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Autore: Martiz Kenway    18/04/2014    1 recensioni
-Ti faccio un certo effetto vero?-
Io deglutisco e alzo lo sguardo per decifrare la sua espressione.
-Diciamo che ti piaccio..- continua
Ridacchio divertita ma allo stesso tempo spaventata -Non mi fai nessun effetto Cato..o almeno non un buon effetto..-
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cato, Marvel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi sveglio di soprassalto con il fiatone e le lenzuola appiccicate al corpo. Sono mezza nuda, addosso ho solo reggiseno e mutande. Mi copro di nuovo con le coperte e mi guardo attorno. La vista è un po' offuscata e ho ancora i bubboni che spuntano dal mio corpo. Sono nella tende dell'accampamento, avvolta in un fagotto di coperte. Attorno a me ci sono un mucchio di scatoloni pieni di provviste poi vedo Cato. Il corpo devastato dai bubboni. Mi si accuccia di fianco e mi offre un bicchiere di acqua. Lo bevo d'un fiato.
-Glimmer è morta?- chiedo
Lui annuisce senza rispondere. Ricordo che lui ha scelto di salvare me.
-Grazie di aver salvato me..- mi sorride e mi aiuta a distendermi di nuovo.
-Devi dormire..il veleno è ancora in circolo..- mi accarezza i capelli e io mi addormento.
 
Stavolta a svegliarmi è Marvel. Ha una scodella di minestra in mano. Mi metto a sedere e comincio a mangiarla lentamente. I bubboni si stanno sgonfiando e i pungiglioni non ci sono più, devono avermeli tolti mentre dormivo.
-Quanto ho dormito?- chiedo alzando lo sguardo dalla scodella
-Due giorni..- mi dice lui sorridendo
-Chi è..- continuo
-Il ragazzo del 5 e la ragazza del 10..-
Annuisco ingoiando un altro cucchiaio di minestra. Una volta finita Marvel mi aiuta ad alzarmi, solo dopo mi ricordo di essere mezza nuda. Afferro la coperta e mi copro abbassando lo sguardo.
Lui sorride -Non ti preoccupare...ti aiuto a vestirti..-
Lo guardo e annuisco. Mi tolgo la coperta e lui mi passa la canottiera rossa. Me la infilo in fretta, poi mi passa i pantaloni e mentre me li metto lui mi sorregge tenendomi un braccio. Poi mi infila la giacca. Lo ringrazio e mi accompagna tenendomi per un braccio fino alla "sala da pranzo" della tenda. Lì trovo Cato che giocherella con la spada grattandosi furiosamente il collo che presenta ancora un grosso bubbone. Il ragazzo del 3, Dan mi guarda accigliato. Anche Peeta mi guarda.
Mi siedo vicino a Cato e lui mi sorride -Ben tornata Flamsteed-
Annuisco guardando la foresta. E' così strano ritornare al mondo reale. Mi sembra di aver dormito per anni. Guardo il grosso bubbone nel suo collo, da dove fuoriesce anche del pus. Noto che c'è ancora il pungiglione nero nella carne, forse non è riuscito a toglierlo e non voleva ferire il suo orgoglio chiedendolo a Marvel.
-Vuoi che ti tolgo quel pungiglione?-
Lui si tocca il collo e fa spallucce. Capisco che è un si.
Con le dita schiaccio delicatamente il bubbone, il pungiglione dopo un po' scivola fuori, lo prendo e lo butto via. Cato fa una smorfia di dolore -Grazie..-
Cato si alza ma traballa pericolosamente e mi alzo per sostenerlo. Rimane un po' confuso poi mi scansa -Sto bene...- dice riluttante
-Cato..hai il veleno ancora in circolo..devi stenderti..-
-No! Non posso permettermi di dormire ora..-
Il giorno passa tranquillo e finalmente arriva la sera. Non mangio niente perchè mi gira ancora la testa e vado subito a letto. Anche Marvel mi segue e si mette a dormire di fianco a me.
-Tresh ora ha un territorio tutto suo..- comincia Marvel
Io lo guardo stupita -Dove?-
-Zona nord-est dell'arena..chiunque ci sia entrato non è più tornato..è successo così a quello del 5...quelle del 10 l'ha ammazzata Cato perchè stava cercando di rubare le provviste..-
-Siamo rimasti in pochi Marvel..prima o poi dovremo separarci..-
-Già..- dice lui -Comunque spero di non incontrarti più una volta separati..-
-Anche se ti incontrerei non so se avrei il coraggio di ucciderti..-
Lui si gira verso di me e mi guarda seriamente -E' la cosa più bella che mi abbia mai detto qualcuno..- lo guardo e gli sorrido, sfiorandogli la guancia con le dita
Mi ruba un delicato bacio sulle labbra e poi si gira dall’altra parte, chiudendo gli occhi e cadendo in un sonno profondo. Quel ragazzo è uguale a Cato. E' qua per il suo distretto, non per se stesso. E' qua perchè la sua famiglia sia fiero di lui. Siamo tutti uguali, Io, Cato, Marvel, Glimmer. Noi siamo i favoriti. Ci hanno messo al mondo solo per questo, solo per gli Hunger Games. Le lacrime mi offuscano la vista, siamo tutti legati da uno stesso destino. Mi giro anchio dall'altra parte. Non voglio piangere. No, non voglio dare questa soddisfazione agli strateghi.
 
La mattina dopo facciamo una colazione veloce perchè Cato vuole partire subito a caccia. Ormai mancano pochi tributi e stavolta vuole dare la caccia alla rossa e alla piccoletta dell'11, Rue. Sto pregando che non la trovino. Macchiarsi del sangue di una povera bambina innocente mi fa venire i brividi. Marvel caccia una lancia in mano a Dan.
-Non far avvicinare nessuno..-
Il ragazzo annuisce e si mette seduto su uno dei bauli. Noi intanto ci stiamo preparando gli zaini per la caccia. Sto prendendo su i miei coltelli quando Cato comincia ad urlare.
-EHi guardate!- mi giro verso il punto che sta indicando e noto una colonna di fumo che sale dal centro della foresta.
-Forza andiamo!- ci incita. Io, Marvel e Peeta corriamo dietro di lui. Prego che non sia Rue.
Stiamo avanzando nella foresta, saltelliamo per non inciampare sui rami bassi e le radici degli alberi.
Quando arriviamo, al fuoco non c'è nessuno. Cato lancia un bastone a terra che si spezza in due.
-Dio ci stanno prendendo in giro?- urla alla foresta
Esamino le tracce attorno al focolare. Ci sono impronte di scarpe che si allontanano su per la collina. -Chiunque fosse deve essere scappato...- Cato urla di nuovo pieno di rabbia. Poi il frastuono di un esplosione mi fa sobbalzare. Gli uccelli appollaiati sugli alberi volano via terrorizzati. Io e Cato ci guardiamo. Sappiamo già cosa è successo. L'unica cosa che può esplodere qua sono le mine, con le nostre provviste in mezzo. Cato scatta in avanti impugnando la spada, lo seguiamo a ruota ignorando i rami che ci graffianco ovunque mentre arranchiamo. Una volta tornati troviamo la catasta di provviste in fiamme. Dan si guarda attorno confuso. Io e Marvel corriamo a prendere delle taniche di acqua e cerchiamo di spegnere il fuoco ma invano, ormai è finita. Il fuoco si propaga sulla tenda che abbiamo costruito e brucia tutte le altre cose. Coperte, cibo, medicine. Ci rimangono solo le armi che impugniamo. Cato va verso Dan con le mani protese in avanti. Cerco di fermarlo -No Cato, sta calmo!- lui mi scansa e afferra il ragazzo al collo. Con un solo colpo secco glielo spezza completamente e il ragazzo cade a terra senza vita. Non ha nemmeno fatto in tempo a dire A. Dopo essersi calmato si rivolge a noi come se niente fosse.
-E' stata Katniss ne sono certo!- urla -voglio trovarla entro stanotte e non uccidetela..voglio finirla io..-
Io e Cato andiamo a nord e Marvel e Peeta vanno verso est dove c'erano le tracce. Corriamo veloci, attenti ad ogni minimo rumore e pronti a scattare e proteggerci le spalle.
-Non posso crederci..ci siamo cascati così!- mi dice
-Prima o poi doveva succedere..comunque chiunque sia stato deve essere morto per l'esplosione..-
-Io non credo..- e infatti aveva ragione, il cannone era suonato solo una volta e nel cielo compare solo l'immagine di Dan, nessun altro.
Cato digrigna i denti -Quella ragazzina sta cominciando ad urtarmi i nervi..-
Durante la notte continuiamo a cercare ma senza risultati. Decidiamo di tornare al punto di ritrovo che abbiamo stabilito con Marvel.
-A quanto pare tu e Marvel state assieme ora..- mi dice Cato all'improvviso
Lo guardo confusa e incapace di rispondere –No, cioè..non lo so..- balbetto
Il suo volto si increspa in un sorriso –Quel bacio dimostrava tutto il contrario..-
-Ma a te che ti importa?- chiedo corrugando le sopracciglia
Fa spallucce e scuote la testa –Niente infatti..-
-Non è con te e Glimmer fosse tanto diverso..-
-Credi che Glimmer mi piacesse davvero?-
-Di sicuro non ti dispiaceva..- borbotto
-Non hai proprio capito niente allora..- conclude lui
Scuoto la testa e continuo a camminare, arriviamo al punto di ritrovo quando un urlo lacera l'aria. Non è di Marvel e mi sento sollevata. No, è di una ragazza. Rue.
Io e Cato ci guardiamo e scattiamo subito alla fonte del suono.
-Deve averla trovata!- mi dice lui
Superiamo un ruscello con un grosso salto e continuiamo a correre. Ora l'urlo si è fermato. Siamo vicini perchè sento un frusciare di foglie, poi una voce molto familiare. Katniss. Io e Cato ci appostiamo dietro un cespuglio e guardiamo la scena.
Katniss sta aiutando Rue a slegarsi dalla rete che l'ha intrappolata. E' una trappola di Tresh, la riconosco. Si abbracciano e Katniss la consola, accarezzandole i capelli riccioluti. Si rialzano in piedi e Katniss comincia a guardarsi intorno, Rue avanza di qualche passo e si gira di nuovo verso di lei. In quel momento Marvel compare da dietro un albero e lancia la sua ultima lancia addosso a Rue, che viene trafitta. Senza neanche pensarci corro verso Marvel. Devo cercare di salvarlo. Lui mi vede, per un attimo sorride soddisfatto. Katniss gli tira una freccia dritta a cuore. Lui la guarda stupito, poi si gira verso di me e cade a terra.
 
 
Spinta da un istinto vendicativo lancio un coltello a Katniss, non la miro a punti vitali, voglio solo ferirla. La lama le provoca un taglio profondo sulla fronte. Lei cade a terra ma si rialza subito in preda al terrore e velocemente afferra il corpo di Rue e corre via con lei in braccio. Mi accascio di fianco a Marvel e gli prendo la mano tremante. Lui mi guarda, gli occhi pieni di lacrime.
-Marvel..no ti prego resta con me..- gli urlò, lo imploro
-Io..non volevo colpire la bambina..-
-Non importa Marvel..tu devi cercare di respirare ora ok?-
Mi guarda e mi stringe la mano -Aiutami ti prego..non voglio morire-
Una lacrima gli solca il viso, gliela asciugo con la punta delle dita delicatamente. Intanto Cato si avvicina, uno smorfia di rabbia gli percorre il viso -Resta con lui..- mi dice per poi correre via, forse a cercare Katniss.
Marvel continua a tremare, gli tolgo la freccia che ha nel cuore e cerco di fermare l'emorragia con una mano. Ma il sangue esce copiosamente imbrattando i vestiti, e piano piano una macchia di sangue si fa sempre più larga intorno al corpo di Marvel annegando i piccoli steli d'erba verde chiaro.
Il suo respiro si fa sempre più lento e le lacrime continuano a scorrere sulle sue guance, fredde e pallide. Alzo il suo corpo e lo abbraccio, lo cullo accarezzandogli i capelli -Resta con me..-
Lui non ha nemmeno la forza di tenersi a me -Aspetta mettimi giù- mi dice tossendo via un rivolo di sangue e saliva. Ubbidisco e continuo a tenergli la mano. Lui con l'altra si tocca il collo con dita frenetiche che cercano qualcosa, quando la trova se la stacca dal collo con un colpo secco e me la porge. E' una collana, un semplice spago nero con allacciata la punta di una lancia. -Me l'ha regalata mia nonna..- mi dice sorridendo -E' una sorta di portafortuna...ma adesso serve a te..- me lo posa sul palmo della mano e me la richiude stringendola. Ora chiude gli occhi. Lo tiro su di nuovo e lo abbraccio.
-Posso esprimere un ultimo desiderio?- mi chiede con voce spezzata
-Tutto ciò che vuoi..- singhiozzo con il viso bagnato di lacrime
-Vorrei baciarti.. ancora una volta..-
Sorrido e mi asciugo le lacrime, alzandogli il viso verso il mio. Mi guarda profondamente con gli occhi azzurro cielo lucidi e rossi. Strofino il mio naso contro il suo e lo bacio. Schiude le labbra e la sua lingua tremante incontra la mia, accarezzandola dolcemente mentre le mie lacrime bagnano il suo viso.
Si stacca da me appoggiando il palmo della mano sul mio collo. Avvicina la bocca al mio orecchio –Grazie per quello che hai fatto per me.. per la prima volta nella mia vita mi sono sentito veramente vivo.. ma credo che il tuo cuore appartenga.. a qualcun altro..- così dicendo esala il suo ultimo respiro, che si espande caldo sul mio collo.
La sua testa si abbandona sulla mia spalla. Le lacrime cominciano a scorrermi sulle guance. Si,,sto piangendo. Non me ne frega più niente. Marvel sta morendo, un amico, una alleato. -Ti voglio bene, amico mio-
Continuo a dondolare il corpo senza vita di Marvel poi lo sistemo a terra con le mani incrociate al petto. Gli pulisco le lacrime dal viso e gli scosto i capelli. Poi prendo la lancia che ha lanciato, la pulisco del sangue di Rue e gliela sistemo tra le mani. Gli do un ultimo bacio sulla fronte e poi vado a recuperare il mio coltello. Lo pulisco sull'erba e lo ricaccio nella cintola assieme agli altri. Prima di andarmene mi giro verso un albero sulle cui increspature del tronco è installata una telecamera. Me ne accorgo per il ronzio che fa quando sposta l'inquadratura da me a Marvel. Ora l'inquadratura è puntata su di me. La guardo con tutta la rabbia e il rancore che possiedo. Mi rivolgo al distretto 1. Alla famiglia di Marvel, che ha voluto questo. Alzo le mani e urlo -Siete fieri di lui ora?- e indico Marvel. Infine me ne vado a passo lento portandomi con me un dolore insopportabile.
Io e Cato ci ritroviamo a metà strada. Non ha trovato Katniss ma è riuscito a prendere Peeta che intanto era scappato e l'ha colpito al ginocchio provocandogli una ferita profonda fino all'osso. Morirà dissanguato entro pochi giorni, forse anche nelle prossime ore. Ci guardiamo per un po'. -E ora cosa facciamo?- gli chiedo
Fa spallucce e si siede contro un albero -Non abbiamo più provviste, nè un riparo..-
Annuisco -E' ora di separarci-
Lui mi guarda con un accenno triste -Si..è la cosa migliore-
SI rialza e ondeggia la spada avanti e indietro -Spero di non rivederti mai più..-
-Anchio- gli dico. Lui sorride.
Un po' impacciati ci tendiamo la mano e la stringiamo. Rimaniamo così per qualche secondo.
Poi Cato con uno strattone mi tira a se e mi abbraccia. Rimango stupita da quel gesto, incapace di muovere un solo muscolo. Un gesto così umano da parte sua, forse troppo. Lo stringo e gli do qualche pacca sulla schiena solida. Ci sciogliamo dall'abbraccio e ci guardiamo negli occhi. -Buona fortuna Cato- gli dico
-Non ne ho bisogno..- sorride lui malizioso
Infine ci separiamo. Io vado a sud e lui a nord. Mi mancherà, già lo sento. La sua voce, la sua vanità e si, anche il suo sorrido malizioso. Mentre cammino nella boscaglia mi scappa un sorriso ripensando a lui che cade dall'albero e si rialza col volto paonazzo. Solo ora mi rendo conto che siamo rimasti in pochi. Cerco di fare mente locale. Katniss, la rossa, Tresh, Peeta se riuscirà a resistere ancora con quella ferita, Cato ed io. Siamo i migliori. I più bravi e forti. Cato cercarà di sicuro Tresh ora che sta finendo il gioco. Una lotta mortale tra loro due mi fa rabbrividire. Non so chi vincerebbe, potrebbero anche ammazzarsi a vicenda. Ora non saprei cosa fare senza la guida di Cato. Ora è arrivato il momento di uccidere, non posso più tirarmi indietro, almeno Marvel se ne è andato prima, così non ci sarebbe stto il rischio di doverlo uccidere con le mie stesse mani. Certo non sarò io a fare la prima mossa. Se è per difendermi allora lo farò più che volentieri. Decido di dirigermi verso il lato sud-est e rimanere fuori dai confini di Tresh per aspettarlo e magari coglierlo di sorpresa. Mi accorgo di avere la collana di Marvel ancora stretta in mano. Me la allaccio al collo e la stringo. Perchè lui? Davanti ai miei occhi. Non doveva morire. La voglia di vendetta mi pervade. Avanzo più velocemente, spinta da un vero motivo per uccidere. Lo farò per Marvel.. e per Cato.

ANGOLO AUTRICE:
Scusate l'ennesimo ritardo D: Sono stata in gita per una settimana quindi non ho mai avuto il tempo di aggiornare ma adesso ne approfitterò durante queste vacanze di Pasqua :D In questo capitolo, abbastanza triste, muore il nostro Marvel.. i due si lasciano con un bacio, e Marvel le regale la sua collana T.T Cato e Lucy si sono separati, anche se controvoglia.. si rincontreranno? Se si, cosa succederà? Alla prossimaaaaa
  
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