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Autore: Ice Star    21/04/2014    11 recensioni
-Non sono....veramente qui...- disse affannosamente il verde
-Cosa significa che non sei qui? Perchè dovrei salvarti?- chise agitata la rossa
-Non lo so....non so perché solo tu puoi salvarmi, così....così come non so dove mi trovo...so solo che..-fece una lunga pausa, prendendo fiato -.. sono morto, in un certo senso- sorrise amaro.
-M-Morto?-chiese incredula.
-Ma non per sempre!- cercò di correggersi -Dovete aiutarmi....sono tutti in pericolo....siamo in pericolo-
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Mugiwara, Nico Robin, Nuovo personaggio | Coppie: Nami/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

 

Era una giornata tranquilla e i Mugiwara si erano separati per girare l'ennesima isola:

Zoro era rimasto di guardia alla nave, approfittandone per allenarsi con tranquillità.

Chopper e Sanji erano andati a fare la spesa e a cercare qualche nuova medicina.

Usopp e Franky si erano diretti alla falegnameria, per trovare dell'ottima legna per la Sunny.

Rufy e Brook erano andati a girovagare senza meta, fermandosi di tanto in tanto in qualche locanda.

Nami e Robin erano andate a fare compere ed ora, piene di buste,si stavano gustando una limonata sedute su di una panchina.

 

L'isola su cui erano approdati quella mattina era un'isola di piccole dimensioni dal clima autunnale.

Al centro si innalzava un'imponente montagna, interamente ricoperta da foreste con foglie color oro, mentre sulla costa vi erano numerose cittadine.

Niente Marina o Governo mondiale, potevano stare tranquilli.

 

Nami si guardò intorno, incantata dai giochi di luce delle foglie degli alberi:la piazza intorno a loro era molto grande, circondata interamente da alberi con foglie rosse e dorate.La luce, passando attraverso i rami, regalava al posto un'atmosfera incantata e rilassante.

Le case, inoltre, erano dipinte con gli stessi colori delle foglie autunnali, quasi a volersi omologare al magico ambiente che le circondava.

 

Alle loro spalle vi era una fontana, al centro della quale si ergeva la statua di un'umile donna con un'otre tra le mani, dalla quale zampillava l'acqua limpida.

-E' un posto meraviglioso- disse Nami, dando voce ai suoi pensieri

-Si, è così rilassante..- asserì Robin, osservando due bambini giocare a palla sereni.

Uno aveva dei corti capelli neri e gli occhi castani, mentre l'altro aveva dei capelli castani, lunghi fino alle spalle, e due occhioni verdi, contornati da un paio di occhiali da vista dalla montatura quadrata.

 

-Guarda come si divertono..- disse pensierosa, la mora-..sarebbe bello poter tornare bambini....-

La rossa osservò il volto rilassato e lo sguardo perso della compagna, per poi posare gli occhi sui due bambini intenti a giocare

Tornare bambini....senza colpe, senza paura, senza doveri o dolori....Sarebbe meraviglioso”pensò la navigatrice.

-Allora, sorellina....cosa mi dici di Bushido-san?-domandò a bruciapelo l'archeologa, cambiando bruscamente argomento.

Nami trasalì, puntando il suo sguardo confuso e imbarazzato negli occhi della compagna

-M-Ma...che dici Robin?Cosa centra quel buzzurro adesso?- le rispose impacciata la ragazza, avvampando in viso

-Non gli hai ancora detto ciò che provi?Sai da tempo di amarlo..- continuò saggiamente la donna, mentre sorseggiava la limonata dalla cannuccia

-I-Io...non ci riesco...-ammise, abbassando tristemente lo sguardo -ogni volta che ne ho l'occasione, mi blocco..- girò piano la cannuccia nel bicchiere, osservando atona la limonata

-Hai solo paura di un suo rifiuto, ma la devi superare....anche lui prova le stesse cose e...-

-Come fai a saperlo?!Come fai ad esserne così sicura?! E se lui mi rifiutasse!? Io....io non lo sopporterei!-

-Se non ci provi, non lo saprai mai! Preferisci tenerti tutto dentro e restare incerta per sempre....o dirgli tutto e rischiare di essere felice?!-

Nami strabuzzò gli occhi.

Robin non aveva mai alzato la voce, in nessuna occasione ed ora....le stava urlando contro.

-C-Che ti prende?Perché urli?- le domando in un sussurro

-Non mi vuoi ascoltare. Questo è l'unico modo per farmi sentire...e poi...colui che ami ti ricambia..-le rispose, puntando lo sguardo al cielo

-..Non sono arrabbiata con te, voglio solo che tu sia felice!- sorise bonaria, voltandosi nuovamente verso l'amica.

-Ma anche il tuo amore è ricambiato...- sussurrò Nami -..Anche Rufy ti ama!- disse sorridendo

-Non credo che Rufy amerebbe una donna più vecchia di lui e noiosa come me...- disse triste la mora, guardando nuovamente i bambini che giocavano.

 

All'improvviso i due bambini vennero raggiunti da una terza bambina, che teneva qualcosa in braccio.

La bambina aveva due occhioni azzurri e dei lunghi capelli biondi, raccolte in due treccine;il suo viso sembrava triste e preoccupato.

Nami lasciò perdere l'argomento e, incuriosita, si avvicinò alla piccola, chiedendole il perché della sua agitazione.

-L'ho trovato davanti casa, era ridotto così....non so cosa fare...- disse la piccola, osservando il gattino tra le proprie braccia.

Il piccolo era un gatto dal pelo nero e corto, con tre strisce bianche sulla punta della coda. Aveva un' orecchio lacerato, la zampetta anteriore probabilmente rotta, ed era ricoperto di graffi in più punti;in più era tutto bagnato!

-Cosa vuoi fare, Nami?- domandò l'archeologa che, avvicinatasi alla compagna, aveva notato il suo sguardo pensieroso.

Nami tese le braccia e prese il gattino sotto i volti comfusi dei bambini

-Non vi preoccupate, conosco qualcuno che riuscirà ad aiutarlo..- sorrise bonaria, cedendo la limonata alla bambina.

-Si!- disse la piccola -Ma poi....mi dirai se sta bene?-chiese imbarazzata.

-Certamente!- rispose gaia la ragazza.

-Allora...io sono Riku e loro sono Kenta e Heiji...-disse la piccola Riku, indicando rispettivamente il bambino con gli occhiali e quello dai capelli corvini.

-Piacere, io mi chiamo Nami e lei è Robin..-rispose la rossa

La piccola sorrise, correndo via con i suoi amici -Grazie per la limonata, Nami!- salutò da lontano.

-Sarà stato un bene dire loro i nostri nomi?-domandò dubbiosa la mora

-Non ti preoccupare, sono solo dei bambini..-rispose, salutando con la mano i tre bambini.

-Si, hai ragione....allora, mi occupo io delle buste?-domandò Robin, incamminandosi verso la panchina su cui si erano sedute in precedenza.

-Si, grazie...-rispose Nami, osservando pensierosa il piccolo micio tra le sue braccia.

E' strano....quando guardo questo gattino....è come se non fosse la prima volta che lo vedo...”

-Andiamo!- la richiamò la mora, caricandosi il peso della maggior parte delle buste

-Si...-

Le due si incamminarono verso la nave...

 

 

Intanto, nelle vie dedicate ai negozi alimentari....

 

Sanji camminava tranquillo, carico di buste piene di cibo.

Chissà come saranno felici le mie dee....cucinerò per loro qualcosa di delizioso e per ripagarmi loro....” pensò il cuoco dongiovanni, crogiolandosi tra pensieri poco casti ed anche surreali.

-Ehi, Sanji...- lo richiamò il piccolo Chopper, tramutato nella sua forma animale ed anche lui con lo zaino carico di erbe mediche appena e cibarie appena acquistate -..sento uno strano odore..-

-Cosa?- domandò il biondo, voltandosi serio verso il compagno -Ci sono dei Marines o dei cacciatori di taglie?-

-No..-rispose il piccolo medico, annusando l'aria intorno a sé e dirigendosi verso una piccola via -..è l'odore di Zoro!-affermò convinto

-Che?Il marimo? Non è possibile, aveva detto che sarebbe rimasto a guardia della nave- disse il cuoco, accendendosi una sigaretta

-Ma lo sento...proviene da quel vicolo..- disse la renna, dirigendosi verso un vicolo buio.

Sanji seguì il compagno e, voltato l'angolo, si ritrovò in un vicolo cieco.

Chopper si era tramutato nella sua forma normale e si era inginocchiato di fronte al muro.

Era immobile.

-Ehi, Chopper..-lo richiamò il cuoco, avvicinandosi -..andiamocene, quì non c'è nien..-

Appena vide ciò che la renna teneva tra gli zoccoli, gli cadde la sigaretta dalle labbra e rimase senza parole.

-Dobbiamo avvertire gli altri!Deve essere successo qualcosa a Zoro!- urlò la piccola renna.

Ai piedi del muro vi erano le tre spade di Zoro accatastate assieme ai suoi vestiti, sporchi di sangue.

 

I due raccolsero tutto e si avviarono di corsa verso la nave.

 

Ma, cosa può essere successo a Zoro?!...”pensò il piccolo medico mentre, ritrasformatosi nella sua forma animale, correva al massimo della velocità.....






Angolo dell'autrice

Dopo un pò di tempo di inattività sono tornata con questa mia folle idea!! 
Spero che vi abbia incuriosito e che mi lasciate qualche recensione con consigli, pareri o anche critiche.Tutto serve per migliorare  ^^
Bhe.....chissà se nelle vostre menti avete qualche idea su ciò che sta succedendo....se è così, DIMENTICATEVELE perchè la storia è mooooltooo intricata e non so nemmeno io da dove mi sia venuta l'idea.
Alla prossima^-^
Baci,
Star

  
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