Tutto comincia con una scelta.
«Ascoltami
bene, signorina. Quello che sto per dirti, cambierà la tua
vita, la
stravolgerà totalmente. » la
voce del Cappello Parlante mi risuonò in testa, chiara e
precisa.
Strinsi
le dita sul sgabello, fino a far sbiancare le nocche.
«A
quale casa appartengo?» chiesi
mentalmente, un po’ disorientata da quella
rivelazione
inaspettata.
«È
questo il punto! Tu non appartieni a una Casa, vi chiamano
Divergenti. Voi non potete essere smistati secondo i vostri valori
né
secondo le vostre scelte future.» la
voce del Cappello Parlante era tesa.
«Cosa?
Cosa significa?» balbettai
confusa, mentre il panico mi artigliava le viscere.
«Che
devi scegliere tu la Casa in cui vuoi stare, perché tu
appartieni a
Hogwarts, non a una delle sue Case.»spiegò
velocemente il Cappello.
«Ma..
Non può ..» i
miei occhi vagavano lungo la Sala Grande alla ricerca di un
appiglio, di un aiuto, tutti aspettavano il verdetto del Cappello
Parlante, in silenzio.
«Scegli!» mi
intimò il Cappello «domani
sera vieni nell’ufficio del preside, Silente ti
spiegherà
tutto.»
Respirai
profondamente, cercando di controllare il tremito delle mie
mani.
«Grifondoro,
voglio stare a Grifondoro, come mia madre.» pensai
mordendomi il labbro, ancora sotto-shock.
«Grifondoro!» tuonò
il Cappello.
La
professoressa McGranitt mi sfilò il cappello dalla testa,
mentre il
tavolo rosso-oro esplodeva in un caloroso applauso.
Attraversai
la Sala con gambe tremanti e mi sedetti accanto a un ragazzino, anche
lui appena smistato.
«Ehi
ciao! Anche tu Grifondoro! Non è fantastico? Non vedo
l’ora di
informare la mia famiglia!» il
ragazzino era euforico, mi
diede una energica pacca
sul braccio.
Io
sorrisi un po’ imbarazzata.
«Mi
chiamo Sirius Black!» aggiunse
il ragazzino porgendomi la mano.
«Jessica
Spreadwood.» sussurrai
stringendogliela.
«Come
dici? Non ho capito.. Ti chiami Jessrood?» chiese
Sirius avvicinandosi di più a lei.
«No
no.. Mi chiamo Jessica..» provai
a chiarire, ma il ragazzino stava già festeggiando
l’arrivo di un
altro Grifondoro.
«James!
Ci si rivede.» esultò
Sirius salutando il nuovo arrivato.
«Ehilà!
Ma tu non dovevi andare fra le serpi, come il resto della tua
famiglia?» chiese
James sistemandosi gli occhiali.
«A
quanto pare no! Non vedo l’ora di ricevere una strillettera
da mia
madre!» esclamò
divertito Sirius.
Sono passati sette anni da quel giorno, Jessica ne ha fatta di strada, ha capito diverse cose, ma non tutto.
Sirius ha continuato a chiamarla Jessrood e lei ha continuato a sentirsi fuori posto ovunque andasse.
È arrivato il momento per Silente di spiegarle tutto, di dirle tutta la verità.
In un triangolo amoroso che risale ai tempi dei fondatori di Hogwarts e che lascia l’ombra di un mistero ancora irrisolto.
Jessica scoprirà che non è l’unica Divergente nella scuola e che una volta quelli come lei avevano anche loro una Casa, prima che cambiasse tutto.
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Saaaalve
potterheads,
sono Jey e ogni tanto ho delle folli idee, tipo
questa, è da parecchio tempo che volevo fare una storia del
genere,
anche prima di Divergent (sia chiaro), ma ho
cominciato a scrivere questo crossover solo dopo aver letto i libri e
visto i
film della saga di Divergent.
Ho deciso di
ambientare la storia ai tempi dei Malandrini (sono fissata con loro,
non ci posso fare nulla) per poter ficcarci in mezzo
pure Sirius
(ahimè ho una cotta per lui).
cooomunque questo è solo il
prologo, spero di avervi incuriosito abbastanza da farvi lasciare una
recensione.
Se avete domande, dubbi o altro potete
rivolgervi alla sottoscritta senza nessun problema.
Il primo
capitolo ufficiale lo pubblicherò fra qualche
giorno.
Fatemi
sapere se vi piace la storia,
un bacio, Jey.
ps.
se amate i malandrini correte a leggere una mia ff su di loro, la
trovate fra le mie storie. ;)