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Autore: Blood Candy    18/04/2014    1 recensioni
Moriamo tutti.
È risaputo, è così.
Moriamo tutti, alla fine, quindi che senso ha il resto?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dear, we all gonna die




Moriamo tutti.

È risaputo, è così.

Moriamo tutti, alla fine, quindi che senso ha il resto?

È come comprare un libro per bruciarlo.

Certo, la fiamma riscalda, ma che senso ha? Nessuno.

Ecco, la nostra vita è quel libro.

Ce la possiamo godere, possono succedere cose belle, certo, ma alla fine non c'è nulla.

La nostra vita quindi non ha senso.

Sono giunta a questa conclusione, purtroppo, e tanto qualunque cosa facciamo è inutile.

Alla morte non si scappa, e allora perché tentare di fuggire?

Forse è meglio cambiare il nostro approccio con la morte, quindi.

Tanto è una cosa così reale, molto più reale di una presunta felicità che a quanto pare tutti cerchiamo.

Anzi, potrebbe essere la morte stessa, la felicità.

È la fine di un bel film, è il dolce gusto che ci lascia tra le labbra.

È il compiacimento di sapere che ora non succederà più nulla, nessun altro colpo di scena.

Ed è anche, però, il vuoto che ci lascia dentro, la fine di un bel film.

È il mistero e il dubbio di ciò che accadrà dopo.

Quindi no, la morte NON è felicità.

Quando arriverà la morte, però ci concederà il riposo che la vita ci ha tolto, e verranno coperte così così tutte le notti insonni passate a pensare, quindi forse non è così crudele come la dipingiamo.

 

La nostra esistenza è come una canzone, la nostra canzone preferita.

La mia è come Helena: triste, certo, ma completa.

Completa e, secondo me, perfetta.

Un inizio dolce, poi sempre più potente.

Dai sussurri alle urla, dai sorrisi alle lacrime, il tutto perfettamente conciliato.

La calma dell'infanzia, e la realtà che prende il sopravvento, e rovina tutto.

La rabbia, e poi di nuovo la pace.

Quella pace che deve ancora arrivare, però.

C'è quella malinconia di fondo che persiste, che ti entra dentro e ti blocca il respiro, ma nonostante ciò non riesci a stopparla a metà.

Forse è per questo che amo tanto quella canzone, forse è per questo che amo tanto la musica.

La musica mi conosce meglio di chiunque altro.

O forse, più semplicemente, la nostra vita non è così unica come ci fanno credere.

Ciò che proviamo noi lo hanno già provato milioni di persone, eppure sembra sempre che nessuno ci capisca.

Siamo egoisti? Forse.

Ma sopratutto abbiamo paura di essere uguali a qualun altro, di non essere unici e speciali.

Nessuno vuole essere uguale agli altri, neppure quando si è in un gruppo.

Ci si vuole sempre distinguere, ma a volte non vogliamo essere notati e quindi ci uniformiamo a quella massa informe che ci circonda, e diventiamo poco più di una goccia di vernice su una parete.

Identici ma diversi, indistinguibili.

E quelle gocce del colore sbagliato, quegli errori sono l'unica cosa che apparentemente è speciale, unica.

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Heeeey! Non ho molto da dire, solo..non prendete troppo sul serio questo testo, sono solo le mie idee, nient' altro :)

 

   
 
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