Premessa...
Breve flash senza pretese, uscita di getto... Non so nemmeno se definirla una shonen-ai. Spero comunque che vi piaccia.

Fra_chan22

Bisogno

Correva a perdifiato verso la palestra. Al diavolo la sconfitta contro l'Aobajousai, al diavolo quella fast dell'ultimo punto, al diavolo le lacrime della sera precedente. Voleva allenarsi, e voleva farlo in quello stesso momento. Voleva sentire il fiatone, il dolore ai fianchi per la fatica, voleva sentirsi di nuovo in partita. Sapeva che la sua ultima schiacciata non era stato il motivo principale della loro sconfitta: nella pallavolo il punteggio è sempre derivato dalle palle precedenti al set point. Ma quanto bruciava quel sentimento che gli opprimeva il petto. Bruciava troppo per i suoi gusti: non poteva far altro che scattare verso la palestra e correre a perdifiato e poi lanciarsi verso un pallone e morire nel riscaldamento e poi iniziare l'allenamento. Sì, l'allenamento; ma da solo non si sarebbe sfogato granchè.

No, c'era sicuramente qualcun altro in quel momento in palestra. Lo sapeva d'istinto, ne aveva l'assoluta certezza, e questo gli diede, se possibile, l'ennesima carica nella corsa. Arrivò alla porta di ferro metallico che lo separava dal parque in legno dell'edificio. Appoggiandosi con una mano, notò di aver ragione: qualcuno c'era. E Shoyou, senza neppure focalizzarlo meglio, sapeva pure chi fosse. Era sempre lì. Ogni volta. Lo sentiva sempre vicino. Anche nei momenti di bisogno. E in quel momento Hinata aveva un bisogno terribile di allenarsi con lui. Ignorando il fatto che fosse con le scarpe scolastiche e non quelle da ginnastica, raggiunse il compagno. A Tobio bastò uno sguardo per comprendere le sue intenzioni. Gli lanciò un pallone, che Shouyo difese prontamente e poi, quasi fosse una ripetizione della stessa scena, ancora e ancora e ancora. Era il loro modo di ricordarsi reciprocamente che nessuna sconfitta li avrebbe portati alla totale resa. Che nessun pallone sarebbe più caduto nel loro campo. E che loro, come squadra, si sarebbero sempre sostenuti, qualunque partita fosse stata persa.

[326 parole]