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Autore: DesperateGirl    14/07/2008    0 recensioni
Sono trascorsi tre anni da quando Michael e gli altri sono partiti da Roswell...Cosa sarà successo?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maria De Luca, Michael Guerin
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 14

It's amazing
How you can speak
Right to my heart
Without saying a word,
You can light up the dark
Try as I may
I could never explain
What I hear when
You don't say a thing

The smile on your face
Lets me know
That you need me
There's a truth
In your eyes
Saying you'll never leave me
The touch of your hand says
You'll catch me
Whenever I fall
You say it best
When you say
Nothing at all


Tutte le luci erano puntate su di lei. La star del concerto. Ma nessuno immaginava quanto le facesse male cantare questa canzone. Le ricordava il suo più grande amore,quel ragazzo tutt’altro che romantico,a volte musone ma di cui era innamorata follemente. Avrebbe preferito evitare di mettere in scaletta questa canzone. Le faceva male ricordare i giorni dopo il suo abbandono. Ma semplicemente lui non l’amava quanto diceva…Il giorno della consegna dei diplomi aveva perso il suo amore e la sua migliore amica. L’avevano lasciata indietro,abbandonata come aveva fatto anche suo padre…Ma era riuscita ad andare avanti e come una fenice era rinata dalle sue ceneri…Ora Maria DeLuca era abbastanza forte da poter affrontare ogni situazione…In fondo faceva parte del club “conosco un alieno” ed era riuscita ad affrontare l’Fbi…

Il concerto terminò e lei si dileguò nel suo camerino. Appena aprì la porta si trovò davanti l’unica persona che non avrebbe creduto di trovare lì. Il suo Spaceboy era seduto su una delle poltrone. I capelli erano più corti di quanto ricordava,i suoi lineamenti più marcati,era più uomo…ma era sempre bello…Sul suo viso era dipinta un’espressione che lei conosceva bene…la stava mangiando con gli occhi…Sorrise compiaciuta,ma ormai la vecchia Maria non esisteva più,la nuova se stessa non si faceva incantare da un sorriso e un paio di occhi scuri e profondi. Entrò nel camerino a testa alta e chiuse la porta alle sue spalle. l’ultima cosa di cui aveva bisogno era che il suo manager si accorgesse di un intruso nel suo camerino.

-Ciao…-

-Ciao Michael…-

-Ti trovo bene-

-Grazie anche tu-

Possibile che dopo tre anni le loro conversazioni si erano ridotte a questo? Si sedette sulla poltrona di fronte al ragazzo…

-Cosa ci fai qui Michael?-

-Volevo sentirti cantare…-

-Sei venuto per sentirmi cantare…Così dopo tre anni di lontananza sei venuto per sentirmi cantare…L’hai fatto adesso puoi anche andare- credeva di essere forte,ma in realtà non lo era…

-Devo dirti una cosa-

-No! Non voglio sentire niente…Sono stanca e voglio andare a casa- si alzò dalla poltrona e si portò davanti allo specchio. Non poteva guardarlo negli occhi altrimenti sarebbe capitolata ai suoi piedi.

-Si tratta di Liz…-

A quel nome Maria si girò di scatto e fissò i suoi occhi color smeraldo negli occhi color caramello di Michael.

-Cosa è successo?-

-E’…è morta-

-Cosa? Quando? Com’è successo?-

-Si è ammalata…leucemia. Max non ha potuto aiutarla-

-Quando?- dalla sua voce non traspariva nessuna emozione. La sua migliore amica era morta e lei non le era stata vicina. Un’altra persona importante l’aveva lasciata,proprio come Alex-

-Maria non è importante…-

-Ti ho chiesto quando-

-Maria…-

-Non chiamarmi Maria…DIMMI QUANDO E’ SUCCESSO MICHAEL-

-L’anno scorso…-

-L’anno scorso…e tu sei venuto a dirmelo solo adesso-

-Non era sicuro…-

-VATTENE…te ne devi andare…tu,Max,Isabel…avete portato solo sofferenza nella mia vita…Prima Alex e adesso Liz…Io vi odio…VI ODIO!!- cominciò a sferrargli pugni contro il petto…Michael le bloccò i polsi e la strinse a sé lasciandola sfogare. Poteva capire quello che stava passando… la portò sul divanetto e la fece sedere in braccio a lui. La strinse più forte che poteva. Nella stanza si sentivano solamente i singhiozzi di Maria. Quando il pianto si calmò si allontanò da Michael.

-Devo andare…- si asciugò le lacrime e si alzò dalle gambe del ragazzo. Prese a sistemare tutte le sue cose nella sua enorme borsa. Doveva andare a casa,farsi un bel bagno caldo e poi piangere per tutto il dolore che provava in quel momento.

-Fermati…Non posso lasciarti andare in queste condizioni…sei stravolta-la prese per un braccio e la strinse a se

-No…tu mi devi solo lasciare stare…ESCI dalla mia vita- lo spinse via da

-NO-

-Per favore…-cominciò a piangere di nuovo

-Maria io…è ancora vero quello che ti dissi prima di partire…è tutto ancora dannatamente vero-

-E cosa ti fa pensare che per me sia ancora così? Diamine Michael mi avete lasciato sola in mezzo al deserto. SOLA!-

-Era per il tuo bene,Maria-

-Per il mio bene?-

-Si…Cosa credi…che mi abbia fatto piacere saperti qui,lontana da me?-

-Io non lo so…non so più niente. Per anni mi sono chiesta se vi fosse successo qualcosa,se stavate bene,se almeno un po’ vi sarei mancata…ed ora mi vieni a dire che la mia migliore amica è…Oddio ancora non ci credo…-

-Ci sei mancata…Mi sei mancata da morire…Liz,lei ti ha scritto questa lettera prima di…-

Michael le porse una lettera che lei prese con mani tremanti. Aveva paura di sapere quello che c’era scritto. Prese a leggere seduta sulla poltrona…

 

“Cara Maria…

quanto mi sei mancata. Questi due anni senza di te sono stati tristissimi…La tua spensieratezza e la tua allegria,ma soprattutto mi è mancata la mia migliore amica. Ora col senno di poi ti posso dire che è stato meglio così. Ora tu sei una cantante importante,famosa(Michael non si è perso una sola esibizione e noi tutti con lui)…Che futuro avresti avuto venendo con noi? Avresti vissuto anche tu nell’ombra e questo non era giusto.

 Da un po’ mi hanno diagnosticato la leucemia…Max non può guarirmi…si vede che era destino comunque…Ti scrivo questa lettera perché ci tengo a dirti che per me sei e sarai sempre una delle persone più importanti della mia vita…Ti vorrò sempre bene e te ne ho voluto anche in questi due anni in cui siamo state lontane. Ho chiesto a Michael di consegnartela,perché so che anche lui è stato male per la vostra separazione…E so che prima o poi,quando le acque si saranno calmate,ti verrà a cercare…perché è giusto così…Voi due siete destinati a stare insieme,proprio come lo eravamo io e Max…Ti prego non essere troppo dura con lui…Datevi una seconda possibilità…Addio cara Maria…per me è stato un grande onore conoscerti ed essere stata la tua migliore amica…

Ti voglio bene

Liz”

 

-Ha sofferto molto?-

-No…-

-Ti va una tisana? Io ne ho davvero bisogno…-

Michael annuì solamente. Maria si alzò e porse la mano al ragazzo. Camminarono fino alla macchina di Maria.

-Che fine ha fatto la Jetta?-

-Appartiene al passato…-

-E…e anche io appartengo al passato?-

-Non lo so…-

michael si accorse che era abbastanza agitata e le prese le chiavi di mano. La fece accomodare dal lato del passeggero e poi si mise alla guida. Nell’abitacolo della macchina c’era solo silenzio. Ogni tanto Maria guardava il ragazzo accanto a lei con la coda dell’occhio. Le sembrava di essere tornata al liceo,quando Michael le rubò la macchina per andare a Marathon…ma quella volta era un vulcano di domande…Ora invece non voleva sapere niente…Aver appreso che Liz era morta era stato uno shock…Il non essere stata con lei,il non aver sofferto insieme era il suo pensiero fisso…Arrivarono a casa sua in dieci minuti. Scesero dalla macchina senza dirsi una parola. Maria lo fece accomodare nella sua lussuosa casa e scomparve in una stanza,per poi tornare poco dopo con un pantalone di una tuta e una canottiera. Fece segno a Michael di seguirla in cucina e mise sul fuoco il bollitore per il the.

-Mi parlerai ancora?- chiese il ragazzo

-Michael…io sto cercando di metabolizzare la cosa…Ho bisogno di tempo…-

Il fischio della teiera interruppe il loro gioco di sguardi…Maria prese una bottiglia di liquore dal mobile e ne versò un po’ nella sua tazza. Poi ne porse una contenente solo del the a Michael…

-Voi Cecoslovacchi non potete bere alcolici…-

-E tu? Da quando bevi?-

-Da tre anni circa…-

Maria ingurgitò una buona della sua bevanda. Il liquido caldo le provocò un senso di beatitudine che durò ben poco. “Non si può scappare dai problemi,Maria”

-Hai un posto dove stare?-

-No…Cioè sono in albergo…-

-Ah…Dove siete stati in questi anni?-

-Seattle…Chigaco…New York-

-Max,Isabel e Kyle dove sono?-

-Sono tornati a Roswell…-

-E ci tornerai anche tu?-

-Non lo so…- Maria si alzò dalla sedia e si avvicinò a Michael con passo suadente. L’effetto dell’alcol si stava facendo sentire…si strusciò addosso al ragazzo,il quale represse un gemito…

-Ah…non lo sai? E da cosa dipende?- chiese maliziosa

-Da molte cose…-

-Tipo?-

-Sei ubriaca…-

-Nooo…Ti sembro ubriaca?-

-Maria…-

-Mi vuoi Michael? Lo so che mi vuoi…Dillo…-

-Si ti voglio…ma non così…-

A quelle parole Maria si ritrasse con uno scatto…Si rese conto della pessima figura che stava facendo. Non era lei quella persona lì… si avviò verso il soggiorno seguita da Michael.

-Aspetta qui…torno subito-

scomparve di nuovo dietro la porta di una stanza. quando tornò aveva con se degli album fotografici. Si sedette accanto a Michael sul divano. Prese a sfogliarne uno…

-Qui era Halloween…io e Liz ci vestimmo da fantasmi e facemmo uno scherzo ad Alex. Ricordo che dormì per due settimane con la luce accesa- disse indicando una fotografia di lei e Liz all’età di sei anni

-Oh…e qui eravamo a Las Cruces,gita con la scuola…avevamo dieci anni. Ci divertimmo come matti-

Ad ogni fotografia Maria raccontava un aneddoto e Michael beveva della vista della sua Maria…le era mancata troppo e sapeva che per lei quello non era un bel momento

-E quell’album?-

-Quello l’ha fatto Liz con tutte le nostre foto…-

-Nostre?-

-Si…quelle del club “conosco un alieno”-

Michael prese quell’album e cominciò a sfogliarlo…In poco tempo ripercorse gli ultimi anni della sua vita a Roswell…

-Oh mio Dio,Michael…Ricordi questa foto?-

-Come non ricordare quel periodo?-

-Beh…non è stato dei migliori…Io volevo convincerti che stare insieme era un bene mentre tu mi allontanavi a tutti i costi…è stato un anno di inferno-

-E’ vero non mi sono comportato nel migliore dei modi…ma tu per me eri davvero importante,anche se non volevo darlo a vedere-

Pagina dopo pagina ripercorsero il loro primo anno insieme…E poi anche il secondo anno giunse nelle loro menti…

-Laurie…Chissà come sta-

-Sta bene…i suoi zii hanno pagato per quello che le hanno fatto…-

-E tu…-

-Sono passata a trovarla…Sapere che lei era una tua in qualche modo parente,mi teneva legata a te-

-Grazie…-

-Non c’è di che…-

Michael sorrise al ricordo della stessa situazione accaduta nella stanza del Granilith…Stesse identiche parole,stesse emozioni…

-Oh…Guarda questa…il viaggio a Las Vegas…-

-Eri stupenda sul quel palco…La stella più brillante del firmamento-

-Mi hai fatto una bellissima sorpresa…Non me lo sarei mai aspettato-

-Mi piaceva sorprenderti,Margarita Salt…-

-Eh si Dottor Love…-

-Questo è il ricordo che porterò sempre nel cuore…- disse indicando la foto di loro due al ballo scolastico

-Il Ballo…Ricordo di aver fatto la figura della stupida…-

-Eh già…-

-Si ma tu però potevi evitare di dirmi che ero libera di invitare chi volevo…Mi hai fatto intendere che c’eravamo lasciati…e in più scopro di Juanita…Cosa avrei dovuto pensare?-

-Volevo farti una sorpresa…Sapevo che ci tenevi al ballo e non volevo farti sfigurare…-

-Non l’hai fatto…te lo posso garantire…-

-E sai cos’altro porterò sempre nel cuore?-

-Cosa?-

-La notte in cui facemmo per la prima volta l’amore…-

-Non me lo ricordare…Credo di aver provato tutti gli stati d’animo possibili quella notte. Ma è un ricordo che custodirò gelosamente nel mio cuore…il caldo sesso alieno…come dimenticarlo?-

-Io non rimpiango niente della nostra storia…Anche se è stata incasinata sin dall’inizio…Tu sei sempre stata l’unica-

-Anche io…Beh…ora credo sia meglio andare a letto…Sono stanca e domani mi aspettano per un’intervista-

-Si…-si alzarono entrambi dal divano imbarazzati

-Mi ha fatto molto piacere rivederti e ripercorrere il viale dei ricordi…-

-Anche a me,Maria-

-Adesso cosa succederà Michael? Cioè ritornerai anche tu a Roswell e non ci rivedremo più…-

-Non lo so…Non so cosa ci riserverà il futuro-

-Perché sei venuto a cercarmi?-

-Per darti la lettera e…-

-E?-

-E per dirti quanto sono stato uno stupido a mollarti da sola…Io ti amo Maria,ti ho sempre amato…-

-Anche io Spaceboy…-

Michael colmò la breve distanza tra lui e Maria e si fiondò sulle labbra carnose della ragazza. Un bacio dapprima dolce ma che ben presto si trasformò in un duello di lingue,che si ritraevano e che si cercavano sempre più ansiose di assaggiare l’altro. Si staccarono ansimanti…

-E’ tardi per ricominciare?-

-No…forse è solo troppo presto…-

  
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