Sogno o realtà?

Aprì lo sportello dell’auto dalla parte del passeggero e si sedette sul sedile sbuffando: «Non capisco perché voglia a tutti i costi guidare tu», disse poi, senza guardare l’interlocutore.

«Andiamo, Kens, il dottore ha detto di riguardarti», rispose Deeks, allacciandosi la cintura di sicurezza e mettendo in moto l’auto. «E il fatto che tu sia già tornata al lavoro è indicativo di quanto tu ascolti i consigli di chi si prende cura di te».

«Quella pallottola mi ha presa solo di striscio», asserì sfiorandosi inconsciamente la spalla.

Deeks sorrise guardandola con la coda dell’occhio. «Non sarebbe successo se ti fossi fidata di me», disse poi il detective con tono serio.

«Mi fido di te, ma quello stava per sparare lo stesso», cantilenò Kensi.

«Hai sempre ragione tu, vero?» chiese poi, notando quanto sarebbe stata dura averla vinta con la propria partner.

«Sempre», sorrise.

Deeks sbuffò mentre si concentrava nuovamente sulla strada.

Kensi ne approfittò per guardarsi intorno: amava Los Angeles e non riusciva a immaginarsi in nessun altro posto. Le piaceva il fatto di passare dall’oceano e le spiagge alle colline in una manciata di chilometri, dal centro caotico pieno di turisti alle strade più tranquille e periferiche.

«Ehi, Kens», sentì una voce lontana riportarla alla realtà.

Era una voce familiare, l’aveva sentita parecchi anni prima e non c’entrava nulla con Deeks, che in teoria doveva trovarsi al suo fianco.

Si decise ad aprire gli occhi e ciò che si trovò davanti non corrispondeva affatto a ciò che aveva appena lasciato.

Si tirò su a sedere e si ritrovò circondata da rocce, polvere e un fuoco.

“Oh, no” si disse sconfortata.

«Kensi, forse abbiamo l’occasione di scappare», di nuovo quella voce. La voce di Jack. «Ascolta, hanno lasciato soltanto una persona a guardia di quell’apertura e penso proprio che in due ce la faremo a sovrastarla».

«No», sussurrò Kensi. Non sapeva perché, ma aveva una brutta sensazione e non voleva rischiare di morire per un’idea di Jack.

Non lo vedeva da anni e, da ciò che le aveva raccontato e da quello che aveva visto, non era sicura di fidarsi totalmente di lui.

«Ken...», provò a dire.

«No, non dire nulla. Non voglio restare qui, ma non voglio neanche scappare col rischio di morire non appena mettiamo piede fuori», intervenne convinta.

Jack non insisté più di tanto, la conosceva bene e sapeva quanto fosse difficile convincerla a fare qualcosa che non voleva. Si sedette accanto a lei in silenzio, in attesa che le cose cambiassero.

Kensi si strinse le ginocchia al petto fissando il fuoco.

Il tramonto sul mare a Los Angeles aveva quegli stessi colori, chissà se l’avrebbe mai rivisto e se avrebbe risentito le onde infrangersi ancora una volta sulla spiaggia.

Chissà se avrebbe mai rivisto il resto della squadra.

Chissà se avrebbe mai rivisto Deeks.

Lo spazio commenti è a vostra disposizione, grazie per aver dedicato del tempo a leggere questa mia breve ff! ;)

Ciao ciao

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