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Autore: Starless City    22/04/2014    1 recensioni
La noia può costringere un individuo a dare il peggio di sé, e il gioco creato da Davide ne è a tutti gli effetti la dimostrazione più lampante.
Nove persone, scelte tra amici o semplici conoscenti, verranno incatenate tra loro dalla sua semplice e banale voglia di "nuovo", costrette a partecipare in questo gioco quasi infantile che, poco alla volta, le porterà a rimpiangere le scelte da loro fatte.
[P.S. Il titolo inganna.]
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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Disclaimer - Il titolo inganna: L'opera che vi apprestate a leggere non è adatta a chi desidera del puro e classico romanticismo da quattro soldi. Violenza e personaggi psicologicamente instabili potrebbero apparire da un momento all'altro per distruggere quel po' di buono che c'è in questa storia, e la citazione (della quale troverete la traduzione nelle NdA) parla chiaro. Noi vi abbiamo avvisati.

 

 


 

 

Multi autem, qui e castris visundi aut spoliandi gratia processerant, volventes hostilia cadavera amicum alii, pars hospitem aut cognatum reperiebant; fuere item, qui inimicos suos cognoscerent. Ita varie per omnem exercitum laetitia, maeror, luctus atque gaudia agitabantur.

De Catilinae coniuratione, Sallustio.



 

 

 

 

──PROLOGO──
Davide
_________________________________________



 

La noia lo assaliva ormai da qualche giorno.
Più di ogni altra cosa, detestava per l’appunto giungere in quello stato di insoddisfazione perenne dove nulla sembrava interessargli, dove tutto era visto e rivisto e appagare la sua insaziabile voglia di divertimento diveniva fin troppo complicato. Il problema è che Davide si annoia facilmente, e quando tocca il fondo con quello stato di agonia costante come accadde in quel caso non sa davvero più cosa inventarsi: necessita di esperienze ed emozioni mai provate prima, qualcosa che possa fargli tornare la voglia di pensare a quanto sia bello continuare quell’esistenza priva di obblighi e doveri che è stato in grado di crearsi senza molta fatica.
Perché lui era stato furbo, al tempo, e adesso poteva godersi una vita agiata in un appartamento spazioso del centro, dove gli affitti erano cari anche per chi prendeva stipendi fissi e ben retribuiti. Non aveva problemi economici, relazionali o di qualunque altro genere, aveva solo quei momenti in cui era terribilmente stanco di quella bella vita un po’ piatta.
Ed era proprio quando la noia lo divorava che riusciva a dare il peggio di sé.
Infatti, Davide quasi saltò dalla sedia girevole quando l’ispirazione divenne sua compagna: dopo giorni di ozio totale, aveva finalmente deciso come occupare l’interminabile tempo libero che la sua vita gli concedeva in regalo.
Davide accese il computer della sua camera e mise in moto tutti i neuroni che aveva a disposizione. Gli servivano delle persone da usare per qualche tempo, ma non dei perfetti sconosciuti: doveva intrecciare la vita di un paio dei suoi conoscenti più stretti, qualcuno che non si sarebbe lasciato spaventare da richieste assurde lanciate da un anonimo qualsiasi e che, soprattutto, avrebbe deciso di andare a nozze con esse. Necessitava di persone che non avevano nulla da perdere, annoiate dalla loro immutabile routine proprio come lui e incapaci di cambiarla da soli.
Non era una ricerca difficile poiché la Terra pullula di queste persone e Davide lo sapeva bene. Gli sarebbero bastate poche manciate di minuti per selezionare i partecipanti, e qualcuno in più per sistemare gli ultimi dettagli necessari a dare il via alla sua fonte di divertimento.
Dopotutto non era la prima volta che decideva di intraprendere una strada del genere, fare cose simili lo rendevano particolarmente felice e pieno di vita.
Davide iniziò a digitare sulla tastiera con una mano, e prese il cellulare di ultima generazione da poco comprato per selezionare un nome dalla rubrica.
Attese qualche istante muovendo nervosamente la gamba, poi sorrise all’aria: «Kai, ho una nuova idea. Mi servono solo dei nomi a cui rovinare l’esistenza.»

 





NdA × Dear Gravity...
Perdonateci, abbiamo rovinato una bella storia.

Citazione tradotta: Molti poi, che erano usciti dall'accampamento per guardare o per spogliare i morti, rivoltando i cadaveri dei nemici riconoscevano chi un amico, chi un ospite, chi un parente; ci fu anche chi riconobbe i propri nemici. Così in maniera contraddittoria in tutto l'esercito si intrecciavano gioia e tristezza, lutto e contentezza.”

Starless City

 

 

   
 
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