(Primo capitolo)

<< Elisewin alzati immediatamente o farai di nuovo tardi a scuola!>>
Sentii la porta sbattere dietro a mia madre che usciva per andare a lavorare, di ottimo umore come ogni mattina. Le sue urla però restavano appiccicate alle pareti, sempre. Scuola, scuola, scuola. Le sarebbe mai importato qualcos’altro? Si sarebbe mai accorta dei miei pianti notturni? Sbuffai scalciando via le coperte e appoggiando i piedi nudi sul pavimento gelido, la casa profumava di caffè ma la caffettiera era vuota. Grazie mamma, pensai riempiendola e accendendo il fornello.
Mia mamma non era sempre stata così, prima che io nascessi abitava in una casetta in riva al mare insieme a mio padre. Era innamorata di lui tanto quanto lo era dell’oceano e dei suoi colori. Aveva scelto il mio nome, Elisewin, leggendo il libro di Baricco ‘Oceano Mare’ seduta in spiaggia. Era una storia che lei e mio padre mi raccontavano spesso quando ero piccola, ma un giorno lui sparì tra le onde e la mia infanzia finì. Avevo solo sette anni. Dovetti prendermi cura di me stessa e di mia madre, che smise di dipingere cadendo in balia della depressione. Senza i suoi dipinti finirono anche i soldi, e fummo costrette a trasferirci. Forse la aiutò la lontananza da quel mare tanto amato che l’aveva tradita, appropriandosi del suo amore e dei suoi sorrisi, e lentamente, anno dopo anno, lei rincominciò a vivere. Ma non tornò la stessa di prima, incominciò a insegnare Inglese in una scuola privata e si chiuse a riccio verso il mondo intero. Non riuscì più a prendersi cura di niente e nessuno oltre a se stessa, ma io ormai avevo imparato ad arrangiarmi da sola. Provavo a darle le soddisfazioni scolastiche di cui aveva bisogno, e per il resto del tempo la lasciavo stare. Anche quando la sentivo piangere sulle vecchie fotografie. Non lo facevo per cattiveria, ma il suo dolore mi aveva involontariamente privato del mio. Non piansi mai per mio padre, perché le sue lacrime bastavano per entrambe, ma con il passare del tempo iniziai a sentire il profondo vuoto che aveva lasciato nella mia vita.
Mi preparai frettolosamente e versai il caffè in un bicchiere di plastica, che mi svuotai in bocca correndo verso la fermata dell’autobus. Avrei tentato di sopravvivere per le seguenti sette ore evitando qualsiasi possibile ricordo del mio ex, ce l’avrei fatta e sarei tornata a casa immune e con le guance asciutte. Avrei voluto che il dolore che mi aveva accompagnato nel passato mi avesse aiutato a proteggermi dal futuro, ma purtroppo non era andata così. Avevo posato la mia vita intera nelle mani di un ragazzo, Ryan, che dopo due anni di apparente amore me l’aveva rilanciata contro mandandola in frantumi.


Non so da dove siano uscite queste righe, avevo solo voglia di scrivere così ho acceso il computer e ho incomincato. Primo capitolo è scritto tra parentesi perchè sono perfettamente consapevole che è troppo corto per essere determinato tale, però se siete arrivati fin qui a leggere, bhè vi ringrazio davvero! E' la prima volta che rendo pubblico ciò che scrivo. Se vi va lasciatemi una recensione, mi farebbe tanto piacere sapere cosa ne pensate! -B