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Autore: airi87    15/07/2008    3 recensioni
“Che stupida…” Kallen sussurrò amareggiata, ferita nell’orgoglio per aver ceduto di fronte a lui. Coppia: SuzakuXKallen. Spoiler dell'ep 11 di CGR2. Possibile lemon per il futuro...Buona lettura!!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Il colore grigio

Il colore grigio

 

IL COLORE GRIGIO

Capitolo uno

 

"Che cosa?" Scioccata, Kallen ripeté la domanda ancora.

La guardia al di fuori della sua cella le sorrise cinicamente " Te lo ripeterò tutte le volte che vuoi dolcezza. Zero è stato preso e ucciso immediatamente dopo la cattura!"

"Balle! Zero verrà presto a prendermi" Kallen digrignò i denti. Cercò di alzarsi velocemente ma la tuta restrittiva le permetteva a malapena di stare seduta. Per questo, nella foga, cadde a terra, causando le risate del soldato.

La ragazza si rimise a sedere ma non lo guardò negli occhi: non voleva che lui vedesse l’angoscia che stava provando in quel momento e abbassò il volto verso terra.

No, non era possibile che Lelouch fosse morto: lui le aveva promesso di salvarla, come aveva promesso a tutti i giapponesi un futuro migliore…..NO, era impossibile!

La guardia si guardò attorno, come per controllare che non stesse arrivando nessuno. Dopodiché tirò fuori un grande mazzo di chiavi.

"Mi è stato severamente proibito di entrare nella tua cella, tuttavia non credo ci sia nulla di male nel divertirsi un po’ no?"

Kallen spalancò gli occhi e lo guardò, mentre infilava la chiave nella fessura.

"Dopotutto tu sei solo una Eleven giusto? Che uso si potrebbe fare di una come te…se non questo?" L’uomo indicò verso il basso la cerniera dei suoi pantaloni e Kallen lo guardò disgustata.

"Non ti azzardare ad avvicinarti, lurido bastardo!" Gridò, e cominciò a retrocedere a fatica, arrivando ad appoggiare la schiena contro il muro.

Se avesse voluto, avrebbe potuto ucciderlo in un attimo; ma mani e piedi erano bloccati e cominciò a sentirsi debole e inerme: LEI, che aveva accusato sua madre di dipendere dagli uomini, si sentiva improvvisamente impotente di fronte alla notizia che LUI potesse essere morto. La ragazza scosse la testa, mordendosi il labbro per cercare di frenare le lacrime che cominciavano a farsi strada nei suoi occhi.

"Fà la brava….dopotutto anche tu morirai molto presto no? Cerca di goderti i tuoi ultimi giorni…" L’uomo si avvicinò, arrivando di fronte a Kallen; appoggiò le ginocchia a terra e allungò le mani verso di lei.

"NON PROVARE A TOCCARMI!!…" Quella mano non la toccò mai perchè era stata fermata, e senza rendersene conto il soldato si ritrovò nuovamente in piedi, sbattuto con forza contro il muro.

"Avevo espressamente vietato di entrare in questa cella senza il mio permesso" la voce era tanto fredda che Kallen fece quasi fatica a riconoscerla. La ragazza alzò finalmente lo sguardo e lo vide. LUI! IL TRADITORE! La persona che prima di chiunque altro avrebbe dovuto unirsi a Zero e invece…..

"L-Le chiedo di perdonarmi Kururugi-sama!" balbettò l’uomo "La prigioniera si stava agitando troppo e ho pensato…."

"E hai pensato di approfittarne?" Il giovane lo interruppe.

Suzaku lasciò la presa del colletto della guardia che, dopo aver richiesto perdono, uscì dalla cella, allontanandosi velocemente.

Suzaku guardò l’uomo andare via mentre dava le spalle a Kallen, che di certo si sentì un po’ più sollevata….. ma non poteva di certo farglielo notare: Non a uno come Suzaku.

"Dalle mani di un porco alle mani di un cane…Dovrei forse ringraziarti per questo?!" La voce sarcastica di Kallen ruppe il silenzio tra i due. Suzaku si girò verso di lei, ma non le rispose.

Il suo sguardo era freddo, quasi distante…ma per qualche strano motivo era così intenso, che Kallen non riuscì più a sostenerlo.

"tks!" La ragazza girò la testa di lato, arrabbiata e disturbata dalla sua sola presenza.

Suzaku spostò lo sguardo sul piatto del cibo, quasi intoccato e abbandonato in un angolo della cella.

"Stai mangiando poco" la voce del ragazzo era calma.

"Stare vicino a gente come te non aiuta di certo l’appetito!!!" fu la risposta sprezzante della ragazza, che però continuò a guardare il pavimento.

"E in ogni caso è inutile" inconsciamente le mani di Kallen tremarono "Morirò molto presto…" non c’era solo rabbia …c’era qualcos’altro nella sua voce…disperazione…o forse paura?

In ogni caso Kallen stessa se ne rese conto e si rimorse il labbro, per cercare di darsi un contegno. Non poteva mostrarsi debole di fronte a lui.

Eppure era difficile, dannatamente difficile: perché anche se Kallen non lo stava guardando, lo poteva sentire…Il suo sguardo fermo su di lei.

Che cosa diavolo stava pensando? Era disgustato? Impietosito? Divertito? O semplicemente indifferente alla sua condizione?

"Tu non morirai Kallen"

Kallen alzò lo sguardo e lo guardò, totalmente scioccata.

"Ora che il problema è stato definitivamente risolto, non sarà difficile per me farti uscire da qui."

"Il…… problema?"

"Dopodiché ci sarà un regolare processo e considerato il tuo nome, le accuse nei tuoi confronti diminuiranno e la pena sarà ridotta."

"Quale problema….?"

Il silenzio piombò nella stanza con una forza tale da farle girare la testa.

Dunque quella guardia aveva detto la verità? Zero….Lelouch era…"

"è finita Kallen"

Suzaku alzò lo sguardo verso la parete dietro di lei, come se per qualche ragione, provasse inquietudine a pronunciare quelle parole.

Kallen abbassò la testa.

Era dunque così? Tutto quello per cui aveva combattuto non aveva più valore? La morte di suo fratello e di molti suoi compagni era stata inutile? La forza, il coraggio, e la volontà di procedere nonostante tutto, non erano serviti a niente? Aveva promesso a sua madre che sarebbe cambiato tutto. Aveva promesso a Naoto di non rendere vana la sua morte. Aveva promesso a Zero di seguirlo fino alla fine e invece……Possibile che dopo tanti sacrifici, si ritrovasse in una cella buia e fredda, senza alcuna via di uscita?

Suzaku si piegò in avanti, scendendo alla sua altezza. Kallen guardò la sua mano avvicinarsi lentamente verso il suo viso, ma improvvisamente non poteva più reagire: aveva perso la forza di parlare e di muoversi.

"Non morderti il labbro… Stai sanguinando" le disse il ragazzo con un tono completamente diverso da prima…era gentile, quasi intenerito.

Il dito passò sotto il labbro della ragazza, raccogliendo il rivolo di sangue che era sceso.

Quel gesto fu ciò che la fece scattare. Era questo il suo destino? Che una persona come Suzaku la compatisse in quel modo? No, MAI.

Con tutte le forze che le rimanevano si buttò contro di lui, cercando almeno di colpirlo, stupirlo, o fargli cancellare quello sguardo compassionevole che Kallen vedeva nei suoi occhi.

Finalmente poteva dire e fare tutto ciò che voleva: quale valore potevano avere le conseguenze? Che importanza aveva ormai la sua vita?

"Maledetto!!!Maledetto!!!!!MALEDETTO!!!!!!"

"Kallen!"

Kallen si ritrovò dopo pochi secondi a terra, con il peso del ragazzo completamente sopra di lei. Ma continuò a gridargli in faccia: voleva godersi fino alla fine i suoi ultimi istanti.
"PERCHÉ TU SEI VIVO E LUI NO!???!! PERCHÉ TU SEI QUI CON ME E LUI NO?????!!"

"Kallen, …"

"STA ZITTO! SE HAI ANCORA UN BRICIOLO DI COMPRENSIONE ALLORA UCCIDIMI E NON FARMI PATIRE UN SECONDO DI PIÚ!!!"

"ORA BASTA!" la voce di Suzaku tuonò tanto forte da impietrirla.

Le mani di Suzaku bloccavano le spalle di Kallen fino a farle male. Le gambe della ragazza erano schiacciate con forza contro il pavimento gelido.

Solo in quel momento lei si rese conto di quanto fosse piccola di fronte a lui.

In passato lei lo aveva attaccato e anche se allora era libera e combattiva, era finita nello stesso modo: a terra, con lui sopra di lei.

Come poteva pensare che in questa situazione potesse avere la meglio su di lui…… che ora sembrava addirittura infuriato??!!!

Il bagliore di rabbia negli occhi di Suzaku scomparve velocemente.

"Maledizione….Torna in te!" il ragazzo sibilò tra i denti. La sua voce si abbassò nuovamente, e la presa sulle spalle di Kallen si allentò.

La ragazza scosse velocemente la testa dopodiché, stanca per essersi trattenuta così a lungo, chiuse gli occhi e cominciò a piangere forte.

Suzaku la guardò immobile e in silenzio, mentre la ragazza sfogava tutto il suo dolore….. qualche minuto dopo Kallen si addormentò quasi di colpo, sfinita dalla fame, dal sonno e dall’angoscia.

Suzaku, che fino a quel momento non si era mosso, appoggiò la mano destra sul viso della ragazza, asciugando le lacrime che erano rimaste.

Poco dopo si alzò, prendendo la giovane tra le sue braccia, e uscì velocemente dalla cella.

TBC........

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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