Norah,6 anni,giardino Hemmings.
“Luke,smettila di schizzarmi l’acqua negli occhi!”
Gridai perdendo la pazienza e asciugando con le maniche della maglia gli occhi.
Lui rise fragorosamente,buttandomi ancora altra acqua in pieno viso.
“Luke,non ci perdo niente a dirlo a papà!”
Ribattei mettendo le mani sui fianchi.
Ma Luke,strafottente com’era,non diede peso alla minaccia alla quale io avrei ubbidito senza troppe storie,quindi mi rassegnai prendendo l’ultima bottiglia d’acqua e cominciando a rincorrerlo per tutto il giardino.
“Prova a prendermi!” Disse fra una risata e l’altra.
Anche Jenny,correva,ma piccola e fragile com’era scivolava ad ogni passo,e a quanto pare il fratello se ne importava poco e niente.
“Oddio,basta,non ce la faccio più a correre …”
Disse Luke esausto. Chinò il busto in avanti respirando affannosamente.
“Hmm,ti sei arreso?!Quindi ho vinto io!”
Dissi entusiasta della mia vittoria.
-No,questo mai!
-Come sarebbe a dire?
Dissi incrociando le braccia sul petto,con modo interrogativo.
-Sono sempre io quello che vince!
-Hey,non …
E proprio in quell’istante,quel furfante egocentrico mi tirò addosso tutta l’acqua che era nella sua bottiglietta.
Lo guardai con fare sorpreso. E l’unica cosa che riuscii a fare era scoppiare in lacrime e correre da mamma e papà.
 
 
Norah ,8 anni,casa Roberts.
 “Non voglio più vederti!”
Dissi sbattendo la porta della cameretta.
“Norah,ti prego,non puoi arrabbiarti per così poco!”
“Chiamare Edward Cullen mongoloide analfabeta non mi pare poco!”
Gridai.
“Beh,ti prometto che non lo rifarò mai più.”
Disse Luke con tono colpevole.
“Vattene,non voglio più vederti.”
Dissi chiudendo la porta a chiave.
 
Norah ,11 anni, festa nel giardino dei Chapman.
“Basta,Norah,non puoi comportarti sempre come una bambina. Hai 10 anni ,ma non puoi litigare con dei bambini di 5 anni per avere più cioccolata di tutti!”
Disse Richard,persona che da quel momento non era più mio padre,perché non capiva che quella che aveva appena visto era una lotta per la sopravvivenza.
“M-ma loro rubano la MIA cioccolata!”
“Norah,è l’ultima volta che ti avviso e non voglio più vederti con un pezzo di cioccolata in bocca,chiaro?”
Lo guardai con occhi colpevoli da sotto le sopracciglia folte,annuendo contro voglia.
Si girò di spalle e andò verso il giardino dove giacevano tutti i genitori dei bimbi invitati,e appena si tolse dalla visuale vidi Luke che con lo sguardo da ladro che si avvicinava con in mano un sacchetto pieno di cioccolata al latte.
Sorrisi nel vedere,non lui,ma il santo sacchetto che aveva fra le mani.
Non l’avessi mai pensato,figuriamoci fatto,ma il mio istinto mi spinse a togliergli il sacchetto dalle mani e correre via.
 
Norah,14 anni,casa Roberts.
“Luke,guardami,sembro una balena!”
Dissi guardandomi allo specchio e toccandomi il busto.
“Norah,non esagerare,sei bella e magra e come mia migliore amica dico che mi piaci così come sei!”
Arrossii,ma continuai a contraddire.
“Dopo questo mese di corsa pomeridiana,non sono dimagrita neanche di un grammo!”
Continuai a lamentarmi.
“Sei molto testarda …”
Rispose Luke ridendo.
“Luke,sei un maschio e non capisci proprio niente!”
Dissi sospirando.
 
Passati 2 mesi
Era un pomeriggio afoso e dopo una giornata al mare tornavamo a casa,camminando sul lungo mare.
“Certo che Angie ha proprio oltrepassato tutti i limiti!”
Esclamò Lucy,facendo dei nervosi gesti con le mani e facendo sventolare i suoi capelli ricci.
“ Sì,concordo,si sta trasformando in una ragazza senza limiti e anche molto egoista.”
Confermò Jessica,guardando me per avere l’ennesima conferma che Angie era diventata una troietta di prima categoria.
“Sì,concordo …”
Dissi sospirando.
“Norah,non penserai al tuo ragazzo?”
Disse Lucy,esaminandomi con i suoi occhioni verdi.
Jessica scoppiò in una risata.
Le guardai stranita.
“Strano che io non abbia un ragazzo …”
“E Luke?”
Ribatté Lucy, guardandomi come se fosse un’investigatrice dell’FBI.
“Oh,Luke … Lui è solo un buon amico.”
Sorrisi.
Jessica fece una smorfia.
“Luke è davvero carino …”
Continuò Lucy.
“E quindi?”
Rallentai il passo fino a fermarmi del tutto.
“Non comportarti come se non capissi … A scuola tutti ne parlano!”
Sventolò le mani in aria.
“Parlano di cosa?”
Lucy guardò Jess.
“Parlano che tu e Luke non siete solo ‘amici’,insomma capisci cosa intendo?”
Le risi in faccia.
“Se a voi fa comodo pensare così,fate pure,ma sappiate che credere alle voci è la cosa più stupida che ci sia. Poi,il fatto è peggiore se le voci partono da voi … Insomma,fate come cazzo vi pare,addio!”
Mi girai e andai verso casa.
Cavolo,non mi sono mai sentita così realizzata.