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Autore: Emy96    21/04/2014    2 recensioni
[Disney Crossover ]
Nascondere un drago non è semplice, soprattutto se il nome di quel drago è Sdentato è il suo cavagliere è Hiccup Dragoon, Tassorosso determinato a imparare a volare in groppa del suo amico per conquistare il cuore della ragazza più tosta che conosce.
Salirono ancora più in alto nel cielo, per poi lanciarsi in picchiata, deviando all’ultimo secondo l’impatto con il suolo. Da lì in poi gli sembrò di non aver mai fatto nient’altro in tutta la vita. Sentiva solo il vento tra i capelli, i muscoli tesi di Sdentato sotto la sua pelle e il freddo della notte che gli intorpidiva gli arti.
Si sentiva finalmente se stesso ed era fantastico.
Storia partecipante al contest "Disney at Hogwarts!" indetto da ellacowgirl sul forum di efp.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Un segreto ingombrante
 

 

*Bum!*
L’ennesima caduta e l’ennesimo fallimento.
Hiccup si rialzò da terra il più lentamente possibile. Aveva dolore ovunque. Gli pareva che ogni muscolo del suo corpo stesse urlando di dolore. Chissà per quale ragione l’atterraggio era l’unica cosa che non riuscivano a fare. Eppure lui e il suo drago erano migliorati molto nelle ultime settimane. La volta prima avevano  addirittura effettuato un giro della morte completo.
- Ehy, tutto bene? Qualcosa di rotto?-
Una mano delicata si posò sulla sua spalla destra ed i suoi occhi verdi bosco si scontrarono con due iridi dello stesso colore, ma dalle tonalità più lievi. Il ragazzo scosse la testa e si mise in posizione eretta, senza però riuscire a trattenere alcuni gemiti.
- Sono a pezzi…- sussurrò con un filo di voce.
- Vedila dal lato positivo. Sei stato sbalzato nuovamente dalla sella, questo è vero, però siete riusciti a mantenere l’equilibrio fin quasi al momento di dover toccare terra. Non è molto ma è già un miglioramento, non credi?-
Accennò un sorriso, ricambiato prontamente dalla sua interlocutrice che si accarezzò distrattamente i lunghi capelli dorati.
- Vuoi che ti dia una mano o preferisci riprovarci un’altra volta? -
- No, grazie Rapunzel. Credo di poter resistere ancora un po’-
Il sorriso della ragazza si addolcì.
-Bene! Così ti voglio! Determinato a voler raggiungere il tuo obbiettivo! Andiamo  allora, non perdiamo altro tempo-
Si avvicinarono lentamente alla creatura scura che accovacciata attendeva pazientemente il ritorno del suo amico. Di fianco ad essa c’era una giovane dai capelli neri come la notte, che si confondevano con la stoffa scura della divisa scolastica. Ella stava accarezzando il mento di Sdentato, perché era quello il vero nome della strana creatura, che produceva un lieve ronfare, come un gatto.
- Mulan non dovresti lodarlo. Insomma, non è ancora riuscito a fare un atterraggio decente, non merita tutte queste attenzioni-
A parlare era stato un piccolo draghetto rosso dai lunghi baffi attorcigliati, che continuava a guardare Sdentato con superiorità, nonostante esso lo superasse di molte spanne.
-Andiamo Mushu, non fare il guastafeste. Hiccup e Sdentato sono migliorati molto dalla scorsa settimana e oramai sono quasi riusciti a perfezionare la fase di atterraggio. Non è vero Sdentato?-
Il drago scodinzolò felice, dando dei colpetti affettuosi alla mano di Mulan.
- Pfui! Ruffiano di una furia buia. Se avessi le mie reali dimensioni ti farei vedere come si esegue davvero un atterraggio come si deve…- borbottò Mushu,  risalendo sulla spalla destra della ragazza.
Mulan ridacchiò, voltandosi a guardare Hiccup e Rapunzel, che si stavano avvicinando lentamente a loro tre.
Se qualche settimana prima qualcuno le avesse detto che si sarebbe ritrovata ad avere a che fare con Hiccup Dragoon per aiutarlo a insegnare a un cucciolo di drago a volare, di sicuro Mulan  gli avrebbe riso in faccia.
Hiccup Dragoon, il classico Tassorosso portato per erbologia e cura delle creature magiche dall’enorme pazienza che possedeva un drago tutto suo, per giunta rubato? Era assolutamente qualcosa di impossibile, a cui lei non avrebbe mai creduto se non lo avesse visto con i propri occhi, cosa che alla fine era effettivamente successa.
Certo, quel sabato pomeriggio a Hogsmeade con Rapunzel le era già sembrato  sospetto fin dal momento in cui, l’allegra biondina le aveva chiesto di accompagnarla a bere una burrobirra ai Tre Manici di Scopa, senza guardarla negli occhi e borbottando la proposta a bassa voce, quasi avesse paura di un suo eventuale rifiuto. Forse per via della curiosità di sapere il perché di quello strano invito o solo per poter staccare un attimo dall’enorme mole di compiti extra che il professor Ade aveva assegnato alla sua classe quella mattina; ma sta di fatto che aveva accettato.
La prova definitiva che ci fosse sotto qualcosa, l’aveva ricevuta quando, invece che andare ai Tre Manici di Scopa, la graziosa Corvonero l’aveva letteralmente trascinata come un ciclone all’interno della Testa di Porco. All’interno del locale mal tenuto e decisamente sporco, si era trovata a dividere la panca con Jack Frost, battitore dei Serpeverde, e Merida Brave, Cacciatrice dei Grifondoro e sua compagna di squadra. Davanti a lei invece sedevano Rapunzel e Hiccup , che sembrava stesse facendo di tutto per diventare parte integrante del muro scrostato al quale era appoggiato.
Aveva ascoltato con attenzione la richiesta dei quattro ragazzi e, malgrado la falsa che era stata costretta a subire, alla fine aveva preso in considerazione l’idea di aiutare Hiccup nel suo scopo: insegnare al cucciolo di drago che teneva nascosto nella foresta proibita a volare.
L’unica domanda che le era rimasta sulla punta della lingua fino alla fine della spiegazione era: perché lei? 
- Perché credevamo che, avendo un drago come animale da compagnia, tu te ne intendessi più di noi. Speravamo avresti potuto aiutarci, anzi, che avresti potuto aiutarlo- aveva risposto semplicemente Merida indicando Hiccup, ormai diventato più rosso dei capelli della Grifondoro.
- In realtà Mushu non è propriamente il mio animale da compagnia è più il guardiano della mia famiglia. E comunque non ha le ali!-
Mulan si era rigirata nervosamente il boccale di burrobirra ancora pieno tra le mani.
-Pensate davvero che potrò rendermi utile? Insomma, se non sbaglio tu Hiccup provieni da un villaggio dove l’attacco dei draghi dovrebbe essere all’ordine del giorno. Non dovresti già sapere tutto su di loro?-
Lui aveva scosso la testa malinconicamente.
- E’ proprio questo il mio problema. Ho imparato fin da piccolo tutti i tipi di trappole e incantesimi che possono rendere inoffensivo un drago, però io non devo sbarazzarmene o eliminarlo. Io desidero che lui si fidi di me-
La ragazza aveva sospirato, allontanando definitivamente il boccale, da cui ormai non aveva intenzione di bere.
-Non lo so. Non è una cosa che posso decidere così, su due piedi-
-Ti prego, ho davvero bisogno di qualcuno che conosca i draghi come amici e non come nemici - Hiccup aveva pronunciato quelle parole con chiarezza, quasi a voler testimoniare che non aveva bisogno che i suoi amici parlassero per conto suo.
- Si, ma perché è così importante per te? Non ti basta usare un manico di scopa per volare? Perché proprio un drago? Insomma, non credo che nessun mago o strega nella storia sia riuscito a domarne uno, figuriamoci a cavalcarlo!-
- Punto uno, io non sopporto le scope. Non sono mai riuscito a volare mai come si  deve su una di esse. Sono però certo di riuscire a cavalcare un drago o almeno, sono sicuro di riuscire a volare insieme a Sdentato, con un po’ di esercizio naturalmente. Due, lo faccio perché vorrei che per una volta una persona che ammiro molto mi vedesse per quello che sono e non solo per il solito Hiccup pasticcione che non riesce mai a combinarla una giusta- pareva che dire quelle parole gli fosse costata un’enorme fatica, ma erano state proprio esse a far si che Mulan acconsentisse del tutto a quello strano incarico.
Aveva visto la scintilla di determinazione che per un attimo era brillata negli occhi verdi del mago, scintilla che le aveva ricordato la sua stessa tenacia di qualche anno prima quando aveva dovuto lottare per far si che Shang, capitano della squadra di Quidditch dei Grifondoro, la scegliesse come cacciatrice, facendo si che non la bollasse più come imbranata e strega incapace.
All’inizio c’era voluto un po’ di tempo prima che Mushu riuscisse ad andare più o meno d’accordo con Sdentato e soprattutto c’erano voluti svariati allenamenti, prima che Hiccup riuscisse a stare al passo con gli esercizi di equilibrio, precisione e potenziamento a cui lei l’aveva sottoposto; ma alla fine erano riusciti a fare qualcosa di buono, dati gli ultimi risultati ottenuti. Sdentato aveva instaurato un buon legame con il giovane mago e Hiccup era riuscito ad avere quella fiducia in se stesso che da sempre pareva mancargli.
 Hiccup e Rapunzel intanto li avevano raggiunti, la seconda raggiante come sempre e il primo un po’ acciaccato ma con lo sguardo determinato. Mulan si spostò di lato per permettere al drago di andare a salutare il suo padrone.
- Ehy bello! Sei pronto a ricominciare?-
La Furia Buia non se lo fece ripetere due volte e prontamente, dopo aver fatto due giri su se stesso, si accovacciò a terra per farlo salire sul suo dorso.
Hiccup saltò agilmente in sella, pronto a partire e a correggere i suoi errori. Non poteva darsi per vinto, ormai ne andava del suo orgoglio e di quello del suo drago.
Rapunzel si posizionò davanti ai due, alzando le mani verso il cielo.
-Bene! Allora al mio tre! Uno…Due… TRE!-
Nello stesso istante in cui la ragazza abbassò le braccia, Sdentato si era lanciato verso il cielo con uno scatto felino e Hiccup, ormai abituato, si aggrappò più forte che poté alle redini che teneva in pugno , cercando di trovare un equilibrio tra lui e il suo destriero. Ce la potevano fare. Sentiva che quella sarebbe stata la volta giusta.

Rapunzel sorrise, continuando a guardare il possente drago della notte e il suo cavaliere salire alti nel cielo notturno.
Avrebbe voluto che anche Merida e Jack fossero li ad ammirare le loro nuove acrobazie, ma purtroppo entrambi erano stati impegnati fino a tardi negli allenamenti di Quidditch per la partita del giorno seguente e non erano potuti venire all’ormai consueto appuntamento notturno delle prove di volo.
Grifondoro contro Serpeverde. Di sicuro sarebbe stata una partita movimentata, la Corvonero ne era sicura. Sperava solo che i due amici non litigassero per il risultato dell’incontro a fine partita o che nessuno dei due finisse in infermeria come l’ultima volta. Di sicuro lei avrebbe incoraggiato entrambe le squadre, come faceva sempre quando non era la sua casa a giocare, seguendo la partita dagli spalti.
Continuò a guardare Hiccup e Sdentato cimentarsi in giri della morte sempre più complicati, ricordando con una punta di malinconia il giorno in cui il Tassorosso le aveva svelato il suo segreto.
L’aveva portata nella foresta proibita, dopo il tramonto, facendole fare la conoscenza con il piccolo cucciolo di Furia Buia che da poco si era schiuso dall’uovo. Rapunzel ne era rimasta affascinata e sorpresa al tempo stesso. Non riusciva a credere ai suoi occhi.
- Dove l’hai trovato? Sai che è pericoloso averne uno vero? Soprattutto qui a scuola!- chiese con una nota d’angoscia nella voce, mentre il draghetto le correva in mezzo alle gambe, felice di aver trovato una nuova compagna di giochi.
Hiccup si era grattato la nuca in modo nervoso.
- Lo so, lo so è pericoloso possederne uno, ma non potevo abbandonarlo. Era solo al mondo. Se non lo avessi portato via con me sarebbe morto. Non potevo lasciarlo li…- aveva risposto lui facendo il solletico al draghetto.
- Vorrei poterne studiare i comportamenti e far si che diventi mio amico. Non voglio che mi veda come una minaccia. Sbaglio, secondo te?-
Rapunzel a quel punto aveva sorriso, sfiorando con una mano il dorso del cucciolo di drago che aveva preso in braccio e che si stava divertendo a giocherellare con un ciuffo dei suoi lunghi capelli dorati.
-No, ma devi fare lo stesso attenzione. Se lo scoprono te lo porteranno via-
- E’ per questo che ho voluto fartelo conoscere! Vorrei che tu, Merida e Jack mi aiutaste a crescerlo. So che è una grande responsabilità, ma sarebbe l’unico favore che vi chiederei-
Hiccup l’aveva guardata con occhi imploranti e lei non aveva potuto far altro che sospirare e annuire.
-Ok, va bene. So che questa è una pazzia, ma ti aiuterò, anzi ti aiuteremo. Domani verranno anche gli altri, così che possano conoscere il tuo nuovo amichetto!-
Lui l’aveva abbracciata.
- Grazie mille! Spero solo che Merida e Jack accettino-
Rapunzel  era scoppiata a ridere – Certo che accetteranno! Si divertiranno un mondo, vedrai! A proposito, hai deciso che nome dargli?-
- Si, si chiamerà Sdentato-
Il piccoletto a sentire il suo nome aveva spalancato la bocca priva di denti, facendoli poi emergere con un semplice scatto della mandibola.
- Penso proprio che questo nome li calzi a pennello!-

Le faceva uno strano effetto vedere quanto entrambi fossero cresciuti negli ultimi mesi, ma era anche contenta dei passi da gigante che erano riusciti a fare.
- Ad Astrid piacerà da morire, ne sono sicura. Anzi, a dire il vero un po’ la invidio. Non è mica una cosa da tutti i giorni salire in groppa ad un drago e volare insieme a lui, giusto?-
Mulan, che si era seduta accanto a lei al centro della radura nel quale si trovavano, annuì, continuando ad ammirare la danza che i suoi due nuovi amici stavano  eseguendo con crescente maestria. Parevano essere in totale armonia con il cielo stellato che si stagliava sopra le loro teste, solcando l’aria ad un ritmo sempre più elevato.
 -Lo penso anche io. E se così non fosse vuol dire che ci penserò io a farle cambiare idea!-
-Oh, allora dovrai metterti in lista d’attesa. Merida e Jack si sono già prenotati prima di te!-
Le due ragazze scoppiarono a ridere in contemporanea. Speravano entrambe che tutto andasse per il meglio e che Hiccup riuscisse a dimostrare il suo vero valore alla ragazza di cui era innamorato.

Sdentato e il suo cavaliere continuarono le loro acrobazie, facendo giravolte e capriole a velocità sempre maggiori. Hiccup sapeva che se voleva conquistare il cuore di Astrid doveva semplicemente superare le sue paure ed era proprio per questo che cercava di superare i suoi limiti, acquistando sempre più fiducia nelle sue capacità e in quelle del suo drago.
Salirono ancora più in alto nel cielo, per poi lanciarsi in picchiata, deviando all’ultimo secondo l’impatto con il suolo. Da lì in poi gli sembrò di non aver mai fatto nient’altro in tutta la vita. Sentiva solo il vento tra i capelli, i muscoli tesi di Sdentato sotto la sua pelle e il freddo della notte che gli intorpidiva gli arti.
Si sentiva finalmente se stesso ed era fantastico.

 

 

 

 

  
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