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Autore: Holkay    21/04/2014    3 recensioni
Le iridi di due marroni diversi si intrecciano, creando un energia che solo loro possono riuscire a sentire.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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College “Robert E. Lee” solita giornata noiosa di scuola, solito sole coperto dalle nuvole grigiastre, quel tipo di cielo che ti fa tenere gli occhi socchiusi per la strana luce.
Liam attraversa il lungo viale che porta all'entrata dell'istituto, stretti al petto i suoi libri oltre a quelli che porta nella tracolla di pelle marrone che ha ereditato dal fratello maggiore.
Cammina a testa bassa accompagnato dal vociare degli alunni che sono sparsi intorno a lui per il grande prato sempre verde.
Vorrebbe avere il potere dell'invisibilità in determinati momenti.
Appena compiuti i sedici anni, Liam, ha chiesto in regalalo l'auto dai genitori, così da evitare il bus scolastico ogni mattina, così da evitare gli sguardi degli altri ragazzi, ogni mattina.
Non è mai stato vittima di bullismo, solo all'inizio del primo anno di liceo aveva qualche ragazzo che lo importunava ma allora c'era il fratello che, frequentando l'ultimo anno, lo proteggeva.
George morì al ritorno del ballo di fine anno, un incidente stradale fatale, sarebbe dovuto partire dopo l'estate per la più famigerata università di Philadelphia.
Questo avvenimento cambiò radicalmente la vita di Liam, si chiuse in casa iniziando a studiare in modo compulsivo, si nascondeva tra i libri.
Studiava anche quando non ce n'era bisogno, voleva affogare i ricordi ed il dolore con le nozioni di chimica e biologia.
E' proprio alla lezione di quest'ultima che si sta recando, è la sua materia preferita.
Dall'altra parte dell'istituto intanto, seduto sulla spalliera di una panchina che fuma la sua ennesima sigaretta, c'è Zayn.
La giacca di pelle gli fascia le spalle larghe dovute alla palestra, le gambe affusolate strette nel jeans scuro sono leggermente allungate sul ferro dipinto di verde.
Intorno a lui qualche ragazza, il loro tono di voce è troppo alto e le risate troppo sguaiate.
Stanno cercando di far colpo sul moro che però sembra non filarsele per nulla.
Una di loro si azzarda ad allungare una mano per sfiorare il braccio di Zayn, ricevendo uno stentato sguardo con un accenno di sorriso.
Non sopporta che gli sta troppo addosso, sopratutto le ragazze dell'istituto.
Ha sempre avuto la fama del Don Giovanni, ma in realtà non è mai stato fidanzato seriamente, ha solo avuto qualche storia di poco conto, almeno per lui.
Abbassa sugli occhi i Ray-Ban che aveva incastrati tra i capelli fino a poco prima, per proteggersi dal sole ma soprattutto per non far capire dove va a fermarsi il suo sguardo.
La vita di Zayn è sempre stata un dubbio, nulla è stato sicuro o dovuto.
A partire da quando i suoi genitori hanno divorziato, il giudice lasciò a lui la scelta con chi andare a vivere, ovviamente avendo solo sei anni preferì la madre, lei sapeva preparare i migliori pancake.
Poi arrivò la scelta della città nella quale vivere quando la mamma incontrò il suo attuale fidanzato, poi che scuola frequentare ed ora da un anno e mezzo, Zayn, ha messo in dubbio la sua sessualità.
E' iniziato tutto un giorno d'inverno, quando all'interno di un negozio di abbigliamento maschile si ritrovò a fissare il riflesso di un ragazzo nello specchio.
Rimase fermo per un minuto intero, sentii in lui come una stretta quando gli occhi color giada del ragazzo si incrociarono con i suoi, così scosse la testa e riprese a guardare le magliette piegate sul banco.
Zayn voleva far finta di nulla, pensare che fosse stato solo un caso, che la stretta allo stomaco era dovuta alla fame e non allo splendido colore che avevano le iridi di quel ragazzo.
Si ritrovò a pensare e ripensare a ciò, voleva nasconderlo a se stesso, sarebbe stata una vergogna, non conosceva nessuno che fosse omosessuale e non voleva diventarlo.

Quando però si ritrovò a provare piacere nell'osservare figure maschili, si arrese con se stesso ed imparò a convivere con il suo piccolo segreto.

Gli occhiali scuri servono proprio a questo, può guardare per quanto tempo vuole i giocatori della squadra di football, senza che nessuno se ne accorga.
Il suono della campanella però lo distrae dal suo intento, facendogli scappare uno sbuffo dalle labbra.
“Ci vediamo in mensa ZayZay” cinguetta una delle tre ragazze che erano rimaste a chiacchierare davanti a lui per tutto il tempo.
Lui fa un cenno con la testa e spegne la sigaretta contro il posacenere in ferro battuto, prima di entrare nell'istituto.
Cammina lentamente per i corridoi, non ha voglia di entrare nella classe di biologia, soprattutto perché il rapporto che ha con la professoressa, non sono mai andati d'accordo.
Raggiunge la classe ormai in ritardo e quando apre la porta la professoressa senza nemmeno alzare la testa dal registro, borbotta
“Malik, vicino a Payne così forse impari per osmosi.”.
Zayn fa scorrere lo sguardo sulla classe, fino a trovare il ragazzo di cui parla l'insegnante.
Strusciando gli stivaletti neri contro il pavimento si dirige fino al ragazzo che occupa il banco alla terza fila accanto alla finestra.
Ci sono anche altri posti vuoti nella classe e non capisce perché Liam si sia seduto lì da solo.
Accanto a se ha posto qualche libro, come a volersi creare una protezione.
Zayn storce il muso osservandolo per qualche attimo e poi occupa la sedia accanto a lui.
“Ciao” bisbiglia dato che la professoressa ha già iniziato a spiegare.
Ciò che riceve in risposta è un impercettibile cenno con il capo.
Il moro alza le spalle, non comprende il comportamento di Liam che intanto è già preso dalla lezione, quasi come se le parole della professoressa fossero calamite.
Zayn tenta di dedicare l'attenzione alla spiegazione ma all'improvviso un profumo di menta gli invade le narici, incuriosendolo, vuole capire da dove proviene.
Si muove sulla sedia cercando di capire la fonte, ma lo sente vicino.
Nel momento in cui realizza che si tratta qualcuno intorno a lui, Liam alza la mano per rispondere ad una domanda posta all'intera classe.
Quello spostamento d'aria fa arrivare un'altra ondata di profumo verso il naso di Zayn, facendogli così realizzare che si tratta del profumo usato dal ragazzo.
Cullato da quell'aroma, ruba la matita del suo compagno di banco ed inizia a disegnare sul foglio a quadretti.
Prima delinea un profilo poi va a disegnare i dettagli, creando così il ritratto di un ragazzo, al quale però ancora non si può dare un'identità precisa.
Liam abbassa il viso per poter scrivere gli appunti ricavati dalla spiegazione appena finita e con la coda dell'occhio scorge la piccola opera fatta dal suo vicino.
Per un momento balena in lui l'assurda idea che quello ritratto possa essere lui.
In quell'istante Zayn abbassa la matita sul foglio andando a creare una piccola voglia al centro del collo.
Le parole escono in modo automatico dalla bocca di Liam.
“Ma quello son...” riesce a chiedere a bassa voce quando viene interrotto dalla professoressa.
“Payne, sarà lei a svolgere il progetto quindi resterà qui in laboratorio oggi pomeriggio” la donna fa una piccola pausa per poi riprendere a parlare “ e l'aiuterà il suo compagno di banco”.
Entrambi i ragazzi, dopo questa affermazione alzando di scatto la testa verso l'insegnante.
Zayn con gli occhi sgranati, facendo scivolare dalle dita la matita con la quale stava disegnando, mentre le gote di Liam diventano sempre più rosse.
Quest'ultimo porta per un istante lo sguardo verso il disegno e poi verso il moro che, sentendosi osservato, accartoccia con un veloce gesto il foglio di carta.
Si sono sentiti entrambi esposti, Zayn da parte sua stava mettendo in pericolo un segreto troppo importante, mentre Liam aveva capito che fosse lui nel ritratto fatto dal ragazzo, facendogli così crollare la maschera.
Una volta finita la lezione i due ragazzi si separano in modo repentino.
Liam recupera i libri, portandoli di nuovo al petto mentre sulla spalla lo zaino a tracolla pesa, piegandolo ancora di più su se stesso.
Zayn invece estrae dalla tasca il pacchetto di sigarette incastrandone una tra le labbra.
Senza nemmeno scambiarsi uno sguardo escono dalla classe velocemente, prendendo due direzioni opposte, il primo verso gli armadietti ed il secondo verso il giardino sul retro.
Nella testa di Liam continua ad apparire il disegno che aveva visto, è sicuro si tratti di lui, non è cosa di tutti avere la voglia al di sotto del pomo d'Adamo.
Impila i libri nell'armadietto dopo averlo aperto con non poca fatica ed osserva la foto del fratello attaccata al piccolo sportello laccato di rosso.
George era l'unico a sapere del suo segreto, l'unico a sapere che fin da piccolo era attratto dai ragazzi.
Glielo aveva confessato verso i tredicianni, quando iniziavano a girargli intorno alcune amiche.
Il fratello maggiore, saggiamente, gli disse che forse si trattava di una semplice confusione adolescenziale ma con il passare degli anni la situazione non cambio e Liam fu costretto confermare la cosa al fratello.
George era molto protettivo, gli disse che se avesse voluto svelarlo lui sarebbe stato sempre dalla sua parte, ma Liam decise di tenerlo per se fino a quando non avrebbe trovato il vero amore.
Cullato dai ricordi del fratello il ragazzo si incammina verso la sala mensa, sempre con la testa china verso terra.
Quando entra nella grande mensa si sente osservato, come suo solito, ma questa volta sente uno sguardo che gli brucia la pelle, che non lo mette in disagio, ma che lo fa sorridere.
Prende un vassoio e si mette in fila per poter consumare il pranzo.
Quando Liam si gira per cercare il tavolo più nascosto della sala, nota un ragazzo seduto poco distante dal punto in cui è in quel momento che guarda nella sua direzione, Zayn.
Con le guance che vanno a fuoco si dirige al primo tavolo vuoto e mangia in velocità ciò che ha scelto.
Zayn ha già pranzato, o almeno ci ha provato, l'odore di menta permane nelle sue narici chiudendogli così lo stomaco in modo piacevole, non vede l'ora di entrare in quel laboratorio di biologia per essere di nuovo accanto a Liam.
Lo osserva attraverso gli occhiali scuri, proprio come suo solito, notando che il ragazzo si sente osservato e si muove ancora più goffamente del solito.
Una campanella prolungata annuncia la fine di tutte le lezioni facendo spuntare sul viso di Zayn un abbozzo di sorriso.
Si alza con uno scatto aggiustandosi la giacca di pelle sulle spalle ed attraversa la sala uscendo così di nuovo nel corridoio.
Cammina contro corrente, tutti i suoi compagni lo salutano felici di poter tornare a casa, mentre Zayn indossa una maschera facendosi vedere nervoso a causa del progetto che lo ha incastrato qui.

Quando finalmente arriva nell'aula prende posto al banco perfettamente al centro.
La stanza è nella penombra, ha solo acceso un neon lasciando così mezza classe quasi buia.
Giocherella con una provetta di vetro tra le dita muovendo in maniera nervosa la gamba accanto allo sgabello.
Liam lo raggiunge dopo qualche minuto, sobbalzando quando lo trova già lì seduto.
“Zayn sei già qui” bisbiglia a bassa voce cercando chissà cosa tra i libri.
“Sì, così facciamo prima” borbotta Zayn, fintamente annoiato.
Deve mantenere la sua maschera da duro, almeno per l'inizio.

Liam lo raggiunge, inciampando in un filo collegato a chissà cosa quasi cadendo faccia a terra.
Zayn si lascia scappare una risata facendo avvampare il povero maldestro.
Si siede accanto a lui ed apre il libro di Biologia cercando la nozione per poter fare l'esperimento.
“Allora io faccio la pratica e tu la teoria” spiega Liam guardando le ampolle davanti a se.
Gli occhi dei ragazzi non si sono mai incrociati da quando sono nello stesso luogo.
“Perché io non posso fare la pratica?” domanda aggrottando le sopracciglia Zayn, non è uno al quale piace restare a guardare.
“Perché sennò fai danni” risponde diretto e sicuro Liam, girandosi verso di lui.
Le iridi di due marroni diversi si intrecciano, creando un energia che solo loro possono riuscire a sentire.
Zayn resta in silenzio mentre Liam, qualche istante dopo, distoglie lo sguardo riportandolo sul libro.
Il moro riesce a cogliere il rossore sulle gote dell'altro ragazzo, rendendolo ancora più piacevole ai suoi occhi.
Incomincia a dettargli appunti su ciò che fa, continuando a passare piastrine sotto al microscopio.
“Ora prova a vedere tu” mormora Liam ancora a testa bassa spostando lo strumento, con una mano, verso il ragazzo.
Il movimento porta di nuovo nell'aria quell'odore bellissimo.
“Menta” sussurra con un filo di voce Zayn mentre posiziona davanti a se il microscopio.
“Cosa?” domanda Liam, girando di scatto il volto verso quello del ragazzo.
La luce gialla del lampione posto fuori dalla finestra gli illumina metà viso, i capelli castano chiaro brillano a questo riflesso contornandogli ancora meglio il viso.
E' come se il tempo tra di loro si sia fermato, nessun rumore, nessun pensiero.
Zayn d'impulso alza una mano all'altezza della mascella del ragazzo e l'avvolge con il palmo, si avvicina lentamente a lui e preme le labbra contro le sue.
Liam resta immobile, inerme, ma sente le labbra pizzicargli ed una strana sensazione nello stomaco.
Seguendo l'istinto appoggia una mano dietro la sua nuca premendo le dita contro di questa, ricambiando così dolcemente il bacio.
Un segreto condiviso con chi ti può capire, è ancora più bello da custodire.



Angolo autrice:
Questa Ziam la dedico alla mia Nora.
Le ho fatto una piccola sorpresa.
E' la mia prima Ziam, chiedo venia se può sembrare stupida o banale, ma avevo voglia di scrivere e di fare qualcosa per quella caccolina.
Ti voglio bene, mia persona.
Spero vi piaccia.

Much love.

Holkay xx

   
 
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