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Autore: KatnissEverdeen12    20/04/2014    0 recensioni
...perché? Perché mi son dovuta trasferire qui, perché? Tutto questo non ha senso, niente di tutto ciò ha senso. Mi chiamo Claire Farron, il fato ha voluto che mi chiamassi come la protagonista di Final Fantasy XIII, così tutti mi chiamano Lightning (lei nel gioco si fa chiamare Lightning, ma in realtà il suo vero nome è Claire e il suo cognome è Farron) e di questa cosa ne vado abbastanza fiera.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ambra, Castiel, Dolcetta, Nathaniel, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...perché? Perché mi son dovuta trasferire qui, perché? Tutto questo non ha senso, niente di tutto ciò ha senso. Mi chiamo Claire Farron, il fato ha voluto che mi chiamassi come la protagonista di Final Fantasy XIII, così tutti mi chiamano Lightning (lei nel gioco si fa chiamare Lightning, ma in realtà il suo vero nome è Claire e il suo cognome è Farron) e di questa cosa ne vado abbastanza fiera. Ho 17 anni, mi piacciono i libri, i fumetti, la musica rock, suonare la chitarra e i videogiochi. Per colpa del lavoro di mio padre, adesso sono distesa sul sedile posteriore dell'automobile diretta al mio nuovo liceo, cercando di non pensare a niente, ascoltando solo i Black Veil Brides nelle mie cuffie.
Mi accetteranno? Insomma, sono una ragazza abbastanza particolare... per via dei miei colpi di sole bianchi, per via del mio taglio particolare corto con due ciuffi lunghi davanti, per il mio modo di vestire, per la musica che ascolto, per i libri che leggo... nella vecchia scuola non c'erano problemi, anzi avevo un sacco di amici, però... sarà lo stesso anche qui?
"Mamma, come si chiama questo liceo?" dico togliendomi le cuffie dalle orecchie e appoggiandomele sul collo.
"Dolce Amoris, cara"
...no, non può essere vero.
"Come hai detto, scusa?"
"Dolce Amoris"
Spiegatemi chi in questo mondo può chiamare un liceo "Dolce Amoris". Il bello è che lì ci vanno anche dei ragazzi! Mi ritroverò una massa di bimbeminchia e dei ragazzi sdolcinati che non fanno altro che ripetere "sorrido sempre, ciao"?  Qualcuno mi seppellisca viva, per favore.
"Eccolo qua! Liceo Dolce Amoris! Devo venire anch'io con te?"
"No! No! Cioè, voglio dire... me la saprò cavare da sola"
"D'accordo, divertiti!"
Tenendomi stretta la sacca a tracolla, inizio ad entrare. Un po' di gente mi fissa, forse per i miei capelli o per la mia canotta degli Iron Maiden. Cerco di far vedere a tutti che sono sicura di me, metto di nuovo le cuffie alle orecchie e prendo dalla mia sacca "I fiori del male" di Baudelaire, leggendolo mentre attraverso il corridoio.
"Mi scusi, lei è la signorina Claire Farron?" mi dice una signora dalla voce piuttosto stridula. Avete presente la voce della Umbridge di Harry Potter? Beh, quella.
Tolgo le cuffie dalle orecchie "Si, sono io. Mi dica pure."
"Beh, innanzitutto... benvenuta al liceo Dolce Amoris!" dice con entusiasmo.
Cerco di sorridere, ma in realtà vorrei solo portarmi un cappio al collo.
"Sono la preside della scuola. Allora, vada nell'aula dei delegati. Il segretario l'aiuterà ad orientarsi. Vede? L'aula è laggiù" dice indicandomi la prima porta a destra.
"Bene, la ringrazio" dico avviandomi verso l'aula. Sono parecchio nervosa, non conosco nessuno e tutti mi guardano come se fossi un'aliena. Arrivo nell'aula dei delegati, apro la porta e trovo un ragazzo biondo girato di spalle.
"Permesso..." dico con cautela.
Il ragazzo biondo si gira e mi dice: "ciao, entra pure"
Cavolo, che bel ragazzo... sembra proprio un principe. E' biondo, è composto... deve essere un ragazzo molto serio. Entro e chiudo la porta alle mie spalle, cercando di mantenere la calma. Ma data la mia goffaggine, faccio cadere "I fiori del male" per terra.
Prima che io possa chinarmi e prenderlo, il ragazzo si precipita per terra a raccoglierlo. Mi chino anch'io dicendogli: "No, lascia stare"
Ci ritroviamo faccia a faccia, lui sorride e mi restituisce il libro dicendomi "E' tutto ok". Ci alziamo entrambi, sono così imbarazzata...
"Ti piace Baudelaire?"
"Si, lo adoro. I fiori del male mi mette i brividi, ma ha cambiato il mio modo di vedere il mondo"
"...in che senso?"
"...beh, è difficile da spiegare. Leggilo e scoprilo"
"E' questo il punto, l'ho già letto almeno 3 volte"
"...ti piacciono i libri?"
"Non so come farei a vivere senza di loro"
Sorrido imbarazzata, non è un sorriso forzato come quello fatto alla preside, questo è un sorriso vero.
"Beh, io sono Nathaniel. Sono il segretario della scuola"
"Io sono Lightning"
"...come, scusa?" chiede confuso.
"Oh, perdonami. Lightning è il mio soprannome. Sono Claire, quella nuova"
"Ah, sei tu! Bene, la preside mi ha detto di darti questo foglio con gli orari delle lezioni e una mappa della scuola. Ora devo chiederti di lasciare l'aula, sono parecchio impegnato"
"D'accordo... beh, ci si vede" dico avviandomi verso la porta.
"A presto"
Esco dall'aula e chiudo la porta... che ragazzo carino. Se sono tutti così, allora credo che quest'anno mi divertirò molto.
"Claire!"
Un ragazzo bassino appare davanti ai miei occhi. Non posso crederci... è davvero lui. No, no, NO. L'unica nota positiva del mio trasferimento era proprio non rivederlo mai più.
"Claire, non dire che non ti ricordi di me!"
"...Ken" dico in tono freddo e annoiato.
Ken -vero nome, Kentin- è sempre stato follemente innamorato di me. Come dimenticarsi di tutte le volte che mi ha lasciato dei pacchi di biscotti nell'armadietto, i bigliettini amorosi che andavano sempre a finire nel gabinetto... insomma, un ragazzo poco appiccicoso.
"Che cavolo ci fai qui?"
"Sono venuto qui per te!"
"Per favore, già sono nervosa di mio, non ti ci mettere anche tu"
"Ma... che ti ho fatto?"
"Senti, Ken. Come te lo devo far capire? Tu non mi piaci, ok? Trovati qualcuna che ricambi i sentimenti e lasciami stare, grazie"
Se n'è andato via correndo in lacrime. Poverino, l'ho trattato troppo male... sono stata troppo cattiva, in fondo lui è venuto qui solo perché ci sono io. Decido di raggiungerlo, mi pare che sia andato in cortile.
Esco fuori, c'è ancora qualcuno a fissarmi e sento anche delle voci
"Colpi di sole o semplice invecchiamento precoce?"
"Però... niente male la tipa nuova, eh?"
"Secondo me crede in Satana"
Ignoro tutti quanti e continuo a cercare Ken, prima che i sensi di colpa mi divorino. Mentre cammino, vado a sbattere contro un ragazzo.
"Scusami, sono mortificata..."
Oh, cavolo. Questo qui è il doppio più bello di Nathaniel. Ha i capelli rossi e lunghi, indossa una giacca di pelle e una maglia rossa dei Winged Skull. Anche se non lo conosco, so già che è perfetto. Restiamo fermi per qualche secondo, fino a quando mi sorride maliziosamente. Sto arrossendo in maniera assurda. Si lecca le labbra per inumidirle, continuando a sorridere.
"Ciao"
Sorrido divertita, continuando ad arrossire "Ehilà"
"Ti piacciono gli Iron Maiden?"
"Perché me lo chiedi?" gli chiedo ironicamente.
Sta al gioco "Beh, data la tua maglietta... ho creduto ti piacessero"
"Oh, questa? Ma non è dei One Direction?"
Ridiamo insieme, mi guarda negli occhi e continua a sorridere, mentre io continuo ad arrossire. Si accorge che sto arrossendo.
"Perché arrossisci?" mi dice continuando a sorridere
"E tu perché sorridi?" dico continuando ad arrossire
"Beh, perché capita raramente di trovare qualcuno che ascolti gli Iron Maiden. Cos'altro ascolti?"
"Uhm... Black Veil Brides, Avenged Sevenfold, Bring me the Horizon, Nirvana, Linkin Park, Ac/Dc, Guns n Roses, Led Zeppelin, Rolling Stones, Beatles, Queen, Metallica, Motorhead, Green Day..."
"E i Backstreet Boys?"
Rido, è così... attraente.
"Hai proprio degli ottimi gusti musicali, dovremmo conoscerci meglio" dice leccandosi le labbra.
Mordo le mie labbra, ma voglio mantenere la calma "Forse"
"Forse? E' evidente che sei attratta da me, succede con tutte"
"Oh, quindi le rimorchi tutte così?"
"Ehi, non ci stavo mica provando"
"Sarà... ti lascio il mio numero, mandami un sms quando puoi, d'accordo?"
"...okay" mi dice sorridendo divertito.
Prendo un pennarello nero dalla mia borsa, lo apro togliendo il tappo con la bocca e gli scrivo il mio numero sulla mano.
"Oh, a proposito: sono Lightning"
"...Lightning?"
"E' il mio soprannome, il mio vero nome è Claire"
"Come Claire Farron?"
"A dire il vero, mi chiamo Claire Farron"
"...pazzesco" dice sogghignando "Io sono Castiel"
"Bene, Castiel. A presto" dico soddisfatta, girandomi e andandomene. Cavolo, è troppo carino... in meno di un'ora ho già incontrato due ragazzi... e Ken.
Ken! E' vero, dovevo andare a chiedergli scusa. Pazzesco, voglio chiedere scusa a un amico e finisco con il rimorchiare un ragazzo. Continuo a camminare, ma non riesco a trovarlo da nessuna parte... adesso che ci penso, Ken adora i biscotti e sono la sua consolazione per quando è triste. Qui dovrebbero esserci delle macchinette per le merendine... infatti, ecco Ken seduto sul marciapiede vicino alle macchinette mentre mangia dei biscotti al cioccolato: i suoi preferiti. Mi avvicino pian piano, sentendomi terribilmente in colpa.
"...Ehi, Ken"
Continua a piangere come un forsennato, devo averlo proprio ferito... vado a sedermi vicino a lui, mettendogli un braccio attorno al collo e mettendogli una mano sulla spalla.
"Ken, mi dispiace tanto. Non volevo arrivare a tanto"
"...perché..." tira su con il naso "perché mi odi?"
"Ma Ken, che dici? Io non ti odio, ti voglio bene. E' solo che non provo gli stessi sentimenti che tu provi per me e devi fartene una ragione"
"Io... volevo solo venire a dirti una cosa importante"
"Oh... beh, dimmi" dico staccandomi da lui.
"Ecco..." voleva parlare, ma tre ragazze spuntano davanti a noi interrompendo Ken.
"Oh, ma guardate un po'! Ken si è fatto la ragazza!" dice una ragazza bionda, le altre due scoppiano a ridere.
"Non sono la sua ragazza" dico in tono fermo e deciso.
"Ken, vedo che ti fai trattare male da tutte le donne!" riprendono a ridere e Ken ricomincia a piangere. A quel punto mi alzo in piedi, ritrovandomi faccia a faccia con la ragazza bionda.
"Ken ti ha forse causato qualche problema? Chiarisci con me"
"Vuoi fare la coraggiosa, eh? ...che bei capelli, anche mia nonna ce li ha così"
"Sono tentata a mandarti a quel paese, sappilo. Ma non lo faccio, perché sono una persona civile a differenza di certi individui"
"Non mi fai affatto paura!"
"Non voglio certo spaventarti, voglio solo chiarire le cose"
"Fatti gli affari tuoi e vattene!" la ragazza mi spinge, facendomi cadere per terra.
"Claire!" urla Ken, preoccupato.
"Va tutto bene, Ken. Sono a posto così"
"Ambra?! Che cosa stai facendo?" urla Nathaniel.
"Ciao, fratellino!"
...fratellino? FRATELLINO? Com'è possibile che Nathaniel sia il fratello di quest'arpia? Nathaniel è una brava persona, questa è... una vera e propria stronza!
"Non chiamarmi fratellino!" urla Nathaniel tendendomi un braccio "Va tutto bene?"
Gli afferro il braccio e mi solleva "Si, ti ringrazio"
"Perché l'hai spinta?"
"Perché è solo un'impicciona!"
"Un'impicciona? Volevo solo aiutare Ken!"
"Sei una bugiarda!"
"Io bugiarda? Cavolo, che arpia!"
"Calmatevi entrambe! Sarà Ken a raccontarmi come sono andate le cose" dice Nathaniel in tono deciso.
"Beh, ecco... Ambra mi ha rubato dei soldi e pretende che gliene porti degli altri, Claire voleva difendermi ma Ambra l'ha spinta per terra"
Nathaniel afferra Ambra per un braccio e la trascina altrove, mentre le sue amiche vanno da tutt'altra parte.
"Beh, il bene vince sempre!"
"Già... a proposito, dovevo dirti quella cosa"
"E' vero, dimmi"
"Dato che sono sempre vittima di bullismo, voglio imparare a difendermi"
"E' davvero una bella cosa, vedrai che ce la farai!"
"Si, ma... vado nell'esercito"
"...che?"
Fermiamoci un secondo, soffermiamoci sulle parole "vado nell'esercito" e analizziamo bene il soggetto che ha appena pronunciato queste parole. Il soggetto è Ken, ragazzino rompiscatole e appiccicoso con un enorme feticismo per i biscotti al cioccolato alto circa 1,40 che piagnucola in continuazione. Me lo immagino già nell'esercito... anzi, no che non me lo immagino. Ken è Ken, non può essere un militare! Ken è fragile, sensibile, è... praticamente un bambino.
"Ken, ma tu non puoi andare nell'esercito... insomma, sei Ken..."
"Si, e vorrei diventare un uomo. Un uomo vero! Quindi scusami, ma il mio destino mi attende"
Mi bacia sulla guancia e io non posso fare a meno di farmi scappare una lacrimuccia, Ken se ne sta andando senza aggiungere nulla... è tutto così strano, è successo tutto così in fretta, tutto così...
"Potevi dirmelo prima che hai un fidanzato"
Mi giro, è di nuovo Castiel con il suo malizioso sorriso attraente.
"Che cosa? Ken non è affatto il mio ragazzo!"
"E allora perché vi siete baciati?"
"Beh, perché... un momento... tu sei geloso!"
"Io geloso?"
"Si! Esatto, proprio così! Sei geloso di... di Ken, tra l'altro!"
"Ma che dici?" scoppia a ridere voltandosi di spalle, io lo seguo continuando a canzonarlo.
"Beh, è naturale che tu sia geloso... molti ragazzi mi trovano irresistibile!"
"Ma non sono geloso..." continuiamo a ridere entrambi.
Praticamente la conversazione è andata avanti così, poi ci siamo dovuti salutare per via delle lezioni. E' stata una giornata abbastanza particolare: ho conosciuto un amante di libri come me, Ken si è arruolato nell'esercito e ho fatto amicizia con un ragazzo attraente e simpatico amante della musica rock come me. Spero tanto di uscire con lui un giorno... eh, già.
  
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