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Autore: Sybelle    14/07/2008    5 recensioni
"Adesso è il tempo, è il tempo di sognare, questo è un gioco, non convenzionale...Siete pronti? Possiamo cominciare? Inizia il gioco, il gioco...dell'amore..." ( tratto da una canzone)...Nella fredda Russia quattro giovani raccontano come hanno trovato l'amore...che ha scaldato loro il cuore... Ed eccomi tornata con una nuova piccola fic...leggete e se volete...recensite ^^ Kissone
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Yuri
Note: What if? (E se ...), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ed eccomi tornata da lande desolate chiamate ozio e totale mancanza di ispirazione! Finalmente ho qui per la vostra gioia la penultima shot! Me felice di vedere che piacciono tanto! ^///^
E pensate un po’…Kei si avvicina!
Che dire? Ringrazio Iria per l’enorme pazienza e i preziosi consigli!
Buona lettura
Kissone

La perfetta imperfezione di Boris

“BORIS ESCI DA QUEL CAZZO DI BAGNO! DEVO VEDERMI CON MORGAN, NON HO IL TEMPO DI ASPETTARE I TUOI COMODI!”
Mamma mia quanto diventa stressante Kei quando è di fretta…Gli rispondo con calma: “Sì….un momento Kei!” Lo sento sbuffare, con ogni probabilità si è appoggiato alla porta, braccia incrociate e sguardo indignato. Da quando si vede con quella Morgan è diventato ancora più scontroso…Mentre Yuri, che ha da poco portato qua la sua nuova e prima ragazza, è diventato un angioletto…
Ed io? Io troverò mai una ragazza? Sergay è sposato ormai, Yuri ha Selene, Kei sembra portare avanti una storia con quella là, mentre Ivan non ci pensa ancora…Mi guardo allo specchio: chi voglio prendere in giro? Non troverò mai nessuna…Non sono fortunato come Sergay, disinibito come Yuri o affascinante come Kei…
Io sono solo brutto…Ho il viso troppo piccolo per il mio corpo, capelli di un colore assurdo (anche se Kei non lo batte nessuno…XD) e sopracciglia troppo folte…Per non parlare delle orecchie… Mi faccio schifo da solo insomma! Se fossi una ragazza, non mi metterei mai con me!
“BORIS! HO PERSO LA PAZIENZA! O ESCI O BUTTO Giù LA PORTA!”
Alzo gli occhi al cielo, sospirando: “Calmati amico, ho fatto…”
Finalmente esco, trovando il mio caro compagno di squadra esattamente come immaginavo: braccia al petto e sguardo seccato. Senza guardarlo, vado in camera mia…Mi sento depresso…ç___ç
Appena entro in camera, mi butto sul letto, con un sonoro sbuffo: dura la vita di un ragazzo deforme…
Improvvisamente sento la porta aprirsi: chi è, il gobbo di Notre Dame venuto a farmi visita?
Ma evidentemente non è così, anzi: è quella statua greca di Kei che ora si è seduta sul letto, affianco a me; mi alzo, non poco seccato: non poteva lasciarmi al mio destino, qua, solitario?
“Beh? Ho lasciato la tavoletta del water alzata e quindi sei venuto a linciarmi?”
Ride. Cioè, io faccio una battutona d’effetto che avrebbe dovuto farlo incazzare, e lui se la ride???? Ora sclero.
“Che te ridi?! Fila in bagno, mi hai rotto per tre ore prima!”
Non risponde, bensì mi guarda con quello sguardo indecifrabile che mi da tanto sui nervi. Mi prudono le mani…
“Allora Kei! Sei entrato in stato semi-comatoso?!” Gli sventolo una mano davanti agli occhi, lui però non batte ciglio. Come volevasi dimostrare: è entrato in catalessi.
Sto per dargli uno schiaffo, ma lui apre la bocca e FINALMENTE parla: allora non è in catalessi!!!
“Boris…per caso sei triste?”

Che gli rispondo ora?! Dannato lui e le sue intuizioni!
“Ma che dici Kei! Io? Triste? Assurdo!!” Bene…bluffiamo. Mi guarda storto.
“Non mentire…si vede lontano un miglio che sei depresso…Quando inizierai a tagliarti le vene poi non venire da me a lamentarti…”V__V
Merda, non sono a sto punto! Però, battuta a parte, sembra serio…Che sia preoccupato?
“Non sono depresso…è solo che…”
Mi sto per aprire…respira Bo…respira…O__O
Il mio amico tatuato mi incoraggia a continuare: “è solo che…?”
Faccio un profondo respiro: “…sono brutto” L’ho detto tutto d’un fiato, so già che riderà…mi preparo prima…3…2….1…arriva la risata.

Non ride! O__O Kei mi guarda serissimo…ok, fa paura…
“Boris…lo pensi davvero?”
Annuisco: “Ma cioè Kei, guarda me e guarda voi!”
Mi interrompe: “Con voi chi intendi?”
Lo guardo corrucciato: “Yuri, Sergay…TU!”
Ridacchia divertito: mi pareva strano che non lo avesse già fatto…
“Ma scusa Bo, qual è il tuo problema?”
Glielo dico o non glielo dico? Mi sento come quel tipo inglese…quel Scheckspir…Sheakspire…o come si chiamava…
Vabbè al massimo mi riderà in faccia: “Il mio problema è che…voi siete tutti accoppiati ed io no…”
Continua a scrutarmi…Mi sta mettendo ansia!!! >////<
“Come se la mia fosse una storia seria..” Lo sussurra, senza guardarmi…
“Una storia è però! Mentre io non ne avrò mai! Non ho nessuna dote, e sono brutto!”
Rimaniamo in silenzio per un po’, poi lui si alza, andando al mio armadio; prende dei vestiti, poi li getta sul letto: “Vestiti brutto anatroccolo dai!”
Gli faccio la linguaccia, obbedendo. Devo dire che ha gusto…Ci si spiega perché ha successo con le donne!
Borbottando e mugugnando mi vesto, mentre lui mi aspetta paziente. Ha uno sguardo che non riesco a decifrare: sembra concentrato, divertito e spaventato contemporaneamente…vallo a capire.
“Kei…che intenzioni hai?” Quel suo sguardo non mi piace per niente.
Mi prende per la maglia, uscendo dalla mia camera: “Voglio solo che mi accompagni in macchina fino a Morgan”
Che storia è questa? Non può andare da solo come sempre, in moto? Ufff…però sembra così determinato che non dico nulla.
Scende di fretta le scale, mollandomi per un po’, per poi riprendermi per il colletto, strascinandomi fino all’entrata. Inciampo dappertutto per colpa sua!
Gli altri sono tutti seduti in salotto, a bere un po’ di thè, ed Anja ci ferma: “Hey ragazzi, dove andate?”
Kei risponde semplicemente, uscendo: “A RIMORCHIARE RAGAZZE A MOSCA”
E sono certo che si sono strozzati tutti, quando l’ha detto.

No…un momento…fermi tutti…Cosa ha detto quel pazzo bicolore? O___O


“Kei…mi spieghi cos’hai in mente?”
“Vedrai…”
Sbuffo; siamo in macchina: lui guida, io mi rodo lo stomaco e mi scervello inutilmente.
Cosa avrà in mente? Non conosco la strada che sta percorrendo…in tutti i sensi.

Ecco…siamo a Mosca…Dopo poco tempo, arriviamo davanti ad un’officina che non avevo mai visto prima…Strano, io amo le officine!!*__*
Parcheggia lì davanti, poi scendiamo. Lo vedo guardare dentro: “Kei…vuoi dirmi che ci facciamo qua?”
“Aspettami qui…torno subito…”
Perfetto…gran bella risposta esplicativa…T___T
Sbuffo piuttosto innervosito, mentre Kei si dirige verso una macchina, sotto la quale vedo spuntare delle gambe. Dalla mia postazione vedo tutto quasi perfettamente e sento bene la voce del mio amico misterioso.
“Hey amore mio! Come stai?”
Da quando Kei è così…ironico e gioviale? O__o
Sento una voce irritata rispondergli, è una voce femminile: “Cosa vuoi stronzo? Hai deciso di suicidarti e sei venuto a darmi la buona nuova?”
Cavolo…ci va leggero la tipa…Kei ride allegro, tirandola fuori da sotto la macchina.
“Andiamo Lena…non fare la sadica…sai che non ti darei mai una gioia simile!”
Purtroppo, non vedo la ragazza perché Kei le sta proprio davanti. Ma vedo distintamente che cerca di dargli un pugno, che lui blocca prontamente.
“Cosa vuoi Kei? Non trovi nessuno che ti sopporti e sei venuto qua?!”
Tutto d’un tratto, mi indica: “Calmati psicopatica, sono qui per il mio amico”
Arrossisco…parla di me?!
Vedo che la ragazza sporge il capo verso di me: è molto giovane, avrà 17-18 anni, e la faccia sporca di polvere ed olio…Piuttosto buffa a vedersi!
La vedo arrossire violentemente, per poi discutere con Kei: “Ma sei pazzo?! Non potevi dirmi prima di aver portato un ragazzo qua da noi?! Ti odio Hiwatari!!!Guarda come sono messa!!!! Sono tutta sporca!!”
Penso volesse dirlo a bassa voce, ma l’ho sentita comunque…Che tenera!^^
Il mio compagno di squadra ride sarcastico: “Non credo che sporca o pulita faccia differenza…brutta rimani!” La vedo tirargli un pugno, e questa volta fare centro…Deve far male…O__O
Dopo un momento, Kei si riprende e continua a parlare: “Allora…come dicevo…Boris (che è il mio amico se non si era capito) cerca lavoro, ed è molto portato in meccanica…puoi fare qualcosa tu?”

Ok, un momento: fermi con la storia.
Riassumo: Kei mi ha fatto vestire con la scusa che lo dovevo accompagnare dalla sua ragazza, poi ha detto a tutti che andavamo a rimorchiare, e ora dice che cerco lavoro, quando non è affatto vero? O___O Ma è scemo?! Non che non mi piacerebbe lavorare in un’ officina, però…Ma vabbè, riprendiamo la storia!

Lena mi riguarda, un sopracciglio alzato, poi guarda Kei: “Chiederò a mio padre se vuole un altro aiuto…va bene?”
Sto per intervenire, quando Kei sorride entusiasta: “Grazie tesorina bella! Ora devo andarmene, te lo mollo qui e fate voi il resto…ok?”
Boccheggio: mi sta lasciando da solo per caso?
Lei gli da una spinta: “Sparisci! Spero che farai un incidente!”
Lui ride tranquillo (oggi ride sempre…) entrando in macchina: “Lo spero anche io!”
Mi precipito verso di lui: “Kei cosa diavolo devo fare ora?”
Mi guarda indifferente: “Prenditi il lavoro e…lavora!”
Parte, lasciandomi lì sul marciapiede, a bocca spalancata. Figlio di…
“Boris giusto?”
Mi volto, la ragazza mi ha appena chiamato…sorrido assai imbarazzato, portando una mano dietro la testa: “Beh sì…”
Sbuffa (tra me e lei oggi tutti sbuffiamo!), indicandomi con un cenno del capo di seguirla: “Io sono Lena…quel maleducato non ci ha nemmeno presentati…tsk”
Sbaglio o Lena è molto simile a quel traditore di Kei nei modi?
“Allora…quest’officina è di mio padre…se davvero sei in gamba come quel disgraziato dice, allora vedremo di prenderti…ok?”
Annuisco, seguendo il suo passo svelto attraverso la stanza: è un’officina molto grande… “Ci lavorate solo voi due qua?” Mi guarda appena: “Sì, io e mio padre…”
Si toglie un guanto sporco per ravviarsi indietro i capelli: ha le unghie laccate di nero.
Sposto l’attenzione sulla sua testa: ha i capelli rosso scuro, lisci…portati a caschetto, con una frangia dritta davanti. Peccato che al momento siano zozzi delle stesse sostanze che le sporcano la faccia.
“Quanti anni hai Boris?”
Sussulto: “Quasi 18…perché?”
Fa una scrollatine di spalle: “Così…”
Sorrido divertito…fa la brusca, però sembra simpatica.

Finalmente arriviamo in uno stanzino a parte: vedo un uomo sulla 40ina parlare con un altro decisamente più vecchio. Lena si dirige dal primo: ha i capelli del suo stesso colore ed il volto pieno di lentiggini…è sicuramente suo padre. In mano ha un pacchetto di sigarette quasi vuoto e ne sta fumando una in questo istante…mi sa tanto che dovrò lavorare per un tossico incallito.
“Papà…lui è Boris, Kei me l’ha scaricato qua perché cerca lavoro…”
L’uomo abbandona la conversazione con il cliente, che si allontana, per poi spostare l’attenzione sulla figlia: “Kei! Che bravo ragazzo! E come sta?”
Ridacchio quando vedo la faccia scocciata di lei: non penso sia la domanda più adatta da farle… “Sta bene papà…anche troppo per i miei gusti…Ma io ti parlavo di lui” Mi indica. Faccio un sorrisone a 1000 denti, non imbarazzato: IMBARAZZATISSIMO!
Suo padre mi osserva serio: “Quindi Boris…vorresti lavorare qui?”
Balbetto: “S…sì!” Che situazione del cavolo!!! >///<
Continua, sempre più serio: “E saresti disposto anche a orari impensabili e a fatiche immani?”
Oddio mi mette fifa questo!
“S……s……SI!!”
Mi sorride bonario: “Ok sei preso” ^^
Lena lo guarda scioccata: “Come? Così semplicemente?”
Lui ride, mentre io mi sento morire dalla vergogna: “Mi sembra un bravo ragazzo! E poi è simpatico!” Ah davvero? O__o E come fa a saperlo, se ho detto solo sì? Misteri della fede…Lei mi guarda, per niente convinta: “E va bene…”
Ma…ce l’ha con me?
“E comunque caro ragazzo, io sono Oleg! Lena ti spiegherà come funziona qui! Vuoi una sigaretta?” ^O^
…Posso non commentare? Io ODIO Kei…

“Perfetto…sei piuttosto bravo ragazzino…forse mio padre non è così suonato ad averti assunto…”
Ragazzino?! O___o
“Ma…scusa tanto Lena…quanti anni hai TU?”
Si sfila i guanti sporchi, indifferente: “Come te quasi 18…”
Ed io sarei un ragazzino? Vabbè, credo che dovrò farci l’abitudine…Mi alzo da dove mi ero seduto: “Io vado a casa Lena, ci vediamo domani alle 7…ciao”
“Ciao a domani…”
Esco dall’officina, pulendomi alla bell’e meglio così da non sporcare la macchina…La macchina…che non c’è…dov’è????? Oh no…l’ha presa Kei!!! Ed io come torno a casa?!?!
Rientro nell’officina, disperato; Lena mi guarda confusa, accigliata: “Beh? Tu non dovevi andartene?” Le sorrido, imbarazzato: “Kei se ne è andato con la macchina…mi ha scaricato qua in tutti i sensi…” Sbuffa, alzando gli occhi al cielo: “Quella moffetta tatuata è una bestia in tutti i sensi…”
Moffetta tatuata? Mmm…potrei tenermelo buono come nomignolo!!
La guardo implorante: “Ehm…mi potresti…sì insomma…potresti portarmi a casa?” >////>
Mi sorpassa, uscendo dall’officina e andando alla porta di casa sua (posta proprio lì affianco): “Aspettami…mi do una pulita e ti porto…”
Che situazione dannatamente imbarazzante…

Aspetto circa un quarto d’ora, poi riscende...Sembra un’altra persona, così pulita: i capelli le sfiorano lisci e dritti il volto lentigginoso, un paio di grandi occhi verdi le illumina la pelle chiarissima. Porta un’enorme felpa che nasconde possibili curve fastidiose, nera con un enorme teschio sul davanti, e jeans grigi, pieni di scuciture e fili fuori posto.
Mi fa cenno di seguirla: “Vieni…vivi con Kei al monastero giusto?”

“Allora, com’è andata al lavoro?”
Gli ringhio contro, sedendomi sul divano, imbronciato.
Entra Yuri, guardandoci incuriosito: “Che succede?”
Kei mi guarda divertito: “Oggi il nostro Bo ha cambiato lavoro…”
Lo ignoro: non avrà alcuna soddisfazione da me!
Yuri mi interroga, palesemente sorpreso: “Ma tu non avevi già un lavoro?”  
La moffetta tatuata ride: “L’ho portato da Lena oggi…del resto, non era il tuo sogno lavorare in un’officina?”
Mi volto verso di lui, abbastanza irritato: “Mi hai scaricato là!! Ed io non ne sapevo nulla! E comunque, cara la mia moffetta tatuata, è andata benissimo!”
Mentre Yuri (e tutti gli altri, che ci avevano raggiunti) ci guarda tra il confuso e il divertito, Kei se possibile sembra ancora più divertito, strozzandosi quasi dalle risate.
“Aspettate…chi è questa Lena?” Allora anche Ivan non la conosceva!! E, a giudicare dagli sguardi confusi di Selene e Sergay, nemmeno loro…
Vedo Anja sedersi tranquillamente vicino alla moffetta: “Lena non è quella ragazza che aveva una cotta per te Kei?” Chiede disinvolta.

Aspettate un momento…Lena era innamorata di Kei?!

“Sì è lei…lei si era invaghita di me, ma a me non interessava…E adesso ce l’ha con me!” Ride. Dannazione…quasi quasi lo preferivo musone.
“Io me ne vado a letto ragazzi e ragazze…a domani!”
Non sono arrabbiato con Kei…lui mi ha solo dato l’occasione di avere un lavoro che mi appassioni…eppure ho l’impressione che il suo intento fosse un altro…boh.
Mpf….chissà se Lena è già andata a dormire…

“Sei in ritardo ragazzino…”
“Buongiorno anche a te Lena!”
Mi guarda male: sono in ritardo di poco…ma lei non accetta scuse.
“Dovevi essere qui alle 7, invece sono le 7 e un quarto…non mi va questa storia…O rispetti gli orari o non ti disturbi a venire!”
Si è svegliata con il piede sbagliato o è una mia impressione? Vabbè…un sorrisino di circostanza ed inizio a lavorare…L’atmosfera è gelida qua…E non è il clima russo il motivo. La guardo mettersi al lavoro su una moto, mentre io mi appresto ad occuparmi di un guasto ad un freno…Nonostante tutto…è carina…
“Che cazzo hai da guardare ragazzino?”
Arrossisco di botto: ma un tipo non può incantarsi un istante che questa lo aggredisce?
“I-i-io? Niente, niente!!!”
Mi scruta un momento, poi torna a lavorare.
Ma in effetti…dicendola a modo suo…Che cazzo avevo da guardare?

“Kei…tu conosci da tanto tempo Lena?”
Mi sorride divertito: “Non ti sarai innamorato vero Bo?”
Distolgo lo sguardo, scocciato: “Ti ho solo fatto una domanda! Scorbutico…”
Lo vedo stiracchiarsi, sospirando: “Lavorate insieme da poco meno di due mesi oramai…dovresti conoscerla meglio di me a quest’ora…”
Insisto: “Intendo…è normale che si comporti così? O sono io che le sto antipatico?”
Ride. Perché ride?! Mi da sui nervi!
“Bo…lei è scorbutica con tutti, ma ha un cuore d’oro…fidati! È una delle poche persone che posso definire ‘amiche’ fuori dal nostro nucleo familiare”
Stavolta sono io a ridere: “Ma lei ti odia!”
Si volta verso di me, sorridente: “Anche io la odio…vedi quante cose in comune abbiamo?”
Detto questo si allontana, canticchiando una canzone che non avevo mai sentito…Fa più o meno così: “Gloria alla mia bocca che censure non ha, nei modi sono fiaccA forse un po’ ridicolA…”
Possibile che canti una canzone simile LUI? O__o

“Il galateo non mi tocca il galateo non è qua a volte parte la brocca il resto non si sa, è quella faccia da COATTO! È questione di attitudine…COATTO! Ma nel grigio non so viv…”
Sono appena entrato in officina, e la prima cosa che vedo, anzi sento, è Lena che canta a squarciagola questa canzone…Ma è la stessa che cantava Kei!!! O__O
Comunque, appena mi vede, Lena si blocca subito, spegnendo la radio seccata.
“Beh? Che hai da stare lì impalato? LAVORA!”
Sorrido portando una mano dietro la nuca: “Scusami…notavo solo che è la stessa canzone che cantava Kei prima che venissi qua…”
Annuisce: “Probabile…è una canzone che ci è sempre piaciuta…Inusuale, metallica quasi…non piace a nessuno…Come noi”
Mi avvicino a lei: “Tu conosci molto bene Kei? Cos’è successo tra voi?”
Sorride sarcastica, senza guardarmi: “Tsk…Conoscere è una parola grossa…Io gli andavo dietro e lui mi ha scaricata tutto qua. Fine della storia! Contento?”
Trattengo una risata: “E…gli vuoi bene?”
Mi gela con lo sguardo: “Io ODIO quell’essere!.........più o meno…”
Allora gli piace ancora! Oh no! Ma che sto pensando?
Si gira, scocciata: “E comunque non sono affari tuoi! Ragazzino!”
Sto al gioco, divertito: “Ragazzetta!”
“Moccioso!”
“Bimba!”
“Neonato!”
“Embrione!”
“Tsk! Decerebrato!”
“Scema!”
“Capra!”
“Pippi Calzelunghe!”
“Uomo delle nevi!”
“IO NON SONO UNO YETI!”
“Sì che lo sei! Sei uno Yeti gay!”
“Ah sì? E tu sai cosa sei?”
“Cosa, sentiamo?!”
“Sei una befana!”
“IO NON SONO UNA BEFANA!”
“Sì che lo sei! Sei una befana carina!” ^^
“Stronzo!”
“Bella!” =^__^=
“Bugiardo!”
“Sincero!”
“Ipocrita!”
“Innamorato...”
“…”
“…”
“Dongiovanni….”
“…scorbutica adorabile fanciulla ^^”
Silenzio. Mi guarda, non sa se scherzo o meno…Mi è venuto così spontaneo dirglielo che mi sono fregato da solo…Ma sono fiducioso…più o meno…
Dopo un silenzio infinito, si allontana. Zitta.
Passiamo 10 minuti senza parlare, poi la sento da dietro l’enorme auto che sta controllando: “E comunque…anche tu sei carino…”
Non ci credo! L’ha detto! L’ha detto!
Sorrido, sto per risponderle, quando…
“HEYLA BORIS’KA! Vuoi una sigaretta?”
Ed ecco un bel momento rovinato per sempre…T___T
“No Oleg grazie…”
Mi da una FORTE (ç___ç) pacca sulla schiena, per poi allontanarsi, cantando tra una boccata di fumo e l’altra: “Dove vai se la faccia da coatto non hai…”
Mi sa proprio che dovrò scaricare quella canzone…
Ed ora come lo ripesco il discorso? Passano altri imbarazzanti istanti di silenzio, quando è lei a spezzarlo: “Sappi che credo nel sesso dopo il matrimonio”
Ridacchio. Non è certo un problema per me.
Ma con questo…cosa voleva dire? O__o

Torno a casa afflitto: non mi ha dato uno straccio di risposta oggi Lena. Non la capisco…Allora, riassumo i fatti: in un litigio giocoso, dei nostri soliti, le ho detto che per me è carina e che sono innamorato di lei. In tutta risposta, dopo lunghi attimi di silenzio, mi ha detto che anche io sono carino e che crede nel sesso dopo il matrimonio. Era un rifiuto o un invito a nozze? O___o
Tsè…donne.

Ufff…sto dormendo in piedi…Questa mattina svegliarsi è stata dura! =___=
Mi vesto pigramente, per poi sbadigliare: mi sa tanto che arriverò tardi al lavoro…e se mi dessi per malato?
Naaa…da escludere, Lena verrebbe fino a qui e mi ci porterebbe di peso al lavoro! Ma forse no…qui c’è Kei, non entrerebbe mai in territorio “nemico”.
Scendo le scale, e mi scappa uno sbadiglio: speriamo che la colazione mi svegli, sennò la vedo male…Entro in cucina, e rimango a bocca aperta: Anja è come sempre a preparare le varie pietanze, Sergay è seduto a mangiare con Ivan, Yuri sta versando del caffè a Selene…tutto normale giusto? NO! Perché oltre a loro c’è anche…LENA! O__O Facilmente distinguibile per il broncio, le braccia conserte e il look total black esplicitamente punk. Alza lo sguardo incrociando il mio, scocciata: “Eccoti ragazzino! Su, mangia veloce, dobbiamo andare!” Balbetto: “C…c…insomma…c…cosa ci fai qui?” Beve un sorso di cappuccino: “Ho pensato di venirti a prendere! Non si sa mai, con un ritardatario come te!” Le sorrido, iniziando a mangiare, piuttosto imbarazzato. Passano un paio di minuti di piacevole conversazione, quando entra Kei: l’atmosfera si gela, i due si scrutano, si studiano, pronti all’attacco…sto già aspettando l’Apocalisse, quando Kei esordisce, indifferente: “Non pensavo che fosse scappato un gorilla dallo zoo”
Silenzio.
Attimi di cupo panico si distendono nell’aria.
Anja sorride, nella sua calma.
Io sudo, nella mia agitazione…conosco abbastanza bene Lena per sapere che…
“Come mi hai chiamata, piccolo camaleonte strabico?”
Troppo tardi.
“Oh ciao Lena!” Temo il peggio, quando vedo Lena alzarsi minacciosa, avvicinandosi al mio amico, tranquillissimo.
“Osa ripetere quello che hai detto e…”
Kei la interrompe: “Cosa scusa? Ciao Lena o gorilla scappato dallo zoo?”
Sono l’unico preoccupato della possibile reazione della rossina? O__o Gli altri si godono il litigio con un sorrisetto dipinto in faccia.
Lei, gli occhi pieni di furia, gli sferra uno schiaffo, ma fortunatamente Kei è agile e le blocca la mano, ridendo: “Ma scusa…” Tenendola stretta, evita altri attacchi,continuando: “…dovresti sentirti onorata…” Lei cerca di colpirlo con un ginocchio nel basso ventre, ma lui la scansa per un pelo: “…io non ti reputo un gorilla qualunque…” Vedo Lena cercare di eludere la stretta di lui sul suo polso, invano; lei è furiosa: “Cosa stai dicendo Hiwatari?!” Ride (quel ragazzo ogni tanto ride troppo): “…dico solo che per me tu sei un Gorilla Bianco, e quindi una razza RARISSIMA!” Finalmente, un colpo va a segno, non troppo forte però: “Vai al diavolo Hiwatari!” “Senti, io sono contro la violenza sugli animali, ma tu mi istighi!” Dopo qualche pizzicotto e qualche colpo più o meno forte, arriva la fine del duello: Lena, con un forte pugno allo stomaco, fa incredibilmente piegare Kei in due dal dolore, lasciandoci stupiti e divertiti. Quella donna fa paura!
Kei si appoggia al tavolo, con un sorrisetto divertito: “Anf…uh…devo solo…riprendere fiato…auch…”
Lena gli passa affianco, fiera: “Così impari zombie avariato!”
Non faccio nemmeno in tempo a ridergli in faccia (come è giusto!) che proprio la vincitrice mi prende per un orecchio, portandomi alla porta: “Noi andiamo! Ciao a tutti!”
Oramai è dichiarato: sono suo.

“Lena…ehm…è piuttosto deprimente per un uomo ma…vorrei sapere che ne pensi...sì insomma…di me…di te…di noi”
Sta ferma e muta. Lo sguardo fisso sulla strada. Sto contorcendo le mani in posizioni assurde…sudo come un cammello in calore. Volge lo sguardo incrociando il mio: “ Oh…mi hai detto qualcosa? Ero sovrappensiero”
Cosa?! Che sfiga…ç__ç…ora dove lo trovo il coraggio di ripetermi? >__<
“Io sì insomma cioè parlando del tempo controproducente per una bettola balneare nel South California e dell’esistenza spettrale e difficoltosa di una povera cozza striata di blu…”
“Boris…amore mio…smettila di sparare cazzate e dimmi cosa vuoi!”
Deglutisco: “Io…VUOI METTERTI CON ME?” >///<
Che vergognaaaa!!!!!
Guardo fuori dal finestrino, sono rosso come un pomodoro.
Mi mordicchio freneticamente un labbro.
Mi sudano le mani.
Oddio, com’è difficile la prima dichiarazione d’amore.
“Va bene. Anche tu mi piaci”
Penso che sto per svenire. Almeno sono già seduto.

Parcheggia. Scendo barcollante, un sorriso ebete ed incredulo stampato in faccia.
“Su…andiamo!”
Non mi ero mai reso conto di quanto la sua voce fosse bella. Il mondo è sempre stato così colorato o lo vedo solo ora? Com’è bella la neve….
“A te le dichiarazioni d’amore fanno male…”
Le sue braccia mi afferrano e mi portano in officina. È difficile spiegare come mi sento…è una sensazione di appagamento mista a gioia…un po’ come fossi drogato.
Le sorrido: “Posso…posso abbracciarti?” Mi guarda stupita, per poi sorridermi misteriosamente: “Solo se all’abbraccio seguirà un bacio”
Detto fatto. I nostri corpi si avvicinano, si sfiorano, trovano il contatto. La tengo stretta per un po’, poi i nostri volti si incontrano. Mi lancia uno sguardo che mi sembra eterno, poi mi bacia. È…il mio primo bacio…ed è…bellissimo…

“Heyla Kei! Vuoi una sigaretta?”
“Grazie mille Oleg, ma sto cercando di smettere…”
“Vabbè, ti chiamo Boris’ka?”
Alzo lo sguardo…che ci fa Kei qui?
“Tranquillo Oleg, ci sono!”
“Oooooh bene! A più tardi Kei! Se vuoi una sigaretta, chiamami!”
Kei ride, io oramai mi sono rassegnato alla realtà: il mio capo morirà di cancro, se continua così… T__T
Mi alzo da terra, andando incontro al mio amico: “Hey Kei, che c’è?”
Mi prende per un polso, lasciandomi spiazzato: “Dove mi porti?”
Entra in uno stanzino in cui teniamo gli attrezzi vecchi, e chiude la porta: “Ora dimmi la verità…ti sei messo con Lena?” Arrossisco. Come diavolo ha fatto a scoprirlo? A casa non ho detto niente, mi avrebbe troppo imbarazzato.
Mi guarda spazientito: “Bo…l’abbiamo capito tutti…Il tuo pudore non è affatto necessario”
Annuisco soltanto. Lui sa che è la mia risposta per tutto.
Sorride: “Sono contento…è l’unico motivo per cui ti ho portato qui.”
COSA? O__O
Continua, senza darmi il tempo di chiedere spiegazioni: “Ho sempre pensato che sarebbe stata perfetta per te…per questo l’ho sempre allontanata e rifiutata…”
L’ha fatto…per me…
“Ma sappi che se la fai soffrire…ti spacco la faccia”
Sostengo il suo sguardo serio, forse un po’ intimorito…Non scherza, ma nemmeno io. Una sola occhiata. Ci siamo detti tutto.
Esce dalla stanza, e mi pare che stia sorridendo. Quella Lillian deve avere i suoi effetti positivi.

“Hey Boris…” Continuo a lavorare.
“Boris…..” Avvito un bullone.
“BORIS!” Ne svito un altro…
“…BORIS!!!!!!” Sussulto, guardando la mia ragazza (che bel suono ha questa parola) stranito. Non mi ha mai chiamato per nome.
“Scusami…è che…fa lo stesso, è una cavolata. Dicevi?”
“Kei ha parlato anche con te?”
Annuisco piano, cauto. È andato anche da lei quindi…
Sbotta: “Tsk, come se io, dopo averti FINALMENTE trovato, ti potessi fare soffrire!”
Rimango senza parole. Forse per la prima volta nella mia vita, non so proprio cosa dire.

“Kei…”
“Non rompere Boris…non vedi che mi sto allenando?!”
“Volevo solo ringraziarti…”
“…figurati Bo…”

“Perché ridi?”
La osservo. Porta una maglia molto lunga nera, con sotto dei jeans aderenti tutti strappati. Ai piedi ha degli anfibi, e il viso è truccato in stile punk. La abbraccio, stringendo a me quel corpo per niente perfetto, ma così bello per me.
Sorrido. È una bella sensazione.
“Perché sono fortunato”
Si stringe a me, sorridendo a sua volta: “Anche io lo sono, eppure non rido da sola senza motivo.”
“Davvero? Ti senti fortunata ad avere me?”
Mi stringe una mano, fa un po’ male, ma so che non lo fa apposta e che non sa governare la sua forza.
“Non dovrei?”
Sospiro: “Non sono esattamente il tipo che sognavi, se ti piaceva Kei…io…sono pieno di difetti…”
Sorride: ha un sorriso bellissimo, ma ben poche volte è possibile vederlo. Lei non ama mostrarsi debole e vulnerabile.
“Senti Boris…io non amo il perfetto Kei…io amo il mio imperfetto ragazzino, e nient’altro che lui…Nemmeno io sono perfetta, e questo ci rende veramente perfetti insieme, non ti sembra?”
“Per rimanere in tema…il modo in cui mi hai detto che mi ami è perfetto”
Sorride con aria di sfida: “Prova ad eguagliarla!”
Le bacio la fronte: “Vediamo…mmm…è difficile…devo dirti perfettamente che ti amo?”
Lei annuisce, seria.
Corrugo la fronte, mi sforzo, penso a tutte le dichiarazioni più sbaciucchiose che ho sentito, sia in tv che dai miei coinquilini…e alla fine…trovata!
“Lena…-lei mi guarda fiduciosa-…ti amo!”
Ride: anche la sua risata è bellissima, ed anche questa è molto rara. Iniziamo a lottare per gioco, ridendo: “Ed io che mi aspettavo la dichiarazione più romantica esistente!”
Le prendo il volto, sorridendole: “Ti giuro che dietro a quelle due parole vi era un discorso degno di Scheckspir…o Sheakspire…come si chiamava quello…”
La bacio, prolungando il contatto.
Essere imperfetti è così dolce, insieme...Lena sorride: “Si chiama Sheakspire…!” La bacio nuovamente: “Tsk…tanto non è un tizio così importante…cos’avrà mai fatto di così famoso…”


Fine

Ed ecco qua! Finita la 3° shot! ^^ Che ve ne pare? Vi ha fatto almeno sorridere il caro Bo Chan?  Fatemi sapere!
Comunque, metto qui Lena!

http://image.forumfree.it/2/9/2/6/9/6/2/1216058192.jpg
Se l’immagine non viene, come purtroppo temo, basta che inserite il link nel…ehm…nello spazio dove si scrivono i siti (spiegazione eccellente XD) e l’immagine comparirà! ^^ Lo stesso discorso per le immagini dello scorso capitolo!
Bene, purtroppo non posso rispondere alle recensioni, ma voi sapete che vi sono riconoscente e che vi amo! Kissone
   
 
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