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Autore: Gipsiusy    19/04/2014    2 recensioni
Reaction fic nata dopo la 5x16.
Perché a quanto parte ai RIB va bene scrivere le cose a metà, ma a me no.
E siccome ero particolarmente inspirata, ecco a voi Kurt Hummel che rassicura l'amore della sua vita che niente,davvero niente avrebbe senso senza di lui.

“Accettando questo,” puntò più fermamente alla piccola fascia d’argento. “non ho solo accettato il tuo amore e le tue promesse. Ne ho fatte anche io, a me stesso e a te.
Ho promesso di non essere assente. Di non lasciarti scivolare dalle mie mani. Di non permetterti mai più di lavorare troppo di fantasia. E di essere onesto, con me stesso e con te.
Ma soprattutto, ho promesso di vedere le cose nella giusta luce.
Tutto quello che ho ottenuto, anche la popolarità a scuola, non ha alcun senso se non ci sei tu. Nulla potrebbe avere un senso senza di te, e sapere che tu ancora non ti fidi di me mi ferisce, davvero.”
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just two of us against the rest of the world
 
Kurt fu decisamente sollevato quando vide Blaine seduto al divano di casa sua. Mise giù velocemente il telefono con Rachel e si preparò a fronteggiarlo, qualsiasi cosa stesse arrivando.

No, si rimproverò, non fronteggiarlo. Parlarci.
O almeno provarci.

Alla fine non poté fare a meno di essere rincuorato, da un certo punto di vista.
Aveva immaginato ogni tipo di scenario catastrofico, ogni cosa che poteva aver sbagliato, si era ripassato tutti e cinque gli anni in cui erano stato uno parte della vita dell’altro. Ogni piccola mancanza da parte sua, ogni parola fuori posto, ogni cosa, davvero.
Quindi sì, era sollevato nello scoprire che la ragione di tutto quel casino era che Blaine, il suo perfetto – ma – non - troppo Blaine era insicuro sul proprio corpo.

Ma il sollievo era passato in secondo, terzo piano in meno di un secondo.
Davvero, era convinto che avrebbe mai smesso di amarlo? Non realizzava quanto fondamentale fosse per la sua esistenza?
Sciolse l’abbraccio lentamente, pulendo la piccola lacrima depositata sull’occhio del fidanzato.

“Ascoltami, e fallo attentamente. E’ un discorso che va avanti da troppo tempo, ci siamo lasciati anche per colpa di questo, e non intendo rifare gli stessi errori”
Blaine annuì, visibilmente più tranquillo.
Kurt alzò le mani, posizionando la sinistra e indicando l’anello con il dito. Questo fece scaturire in entrambi un sorrisino divertito, ma non si lasciarono andare.
“Accettando questo,” puntò più fermamente alla piccola fascia d’argento. “non ho solo accettato il tuo amore e le tue promesse. Ne ho fatte anche io, a me stesso e a te.
Ho promesso di non essere assente. Di non lasciarti scivolare dalle mie mani. Di non permetterti mai più di lavorare troppo di fantasia. E di essere onesto, con me stesso e con te.
Ma soprattutto, ho promesso di vedere le cose nella giusta luce.
Tutto quello che ho ottenuto, anche la popolarità a scuola, non ha alcun senso se non ci sei tu. Nulla potrebbe avere un senso senza di te, e sapere che tu ancora non ti fidi di me mi ferisce, davvero.”

Blaine intrecciò le loro dita, portandoselo vicino.

“Io mi fido di te. Mi fido ciecamente di te. E’ per questo che sono terrorizzato dal momento in cui ti perderò perché sarò totalmente distrutto”
“Blaine.. Come te lo devo spiegare? Sei il mio porto sicuro, la mia casa, la mia ancora. Non ti lascerei mai andare. Non mi perderai mai per davvero. Avremo problemi – dio solo sa quanti - ma noi siamo forti. Siamo più forti di qualunque cosa.”

Cercò di imprimere più energia che poteva in quelle parole, tanto che ascoltandolo sarebbe parso di essere arrabbiato.
Ma Blaine aveva capito quello che voleva dire.

“Siamo noi due soli contro il resto del mondo, quindi”

Si sorrisero, complici.

“Contro il resto del mondo”

Kurt lo baciò, stringendolo a sé con trasporto. Voleva sentire tutto di lui, voleva fargli capire quanto gli fossero mancati i suoi tocchi, anche veloci, tra una lezione e l’altra. I suoi baci profondi. Le sue mani.
Dio, gli era davvero mancato il suo fidanzato.

 
Le cose degenerarono velocemente in camera da letto, dove Kurt si premurò di esaminare ogni piccola porzione del ragazzo sotto di sé – che come sempre esagerava, dato che era ingrassato davvero di poco rispetto a come si vedeva - e a vezzeggiarla, facendogli capire cosa si fosse perso in ogni piccolo tocco.

La vergogna era un’emozione sprecata, gli disse dopo, mentre erano intenti a coccolarsi sul letto.
Erano l’insegnamento migliore che Finn gli avesse lasciato.
“Aveva ragione.. Dio quanto mi dispiace, Kurt. In classe sono stato così.. Odioso. Davvero, scusami.”
Kurt lo tirò di più a sé, fino a che i loro nasi non furono a pochi centimetri di distanza.

“Smettila di scusarti. Ti ricordo che anche io avevo problemi con il mio corpo. In realtà ne ho avuti fino a ché non ho conosciuto te, che mi hai fatto sentire come l’essere più bello dell’universo.”

“Lo sei.” replicò Blaine.

“E per quel che riguarda il combattimento, lunedì ti voglio di nuovo in coppia con me. Voglio che ci alleniamo insieme, che miglioriamo insieme. Devi conoscere i miei punti forti e quelli deboli perché nel momento in cui dovremo combattere fianco a fianco possiamo essere più forti che mai”

“Non mi piace combattere contro di te. Usavo la boxe come valvola di sfogo, non voglio farlo anche con te.”

“Beh, devi.” sbottò il più grande, con semplicità.
Blaine sollevò un sopracciglio, dubbioso.

“Devi appoggiarti a me, lasciarti andare completamente. Così come farò io. Dobbiamo imparare ad essere una sola entità. Anche se, diciamo capirei se il motivo non fosse quello..”

Kurt si mise di schiena. Scivolando un po’ verso l’alto e poggiandosi alla testata del letto.
“E quale dovrebbe essere?” domandò il moro, seriamente confuso adesso.

“Che non vuoi essere battuto da me. Il tuo orgoglio non lo sopporterebbe.” ghignò il castano, sicuro della reazione dell’altro, che infatti rise a sua volta e lo trascinò giù per baciarlo.

“E’ stata solo fortuna.” mormorò poi al suo orecchio e, all’improvviso, cominciò a muovere le mani sui fianchi del fidanzato, che si contorse per le risate.

“Bla — Blaine! Ti prego.. Ahahah aiuto.. Ti supplico.. No ahah!” Oh, il solletico era un colpo basso. Ma per sua fortuna non era l’unico a soffrirne.
Quindi cominciò anche lui a pizzicare i fianchi del più piccolo, trasformando tutto in una battaglia che terminò senza vincitori, solo loro due, distrutti, che cercavano di riprendere fiato.

“Tu.. Tu mi distrai sempre, quando voglio dire le cose serie.” lo accusò Kurt, mettendosi seduto.

“Veramente hai girato tu il discorso.” gli fece notare il moro, che si mise di fronte a lui.

Kurt agitò la mano, come a dire che non era importane. “Quello che voglio dire è, ed è l’ultima parola che voglio dire in merito al discorso di stasera, che non ho bisogno di te come.. Non so, il principe dall’armatura scintillante. Lo sei ancora, e spesso, ma non nel senso in cui lo intendi tu.
Alla Dalton con Karofsky non mi hai aiutato perché lo hai affrontato, ma perché eri lì per me. Un compagno, un alleato, qualcuno al mio fianco. Se ti sei sentito di.. Perdere, come hai detto prima, è solo perché ti sei spostato dalla tua posizione, e ti sei scoperto.
Adesso, per la cronaca, la tua postazione è accanto a me. Non dietro, non avanti, al mio fianco. Voglio voltarmi e vederti lì sempre, e nel momento in cui senti il bisogno di fermarti, io mi fermerò con te. Ti aiuterò, ti sosterrò, questa è una gara che si vince in due.”

“Non voglio essere così egoista.” Affermò seriamente l’altro. “Non posso impedirti di andare se io non ce la faccio. Che razza di persona sarei se ti tarpassi le ali per la mia incapacità?”

Kurt si passò una mano sulla tempia, avvertendo un principio di mal di testa.
Perché non riesci a vederti come ti vedo io? Perché non riesci a vedere quanto meraviglioso, talentuoso, bello e intelligente tu sia?
Quasi non si accorse di averlo solo pensato, tanto voleva che Blaine capisse.
Si inginocchio, prese il volto di Blaine e lo avvicinò al suo, accostando le loro fronti.

“Apri gli occhi, Blaine. Credimi, fidati di me, fidati dell’uomo che ti ama e ti conosce. Non c’è nulla che tu non possa fare, se davvero lo vuoi. Nulla può fermarti, nemmeno io.”
“Come fai a saperlo?” chiese Blaine in un sussurro.
“Perché lo provo ogni giorno. Ogni passo, ogni esercizio, ogni nota, tutto è solo grazie a te che credi in me, che credi che io possa farcela. Non mi occorre altro.”
Poi lo baciò, dolcemente, e gli accarezzò il volto.
Avrebbe potuto avere tutto nella vita, ma nulla valeva la pena senza Blaine.

Biscotti a chi ha capito la citazione a che si riferiva! Per chi non lo ha fatto, è una citazione da Sherlock, che davvero poco ha a che fare con la situazione, ma va beh!
Okay, che devo dire, è una OS senza pretese, serviva solo per sfogare l'irritazione che Glee spesso mi provoca, e la esterno in fluffuosissime cose.. mica male, vero?
Dedicata a Andrew, che è davvero la Blaine del mio Kurt <3
Grazie speciale alla mia beta, Sara, che guarda la mia roba anche all'una di notte XD
see you next time!
Gip

 
   
 
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