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Autore: Katherine Buffy Pierce    20/04/2014    0 recensioni
Il titolo parla già da se perciò non anticiperò nulla, nella trama. Questa FF è collocata alla fine, CHE IO HO IMMAGINATO, della quinta stagione, ovvero quando Damon viene ucciso da un viaggiatore per uno scontro a causa di una questione di Doppelganger. Quando vede Bonnie, per poterla attraversare e andare nell’altro lato, non succede nulla. Damon viene catapultato nella stessa dimensione in cui si trova Katherine Pierce. La storia che racconterò, partirà circa 4 mesi dopo la morte di Damon. Elena, Stefan e gli altri, sono riusciti a portare indietro Damon da quella dimensione infernale anche se non si sono portati indietro solo Damon... Elena e gli altri, escono una sera per festeggiare il ritorno di Damon ma avranno una piccola sorpresa riguardo uno dei due fratelli Salvatore. Il narratore di questa FF è un nuovo personaggio chiamato Alex Fell.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Katherine Pierce, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Alex'
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Il giorno dopo mi svegliai solo. In parte a me, sul comodino, trovai un biglietto con scritto: “Sono andata a correre! Ti amo, Katherine.-”-
Non mi restava altro che alzarmi. Dopo un po’, decisi di scendere in cucina per fare colazione. Appena varcai la soglia, trovai Katherine intenta a maneggiare vari utensili.
-Ehi splendore!- le dissi abbracciandola da dietro e dandole un bacio sulle labbra.
Quel bacio fu piuttosto appassionato e sembrò perfetto fino a quando...
-Che cosa diavolo sta succedendo qui?- chiesero Katherine e Stefan dietro di me.
-Alex!- disse Elena sfilandosi dal mio abbraccio.
-Oh, Dio. Scusa Elena. Pensavo fossi Katherine!- le dissi cercando di rimediare al mio errore.
-Oh, non fa niente.- disse Elena toccandosi le labbra.
-Oh, scusate.- dissi a Stefan e Katherine. Stefan rise e, passandomi in parte, mi diede una pacca sulla spalla.
-Bah.- disse Katherine, offesa, mentre usciva dalla cucina.
-Scusa Kath, non ho fatto apposta... Pensavo che fossi già tornata.- le dissi prendendole il braccio.
-Oh, ok. Ma devi stare più attetnto, Alex!- mi dissi scocciata.
-Ok, scusami ancora. Starò più attento.- le dissi abbracciandola. Quel giorno iniziò male e, peggiorò quando mi resi conto di dover confessare a Stefan e gli altri, la mia scelta riguardo al sigillo. Dopo essermi cambiato, scesi in soggiorno da Stefan ed Elena e confessai.
-Ho deciso.- dissi dritto davanti a me.
-Cosa?- disse Elena all’inizio.
-Oh.- riprese dopo un po’.
-Toglierò il sigillo. Katherine mi ha fatto riflettere e, secondo lei, sono stati sigillati solo i miei poteri non la mia ipotetica soprannaturalità. Se si fosse sbagliata, però, voglio che mi aiutiate a controllarmi.- dissi guardando entrambi negli occhi.
-Va bene, Alex. Chiamo Bonnie. E’ meglio farlo il prima possibile.- disse Stefan con un sorriso. Io annuii e mi rilassai sul divano. Dopo una quindicina di minuti, Bonnie arrivò con molti grimori e una borsa che conteneva gli ingredienti per fare l’incantesimo.
-Sei pronto?- mi chiese appena mi vide.
-Si.- le dissi alzandomi.
-Ok. Siediti qui e prendi le mie mani.- mi disse indicandomi il pavimento.
-Ok.- le dissi, ubbidendo. Dopo che Bonnie pronunciò le sue formule magiche, mi sentii attraversare da una forza strana che mi fece rabbrividire. Dopo un po’ il mio corpo iniziò ad emanare una luce bianca accecante, mentre la forza che mi attraversava, diventava sempre più potente e dolorosa. Dopo qualche istante, finì tutto. La luce se ne andò e la forza che mi attraversava il corpo sparì, insieme al dolore. Gli altri mi guardavano con curiosità. Io mi alzai e provai a correre a velocità di vampiro. Funzionò! La superforza, la vista e l’udito sviluppati, e tutti gli altri poteri di un vampiro, erano arrivati. Mi esposi sotto la luce solare e, niente. La verbena non mi faceva ancora nulla e, cosa più importante, non avevo sete di sangue. Ero esattamente come prima, ma con i poteri soprannaturali di un vampiro.
-Oh, sono così felice che sia andato tutto così bene!- disse Stefan abbracciandomi.
-Anche io. Grazie Bonnie!- le dissi mentre scioglievo il mio abbracciò con Stefan.
-Hai visto?- mi disse Katherine con un sorriso, prima di abbracciarmi.
-Oh, avevi ragione Kath- le dissi stringendola anche io.
-Aah! Mi fai male!- disse Kath dolorante.
-Oh, scusami! Non... Non ho fatto apposta.- le dissi lasciandola andare.
-Lo so, tranquillo.- mi disse con un sorriso mentre muoveva la spalla.
Dopo un attimo, mi resi conto di una cosa: potevo ancora uccidere dei vampiri con un canto? Provai subito con Caroline... Si era offerta volontaria... Appena iniziai a cantare, Caroline emanò fumo. Urlava disperata dal dolore che le causavo. Mi fermai quasi subito. Il mio dono aveva aumentato la sua potenza e, mentre cantavo, smisi di provare rabbia nei confronti di Caroline, ma iniziai a provare compassione. Fu così che Caroline guarì completamente nel giro di un secondo.
-Wow! Sei stato più veloce del mio corpo, a guarirmi! Come hai fatto?- mi chiese stupita.
-Ho smesso di provare rabbia. Penso di averti aiutata a guarire, perché ho provato compassione e dispiacere nel vederti in quel modo.- le dissi anche io stupito.
-Wow. Sei veramente forte, Alex!- disse sorridente Caroline.
Era vero. Ero fortissimo. Avevo i poteri di un vampiro, ma non le debolezze di un vampiro. Ero comunque umano, ma non ero più a rischio di vita ogni 5 secondi.
L’unico problema, in quel momento, era Katherine. Ero preoccupato di turbarla con i poteri che avevo riavuto... E se avesse avuto paura dei miei poteri? Non potevo vivere senza di lei... L’unica cosa che volevo in quel momento, era che lei potesse avere parte dei miei poteri per poter stare tranquillamente insieme. Purtroppo, l’unico modo era quello di farla trasformare in vampiro. O forse anche io avevo qualche potere di trasformazione? Non lo sapevo, ma non credevo fosse possibile... Katherine non voleva tornare ad essere un vampiro... O almeno, non subito. Non ne sentiva il bisogno e io la amavo già da umana. Non mi interessava se dovevo controllare troppo i miei poteri. Dovevo riuscirci... Per lei.

PS: Questo capitolo è un po' statico perché sto preparando meglio il colpo di scena che ci sarà nel prossimo! :) Grazie a tutti!
  
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