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Autore: goccia_chan    22/04/2014    2 recensioni
Se il pianeta Vegeta non fosse esploso? Se Vegeta avesse avuto una sorella combinaguai? e se l'Hueco mundo fosse in contatto con i Sayan?
TRATTO DAL 4° CAPITOLO
Adesso era il momento di andare a verificare di persona cosa era in grado di fare la ragazza. Si diresse in direzione delle retrovie e cercò la sua aura, o la sua reiatsu, come erano più soliti chiamarla gli arrancar. La trovò e si mise ad osservarla.
Non era come gli altri Sayan a cui aveva visto impugnare una spada, non menava fendenti a destra e manca colpendo disordinatamente tutto quello che stava lì attorno, come se più che una spada impugnasse una clava. Sembrava danzasse, una danza pericolosa e mortale. Passava da un nemico all’altro e li abbatteva con un solo colpo preciso, una precisione quasi chirurgica e subito passava a quello successivo. La lama della Katana passava di avversario in avversario implacabile, fulminea senza lasciare scampo, lei scivolava aggraziatamente come se ballasse e cambiasse partner ogni volta velocemente, lasciando dietro di sé una scia di corpi esanimi e senza vita.
Rise di gusto. Finalmente l’aveva trovata…aveva trovato la sua preda.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Re Vegeta, Rosecheena, Vegeta
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

Tutti conoscevano la vanità della regina Rosecheena, lei era la regina dei Sayan, la più bella e la più forte tra tutte le donne del suo popolo e in virtù di questo fatto pretendeva per sé la perfezione, da sempre.
Da ragazza voleva affermarsi come la più bella donna sayan e più forte e ci era riuscita spodestando qualsiasi altra candita e affermandosi come unica donna degna di sedersi sul trono a fianco del re dei sayan, ora come moglie e madre doveva garantire una prole degna che per i sayan voleva dire maschio e forte.
Aveva già avuto un figlio, il principe Vegeta, e il piccolo cresceva bene: di gran lunga più in gamba dei suoi coetanei, combattivo, orgoglioso, sprezzante, un vero Sayan, era il figlio che voleva avere e lo aveva avuto.
Il secondo, quello che aveva appena partorito invece era una femmina.
La notizia della nuova venuta stava turbato gli animi della famiglia reale: Re Vegeta aveva preso la notizia come un affronto alla sua virilità e mentre si dirigeva verso gli appartamenti della moglie si augurava soltanto che la neonata avesse un livello di combattimento all’altezza delle sue aspettative; Rosecheena invece era in ansia, aveva visto il viso dell’ostetrica dipingersi di stupore e timore mentre lavava e puliva la neonata prima di consegnargliela avvolta nei caldi panni.
Come doveva essere sua figlia? La principessa dei Sayan?
Doveva essere forte, doveva distinguersi in battaglia e soprattutto doveva essere bella. Non si sarebbe mai accontentata di una figlia carina, voleva una figlia che tutti si sarebbe girati ad ammirare e che la sua bellezza fosse riconosciuta da ogni popolo, doveva essere tanto bella quanto letale. Come lei.

«Avanti dammela!» aveva esclamato spazientita la regina, doveva vedere con i suoi occhi se la figlia che aveva portato in grembo e per la quale aveva tanto penato era all’altezza dei suoi desideri.
L’ostetrica le porse con timore reverenziale il fagotto contenete la principessa.
La regina la esaminò: era una bella bambina dalla carnagione chiara e gli occhi verdi lucenti, era un buon inizio, ma rimase di sasso quando scoprì la testa della neonata dallo straccio con cui era avvolta: aveva corti sottili e folti capelli biondi. Biondi? Un Sayan dai capelli biondi?? Ma quando si era mai visto???

La regina ebbe un fremito, sul volto per un secondo comparve un espressione di puro terrore.

In quel momento entrò Re Vegeta, seguito a ruota dal principino, di soli tre anni, e si bloccò alla vista della nascitura: i capelli biondi per i Sayan indicavano solo una cosa, la leggenda del Super Sayan.
La tolse con malagrazia dalle braccia della moglie e la esaminò, era una bella bambina paffuta, nessuna irregolarità fisica a parte i capelli e lo starno colore degli occhi. Con calma l’avrebbe fatta esaminare, era piuttosto scettico sul fatto che una femmina potesse ambire ad essere il sayan della leggenda.
 La codina della piccola si andò a stringere attorno al polso del padre con forza, aveva un ottimo livello di combattimento degno delle più rosee aspettative del padre.
«Almeno non sarà una femmina inutile, Rosecheena hai già pensato ad un nome?»
La regina guardò la bambina pensierosa, quasi assorta  «Minami»
«E sia…» disse riconsegnando la bambina alla madre e uscendo dalla porta con una certa soddisfazione.
Il principe Vegeta  si avvicinò per osservare più da vicino la sorella che lo aveva incuriosito.

« Vegeta, questa è tua sorella Minami, insieme sarete i Sayan più forti che l’universo abbia mai conosciuto, sarete temuti e rispettati da tutti» 
E lei sarà sicuramente l’invidia di tutte le altre donne Sayan pensò ghignando con soddisfazione.
La bambina in quel momento si protese verso il fratello prendendogli con le manine un dito della mano e guardandolo con quei suoi occhioni verdi limpidi. A Vegeta sembrò una creatura estremamente fragile, in lui nacque verso la sorella un istinto di protezione e giurò su sé stesso che mai le sarebbe capitato nulla di male.
  
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