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Autore: shiva95    21/04/2014    3 recensioni
I pensieri di Obito prima di andarsene per sempre, dopo essere stato sconfitto. Il suo odio, la sua rabbia, il suo rimpianto e il suo amore. Ma scoprirà che al momento della fine non sarà solo, non più. Sulle meravigliose note della canzone "Per dirti ciao!" di Tiziano Ferro. Spero di aver acceso almeno un po di interesse!! ^^ E' la mia prima song-fic e spero che vi piaccia!!! :3 Allora buona lettura e recensiteee!!!
[4^ classificata e vincitrice del premio Lacrima nell contest "Song-ficiton per tutti!" indetto da supersara89]
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Minato Namikaze, Obito Uchiha, Rin | Coppie: Obito/Rin
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Per dirti che ti amo

Magari un giorno avremo un posto anche nascosto pur distante dalle tante stanterie
in cui riposano gli amori ormai in disuso quelli non storici di cui nessuno parlerà.

Respiro stremato sdraiato sulla terra umida, completamente impregnata del mio sangue, mentre l'anima di Madara abbandona il mio corpo per seguire quella di Hashirama, entrambe finalmente in pace. Mentre le vedo salire verso il cielo ho una fitta di dolore al petto che mi fa uscire un rivolo di sangue dalla bocca, tremare convulsamente tutto il corpo e respirare ancora più difficilmente. Ci siamo, la fine è vicina. Se solo ripenso a quanto sono stato stupido ed egoista mi sento mancare il respiro. Come ho potuto? Come ho potuto farlo? Come ho potuto attaccare senza ritegno il mio compagno di squadra e il mio maestro, le uniche persone care che mi sono rimaste al mondo? Come?! Sento i miei occhi farsi umidi mentre vengo pervaso dal senso di colpa. Sono stato uno stupido, non ho altri aggettivi per definirmi. Il maestro Minato è sempre stato così gentile e comprensivo nei miei confronti, sempre disponibile ad aiutarmi in tutte le situazioni, anche quelle più disperate, e guarda come l'ho ripagato. L'ho attaccato senza pietà, infischiandomene di tutto quello che lui ha fatto per me. Sono solo un ingrato. Per non parlare di Kakashi, quello che considero il mio migliore amico, il fratello che non ho mai avuto e che non ho esitato ad accusare senza riserve di aver ucciso Rin, sputandogli addosso tutto il mio odio e definendolo un assassino. Solo ora mi rendo conto che lui non avrebbe mai fatto una cosa del genere volutamente, Rin deve essere stata daccordo e forse l'ha addirittura pregato di farlo. Kakashi le voleva bene, non l'avrebbe mai neanche sfiorata con un dito, e se si è comportato in quella maniera vuol dire che non poteva agire in nessun altro modo. Doveva andare così. Sono io il traditore, non lui. Sono io che li ho traditi, tutti e tre.

E rivela il tuo sorriso in una stella
se vorrai…per stasera andrebbe bene anche così.

Calde lacrime iniziano a solcarmi il volto, bagnadomi copiosamente le guance. Non ho la forza di asciugarmele, riesco a malapena a respirare. Sono un idiota, un completo idiota. Non ne ho mai combinata una giusta e la stessa cosa è accaduta oggi. Solo che questo errore lo pagherò con la mia vita. Iniziano a tremarmi le spalle mentre tento di trattenere i singhiozzi. Una folata di vento mi investe e sono assalito dai brividi che mi scuoto per tutto il corpo, sempre di più. Il freddo mi sta lentamente divorando, con la sua stretta ghiacciata e rigida. Probabilmente è dovuto anche al fatto che sto perdendo sangue, troppo sangue. Le lacrime cadono sempre più imperterrite, senza freni, finchè non sento una mano che mi asciuga la guancia sinistra. Riapro gli occhi, che avevo precedentemente chiuso alle prime lacrime, e vedo il volto di Kakashi. Sgrano le mie iridi mentre lo guardo sorridermi, un sorriso dolce, sincero, pieno d'affetto e d'amore. Un sorriso fraterno. Il mio cuore prende a battere più forte e, per l'emozione, mi sfugge un singhiozzo. Cerco di parlare ma lui me lo impedisce, scuotendo leggermente la testa e mettendomi un dito sulle labbra. Il suo sorriso si allarga, visibile anche sotto quella maschera che porta, e allora comprendo. Non c'è bisogno di nessuna parola, lui mi ha capito. Con un solo sguardo lui mi ha capito. Sento qualcuno sollevarmi la testa e appoggiarla su quelle che mi sembrano gambe. Cerco di tirare all'indietro la testa per vedere chi è, il mio cuore si stringe per la commozione. E' il maestro Minato, anch'esso con un sorriso dolce a piegarli la bocca, che prende ad accarezzarmi amorevolmente i capelli. Non resisto e, senza più trattenermi, prendo a piangere e a singhiozzare sempre più intensamente. Anche il maestro mi ha perdonato, gliel'ho letto nello sguardo. Quello sguardo quasi paterno che mi rivolgeva anche in passato. Non è cambiato nulla. Anche se divisi dal tempo e dal destino siamo rimasti la squadra allegra, caotica, un po' pazza ma dolce e comprensiva che siamo sempre stati. E lo saremo per sempre.

E non servirà più a niente la felicità
più a niente anche la fantasia…
mi accontenterò del tempo andato

Mi ricordo il giorno in cui Kakashi è diventato jonin, lo stesso giorno in cui siamo diventati una vera squadra e anche lo stesso giorno in cui le nostre vite sono cambiate per sempre. Tutti si erano ricordati di portati un regalo per la promozione, tranne io. Mi viene da ridere se solo ripenso alla figura che ho fatto. Ricordo che Rin ti aveva regalato un kit medico e io era geloso come non mai. Avevo notato che lei aveva una cotta per te, sempre serio e posato, e io, la cosa, proprio non la digerivo. Ero cotto di lei, peggio di una pera, ma guardava sempre te e mai me. E io, automaticamente, ti odiavo a morte. Mi scappa una leggera risata se ripenso a tutte le volte che abbiamo litigato e, per logica, a tutte le volte che il povero maestro Minato ha dovuto sedare le nostre sfuriate. Loro mi guardano con sguardo complice, intuendo il filo dei miei pensieri, e sorridono a loro volta con me. Ho perso il conto di tutte le volte che ci siamo scontrati, sia verbalmente che fisicamente, in cui a volte ci facevamo seriamente male, ma di cui non potevamo fare a meno. Sì, perchè col tempo, inconsciamente, ci abbiamo preso gusto. Abbiamo imparato, poco a poco, a rispettarci, sia come persone che come ninja, finendo per diventare amici per la pelle, anche se non lo sapevamo. E lo siamo ancora e mai smetteremo di esserlo.

Soffierà nel vento una lacrima
che tornerà da te…
per dirti ciao, ciao,
mio piccolo ricordo in cui nascosi anni di felicità…
ciao
e guardami affrontare questa vita
come fossi ancora qui.

Il mio sguardo si va a posare sull'occhio sinistro di Kakashi, il mio occhio, che gli ho donato, in quella caverna, tanti anni fa. Lui capisce, nuovamente, a cosa sto pensando e mi stringe la mano, in un gesto di conforto e sostegno. Minato, prendendo da una tasca della sua giacca un fazzoletto, comincia ad asciugarmi quelle piccole gocce salate, che non vogliono saperne di fermarsi, e che continuano, ostinate, a inumidirmi le gote. Sento un bruciore tremendo espandersi nella gola e prendo a tossire all'impazzata, sputando sangue poco prima di fermarmi. Kakashi, con il dorso della mano, mi pulisce la bocca e il mento, macchiati di rosso, mentre il mestro continua a tamponare le mie lacrime infinite. In quel momento, quando io e Kakashi abbiamo combattuto come due veri compagni, mi sono sentito felice. L'unico ricordo che in tutti questi anni è stato capace, ogni singola volta, di farmi, anche se per pochi momenti, sorridere felice è sempre stato quello. E mai me lo potrò dimenticare. Mai...

Magari un giorno l’universo accoglierà la mia richiesta
e ci riporterà vicini,
tra l’aldilà e il mio nido di città c’è molta differenza
anche se provo a non vederla.

Lo sguardo mi si annebbia e comincio a vedere, a tratti, sfuocato. Non manca molto ormai. Però non ho rimpianti, perchè so di essere stato perdonato. Kakashi, maetro Minato, forse un giorno ci rivedremo. Chissà... Sarebbe bello, di nuovo tutti e quattro insieme a ridere, scherzare e litigare come una volta. Sarebbe stupendo e prego che succeda, forse in un futuro neanche troppo lontano. E questa volta darò valore a ogni singolo minuti, secondo e istante trascorso in vostra compagnia, con quella che ormai è la mia famiglia.

E giro il mondo, e chiamerò il tuo nome per millenni
e ti rivelerai quando non lo vorrò più…
e non adesso qui, su questo letto in cui, tragico, mi accorgo
che il tuo odore sta svanendo lento.

Sento il freddo impadronirsi del mio corpo, mentre comincio a perdere la sensibilità delle braccia e delle mani. Di riflesso stringo disperatamente la mano di Kakashi, calda e rassicurante, che aumenta la sua stretta sulla mia, come a volermi proteggere, scacciando, anche se in parte, la mia paura. Sento Minato allontanare il fazzoletto dal mio viso, ormai asciutto, e stringermi forte a se con le sue braccia, come a volermi dire che non sono solo. Ora vorrei solo che anche Rin fosse qui. Credo di non aver mai smesso di amarla e non penso che smetterò mai. Per me è stato un colpo di fulmie, mi sono innamorato di lei non appena ho incrociato il suo sguardo per la prima volta. E anche se non sono mai stato ricambiato io non posso che provare un affetto incondizionato per lei, un affetto che sempre proverò. Non sento più le gambe e non riesco neanche più a muoverle, come il resto del mio corpo ormai esamine.

Soffierà nel vento una lacrima che tornerà da te…
per dirti ciao, ciao
mio piccolo ricordo in
cui nascosi anni di felicità…
ciao
e guarda con orgoglio chi sostiene anche le guerre che non può.

Rin... Lei è sempre stata così solare, allegra e coraggiosa. Altruista, cercava di aiutare gli altri in ogni situazione, me in particolar modo, visto che finivo sempre nei guai. La cosa che più mi piace di lei è il suo sorriso dolce e genuino, mai scontato, che saprebbe portare la luce anche nei giorni più oscuri. Ed è questo che lei faceva, con il suo sorriso Rin illuminava le mie giornate. Io ero sempre allegro e sorridente perchè vedevo lei, che ogni volta, anche con un semplice sguardo, mi donava una carica di energia e positività che, a volte, spaventava anche me. Kakashi si avvicina di più al mio viso e mi lascia una carezza sulla guancia, mentre una lacrima scivola dal suo occhio per poi scomparire nella maschera. Io gli sorrido, a lui e poi al maetro Minato, che mi deposita un delicato bacio tra i capelli. Sono sollevato, perchè anche se ho perso questa guerra sono felice di averla combattuta. Può sembrare un controsenso ma è così, sono felice. Sono felice perchè è proprio grazie a tutto questo se ho potuto riabbracciare, finalmente, la mia sola ed unica squadra.

E senza pace dentro al petto
so che non posso fare tutto…
ma se tornassi farei tutto e basta.
E guardo fisso quella porta
perchè se entrassi un’altra volta vorrebbe dire che anche io son morto gia...

In questo momento vorrei tanto tornare indietro. Tornare indietro a quel giorno e impedire la nostra separazione. Ma non si può. Vedendo il mio compagno, nonchè fratello, e il mio amato maetro sorridermi, con le lacrime che rigano i loro volti, non posso fare altro che rassegnarmi e sorridere di rimando, per l'ultima volta. Kakashi si accascia su di me, in un abbraccio disperato, d'addio, mentre il maestro Minato rafforza il suo. Entrambi cominciano a tremare, come delle foglie, percependo, con dolore e sofferenza, che la mia vita sta giungendo al termine del suo cammino. Il loro affetto mi riscalda il cuore, attenuando il dolore che ho nel petto, riscaldandomi piacevolmente l'animo. Grazie. A entrambi. Per tutto quello che avete fatto per me. Grazie. Davanti ai miei occhi, ormai stanchi e pesanti, vedo comparire una luce in lontananza, bianca e candida. Una luce che strasmette serenità e pace, sia al mio corpo che al mio spirito. Una luce che porta alle mie narici il suo profumo, come fosse un sogno.

Ciao… e tornerei da te,
per dirti ciao, ciao… mio piccolo miracolo
sceso dal cielo per amare me.

E la vedo, il mio angelo. Rin si avvicina a me, con una sorriso talmente bello da farmi tremare tutto il corpo dalla gioia. E' così bella, che non riesco a credere che sia qui. Per me. I suoi capelli scuri, lisci e fluenti, sono tempestati di riflessi argenei, le sue labbra rosee e piene, delicate come i petali del più bello dei fiori, le sue guance candide con quei due segni viola, tipici del suo clan, che mi piacciono tanto e i suoi splendidi occhi, che sembrano risplendere di luce propria e che sempre mi hanno affascinato. La vedo allungare una mano e porgermela, con la grazia e la gentilezza degne di una dea. Nelle sue dolci iridi vedo un amore infinito, capace di sciogliere anche il più gelido degli animi. E che adesso sta donando a me. Per l'eternità...

Ciao.. e cadono i ricordi e cade tutto l’universo e tu stai lì.
La vita come tu te la ricordi, un giorno se ne andò con te.

Guardo per l'ultima volta i miei due compagni, che rimarranno e che porterò sempre nel mio cuore, e stringo delicatamente la mano che mi viene posta. Se possibile il suo sorriso si fa ancora più incantevole, facendomi ritrovare ad arrossire. Il calore di quella luce mi invade, insinuandosi in ogni parte del mio essere, e mi sento più leggero, come se tutte le mie preoccupazioni e paure fossero svanite di colpo. Emetto un gemito di piacere e Rin mi abbraccia, forte, mentre ci solleviamo in aria. Le mie braccia si chiudono autonomamente su di lei, in una stretta delicata ma decisa, mentre io respiro avido il suo profumo di lavanda. Il suo corpo, così soffice e minuto, risana e rilassa completamente il mio, prima stanco e dolorante. Non desidero altro, solo di poter restare così, stretto alla mia unica ragione di vita. Lei mi accarezza una guancia e mi guarda intensamente, dritto negli occhi.
"Sarà così" mi sta dicendo, come ad intuire il mio desiderio. Vuole farmi capire che non ci separeremo, mai più. I miei occhi si fanno nuovamente umidi e, non trovando un motivo per trattenermi, comincio a versare lacrime copiosamente, questa volta di felicità. Rin poggia la testa sul mio petto e chiude gli occhi, lasciandosi cullare dai battiti del mio cuore. Io appoggio il mento sui suo capelli e la stringo di più fra le mie braccia. Sento di stare per scoppiare dalla felicità, ma c'è ancora una cosa che devo fare. Mi scosto leggermente dall'abbraccio, quel tanto che basta per prenderle il volto tra le mani e posarle un delicato e casto bacio a fior di labbra. Le sue sono soffici, dolci e umide. Quando mi stacco da lei vedo le sue gote di un color rosso cremisi. Non credo se lo aspettasse. Infatti per l'imbarazzo affonda il viso sul mio torate, facendomi scappare una risata. Non è cambiata. E' rimasta la timida e innocente Rin che conoscevo. La mia Rin. Ci stringiamo nuovamente, l'uno all'altra, godendo del nostro reciproco tepore. Ora avrò a disposizione tutta l'eternità per dirtelo. Per dirti che, sempre, sarai la mia luce nell'oscurità. Per dirti che il mio cuore appartiene solo a te, così come la mia anima. Per dirti che sempre ti proteggerò. Per dirti che ti amo.





Arem dell'Autrice
Ciauuu ragazziii!!! :3 Allora? Che ne pensate? Ho voluto mettere a fuoco i pensieri del nostro Obito, sperando di aver colto la sua essenza.
Spero vivamente che vi piaccia (anche perchè è la prima song-fic che scrivo e sono un LEGGERMENTE nervosa!!!) ^^ Spero che vi piaccia e che recensirete in molti (per favore?) :3
Desidero anche dare un ringraziamento speciale a supersara e Ayumu_7, autrici a dir poco meravigliose, e fabisweetheart, che scrive le migliori recensioni del mondo!!! ^^ Grazie mille a tutte e tre per il vostro sostegno!!! :3
Bene, detto questo vi saluto e alla prossima, spero! ^^
Baciii!!! <3 <3 <3
  
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