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Autore: roby_lia    19/04/2014    2 recensioni
A grande richiesta (?) torna un certo trio di supercattivi con tutta l'allegra combricola che li fa da baby sitter.
Perché ammettiamolo, chi darebbe la caccia alle uova di Pasqua, quando si può cacciare il Cang- ... Coniglietto Pasquale?
Crossover: The Avegers/Le cinque leggende/ Supernatural
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Sorpresa, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Keep calm and stay evil'
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Keep calm and stay evil (yes, also at Easter) 

I Buoni, si sa, sono sempre buoni, indi per cui è estremamente divertente prenderli per i fondelli.
In fondo, Pitch, Lucifero e Loki fanno tutto ciò che fanno solo per il bene dei loro sorveglianti, per assicurali che stanno dal lato che più gli si addice. Infatti se i Prodi Eroi si sarebbero trovati a strozzarli nel giro di cinque minuti, era evidente che il loro vero posto era con le forze oscure.
E questo implicherebbe riconoscere loro come legittimi capi supremi, per diritto d’anzianità tra le forze del male. E implicherebbe anche smetterla di strozzarli in stile Homer Simpson. 
Quindi i Prodi Eroi possono solo o continuare sulla retta via che impedisce per principio che si faccia del male ai bambini innocenti (e visto che tutti i bambini sono innocenti per definizione non possono punirli in alcun modo) o abbracciare il lato oscuro (e quindi riconoscere la loro superiorità ed eseguire ogni loro ordine).
I Prodi Eroi insomma, sono fottuti da ogni punto di vista.
 
 
La tranquillità ormai era un sogno lontano lontano alla Stark Tower.
Qualunque giorno fosse, a qualunque ora si potesse immaginare, c’era la possibilità (e il rischio) di imbattersi in problemi, scherzi o essere tormentati fino alla morte se non addirittura oltre.
Per questo quando il proprietario della torre, nonostante l’ora che non si poteva definire nemmeno tale, sentì la porta aprirsi delicatamente, per poi essere seguito dal non indifferente peso di tre piccole pesti che si buttarono sul suo letto, si limitò a gemere disperato, nascondendosi sotto il cuscino.
“Tocca a te” borbottò Steve al suo fianco, rigirandosi sotto le coperte. Il suo senso dell’onore e tutto il resto era stato seriamente provato negli ultimi tempi, cosa che non faceva altro che irritare Tony: le tre piccole pesti sopracitate erano riuscite in ciò che lui tentava dalla prima volta che aveva incontrato Cap.
“Eddai” cercò di convincerlo scalciando, ma il prode eroe nazionale si limitò a nascondersi ancora di più sotto le coperte.
Tony sbuffò, arrendendosi “Va bene! Va bene! Vi ascolto ma smettetela di saltare sul letto, mi fate venire il mal di mare!!” urlò decidendosi ad uscire dal sicuro rifugio delle coperte.
Il trio la smise immediatamente, iniziando a guardarlo con aspettativa.
“Allora, si può sapere che volete?” chiese stropicciandosi gli occhi.
“Come sarebbe a dire cosa vogliamo?” sbuffò Lucifero incrociando le braccia.
“Sveglia!! È Pasqua!!” sbuffò Pitch.
“Dobbiamo andare alla caccia delle uova a Central Park!!” esclamò elettrizzato Loki, sottolineando il tutto con un altro salto sul letto.
Tony alzò un sopracciglio “La caccia alle uova? Ma siete seri?”
“Certo!”
“Steve ce l’aveva promesso!!” protestarono.
“Alt! Avete detto che ve l’ha promesso Cap? Ottimo, biondo è tua giurisdizione!!” si rasserenò l’uomo, tornando sotto le coperte.
L’interessato grugnì, seppellendosi se possibile ancora di più, ma tre bambini sovreccitati non rendeva la cosa facile.
“Dai Steve!! Muoviti!!”
“Ce l’hai promesso! Non puoi non mantenere una promessa tu!!”
“Non c’è niente di più patriotico della caccia alle uova!! Eddai Steve!!”
“Sennò possiamo sempre chiedere a Thor” propose candidamente Loki, con un sorriso che d’innocente non aveva niente.
La frase bastò per far saltare immediatamente in piedi la coppia.
“Bene!! Allora tutti pronti per dare la caccia alle uova?”
Loki, Pitch e Lucifero esultarono correndo fuori, e scambiandosi un sogghigno inquietante quanto soddisfatto.
 
Sarà solo per qualche giorno, aveva detto.
È quello che potrebbe servirli per cambiare, aveva detto.
Vedrai, alla fine potremmo anche divertirci, aveva detto.
Tony era assai diviso a metà tra la voglia di rinfacciare a Steve di aver sbagliato in bomba le previsioni o disperarsi perché le previsioni erano così tanto sbagliate.
Ormai il dio del caos, l’uomo nero e il re dell’inferno erano diventati ospiti stabili e forzati (grazie tante Nick!) di casa sua (che dovrebbe essere loro, per pignoleria, ma Tony si è ripromesso di non riconoscere Steve finchè il suddetto non troverà una soluzione a quelle tre piattole che hanno dovuto accogliere)
(Mentre se n’erano andati alla velocità della luce tutti quelli che sarebbero dovuti rimanere, da Avengers a Guardiani, passando per Cacciatori e Angeli che avevano ancora il coraggio di tirar fuori la scusa che dovevano salvare il mondo dalle forze delle tenebre loro!)
Aveva sperato vagamente che, con l’aggiunta di Thor in stabile permanente alla Tower le cose sarebbero andate un po’ meglio. Già solo il fatto di riuscire a controllare almeno un po’ Loki sarebbe stato un notevole miglioramento.
Peccato che il biondo dio era più facile da raggirare del solito, tutto per colpa degli occhioni del fratellino a cui non riusciva a dire di no a qualunque richiesta gli facesse.
E quando si dice qualunque, s’intende qualunque. (E per fortuna che erano riusciti ad intercettarli mentre andavano a Rio. Tony aveva seriamente paura di cosa avrebbero potuto fare con la scusa del “Ma è carnevale!!” seguita della loro espressione di cuccioli bastonati e incompresi dal mondo intero)
Fatto sta che, per quieto vivere, anche Steve (e Tony, soprattutto Tony) si erano arresi a realizzare i desideri più realizzabili dei tre dittatori in allenamento (avevano provato, davvero, a mantenere un po’ di spina dorsale. Ma poi alla Tower era arrivata l’ordinazione di duecento chili di pesce surgelato e si erano arresi al timore di cosa avrebbero potuto fare impegnandosi veramente)
Per questo, dopotutto, non furono troppo restii ad accompagnarli a Central Park, sperando vivamente (o almeno, Tony sperava con tutto il suo cuore) che qualche malintenzionato si decidesse a rapirli e preferibilmente senza riportarli indietro dopo cinque minuti perché troppo irritanti (anche se pensandoci più attentamente, Tony non era poi così sicuro del suo piano: e se il buon malintenzionato fosse caduto nelle tentazioni malvagie che i tre gli avrebbero proposto?)
Il genio miliardario play boy filantropo, nonché supereroe a tempo perso, scosse la testa, sbuffando rassegnato.
“Liberate i cani” ordinò in tono più implorante che tenebroso come voleva essere, mentre osservava le tre piccole pesti partire a razzo insieme agli altri bambini.
Dei, umani ed esseri non esattamente classificabili: nessuno poteva resistere al richiamo della cioccolata.
Al suo fianco Steve non riuscì a trattenere una stanca risata, mentre si sistemava il capello “Pensa positivo, per qualche ora si terranno impegnati. Forse”
“Oppure terranno impegnati noi rivelando a tutti chi siamo. Ti ricordi il giro al centro commerciale no?”
Il biondo dovette riconoscere la sua ragione, ma nonostante tutto, osservando Loki che spiegava spazientito a Thor come funzionava il gioco, non riusciva a non provare un pizzico di speranza che forse (molto forse) le cose sarebbero anche potute migliorare.
Peccato che le cose non migliorarono affatto.
 
 
Forse aveva fatto male.
Forse sarebbe stato meglio visitare tutti gli altri posti dove, in quello stesso momento altri bambini (bambini veramente bambini, bambini buoni ed innocenti, non supercattivi con manie di grandezza in formato minion)stavano dando la caccia alle uova.
Ma lui si assume sempre le sue responsabilità, non è mica un certo spirito del gelo che se la spassa ogni giorno a rovinare le feste altrui.
Ha un onore da difendere, il Coniglietto di Pasqua.
Onore che non durò a lungo, quando si trova appeso a testa in giù, imprigionato da una rete fino ad un attimo prima mimetizzata tra l’erba.
“Ma per tutte le uova!”
I colpevoli (sì, perché erano tre, erano esattamente quei tre che aveva sperato rimanessero chiusi in casa a guardare la tv, insomma proprio quel giorno doveva sentire l’impellente necessità di uscire di casa?) uscirono ghignanti dai loro nascondigli.
“Ma guarda chi si vede”
“Una vera e propria coincidenza, proprio così”
“Voi dannati piccoli…farabutti!! Mettetemi giù! Adesso!!”
“Eddai Bunnymund, pensavi davvero che potevamo accontentarci di qualche uova, quando si ha l’opportunità di dare la caccia al Coniglietto di Pasqua in persona?” domandò sornione Lucifero.
“Lasciatemi andare e forse non vi sculaccerò troppo!” ringhiò il cang-ehm…coniglio, cercando di liberarsi.
I tre si scambiarono un’occhiata, mentre Pitch e Loki camminavano pericolosamente sul bordo del buco che portava alla sua tana. La sua bellissima e indifesa tana.
“Oh no. Non provate nemmeno a pensarlo! Guai a voi!!” li urlò contro, capendo improvvisamente le loro intenzioni.
Ennesima occhiata complice, ghigno che prometteva di tutto all’infuori del bene e i tre fecero un passo di troppo nella voragine.
 
 
“Siamo fottuti. Siamo definitivamente morti” si arrese un angosciato Capitano Rogers, portandosi le mani sul viso.
“E se si sono fatti male? Potrebbero aver bisogno di aiuto” rincarò la dose il dio dei Fulmini, continuando a guardarsi attorno nella speranza di vedere apparire la famigliare zazzera scura del suo fratellino (preferibilmente prima che Heimdall avesse il tempo di riferire tutto a sua madre. O quelli sì che sarebbero stati dolori)
Tony grugnì “Quello è il male minore. Nemmeno un’atomica basterebbe a fermarli”
“E quindi che facciamo?! Li abbiamo cercati ovunque!!!” continuò Steve.
Il genio si gratto il naso, per poi sistemarsi meglio gli occhiali “A mali estremi, estremi rimedi. Ehi sacco di piume!! Sappiamo di non essere i tuoi protetti o che so io, ma fino a prova contraria è anche tuo fratello quello che si è perso!!” urlò rivolgendosi al cielo.
“Castiel!! E muoviti! Non ho tempo di chiamare i Winchester solo per avere il tuo piumato deretano da queste parti!!”
“Deretano…piumato?” i tre supereroi sobbalzarono, girandosi di scatto verso l’uomo in trench che lo fissava confusi.
“Angelo sei in ritardo! Sono –“
Steve interruppe brutalmente Tony “Riesci a trovare Loki, Pitch e Lucifero? Non abbiamo idea di dove siano”
L’interessato corrugò la fronte nel suo solito modo angelico “Loro non li sento. Ma c’è qualcos’altro qua” mormorò, addentrandosi tra gli alberi.
I Vendicatori lo seguirono incoraggianti, per poi fermarsi confusi davanti alla scena di un canguro appeso come un salame all’albero.
Coniglietto! Sono il Coniglietto di Pasqua io!” ricordò rancoroso il canguro insalamat- cioè, il coniglietto insalamato.
“Ma se tu sei qua vuol dire che loro…” Tony non trovò il coraggio di finire la frase, sporgendo il viso sul buco che portava alla tana del guardiano. Inghiottì rumorosamente.
“…Ottimo. Perfetto. È fuori dalla nostra giurisdizione ergo-“
“Tony…” lo richiamò il soldato, mentre liberava Bunnymund con l’aiuto di Thor.
“Cosa? Mica è colpa mia questa volta, ergo l’allegro canguro pasquale se la può vedere tranquillamente da solo e-“
L’uomo venne bruscamente interrotto.
Molto bruscamente.
Vorrei vedere chi non s’interrompe bruscamente se un angelo lo coinvolge in un teletrasporto inaspettato e assolutamente non voluto.
E come se tutto questo non bastasse, la meta del  teletrasporto li porta proprio nella tana del coniglio più geneticamente modificato degli ultimi duemila anni.
Tana dalla quale straripavano urla infantili.
Ma che gioia.
 
Easter partì di scatto, seguito a ruota da Vendicatori e angeli piuttosto confusi.
“Whooo-ahhh” le urla furono seguiti da un profondo e drammatico (per il povero Easter) spalsh.
“Oh no. Nonononono!!! NO!!”  si disperò il coniglio portandosi le zampe al muso.
Pitch lo fissò perplesso dall’alto dell’uovo di guardia. Dopodiché si diede lo slancio tuffandosi a bomba nel fiume multicolor, schizzando dappertutto.
“Questo posto è fantastico!!” li salutò Loki, seduto in cima all’altro uovo gigante, con addosso ancora i segni del suo precedente bagno.
“Loki! Scendi subito!!” gli urlò contro Tony.
Il bambino lo fissò perplesso, per poi ghignare.
 “D’accordo” acconsentì con fin troppo entusiasmo, mettendosi in piedi per poi buttarsi sull’uomo “Prendimi!!”
“Che?!?!?!”  esclamò in preda al panico.
Per fortuna (di Loki) né Steve né tantomeno Thor volevano un bambino sula coscienza (quest’ultimo anche perché in quel caso ci sarebbe voluto poco perché avesse sé stesso sulla coscienza) (dannato Heimdall spione)
Per questo Tony si trovò brutalmente sbattuto a terra, mentre i due biondi afferravano il piccolo dio.
Loki rise divertito, scalciando per essere rimesso a terra. Thor invece rafforzò la presa, alzandolo ancora di più “Loki non farlo più!”
Il bambino sbuffò “Va bene, va bene ora mi lasci andare?” finse di dargli corda, alzando al contempo gli occhi al cielo e incrociando le braccia sul petto.   
Thor lo fissò duramente fino a quando Loki non si arrese “Te lo prometto! Felice ora?”
Il biondo annuì, riportando il fratellino a terra che schizzò via per raggiungere gli altri.
“Jack!! Un altro giro dai!!” chiamò divertito Lucifero, alzando le braccia al cielo dove uno spirito dell’inverno stava cercando di assumere un’aria non troppo colpevole.
“Ecco…”
Easter socchiuse gli occhi minaccioso “Tu!”
“Eddai Canguro! Un po’ di divertimento non fa mai male” cercò di difendersi Jack, restando per sicurezza a svolazzare. L’espressione assassina del coniglio non prometteva niente di buono.
Ma per fortuna fu salvato in corner dai suoi piccoli protetti.
“è lavabile vero?” stava domandando critico Lucifero, fissando la sua maglietta chiazzata di colori.
“Cosa vuoi che ne sappia. Di solito non si fa il bagno nel fiume dei colori” ringhiò Easter, trattenendosi dalla tentazione di strozzarli tutti sul colpo.
“Ma è la mia seconda maglietta preferita! “si lamentò il diavolo.
Tony gli tirò uno scappellotto “Bhe puoi trovartene anche un’altra. Insomma chi diavolo se ne va in giro con scritto “Non sono un uomo, sono dinamite!” con tanto d’immagine di Willy il Coyote?!”
“Il Diavolo, per l’appunto” ringhiò Lucifero.
“E solo un ignorante non apprezzerebbe Nietzsche” rincarò la dose Pitch, ostentando la sua maglietta sulla quale s’intravedeva la scritta “Se tu guarderai a lungo in un l’Abisso, anche l’Abisso vorrà guardare dentro di te” con tanto di sorriso e occhi di stregatto sullo sfondo nero.
Tony fissò crucciato il trio “…ma voi leggere Harry Potter mai?”
“Chi, l’idiota occhialuto? No grazie, quello lo lasciamo ai marmocchi come te” ribattè altezzoso Loki.
L’uomo lo fissò dall’alto, socchiudendo gli occhi ed accentando una sfida all’ultima parola “Però sei abbastanza marmocchio da guardare Il castello errante di Howl” gli fece notare vittorioso, indicando il disegno di Calcifer stampato sulla maglietta, in allegato alla scritta “Solo dal Caos può nascere una stella danzante”
Loki alzò un sopracciglio “Tony, io sono nato nel 965. Vuol dire che ho 1048 anni, per una popolazione che ha la vita media di cinquemila anni. Io sono un marmocchio, assai intelligente invero, ma ho tutti i diritti di guardarmi i cartoni animati. Sei tu quello fuori età nonno” lo abbatté definitivamente, prima di ributtarsi nell’acqua con gli altri.
“…dannati mocciosi”
Jack si era distratto e rilassato, pensando che ormai il suo coniglio preferito avesse archiviato l’ennesimo scherzo come tanti altri.
Ma così non era, si rese conto con terrore quando, dopo essersi abbassato sulla superfice del fiume per provare a creare delle palle di neve multicolor, si sentì afferrare da una zampa pelosa che lo sbattè a terra.
“Che diamine ci facevi qua?” ringhiò Easter fissandolo negli occhi.
“Ero passato a trovarti” rispose cercando (invano) di sembrare innocente.
“Il giorno di Pasqua? Quando sai benissimo che sono impegnato ?!”
“Bhe ecco…” il giovane spirito dell’inverno non fece in tempo a trovare una buona scusa che il coniglio si armò di boomerang, per poi gettarglisi addosso.
Nel frattempo i vendicatori erano riusciti a convincere i tre ad uscire dall’acqua (cosa facilitata dal fatto che proprio i tre provarono l’improvvisa necessita di gettarsi addosso a Castiel, nella speranza di corrompere i suoi vestiti perennemente in buono stato)
“Muoviamoci, non sono spettacoli da bambini questi” bofonchiò Tony, trascinando Pitch per una mano, mentre Thor prendeva in braccio Loki e Lucifero si accontentava di restare aggrappato all’angelo.
 
Il viaggio di ritorno fu abbastanza tranquillo.
Loki, entrato nel mondo dei sogni appena preso in braccio (provateci voi ad organizzare scherzi Malvagi, è un lavoro impegnativo per un bambino ultramillenario), stava sbavando felicemente sulla spalla del fratello.
Lucifero era poco più sveglio, appollaiato sulle spalle di Castiel che gli faceva domande con un’aria seria mentre lui s’impegnava ad evitarle con uno sbadiglio dopo l’altro.
L’unico (di poco) più pimpante era Pitch, che Tony e Steve si obbligavano a tener per mano prima che si buttasse in mezzo alla strada solo per spaventare qualche guidatore intrepido e causare un bell’incidente.
“Dai, due su tre sono già crollati, non è stata del tutto inutile come giornata alla fine” mormorò Tony mentre Pitch sbadigliava.
“Sono perché quei due sono dei pappamolle che puzzano ancora di latte” bofonchiò il bambino, passandosi una mano sugli cercando di svegliarsi fuori.
“Oh certo, parla l’uomo fatto e finito”
“Guarda che io sono più vecchio di loro- s’inalberò- sono più vecchio persino di Nord!!”
“Certo Matusalemme. Ora che ne dici di un po’ di nanna?”  propose Steve, sollevandolo.
“Ma per chi mi hai preso…-sbadigliò- suono l’uomo nero io…” dopodiché raggiunse anche lui felicemente il mondo dei sogn-… degli incubi.
“Tre su tre, Pasqua dovrebbe venire più spesso” si esaltò Tony, ma la sua allegria venne prontamente bloccata da un sonoro “SSSHHHHHH!!!” proveniente dagli altri tre baby-sitter.
Ciò a cui Tony non aveva pensato, era che c’è sempre pace, prima della tempesta.
E se a quella tempesta si aggiunge qualcosa preso in prestito dalla tana di Calmoniglio, allora…
 
 
Il Lunedì è un giorno speciale alla Stark Tower. Per esattezza lo è diventato da quando il prode Capitan America si è trasferito nella suddetta torre.
Infatti era stato proprio lui ad indire il Lunedì come Giorno delle Grandi Pulizie.
E non c’è Lunedì che questa ricorrenza si possa evitare, come aveva scoperto a malincuore Tony, e a cui si erano dovuti abituare anche tutti gli altri abitanti della Tower, volenti o nolenti.
Ma ciò che nessuno dei due pensava, era che quel Lunedì in particolare avrebbero avuto tre aiutanti.
Anche se alla fine non aiutarono ‘sto granché.
 
Il primo ad accorgersene fu Tony.
Nonostante le sue proteste, Steve aveva deciso che anche il suo laboratorio necessitava di una pulita anche se, in un atto di clemenza, aveva concesso che ciò avvenisse ogni due settimane.
Inizialmente non si accorse di nulla: accartocciava fogli su fogli, lanciandoli a Ferrovecchio che se ne andava in giro tenendo un cestino sempre più colmo; metteva in un vassoio bicchieri e bottiglie vuote (non sia mai che gli Avengers non facciano un riciclaggio perfetto dei rifiuti!); spolverava la sua armatura multicolor….

“No, aspetta che?!?!” esclamò l’uomo, tornando precipitosamente sui suoi passi.
Generalmente Tony Stark si definiva un uomo in buona salute, tralasciando il pezzo di metallo non più cancerogeno che aveva nel petto.
Ma questo non gli servì ad evitare l’infarto.
 
Qualche piano più sotto, per l’esattezza in lavanderia, Steve e Thor stavano fissando perplessi lo stato assai colorato invero,  in cui era ridotto il mantello di Thor e la tuta di Steve.
I biondi rialzarono lo sguardo, fissandosi, per poi riabbassarlo su ciò che avevano tra le mani.
Andarono avanti così cinque minuti buoni.
Solo le urla di rabbia di Tony, seguite da certe risate divertite fin troppo note loro, li convinse ad intervenire.
(E non avevano ancora visto in che stato stavano riducendo tutta la Tower prima che Tony sentisse il bisogno di tentare il loro omicidio) (Per l’ennesima volta)
Mai lasciare dei bambini alla portata di un fiume dei colori, soprattutto se i suddetti bambini nascondono bottigliette nello zaino, tra un uovo raccolto e l’altro (rubato).
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note
… l’unica cosa di cui posso discolparmi sono le citazioni di NIetsche, comprendetemi la prof ci ha interrogato su quel povero sciagurato solo attraverso sue citazioni quindi non potevo non inserirle dopo averle sognate anche di notte -___-   (grazie tante Pitch, ma un incubo un po’ migliore potevi anche trovarmelo sai?)
Oltre a questo, tutto ciò che posso fare è augurarvi buona Pasqua e se volete regalarmi una recensione sarà più che apprezzata :)
 
Ciao ciao
roby_lia
  
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