzando un occhio in direzione del ragazzo, senza nascondere il rossore sul suo viso... mentre in lontananza, Max ed Hitomi osservavano i due ragazzi più grandi con un certo sarcasmo.

"Quei due dovrebbero trovarsi una camera..." mormorò Hitomi.

Max sospirò e annuì lentamente. "Allora mi hai letto nel pensiero."

----------

Porto di Aranciopoli.

"E va bene... allora immagino che sia qui che ci salutiamo, vero... Ash?" chiese Lucinda con un sospiro. Era già passato molto tempo da quando aveva incontrato Ash e Brock in quella maniera rocambolesca, eppure adesso che era il momento di andare ognuno per la propria strada, le sembrava che quei giorni fossero volati. E adesso, assieme a sua mamma, Kenny, Zoey e Gary stava per prendere il traghetto che l'avrebbe riportata a Sinnoh... la sensazione che dava l'idea di separarsi dagli amici con cui aveva condiviso quell'avventura incredibile era di malinconia, ma al tempo stesso, la ragazzina dai capelli blu era piena di curiosità per quello che leriservava il futuro. Sapeva di avere ancora molta strada da fare, e che quando fosse partita per un nuovo continente, per provarsi nelle gare di Pokemon, avrebbe sicuramente avuto le sue difficoltà... ma era convinta che le avrebbe superate grazie all'impegno e alla volontà. "E' stato bello viaggiare con te. E anche se ci sono stati dei momenti difficili, non rimpiango nulla del nostro incontro. Grazie anche a voi... Brock... Misty... Tracey... sono stata felice di conoscere tutti voi, e di farvi conoscere ai miei amici."

"Anch'io sono stata lieta di conoscervi." disse Zoey, mentre stringeva energicamente la mano a Misty. Kenny e Tracey si stavano salutando a loro volta, mentre Ash e Brock stavano salutando assieme Lucinda e Gary, quando mancava appena mezz'ora alla partenza della nave che li avrebbe riportati tutti a Sinnoh. E per finire, la signora Olga e Delia si stavano scambiando qualche ultimo saluto prima che fosse il momento di imbarcarsi. "Non credo che scorderò mai questi giorni. Ne abbiamo passate molte assieme, e siamo diventati amici. Posso dire che è stata una bella avventura."

"Anche per me." affermò Kenny. "Grazie di tutto, amici!"

Pikachu e il Piplup di Lucinda si stavano salutando a modo loro... con Piplup che cercava di mostrarsi superiore e di non emozionarsi, anche se Pikachu vedeva subito che il Pokemon pinguino si stava trattenendo. Il topolino giallo tese una mano verso il suo compagno di avventura, che sospirò, cinguettò un paio di volte, e poi gli strinse la mano con una delle sue alette.

"Pikachu?" chiese Pikachu sorridendo, come se volesse chiedergli se si sarebbero rivisti presto. Piplup annuì, chiaramente emozionato, e poi strinse energicamente la mano al suo amico, augurandogli buona fortuna per il futuro. "Pikachu pika ka pikachu!"

"Pip pip piplup!" cinguettò Piplup, per poi separarsi lentamente da Pikachu e tornare verso la sua allenatrice, che lo prese in braccio.

"Vedrai che ci rivedremo con Ash e Pikachu prima di quanto pensi, Piplup!" disse Lucinda, accarezzando la testa al suo starter. Poi, ancora rivolta ad Ash e al suo gruppo: "Beh... forse è ora che noi andiamo. La nave sta per partire, e... meglio non essere in ritardo."

"E' stato un piacere conoscervi..." disse Misty, anche lei emozionata. "E speriamo di rivervi tutti presto!"

"Anche tu, Gary!" disse Ash, dandosi la mano con il suo amico e rivale. "E... beh, che posso dire? Lucinda si è scelta una bella compagnia per il suo viaggio di ritorno a Sinnoh, eh? Heheheheee..."

"Ma... Ash!" esclamò la bambina dai capelli blu, arrossendo leggermente. Olga, Zoey e Kenny ridacchiarono della scenetta, mentre Gary alzava la splle e rispondeva a tono al suo amico.

"Oh, questo non lo posso negare. Anche se torno a Sinnoh per proseguire la mia formazione nel laboratorio del nonno, non significa che non ci sia qualche altro motivo per cui parto." affermò, notando che Lucinda stava assumendo un colorito simile ad un pomodoro. "Piuttosto, Ash... anche tu non sei da meno, eh? Ma... in fondo me l'aspettavo! Mi chiedevo quanto ci avreste messo tu e Misty a fare il passo decisivo!"

"Beh, adesso lo abbiamo fatto! Contento?" rispose Misty con un piccolo ghigno di vittoria, ponendo un braccio attorno alle spalle di un'imbarazzato Ash, che si ritrovò ad essere lui attorniato dalle risate di Brock, Tracey e di sua mamma. Il ragazzino dai capelli neri si sfregò la nuca con una mano, cercando di non sembrare troppo imbarazzato.

"Heheheee... beh, insomma, diciamo che ce ne ho messo di tempo per rendermi conto di certe cose... immagino di essere un po' più maturo, adesso!" cercò di scusarsi Ash. "Beh... comunque vi auguro buona fortuna, a tutti quanti. E spero che ci rivedremo presto."

"Certo, Ash! Non c'è da preoccuparsi." rispose Lucinda, usando la sua frase preferita. Lei ed Ash si scambiarono un cinque, come fecero anche Pikachu e Piplup, una silenziosa promessa che la loro amicizia sarebbe durata per sempre.

Mezz'ora dopo, il gruppo di Ash era ancora in piedi sul molo, ad osservare con malinconia la nave che lentamente, con degli sbuffi di fumo e un riecheggiante rumore di sirene, si allontanava dal porto, diretta verso la sua destinazione. Lucinda, la sua mamma, Piplup, Gary, Kenny e Zoey restarono in piedi a poppa, affacciati alla ringhiera, per salutare i loro amici, finchè la nave non fu completamente fuori dalla loro vista, e il porto di Aranciopoli non rimase immerso nella tranquillità della sera, con Ash e i suoi amici che continuavano ad accompagnare Lucinda, Piplup, Gary e gli altri con lo sguardo.

"Pikachu..." squittì il topolino elettrico,

"Buona fortuna, amici..." affermò Ash, tenendo in braccio Pikachu. Poi, lentamente, il gruppo cominciò ad allontanarsi, e Delia fissò i ragazzi con il suo sorriso caloroso e il suo sguardo materno.

"Bene, ragazzi... credo che ora tocchi a noi tornare a casa!" affermò. "Che ne dite? Ci fermiamo a mangiare qualcosa qui sul mare, e poi torniamo a casa? Il treno dovrebbe passare tra un paio d'ore!"

"Credo che nessuno di noi abbia nulla da dire, signora Ketchum." disse Tracey, guardando il resto dei suoi amici, che espressero il loro assenso con dei cenni entusiasti. Ash e Pikachu si scambiarono un occhiolino, e il ragazzo tenne la mano che Misty gli stava tendendo, pensando che li aspettava una serata molto bella per chiudere in bellezza la loro avventura...

----------

Due mesi dopo.

"Allora, Ash, Misty... avete deciso la vostra prossima meta, vero?" chiese Delia, guardando orgogliosa il figlio, la sua fidanzata e Pikachu che stavano in piedi di fronte a lei e a Mimy, di fronte alla casetta di campagna della famiglia Ketchum. A fianco della giovane mamma c'erano Brock, Tracey e il professor Oak, venuti per fare gli auguri di buon viaggio ai due neo-fidanzati, che si preparavano a partire verso un nuovo continente, e la Lega Pokemon corrispondente.

"Sì, mamma... io e Misty abbiamo deciso di partire per il continente di Unima. Sarà un'ottima occasione per fare qualche passo avanti verso la realizzazione dei nostri sogni." affermò Ash. "E poi, ho passato due mesi qui a casa a rimettere in forma la mia squadra, visto che era un po' che non passavo un po' di tempo cn certi miei Pokemon... a proposito, Misty, tu che Pokemon hai intenzione di portare ad Unima?"

"Beh, il mio Gyarados e il mio Seadra, visto che sono quelli che dovrei allenare di più." disse Misty, che indossava per l'occasione un completo formato da un top a righe bianche e azzurre con le maniche corte, un paio di shorts e un paio di sandali bianchi con le orlature gialle... un completo che Ash doveva ammettere le donava moltissimo. "E poi... beh, c'è una piccola sorpresa. Guardate un po' chi verrà con noi!"

"Pika?" chiese Pikachu, osservando Misty che tirava fuori una delle sue tre Pokeball e la apriva di scatto, facendo apparire davanti a sè un Pokemon che lui ed Ash non avevano mai visto nel gruppo di Misty - un grosso bivalve, simile ad un'ostrica gigante, con un guscio frastagliato di colore viola chiaro da cui spuntavano numerose punte acuminate, e al cui interno si vedeva un corpo nero e sferico con un paio di occhi acuti e una bocca sghignazzante - un Cloyster, senza ombra di dubbio!

"Cloyssssster!" esclamò, dilatando le valve come se stesse applaudendo.

"Un Cloyster?" chiese Tracey, riconoscendo il tipo di Pokemon. "Accidenti, Misty, sembra davvero forte! Per caso, è quello Shellder che avevi catturato alla Zona Safari di Johto?"

"Sì, Tracey, proprio lui!" affermò Misty, facendo un occhiolino. "Qualche giorno fa, quando era ancora uno Shellder, mi ha chiesto di farlo evolvere... e per fortuna mia sorella Violet si era procurata una Pietraidrica che è stata disposta a darmi per farlo evolvere. A patto che io lasciassi il resto dei miei Pokemon alla palestra, Psyduck compreso, finchè non fossi tornata da Unima..."

Misty storse un po' il naso verso la fine, facendo capire che era dovuta scendere un po' a patti con le sue sorelle, ma non ci fece più di tanto caso. "Beh, poco male. In fondo, è già un buon risultato che Lily, Violet e Daisy siano disposte a dividere il loro tempo tra la Palestra e i loro spettacoli. Mi ha fatto piacere vedere che ora c'è molta più intesa tra di noi. Piuttosto, Tracey... vedo che anche il tuo Dunsparce sta molto bene!"

"Dun, duuuun!" esclamò il serpentello, muovendo vivacemente le corte ali. Quello che fino a poco prima era un cucciolo, era ora diventato un robusto Dunsparce lungo più di un metro e grosso in proporzione, anche se manteneva il suuo carattere dolce ed affabile. Tracey era molto grato a quel Pokemon così particolare ed inaspettato... dopotutto, era stato proprio Dunsparce a farlo risollevare dalla depressione dopo che Scyther se n'era andato...

"Già... anche lui sta crescendo! E sta anche imparando a combattere molto bene!" disse Tracey con un certo orgoglio. "E tu, Brock... che cosa hai intenzione di fare, adesso? E' da parecchio che viaggi con Ash, Pikachu e Misty... immagino che non sia tanto facile separarsi."

"E' vero..." rispose il ragazzo dagli occhi sempre chiusi. "Però... in fondo va anche bene così. Io mi sto rimettendo a studiare per realizzare il mio sogno di diventare un allevatore di Pokemon, e visto che tra non molto avrò l'opportunità di dare l'esame per essere ufficialmente riconosciuto come tale, è il caso che impieghi questi mesi per studiare... però, lo sai anche tu, Ash, che farò sempre il tifo per te e per Misty!"

"Grazie, Brock..." disse una commossa Misty. Lei ed Ash raggiunsero il loro compagno di mille avventure e si scambiarono con lui un abbraccio e una stretta di mano, sicuri che molto presto si sarebbero rivisti.

"Buona fortuna, Brock!" affermò Ash, stringendo energicamente la mano che Brock gli porgeva. "So che ce la farai. Sei stato un grande amico e compagno di viaggio... e questi anni in cui abbiamo viaggiato assieme sono stati fantastici!"

"Pika!" assentì Pikachu. Anche lui sentiva già la mancanza di Brock, abituato com'era ad averlo accanto per tutto questo tempo...

"Grazie, Ash. Vai sempre dritto per la tua strada, e non farti fermare da niente e da nessuno!" affermò Brock. "Questo è l'ultimo consiglio che darò ad entrambi voi, oltre che... augurarvi buona fortuna!"

"Mi raccomando, voi due piccioncini! Cercate di andare d'accordo, okay?" li stuzzicò un po' Delia. "A presto, Ash... ti voglio bene, tesoro!"

"Anch'io, mamma. Anch'io." rispose Ash, mentre abbracciava la sua mamma per qualche secondo.

"Non credo di dover aggiungere altro... Ash, so che anche questa Lega ti darà parecchio da fare, ma sono sicuro che te la caverai bene come sempre! Quando arriverete ad Unima, la mia stimata collega, la professoressa Aralia, vi accoglierà per consegnare ad Ash il suo starter e aggiornare il suo Pokedex." concluse il professor Oak, guardando i due ragazzi e Pikachu con orgoglio. "Auguri ad entrambi voi... e buona fortuna!"

"Grazie, professore! Ce lo ricorderemo!" rispose Ash. Misty richiamò Cloyster nella sua sfera, e Pikachu balzò in spalla ad Ash, prima che i due fidanzati cominciassero ad allontanarsi, salutando Delia, Mimy, Brock, Tracey ed Oak man mano che Biancavilla diventava un puntino all'orizzonte. Una volta che non poterono più vedere i loro amici, Ash, Pikachu e Misty accelerarono un po' il passo, sentendosi tremare dentro per l'emozione di affrontare una nuova Lega!

"Beh, Misty... sei pronta per vedere il continente di Unima?" chiese Ash, tenendo la mano alla sua fidanzata. Misty sorrise allegramente, prima che lei ed Ash si scambiassero un bacio.

"Certamente! E il fatto che lo vedremo assieme rende la cosa ancora più interessante!" affermò, per poi accarezzare Pikachu sulla testa. "Bene... direi che a questo punto non ci resta che fare del nostro meglio per completare anche questa Lega!"

"Ce la faremo... vero, Pikachu?" chiese Ash al suo migliore amico. "Abbiamo tutto quello che ci serve... e non vi faremo fermare! Preparati, Unima... perchè Ash, Pikachu e Misty stanno arrivando!"

"Pikachu!" esclamò Pikachu, alzando un pugno in aria, impaziente di affrontare la nuova avventura!

----------

FINE

E con questo, si conclude Pokemon Heart Soul Adventures!

Che posso dire, ora che sono arrivato alla fine? Che... beh, sono orgoglioso del lavoro che ho fatto, anche se penso che in certe parti avrei potuto fare meglio. Ho voluto prendere l'anime di Pokemon come lo conosco io, e farne qualcosa che potesse competere in respiro e tono avventuroso con Pokemon Special. Inevitabilmente, questo voleva dire renderlo un po' più dark... ma penso che alla fine, il risultato sia stato anche discreto, e non mi sono poi scostato più di tanto dai temi della serie.

Le avventure di Ash e Misty continueranno ad Unima, nella storia "Best Wishes Reload", a fianco di altri personaggi che abbiamo conosciuto e amato nella serie tv, come Belle, Komor, Iris, Spighetto, Georgia, Burgundy, Cameron...

...

...

Okay, cancellate Cameron dalla lista.

E altri personaggi che conoscerete dal videogioco Pokemon Nero e Pokemon Bianco, come la coraggiosa Touko (Hilda), l'affascinante N, l'ambiguo Ghecis o il misterioso Acromio... ci sarà da divertirsi, ne sono sicuro!

Mentre tra non molto partirà un'altra storia, con gli Stat-Trainers come protagonisti. Nulla di veramente straordinario, ma spero di farne un'interessante side-story!

Questo è quanto per il momento. Ringrazio tutti voi, amici lettori, per il supporto che mi avete dato... credetemi quando vi dico che ha significato molto per me leggere le vostre recensioni e i vostri messaggi! A presto con l'immenso e magico mondo dei Pokemon, e buon proseguimento a tutti voi!

Enrico "Justice Gundam" Martinelli

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam