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Autore: GiadaRugiada    20/04/2014    3 recensioni
C’era solo una cosa che doveva fare, seguire il suo cuore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Rodolfo Cesaroni
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sono gocce di memoria,
queste lacrime nuove,
siamo anime in una storia
incancellabile.



Rudi era steso sul letto e non riusciva a non far uscire quelle lacrime piene di ricordi. Alice se ne era andata e lui continuava a darsi dello stupido, non poteva capacitarsi del perché di questa sua scelta. Loro erano unici insieme, la perfetta metà dell’altro e lei era andata via con quel Francesco; no, proprio non si capacitava del perché lei avesse scelto lui e del perché se ne fosse andata senza dirgli nulla.
 
Le infinite volte che
mi verrai a cercare
nelle mie stanza vuote.

 
In quel momento si alzò e corse verso la stanza di lei, come se aprendo quella porta lei potesse comparire, solo che non fu così. Lei non c’era, doveva accettarlo, ma come faceva ad accettarlo? Lei era diventata tutto per lui, era diventata l’essenziale per la sua vita, come lo erano l’acqua e il sole.
 
Inestimabile, inafferrabile
la tua assenza che mi appartiene.
Siamo indivisibili,
siamo uguali e fragili
e siamo già così lontani.

 
E così per chissà quanti minuti rimase lì davanti quella porta, a fissare quel letto, quelle foto attaccate alla parete, quelle coperte, quella scrivania, tutto quello che ricordava lei e di conseguenza quella partenza che li aveva allontanati. Osservò ogni dettaglio di quella stanza ed ogni volta il suo cuore aveva un sussulto. Ad un certo punto non ce la fece più e ritorno in camera sua, si buttò sul letto a pancia in giù e fu in quel momento che vide la busta con scritto X RUDI sotto al suo letto. Quella calligrafia l’avrebbe riconosciuta fra mille, era la sua scrittura. Prese subito quella busta e dopo averla aperta, lesse la lettera che conteneva tutto d’un fiato.
 
Con il gelo nella mente
sto correndo verso te.
Siamo nella stessa sorte
che tagliente ci cambierà.
Aspettiamo solo un segno,
un destino, un’eternità.
E dimmi come posso fare per
raggiungerti adesso.

 
Una nuova speranza gli si accese dentro e con tutta l’energia che aveva iniziò a correre sempre più veloce verso il porto. Quella lettera era il segno che aspettava, quel segno che gli dava la forza di credere che anche lei provava i suoi stessi sentimenti, che anche lei lo amava. Ora aveva un motivo per raggiungerla e per confessarle il suo amore, proprio come lei voleva e da quella sua mossa sarebbe cambiato tutto radicalmente.
 
Siamo gocce di un passato,
che non può più tornare.
Questo tempo ci ha tradito,
è inafferrabile.

 
Quella speranza si spense però appena raggiunse il porto, la barca aveva già preso il largo, lei era già lontana. A quanto pare aveva deciso di partire comunque, senza aspettare di sapere cosa lui provasse per lui. Per lei allora erano solo un parte del loro passato che lei voleva chiudere prima di partire con il suo fidanzato, o forse anche in lei c’era una speranza di dar vita ad una loro storia. Se solo non si fosse pianto addosso, se solo non avesse sprecato tanto tempo dietro ai ricordi e se solo se ne fosse accorto prima di quella lettera, forse lei ora sarebbe con lui.
 
Racconterò di te,
inventerò per te
quello che non abbiamo.
Le promesse sono infrante
come pioggia su di noi.
Le parole sono stanche,
ma so che tu mi ascolterai.

 
Lei se ne era andata ed anche se all’inizio aveva creduto che forse per lei loro appartenevano solo al passato, si era dovuto ricredere. Prima non parlava il suo cuore, ma tutto il dolore che la sua partenza e la sua scelta di per se gli aveva causato. Poteva cercare di odiarla quanto voleva, ma in fondo lui sapeva che l’avrebbe amata per sempre. Farà sempre di tutto per lei e lotterà per averla accanto a sé un giorno.

Aspettiamo un altro viaggio
Un destino, una verità
E dimmi come posso fare
Per raggiungerti adesso

 
Non ci pensò due volte e provò a chiamarla, ma essendo già al largo, il suo cellulare non prendeva. Ed ora come faceva? Aspettare tre mesi era per lui impensabile e sicuramente non ce l’avrebbe fatta a reggere ancora tutte le domande e le preoccupazioni della sua famiglia. Doveva trovare il modo di confessarle tutto ciò che provava per lei, ma come? C’era solo una cosa che doveva fare, seguire il suo cuore. Quella scelta l’avrebbe reso la persona più felice al mondo o la più triste, dipendeva tutto dalla risposta di lei. Il suo cuore gli diceva che doveva continuare a lottare per lei e che non doveva arrendersi, così decise che l’avrebbe raggiunta in qualche modo e che le avrebbe detto tutto ciò che ormai provava da mesi.

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L'ispirazione mi è venuta dalla canzone "Gocce di memoria" di Giorgia. Spero di non aver anticipato nessuno, visto che qui ho trovato tantissime storie du Rudi e Alice, anche tratte da delle canzoni. Spero che vi sia piaciuta e aspetto una vostra recensione, positiva o negativa. Fatemi sapere che ne pensate.

Bagigia98
  
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