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Autore: flower_sniffin    19/04/2014    2 recensioni
Ho scritto una rielaborazione della lettera di Kurt Cobain prima del suicidio. Ho voluto farlo poichè amo alla follia Kurt e ho scritto questo testo il 5/4/14, ventesimo anniversario della morte, dopo essermi commossa guardando alcuni video. Spero la apprezziate, e mi racomando, scrivete recensioni :) :)
Grunge_mati
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Kurt Cobain, 27 anni. Oggi è il 5 aprile del 1994, un altro giorno in cui sentirmi triste e depresso. Non capisco perché la vita ci riservi anche questo sentimento, in fondo è un sentimento inutile, ci fa soltanto stare male e pensare in negativo. Allora se Dio esistesse non ci farebbe del male, lui deve pur renderci felici. E questo è come la penso io, ma suppongo che anche gli altri rockers che si fanno di eroina sparsi per la Terra siano d’accordo. Insomma, anche se sono ancora giovane, finora la vita mi ha offerto cose che mi hanno indotto a pensare che la mia esistenza sia uno schifo, che io sia nato per morire, per finire a disprezzare le mie azioni e sentirmi di conseguenza così. Essere famosi, acclamati in tutto il mondo, ricchi, questo non vuol dire essere felici; piuttosto se ora mi trovassi a vivere sotto ad un ponte, al freddo e senza vestiti, ma con almeno delle persone che mi amano e mi stanno vicine, forse non starei scrivendo. Ma andiamo per ordine (non riesco a gestire in modo corretto le situazioni): sono fortunato ad avere una moglie come Courtney che cerca di sostenermi, e una figlia come Frances che con il suo sguardo mi trasmette quella gioia e quell’amore per la vita che anche io provavo quando ero come lei. Courtney mi ama, io amo lei, noi amiamo nostra figlia, e ciò è sufficiente. Anzi, non è sufficiente, sennò perché diavolo mi sarei messo a scrivere? Mi sto contraddicendo. Mettiamo le cose bene in chiaro; ho un’amorevole famiglia, sì, ma ci sono alcune situazioni esterne che mi affliggono ogni giorno di più. Il successo non lo vivo come una volta. La gioia di salire sul palco e sentire le urla della folla che mi acclama, che mi ama, queste non suscitano più niente nei confronti della mia anima, la quale è come se cercasse di respingere tutto ciò per farmi sentire un povero depresso. Penso alla mia famiglia e mi rallegro, ma questo non basta a farmi stare bene al 100%. Lasciare il successo e il mondo della musica? No, impossibile. Avrei forse un rimorso che mi accompagnerà a lungo e non sarei quello di prima. Diamine, quanto è difficile pensare? Mi sento stupido, ma d’altronde tanti lo sono. Vorrei che esistesse un tasto stop e un tasto per ritornare indietro, solo per rivivere quei momenti che trascorrevo felice da bambino, prima che i miei genitori si separassero e mi facessero passare un’infanzia triste, con il pensiero che essi stessi mi odiassero per aver fatto tale cosa, per aver scritto sui fogli in cui disegnavo i loro sentimenti verso di me. Quello precedente è stato un bel periodo, anche se ricordo poco e non è durato molto. D’altronde, lo scherzo è bello fin quando dura poco. Già, lo scherzo per avermi fatto pensare di passare il resto dei miei giorni in preda alla felicità e alla spensieratezza. Come ho già detto, amo Frances, la amo troppo da essere consapevole che senza di me trascorrerebbe una vita migliore, non voglio che anche lei diventi così, una rocker temeraria che alla fine intraprende la strada della droga e del trasgredire. Voglio che Courtney la aiuti. Ora continuo a domandarmi ogni secondo che passa perché io esista, perché la vita mi usa per far felice gli altri e non me stesso, perché non ho quella gioia di fare musica per gli altri come ce l’aveva Freddie Mercury, quanto lo invidio per questo: lui aveva sempre quell’energia dentro di se che riusciva ad utilizzare nel migliore dei modi, la folla lo elettrizzava e lui si scatenava. Io non provo più nessun sentimento nel suonare e nel cantare. Penso che ora nessuno abbia più bisogno di me, e nemmeno che io non abbia più bisogno di nessuno. Courtney, voglio dirti che amo te e Frances più di ogni altra cosa al mondo. Non dimenticatevi di me, io continuerò ad amarvi; sappi che nostra figlia vivrà meglio senza la mia influenza.

Pace e amore, Kur-D-t Cobain.

VI AMO. VI AMO.

 
  
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