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Autore: cristalshot18paw    18/04/2014    1 recensioni
Prima che incominciasse tutto, prima di Oz e Alice... Break aveva già la convinzione che la sua ora era più che vicina... ma magari avere un motivo in più per vivere avrebbe reso il cappellaio il più forte combattente. Una piccola spinta che lo spingesse a combattere sempre al meglio per tornare dalla sua ojou-sama...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Reim Lunettes, Sharon Ransworth, Xerxes Break
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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               LABBRA DI ZUCCHERO



Lei era lì, immobile dietro una porta socchiusa con l'orecchio teso ad ascoltare ogni sottile movimento e suono flebile intorno a lei. Break parlava con Reim riguardo delle questioni riguardanti la Pandora e ne aveva escluso la giovane Sharon, ormai troppo grande per limitarsi ad aspettare fuori. L'albino nemmeno se n'era accorto, di quell'occhio violaceo intento a spiare quello che accadeva nella stanza in penombra. Era notte e fuori il vento gridava frasi mai udite. Xerxes si avvicinò al tavolo, sollevando da esso dei fogli e lamentandosene. Reim si cacciò gli occhiali per lucidarli ancora e poi si accostò al cappellaio per leggere anche lui. Sharon aspettava solo di sapere di cosa si trattava. Poteva essere un richiamo o magari una missione scomoda da portare a termine eppure  un semplice verbale scritto male. Break non li sopportava i verbali. Odiava leggerli e scriverli, per questo li affibbiava a Reim che muto eseguiva. Dopo tre minuti passati a sfogliare velocemente quei pochi fogli disordinati, Sharon si raddrizzò e si allontanò, silenziosa quanto veloce, dalla porta. Gli agenti della Pandora parlarono e risero d'altro, sorseggiando dell'ottimo vino e dopo Reim tornò al ducato Barma lasciandosi prima scappare un lieve sorriso intenerito dall'alcool. Break rimase ancora intorno a quel tavolo a giocare con i petali dei fiori riposti nel vaso a centrotavola e Sharon sapendo che era solo fece capolinea dalla porta. "È permesso?" chiese la signorina sulla soglia, "certo, ojou-sama" rispose con un tono sereno l'albino prima di alzarsi dalla sedia per andare incontro alla sua amata. Sharon aveva un vestito turchese con delle sottili filature in oro, "un abito degno della sua bellezza", pensò lui senza dire una parola. Break indossava la divisa della Pandora, con Emily sulla spalla che stranamente pareva non avere voce per i suoi commenti sarcastici. "Xerx, di cosa hai parlato con Reim?" chiese la damina cercando la sua mano e il suo sguardo. Il cappellaio rise portandosi una caramella alla bocca "niente di serio, My lady, mi creda... Solo un documento riportato in maniera meschina, come al solito." la tranquillizzò andandosi a sedere sul divano verde scuro. Sharon lo seguì e si sedette al suo fianco con quello sguardo in cerca di risposte sincere. Ma come poteva dirglielo, lui, che probabilmente dopo quella missione non sarebbe tornato?! La sua dolce ojou-sama, così bella e sensibile. Avrebbe pianto senz'altro sapendo il pericolo che avrebbe corso a breve e a Break mancava il coraggio di muoversi davanti ad una lacrima della sua signorina, non avrebbe avuto la forza di consolarla, non questa volta. L'albino le guardò in quegli occhi grandi è rosati, così puri e maturi da lasciar trapelare ogni piccola verità. "Ojou-sama, non si preoccupi troppo, le verranno le rughe!" scherzò taccandole la punta del naso. Lei non era preoccupata, era ipnotizzata dal suo sorriso che nascondeva un universo immensamente più grande di quello immaginabile e dal suo sguardo così amorevole e divertito dalla vacua visione che aveva del mondo... Poi dalle sue mani pallide, fredde e sottili così abituate a toccarla da non avere più il tremore di una volta. "Break, se ci fosse qualcosa me lo diresti?" chiese infine all'uomo provocando un attimo di serietà nel suo volto "bisogna solo fare le domande giuste, mia cara signorina, per avere delle risposte soddisfacenti... Lo sa che non le mentirei mai senza una causa superiore alla sua comprensione..." rispose ricordandosi la promessa che aveva fatto tempo addietro. Doveva proteggere la sua lady da ogni male, anche se il suo male peggiore sarebbe stato lui stesso, come poteva ferire la sua ragione di vita?! "Le domande giuste... Quello non era un semplice verbale, vero?" si fiondò la giovane, cercando di mantenere un minimo di signorilità nel suo portamento. L'uomo volse lo sguardo altrove "era una missione, ti si legge in faccia..." concluse lei abbassando lo sguardo. "Hai ragione, caro Break, le domande giuste danno risposte soddisfacenti... Anche se queste risposte non vengono gettate al vento." Sharon si prese un lembo della gonna e iniziò a giocarci in modo nervoso, probabilmente voleva trattenere le lacrime. "Finirà per romperla..." sussurrò lui posando la sua mano su quella della ragazza e portandola via dal tessuto adeguatamente sgualcito. I loro sguardi s'incrociarono e provarono entrambi un lieve brivido. "Che sia questo il dolce più buono?" si chiese il cappellaio. Quelle labbra tanto desiderate e mai assaggiate, una caramella rara e dal sapore unico e inconfondibile. Voleva assaggiarle e averne la conferma; avere la conferma che gli appartenessero. Aveva aspettato che maturassero per far passare quel sapore acerbo ma ora non ne poteva più, il suo tempo scorreva veloce nella clessidra e non aveva più il privilegio di poter aspettare il momento giusto. Il momento giusto doveva crearselo. Durante quel brivido si era inconsciamente avvicinato a lei, pericolosamente assuefatto dal leggero profumo di torta di mele. Lei lo fissava mentre lui socchiuse l'occhio e posò delicatamente le sue labbra su quelle della sua dama. Aveva davvero le labbra zuccherine, pensò Sharon assaporandone il dolce sapore. Era cresciuta avendo la convinzione che le sottili labbra di Break fossero bianche perché completamente fatte di zucchero, ora come zucchero erano ruvide e morbide. Come zucchero si  squagliavano a contatto col calore di quelle di lei. Quando si separarono Sharon era desiderosa di incontrarsi ancora con la sua bocca e il cappellaio aveva quello sguardo dolce che le ricordò la missione. Si allontanarono tenendosi stretti per mano. "Non morire", ordinò lei posando la testa sulla spalla dell'albino, lasciandosi scivolare una lacrima sul viso. "Nossignora... Non proprio ora che ho trovato l'ennesimo motivo per vivere..." rispose lui facendosi scappare un lieve sorriso mentre catturava la lacrima della sua ojou-sama con un dito. Break baciò la fronte della ragazza e la tenne stretta " un cappellaio matto, matto della sua dolce Sharon..."  


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Ciao e grazie per aver letto fin qui. Spero che la storiella vi sia piaciuta. Io so addirittura come finisce la vera storia di Break e Sharon ma sarebbe uno spoiler grande grande u.u Leggo il manga in inglese e sto un po' avanti rispetto a quello italiano ^~^ (capitolo 92)  Aaaah quanto amo Break... Originariamente mi sono iscritta su efp solo per scrivere di lui, ma sentivo che non ne ero "degna"... :  Ve lo giuro, questo tipetto goloso di caramelle crea forti dipendenze. Povera mamma che è costretta ad ascoltarmi mentre gli racconto ogni piccola scena XD l'ho anche costretta a guardare l'anime :P sono un mostro... Allora a presto, leggete anche le alte storie (non sono ff) mi raccomando! Non dimenticate di recensire, ci tengo tanto :3  

Baci :*


-CristalShot-

  
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