Sherlock era sempre stato affascinato dalla persona di Jim Moriarty, in particolare dalla sua voce. Era stato frustrante, all'inizio, sapere dell'esistenza di una mente come la sua e non poter seguire le istruzioni del suo gioco direttamente da lui, ma attraverso la voce deisuoi ostaggi. Ben presto, però, Jim si era rivelato e sentire ''ti ho dato il mio numero'' direttamente dalla sua splendida voce, quasi in falsetto e che nascondeva una nota di pazzia, lo aveva eccitato in una maniera che mai avrebbe creduto e spesso si era ritrovato a sognare il proprietario di quella voce tanto sexy. Il culmine dell'eccitazione giunse dopo il loro incontro sul tetto, in un letto a Sherlock sconosciuto, sentendo Moriarty gemere e gridare sotto di sé, sotto le sue mani, completamente alla sua mercé. I suoi ansimi, i suoi sospiri, il modo in cui pronunciava il suo nome... Ah, era musica per le orecchie del detective. Effettivamente il demonio può assumere forme diverse, ma mai aveva pensato che potesse prendere le sembianze di una voce... Una voce così bella, affascinante e sensuale, capace di trascinarlo direttamente all'inferno...