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Autore: ClarinetPeach    22/04/2014    3 recensioni
Riposto questa storia che avevo pubblicato giorni fa con un altro account per proteggermi da una persona che insultava le mie storie (che fortunatamente è stata bannata).
In questa fiction Rosalinda, ascoltando la musica di Ludwig von Koopa, s'innamora di lui e tiene il suo ricordo per cinque anni. Cosa succederà? Scopritelo con me nella mia nuova one shot
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Ludwig Von Koopa, Rosalinda
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La fanciulla ritrovata Erano passati cinque anni da quel dì, ma lei aveva ancora in mente nitidamente le immagini di quel giorno.
Peach e Bowser si erano dichiarati amore eterno. Rosalinda era la testimone della sposa, seduta in un angolo ad aspettare il silenzio il fatidico sì dell'amica.
La cerimonia iniziò quando il re della Terra Oscura entrò nella sala del trono del suo castello. Poco dopo un koopa di circa vent'anni dai capelli color blu mare si sedette davanti al pianoforte presente in sala e cominciò a suonare la marcia nuziale. La musica s'integrava perfettamente all'ambiente regalando al pubblico felicità per il matrimonio e un'ansia quasi contrastante con il tema allegro del giorno. Come mai la bellissima Principessa del Regno dei Funghi si era innamorata di colui che la portava dai suoi sudditi, la sua ragione di vita, per così tanto tempo? Questa era la domanda che Rosalinda percepì nella musica di Ludwig von Koopa, il primogenito di Bowser.
Peach, intanto, era già entrata accompagnata da Mastro Toad, il suo anziano tutore e da due Sfavillotti le cui piccole manine riuscivano a tenere a stento il chilometrico strascico dell'abito della Principessa.
Anche se si notava un'espressione gioiosa nell'espressione della sposa, Peach faceva passi piccoli e minuti, come se avesse paura del suo futuro marito. Ma questo sospetto sparì presto dalla mente di Rosalinda. Infatti quando la sovrana del Regno dei Funghi arrivò davanti all'altare, la musica finì, e la ragazza strinse Bowser in un lungo e caloroso abbraccio. La madre degli Sfavillotti notò nel viso dell'amica lacrime di gioia e un'espressione che dimostrava che quello era il migliore giorno della sua vita.
Poco dopo cominciò la messa lunga e apparentemente infinita. Mentre la cerimonia trascorreva, Rosalinda ripensava alla musica di Ludwig, così carica di emozioni, così unica. Lo sguardo della bionda si posò sul giovane pianista dai capelli color del mare per tutta la celebrazione, che gli altri invitati ritenevano snervante.
Ma a metà messa, uno Sfavillotto tirò l'abito della madre adottiva. Quando Rosalinda lo notò, il piccolino le volò fino all'orecchio e le sussurrò:"Mamma! E' il momento del sì!"
E l'attenzione della donna tornò sui due sposi che  rispondevano sì alle domande del sacerdote, che si scambiavano le fedi e che a fine messa si baciarono e partivano verso il luogo paradisiaco che sarebbe stato lo sfondo del loro viaggio di nozze.
Mentre l'automobile si allontanava diventando sempre più simile a un minuscolo puntino nell'orizzonte, Rosalinda pensava a quanto velocemente fosse stata veloce la seconda parte della mossa e alla melodia di  Ludwig, il bellissimo koopa che davanti al suo strumento diventava un meraviglioso angelo.
La pluricentenaria madre degli Sfavillotti voleva fargli i complimenti per il bellissimo brano che ha eseguito, ed è per questo che cominciò a cercarlo con gli occhi tra il pubblico gioioso, ma lui non c'era.
La donna rientrò nel palazzo reale per trovarlo davanti al pianoforte, ma lo strumento era coperto e in quella stanza, che poco temo prima era affollata e piena di musica, in quel momento era vuota e il massimo rumore che si poteva udire era il silenzio.
Rosalinda tornò con i suoi Sfavillotti nella sua casa, immersa nello spazio più profondo: l'Osservatorio Cometa.
Mentre gli Sfavillotti affamati corsero in cucina per abbuffarsi di Astroschegge, la donna salì fino all'attico, luogo dove nessuno poteva trovarla e vi sedette davanti, con le gambe immerse nel vuoto.
Ripensò a tutta la sua vita, dall'infanzia alla sua triste adolescenza, passata nello spazio senza rendersi conto che la sua famiglia moriva. Anche se erano passati secoli da quei giorni, lei si metteva inevitabilmente a piangere ogni volta che ci rifletteva, ma quella volta Rosalinda non versò nessuna lacrima, perchè alla sua lunga serie di ricordi si era aggiunto Ludwig, il pianista dai capelli blu mare a cui pensava sempre da quella mattinata.
E da quel giorno, ogni sera, la pluricentenaria donna imprigionata in un corpo da ragazza, si ritirava in quel posto a riflettere, per cinque anni.
In quel periodo erano successe tante cose: molti Sfavillotti si trasformavano in Superstelle, ma altri presero il loro posto nell'Osservatorio, Peach e Bowser ebbero due figli. Ma la notizia che fece star meglio la donna dagli occhi color verde acqua era quella che Ludwig era diventato un pianista famoso, che suonava con altri musicisti eccellenti e che faceva concerti in tutto il mondo.
Ma Rosalinda non volle partecipare a nessuno di esso. Sapeva che agli Sfavillotti non sarebbe mai piaciuta la musica classica, ma c'era un secondo motivo, ma non per questo meno importante. In tutto quel tempo, la donna si rese conto che si era innamorata del koopa, ma non voleva ammetterlo. Nessuno doveva sapere che la calma e razionale prottetrice dell'Osservatorio Cometa si era innamorata di un ragazzo a prima vista. Non sarebbe stato da lei!
In un giorno apparentemente normale, però, Nerello lo Sfavillotto più fidato di Rosalinda, arrivò dalla madre di corsa trillando di gioia:"Mamma! Mamma! Lo sai chi ho invitato a suonare da noi questa sera?"
La donna sorridente gli rispose: "Ehm... no! Chi ci sarà?"
Lo Sfavillotto complentamente nero abbracciò la madre con talmente tanta foga da farla cadere:"Mamma! Stasera ospiteremo Ludwig von Koopa, il grande pianista!"
Rosalinda osservò attonita il suo cucciolo preferito. Nella sua mente ritornarono ancora una volta in mente quei ricordi di cinque anni prima. Nelle sue orecchie rimbombava ancora quella Marcia Nuziale suonata con così tanti sentimenti.
Dopo un paio di minuti passati a riflettere, Nerello toccò la spalla della madre adottiva: "Mamma! Mamma! Non ti piace la musica di Ludwig von Koopa? Mi dispiace, ma credevo che a te piacevano i suoi CD"
La Dama delle Comete, tornata alla raltà, abbozzò un sorriso al figlio:"Ludwig è un ottimo musicista, ma non credi che ai tuoi fratelli non possa piacere?"
Lo Sfavillotto svolazzò intorno a lei  e le rispose: "Mamma! Tu hai passato la vita a renderci felici, spesso compiendo dei grandi sacrifici! Almeno una volta, mamma, concediti un piacere!"
La bionda si spostò la ciocca che le copriva sempre un occhio e cominciò a piangere di gioia. Non poteva rifiutare un invito del genere. Rosalinda abbracciò l'unico Sfavillotto nero della galassia e lo ringraziò: "Grazie Nerello! Grazie mille!"
Sebbene l'Osservatorio Cometa non girasse intorno a una stella, anche in quel luogo c'erano il dì e la notte, e quando cominciò a farsi buio, Rosalinda e gli Sfavillotti si erano radunati dentro alla biblioteca. Davanti a tutti c'era un pianoforte a coda che aspettava di essere toccato.
L'attesa era snervante e il cuore di Rosalinda batteva forte come un tamburo durante una parata. La donna si sistemava continuamente il suo immenso abito color verde acqua e costantemente si mordeva il labbro.
Dopo poco tempo, Ludwig entrò titubante in biblioteca. I suoi passi piccoli e nervosi, ricordavano quelli di Peach nel giorno del matrimonio. Prima di suonare, però, fece un profondo verso il pubblico e con una voce imbarazzata cominciò a introdurre il concerto:"Grazie per essere qui con me! Adesso vi suono il Notturno opera nove numero due di Chopin. Spero che la mia musica sia di vostro gradimento"
E ansiosamente si sedette davanti al pianoforte, scoprì la tastiera e cominciò a creare la prima nota. La melodia dolce e tranquilla entrò facilmente nelle orecchie di Rosalinda, che lo ascoltava ammirata. Ma la ragazza, tuttavia, non era concentrata solamente sulla musica, ma osservava anche le movenze di Ludwig sulla tastiera. Il koopa appoggiava le dita tozze e quasi sgraziate con una raffinatezza quasi contrastante con il suo aspetto fisico. Alla donna ritornavano in mente quei ricordi su cui tanto rifletteva e osservava il ragazzo esattamente come in quel giorno di qualche anno prima.
Ma la musica del principe non faceva effetto solo su Rosalinda, ma anche a tutti gli altri Sfavillotti, anche a quelli più indisciplinati.
Dopo che Ludwig finì l'ultima nota, tutto il pubblico applaudì con entusiasmo. C'era anche chi si era alzato in piedi!
Il koopa guardò imbarazzato la folla gioiosa e farfugliò: "Non me lo merito! Non sto facendo niente di complicato"
E ricominciò a suonare altri pezzi, come la Marcia Turca di Mozart suonata con un'energia e una grinta uniche, a "Per Elisa" di Beethoven presentata con un tocco delicato e malinconico.
Più il concerto trascorreva, più Rosalinda si emozionava e più i suoi ricordi di quella musica unica ed emozionante cominciavano a legarsi a quelli di cinque anni prima.
Verso la fine del concerto, Ludwig era ancora più imbarazzato di prima . Scuoteva la testa facendo muovere i suoi capelli color del mare come delle piccole onde mosse dal vento. Questo movimento faceva molto preoccupare Rosalinda, che però non si mosse, speranzosa che parlasse.
Quando il koopa riaprì la bocca, dopo un minuto, con una voce ancora più ansiosa cominciò un discorso:"Sono contento che la mia musica vi piaccia, ma ringraziate Nerello. Senza di lui, non sarei qui!"
Rosalinda, che era seduta vicino allo Sfavillotto nero, lo abbracciò e lo ringraziò di nuovo, ma il momento di tenerezza fu presto interrotto dalla voce di Ludwig che continuava a parlare ansiosamente: "L'ultimo brano che vi eseguirò s'intitola "La fanciulla ritrovata" e l'ho composto io cinque anni fa, al matrimonio di mio padre e della Principessa Peach. Inizialmente non ero molto d'accordo a questa unione, perchè papà ha lasciato la mamma, da cui ha avuto anche i miei sette fratelli. Lei è una koopa eccezionale,una pianista unica ed è stata lei che con tutti gli sforzi possibili e immaginabili mi ha fatto arrivare a questo livello, ma questa è un'altra storia. Stavo dicendo che non capivo come mai mio padre era attratto da un'umana, ma in quel giorno vidi una ragazza dai capelli biondissimi e dagli occhi color acqua e me na invaghii. Solo allora capii che mio padre si Subito dopo che la cerimonia finì, sono salito in camera mia e ho composto questo brano, che eseguo alla fine di ogni concerto nella vaga speranza di ritrovare quella ragazza e di dirle i miei sentimenti. Solo allora mi sentirò in grado di riposare in pace."
Rosalinda rimase molto turbata dalle sue parole. Sebbene siano stati cinque anni che pensava a lui, non aveva mai pensato alla probabilità che anche lui l'avesse notata e che addirittura le aveva dedicato un brano!
In preda all'emozione, la donna cominciò a piangere  e Ludwig, accorgendosi delle lacrime della Madre degli Sfavillotti le si avvicinò "Stai bene?" le chiese
"Sì, sto bene. Credo che quella ragazza che hai citato nel tuo discorso ero io" rispose la Dama delle Comete volgendo il suo sguardo verso di lui.
Ludwig osservò la faccia della donna e divenne più nervoso che mai: la ragazza che aveva cercato per così tanto tempo era riuscito a ritrovarla, come la fanciulla che dava il titolo alla sua composizione. Lui era riuscito a rivederla in un luogo strano e improbabile come l'Osservatorio Cometa! Grazie Ludwig, Grazie!"
Rosalinda si avvicinò ulteriormente a lui e gli sussurrò:"Sai, prima che t'incontrassi ero una donna razionale e malinconica, ma da quel matrimonio sono cambiata. Ho cominciato a emozionarmi più facilmente e a vedere la vita con ottimismo!"
Ludwig sorrise alla pluricentenaria signora che le stava davanti:"Ma io non ho fatto niente! E' la musica che riesce a fare questi effetti!"
Rosalinda appoggiò la mano minuta e curata sulla spalla del compositore e lo rassicurò:"Ma una buona musica è possibile soltanto se l'esecutore è bravo e tu lo sei. Su, ora suona il brano che hai scritto!"
Ludwig si sedette di nuovo davanti al pianoforte e cominciò a eseguire una melodia dolce e tenera, le cui armonie s'incastonavano alla voce principale come i diamanti nella bellissima collana della musica.
L'espressione di Ludwig era decisamente più calma e serena rispetto all'inizio del concerto. Le sue dita toccavano tastiera con un tocco ampio, ma elegante, come se si librassero nel cielo.
Appena Ludwig finì il concerto, Rosalinda, in preda alle emozioni, corse via dalla biblioteca e si sedette nel luogo dove rifletteva per così tanto tempo: davanti all'attico. La donna chiuse gli occhi a ripensare ciò che le era successo per l'ennesima volta, ma per la prima volta i ricordi invece di apparire nitidi e ordinati, erano confusi e fulminei. La madre degli Sfavillotti riaprì immediatamente gli occhi e si guardò intorno.Davanti a lei c'era lo spazio buio, che sembrava quasi inghiottire l'Osservatorio Cometa, la porta dell'attico e... Ludwig?
Il pianista osservava la Madre degli Sfavillotti preoccupato e chinandosi le chiese:"Se ti domandi perchè sono qui ti rispondo che Nerello mi ha mostrato l'ascensore che portava da te. Ma scusa se te lo chiedo di nuovo, ma stai bene?"
Rosalinda rispose alla domanda del Principe in lacrime:"No, è successo tutto così in fretta. Per cinque anni passavo tutte le sere in questo luogo preciso a pensare a te,un koopa che vidi solo una volta e che improvvisamente sei apparso, e che in una serata sola ci siamo messi insieme! E' tutto accaduto così in fretta!"
Ludwig cercò di tranquillizzare la donna sedendosi accanto a lei. Con tono pacato le disse:"Tranquilla, Rosie, non ci siamo ancora fidanzati, ma se vuoi possiamo diventarlo ora. Rosalinda Salfhire, vuoi diventare la mia ragazza?"
La Dama delle Comete smise di piangere e rispose alla domanda del pianista: "Per cinque lunghi anni ho cercato di dare un'immagine di me razionale, quasi inespressiva. Non volevo che nessuno sapesse che mi ero innamorata a prima vista di te, ma questa notte voglio far vedere a tutti la vera me. Sì, Ludwig, voglio diventare la tua fidanzata!"
Il giovane compositore abbracciò la donna, ma a Rosalinda venne in mente un brutto pensiero. Ludwig avrebbe amato una donna più vecchia di lui di trecento anni che si prendeva cura di più di cinquanta Sfavillotti?"
La donna domandò a Ludwig quello a cui aveva pensato fino ad allora, ma il pianista reagì positivamente:"Non m'importa se sei vissuta per così tanto tempo. Tu sarai bella anche a cinquecento anni e se mi permetterai di vivere con te, anch'io avrò una veneranda età come la tua. Non m'importa se hai così tanti cuccioli. Ti aiuterò a crescerli facendo loro da padre e anche se ciò dovesse costarmi la carriera da pianista, avrò fatto questo sacrificio volentieri."
Rosalinda ricevette l'ennesima emozione per quel giorno. La ragazza appoggiò la sua testa su quella del pianista e lo ringraziò per essere comprensivo:"Grazie Ludwig... Grazie al destino che mi ha fatto incontrare un koopa come te!"
Ludwig si strinse ancora di più alla Dama delle Comete e le chiese:"Rosie, mi permetti di chiederti un'altra cosa?"
La donna rispose sorridente al Principe della Terra Oscura:"Sì, Ludy?"
Il pianista chiese imbarazzato alla sua fidanzata:"So che sembra una domanda stupida, ma mi prometti  che qualunque cosa accada, mi starai sempre accanto?"
Rosalinda rispose su di giri, quasi euforica:"Sì, Ludwig"


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One shot finita!
Riposto questa storia pubblicata qualche giorno fa in un altro account per il motivo che un'utente (che ringrazio molto) mi ha fatto capire che nascondersi dalle persone negative non era la soluzione migliore per risolvere i problemi. Grazie mille!
A quella persona che mi ha aiutato, mi scuso ancora per averle detto quella bugia e spero che ritorni a recensire entusiasta a questa storia (migliorata e se ci sono delle ripetizioni che mi sono sfuggite, avvisatemi, le correggerò volentieri :D)
  
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