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Autore: PiccoloCuoreSenzaAmore    19/04/2014    3 recensioni
"No,fermati...non possiamo" sussurrò la ragazza,continuando a farsi trascinare all'interno della stanza "finiremo nei guai" continuò.
"Mi sono sempre piaciuti i guai!" esclamò il ragazzo,baciandola e spingendola sul letto "a te no?"
"No.." rispose,baciandogli la punta del naso "ma mi piaci tu. E' lo stesso?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Lime | Avvertimenti: Incest
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"Eddai Chanel,gioca con me!" le urlò la bambina,continuando a rotolarsi sul letto.

"Fliz aspetta due secondi,sto finendo di studiare" le rispose sua sorella,continuando a star curva su quel maledetto libro.

Fisica,non le era mai piaciuta,ma purtroppo doveva farla.

"Sono tre ore che dici che devo aspettare due secondi" sbuffò la piccola,fermandosi finalmente "anche a scuola nessuno vuole giocare con me.."

Quelle ultime parole,fecero scattare Chanel,che in un attimo si fiondò su sua sorella,facendola sobbalzare.

Iniziò a farle il solletico,stando attenta a non farle male. La sua risata era talmente contagiosa,che si ritrovò a ridere anche lei come una stupida.

"Basta Chanel" soffiò Fliz fra una risata e un'altra "non ce la faccio più!" continuò, vedendo la sorella allontanarsi per farle riprendere aria.

"Chi è che non gioca con te,Felicitie?" domandò ironica Chanel,facendola sorridere ancora.

Adorava il suo sorriso,sembrava quello di un angelo.

"I bambini a scuola..non vogliono mai" le rispose sua sorella,continuando a tenere il sorriso,nonostante tutto "dicono che sono diversa e che sembro un maschiaccio!" continuò, smettendo di sorridere e toccandosi lentamente i capelli.

Non erano molti,anzi erano pochissimi e Chanel ne era consapevole. 

"Secondo te sono diver.."

"Non devi neanche pensarlo! Sei uguale a me,come sei uguale a loro!" la interruppe, alzando un po' troppo la voce "sono solo degli stupidi!" continuò,alzandosi dal letto e mettendo i libri nella cartella.

"Ma perché i capelli non mi crescono? Io li vorrei belli come i tuoi anzi...no! Io vorrei essere bella come te!" esclamò Felicitie,alzandosi dal letto e avvicinandosi verso la sorella.

Chanel la guardò e,abbassandosi,le accarezzò una guancia sussurrandole un "Fliz ma tu sei già bellissima"  che la fece sorridere.

"Mi prometti una cosa,Chanel?"

"Certo,cosa?"

"Che mi sarai sempre vicino..se ci sei tu con me,non m'importa degli altri!"

"Te lo prometto cucciolotta!" sussurrò la sorella,stringendola in un forte abbraccio,un abbraccio pieno d'amore,che venne interrotto da George,il compagno della madre.

"Bellezze,è pronta la cena" annunciò,stando fermo sullo stipite della porta con le braccia incrociate "è arrivato anche Harry con alcuni suoi amici..Si fermaranno qui per un po',ve ne avevo parlato?" continuò, ricevendo un cenno positivo da parte di entrambe.

Dopodiché,Chanel prese in braccio Fliz e,insieme a George, raggiusero il piano inferiore dove il resto della "famiglia" li aspettava.

"Ah ce l'avete fatta!" esclamò la madre,vedendoli arrivare "pensavo vi foste addormentate!" continuò,prendendo la piccola Fliz dalle braccia di Chanel e stringendola a sè fortemente.

Chanel si guardò intorno ma non vide nessuno. Dei schiamazzi,proveniente dalla sala, le fecero capire che Harry e i suoi amici l'avrebbero raggiunta a breve.

Non lo finì nemmeno di pensare che un "buonasera" la costrinse a girarsi verso la porta della cucina.

Due occhi verdi la penetrarono e potè sentire il suo cuore perdere qualche battito.

Quelle labbra così perfette si aprirono sprigionando un sorriso meraviglioso.

Era rimasta talmente tanto colpita da quel ragazzo,che non si accorge degli altri due.

"Ciao" sussurrò,riprendendosi dal truma.

"Chanel,loro sono Harry,Zayn e Niall" li presentò George,indicadoli. Perse un battito quando capì che Harry era quel meraviglioso ragazzo che l'aveva colpita.

Con un'espressione quasi delusa annuì con la testa.

"Loro invece sono Chanel,la più grande, e Felicitie,la peste!" continuò George,facendo ridere le donne di casa.

"Io non sono una peste!" urlò la bambina,stringendosi al petto della madre "vero Chanel?" continuò, attirando l'attenzione della sorella.

"Nient'affatto,tu sei un angelo" rispose Chanel,facendola sorridere.

Si accorse che i ragazzi guardavano sua sorella,eccetto Harry..Harry aveva gli occhi fissi solo su di lei e sulle sue labbra.

Iniziarono a mangiare tutti assieme,conoscendosi meglio. Harry,Zayn e Niall sarebbero rimasti lì per il diploma,dopodiché si sarebbero trasferiti in America,dai genitori di Zayn,per iniziare una vita migliore di quella che l'Inghilterra aveva da offrirgli.

Parlarono fin quando,alle dieci in punto,uno sbadiglio da parte di Felicitie fece capire a tutti che si era fatto tin troppo tardi.

George e Daisy rimasero in cucina a sparecchiare,mentre i ragazzi si avviarono verso le rispettive camere.

Chanel si affrettò a mettere nel letto sua sorella e,una volta data la buonanotte,uscì dalla stanza chiudendo la porta.

I ragazzi erano ancora lì. Ma cosa volevano?

Si finse indifferente e li sorpassò,ma uno di loro la bloccò per un polso,facendola sobbalzare.

"Scusa,non volevo farti male!" era Harry. 

Si girò verso di lui,poggiandosi una mano sul cuore e sospirando. "Cosa c'è? La vostra stanza è quella dopo la mia"

"Si,lo sappiamo ma.." si grattò la testa,guardando prima il biondino e poi il moro..

"Ma..?" continuò Chanel,non capendo a cosa volesse arrivare.

"Ci sono solo due letti nella stanza e noi siamo tre!" esclamò,facendola incuriosire "mica sai se qualcuno di noi deve venire nella tua stanza?"

"Non so,George non mi ha detto nulla,ma non penso" rispose Chanel,continuando a tener il polso chiuso in quella stretta "ho solo un letto anche io" continuò..

"Possiamo stringerci" 

La stava prendendo in giro?!

"Potete stringervi anche in due letti,anzi vi risulta anche più facile" sussurrò,sciogliendo la presa che la mano di Harry aveva sul suo polso e aprendo la porta della sua camera.

"Scusa non volevo sembrare maleducato"

"Buonanotte" li dileguò,chiudendosi a chiave.

Ma con che ragazza di individui doveva vivere?! Eppure quello sguardo le aveva scombussolato il cuore.

Ma non doveva pensarci. 

L'unica cosa a cui doveva pensare era a sua sorella.

Solo a lei.










 
  
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