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Autore: EmilyFemmeFatale    16/07/2008    4 recensioni
A South Park i cittadini si apprestavano ad affrontare una calda serata di mezza estate. Calda, ovviamente, per gli standard di quella zona del Colorado.
Il giorno dopo era domenica, per cui molte persone afferravano l’occasione al volo per andare a ballare in altre città o bere qualcosa nei pub locali.
I bambini guardavano la TV, mentre altri, i più fortunati, potevano restare fuori a giocare insieme agli amici.
Quattro di questi, però, non stavano giocando.
Stanley Marsh, Kyle Broflovsky, Eric Theodore Cartman e Kenneth McCormick erano in missione.
In una missione di spionaggio.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa nuova storiella è postata per prova. Volevo scrivere qualcosa senza lo slash, e vorrei sapere cosa ne pensate voi visto che è la prima volta per me.. Accetto recensioni, critiche e qualunque richiesta e/o semplici accorgimenti, e vi informo che non supererà i tre capitoli.

Ho saputo (ma solo dopo aver scritto) che è stata fatta una puntata (che non so per quale motivo non ho guardato) in cui Butters veniva vestito da femmina e costretto ad andare ad un pigiama party tra ragazze. Questa storia non c’entra niente con quella, ci tenevo a precisare.

Volevo ringraziare molto le persone che hanno recensito e solamente letto la mia storia precedente, ovvero Setsuka, momoko89 e c17 chan.

Bene... Enjoy it.

Emily ff

 

A night with…

Capitolo Uno

 

A South Park i cittadini si apprestavano ad affrontare una calda serata di mezza estate. Calda, ovviamente, per gli standard di quella zona del Colorado.

Il giorno dopo era domenica, per cui molte persone afferravano l’occasione al volo per andare a ballare in altre città o bere qualcosa nei pub locali.

I bambini guardavano la TV, mentre altri, i più fortunati, potevano restare fuori a giocare insieme agli amici.

Quattro di questi, però, non stavano giocando.

Stanley Marsh, Kyle Broflovsky, Eric Theodore Cartman e Kenneth McCormick erano in missione.

In una missione di spionaggio.

Cartman guidava il gruppo, vestito con una tuta mimetica e con una bandana bianca sulla testa, mentre Stan e Kenny si erano limitati a vestirsi d verde. Kyle era vestito normale, perché non era pienamente d’accordo su quello che stavano per fare, ma il suo cabacco lo rendevanpo invisibile vicino agli altri.

Arrivati a destinazione, Cartman si girò verso di loro, che si immobilizzarono.

- Ok, ragazzi, si dia inizio alla fase uno.-

Così dicendo prese una corda dal suo zaino, mentre Stan e Kenny sistemarono due pesi sopra di essa. L’intento era quella di lanciarla sul tetto della casa, in modo tale che si aggrappasse a qualcosa o, nel peggiore dei casi, alla grata dell’acqua e loro potessero arrampicarcisici per salire agli utlimi piani.

Anche se non era una buona idea, Stan e Kenny l’apoggiavano, per due distinti motivi, mentre Kyle non si fidava per niente di tutto quello.

- Vi ripeto che state firmando il testamento!- riprese lui, guardando Stan e Kenny, di cui importava realmente qualcosa.

- Fanculo, fottuto Ebreo, se non vuoi venire puoi anche andare casa da mammina a guardarti i Griffin!-

- No che non ci vado a casa! Voglio aiutare ad aprire gli occhi ai miei amici sul fatto che tu sei solo un culone ignorante!-

Poi si girò di nuovo verso di loro, che si stavano guardando.

- Ecco…- cominciò Stan.

Un suono.

Il segnale.

Delle risate indistinte, molto acute per essere quelle di un ragazzo.

Eric si girò verso la finestra da cui provenivano, poi verso gli amici, prendendo la corda e lanciandola sul tetto.

Qusta si aggrappò alla grata, e Cartman si assicurò che fosse ben salda con due energici strattoni.

- Chi sale prima?- chiese sottovoce Kenny, guardando gli altri.

- Sale su prima il culone, così se arriva in cima vuol dire che la corda regge.- sentenziò Kyle, secco.

- No, se arriva in cima e si smolla tutta ci ammazziamo…- disse Stan.

Eric digrignò i denti, prese Kenny per un braccio, dandogli la corda in mano e incitandolo a salire.

- Se muore un povero non piange nessuno.-

- Fanculo, se vuoi salire vacci tu.- rispose Kenny.

- E dai, stavo scherzando… devi arrivare almeno in cima, se no come facciamo a sapere che la corda regge sino a lassù? Non ci sono rischi…-

- Dai Sali, Kenny, così la facciamo finita.- disse Kyle, impaziente.

Il biondo sbuffò e poi strinse la corda in mano ben stretta.

Cominciò a salire, lentamente, per paura che qualcosa andasse storto. Anche se non succedeva più con la stessa frequenza, lui era Kenneth McKormick, e ciò significava solo una cosa…

- Attento, Kenny, stanno aprendo la finestra!- disse Stan.

…la sua morte prematura.

Una donna, aprendo la finestra, guardò le stelle nel cielo per qualche minuto, prese una boccata d’aria e poi la richiuse.

- Oh mio Dio…hanno ucciso Kenny!-

- Brutta bastarda!-

Eric si girò verso di loro e disse:- Beh, allora salgo io per primo, voi seguitemi.-

Detto ciò prese la corda dalla mano di Kenny, e cominciò a salire, seguito da Stan e Kyle, che ancora osservavano il corpo dell’amico morto in battaglia.

Arrivati in cima al tetto, questi si posizionarono più vicini possibile alla stanza da cui provenivano i gridolini e urla di felicità. Eric, prendendo la borsa, ne tirò fuori un registratore.

- Cartman si chiama violazione della privacy questa!-

- E chi se ne frega, non vuol dire che sei figlio di un fottuto avvocato ebreo diventi la legge in persona!-

- Smettila, Culone, tua madre è una puttana infatti tu sei un figlio di…-

- E smettetela che se ci sentono andrà a monte il piano!- disse Stan.

I tre si zittirono all’istante e poi sentirono un altro grido.

Sul tetto della casa di Bebe, quat-emh…tre amici, in una calda sera d’estate, erano in una missione di spionaggio. Il pigiama party di Bebe e Wendy.

Quante cose si sarebbero dette, cose inenarrabili, segreti tra ragazze… e loro avevano persino la possibilità di registrarle.

Per Stan era la prova di quanto Wendy lo amasse davvero: se avesse detto che in reltà era solo un gioco, l’avrebbe mollata probabilmente, anche se segretamente sperava in una dichiarazione d’amore.

Per Kenny… cioè per quello che ne restava e aveva voluto ascoltare la conversazione… era un’altra nota rosa ai suoi pensieri sconci.

Per Cartman era la solita idea creata nello scopo di sfottere qualcuno, e vendendo la cassetta avrebbe guadagnato un sacco di soldi.

Per Kyle era solo una grandissima cazzata.

- Bebe, questo cd è nuovo?- chiese Wendy all’improvviso. Fu questo il segnale: stavano cominciando a parlare normalmente. Cartman schiaccio il pulsante REC e restò in ascolto, insieme a Stan e Kyle.

- Si, è di Miguel Bosè, lo vuoi sentire?-

- Miguel Bosè?! Ma da quando senti canzoni spagnole?-

- Non da molto, ma lui ha una voce veramente bellissima…-

Cartman prese un taccuino e una penna, con la quale scrisse velocemente: “Voce bassa: sexy. Kyle è fottuto”.

- Vaffanculo, culone.-

- Oh, Wendy, giochiamo ad obbligo o verità?-

Troppo semplice… stavano facendo proprio il loro gioco, in fretta e in modo chiaro. Non avevano nemmeno sperato in tanto, quando avevano progettato il piano.

- Ok! Comincio io però, obbligo o verità?-

-…obbligo.- rispose Bebe, timida.

- Obbligo? Beh…-

Qualche secondo di silenzio. Poi Wendy ricominciò:-…chiama Eric Cartman e fagli uno scherzo telefonico.-

- Ma sei matta? Quello mi ammazza se sa che sono io!-

- Beh, non penso che picchierà una bambina…-

“E chi te lo dice, troia?” pensò Cartman.

Qualche secondo dopo Bebe sbuffò.

- Va bene, però se mi viene a cercare tu devi difendermi.-

- Nel senso che devo prendermi le responsabilità? Ma allora che “Obbligo” sarebbe?-

- Nel senso che tu hai Stan dalla tua parte, e Stan è amico di Cartman, giusto?-

- Sbagliato…- sussurrò Stan, ricevendo una pacca sulla testa.

Aspettò per qualche istante e poi rispose al telefono.

- Pronto, salve sono Bebe, c’è Eric?-

Tutti e quattro (i tre e Wendy) imprecarono mentalmente. Come si faceva ad essere così idioti?

Sentirono il telefono sbattere e poi la voce di Wendy che diceva:- Hai mai fatto uno scherzo telefonico in vita tua, Bebe?-

- Veramente no.-

- Lo immaginavo… va beh, mi sembra sufficiente come “Obbligo”, ti sei umiliata abbastanza.-

- Allora tocca a me! Obbligo o verità?-

- Verità.-

Ecco il succo.

Ecco quello che stavano aspettando.

Una confessione.

- Uh uh… allora vediamo un po’… dimmi il nome di un ragazzo con cui ti metteresti se non stessi con Stan, e perché.-

Aspettò qualche secondo.

Marsh aveva il cuore in gola.

- Umh… beh, è difficile… forse Token…-

- Token? Ma… ma lui…-

“...è brutto” pensò Stan.

“…è di colore” pensò Kyle.

“…è una checca” pensò Cartman.

-…è ricchissimo! Complimenti per la scelta, in effetti se Stan non riuscisse a far carriera, Token potrebbe diventare un valido sostituto!-

Kyle mise un braccio intorno alle spalle di Stan e sussurrò:- Lasciala perdere, è una stupida.-

- Tanto per sicurezza, però, potresti valutare l’idea di iscriverti a medicina…-disse Cartman, ridendo e ricevendo un calcio.

- Ok, ora tocca a me!- sentenziò Wendy.

- Quindi “Verità”?-

- Esatto! Vediamo un po’… dimmi un po’ per chi batte il tuo cuore…-

- Cosa?-

- E dai, lo so che sei innamorata! Sei distratta, con la testa fra le nuvole e, solitamente, rossa in faccia, per cui vorrei sapere: chi è il principe a cui hai donato l’amore?-

Qualche secondo di silenzio.

- Secondo me è innamorata di Kyle.- disse Cartman.

- Che?-

- Ragiona, è sempre vicina a Wendy, e quando questa vuole dire qualcosa a Stan manda lei e lei ha l’opportunità di vedere Kyle, che è sempre vicino a Stan…-

- Ma che cosa stai dicendo, culone? Io non sto sempre con Stan!-

- E meno male, anche perché lui ha la ragazza, mentre tu verresti etichettato come checca…-

Kyle diede un calcio a Eric, che rispose con un pugno.

- Comunque pensavo che Bebe è molto carina come ragazza…- disse Cartman a Stan.

- Mah, se ti piace il tipo…-

- Contando che è anche la prima ad essersi sviluppata fra tutte, non è per niente da buttare…- aggiunse Kyle. Poi pensò alle sue parole e si diede un pugno in testa. Non poteva dare ragione a Cartman, cazzo. Non poteva e basta. All’improvviso sentirono nuovamente la voce di Wendy.

- Allora? Dai puoi dirmelo, ci sono solo io qua!-

I tre ragazzini bambini rimasero in attesa di una risposta.

-Beh…- cominciò Bebe:-…ecco… non è che poi vai a dirlo a tutti?-

- Stai tranquilla, non lo verrà a sapere nessuno.-

“Oltre a noi” pensò Eric, col sorriso stampato in faccia.

Bebe sospirò e poi, timidamente, disse:-…sono innamorata di Cartman.-

Kyle e Stan si voltarono verso Eric, che stava ridendo come un matto. Era un occasione più unica che rara: sputtanare Bebe per una cosa del genere era fin troppo facile. Ed in più aveva anche tutto registrato in cassetta, per cui non avrebbe potuto smentire niente.

- L’obeso del cazzo?- disse Wendy.

Cartman si rabbuiò e poi la sua espressione cambiò, contraendosi su se stessa.

- Si… ma che ti devo dire… mi piacciono le persone belle in carne…-

Il bambino, arrabbiato, prese la corda, si fece calare al piano di sotto ed entrò dentro alla camera con un balzo. Rotolò per qualche metro e poi si risedette.

- Voi, brutte troie…- cominciò, sedendosi composto e guardando per terra:-…io NON sono grasso, avete capito?? Ho le ossa molto grosse per cui è normale che io sembri un po’ sov…- ma si bloccò.

Davanti a lui due ragazze, una con le mani conserte e l’altra davanti al computer, intenta a scrivere. Entrambe ridevano.

-…ma che…?-

- Fatto!- disse Bebe, scendendo dalla sedia ed andando vicino all’amica, che prese un filo per terra e lo fece vedere a Cartman.

- Sai cos’è questo?- chiese la nera, sorridendo.

Eric guardò il filo, che partiva dal computer e aggirava tutta la stanza, fino ad arrivare alla finestra.

Poi vide un televisore bianco e nero davanti a se. Era uno di quelli usati nei minimarket, come mezzo anti-tacheggio. Due bambini stavano scendendo dal tetto di una casa.

Solo dopo qualche secondo si rese conto che quei due bambini erano Kyle e Stan e il tetto era quello sopra la sua testa… il tetto della casa di Wendy.

Si voltò verso le ragazzine, che ridevano ancora.

- Che… cosa avete…?-

- Due parole. Un sito.  Pensa intensamente.- disse Bebe.

Cartman sbarrò gli occhi.

YouTube.com

- Mi dispiace, ma ora è già in circolo, e ho mandato un e-mail a tutti i ragazzi che frequentano il quarto grado con il link del video.- riprese, sempre sorridendo beata. Per la prima volta gliela avevano fatta.

Cartman, che si sentì umiliato, riuscì solo a dire:- Questa me la paghi.-

Così facendo uscì dalla stanza.

 

[Continua...]
 

   
 
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