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Autore: scrittrice07    22/04/2014    0 recensioni
mi sono sempre chiesta come sarebbe stato un'incontro tra Lan, Valan Luca e Nynaeve così l'ho scritta io.
Lan sta andando a Ebou Dar ma ha un problema con i ferri del suo cavallo così accetta l'aiuto di Valan Luca, anche lui diretto a Ebou Dar precisamente al palazzo reale dove Nynaeve si sta rilassando ignara di ciò che l'attende.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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UN DOPPIO PROBLEMA PER NYNAEVE
Capitolo 4
“Tu mi odi?”
Mentre Lan si dirigeva verso le stalle del Pesce d’argento, la locanda dove aveva alloggiato, non poté fare a meno di pensare a Nynaeve. Ormai erano passati  tre giorni dal loro incontro e sicuramente lei doveva aver già legato Valan Luca come suo custode, in fondo era stato proprio Lan a chiederle di andare avanti perciò ora doveva essere felice che lei gli avesse dato retta. Ma allora, perché si sentiva come se avesse perso tutto una seconda volta?
In quel momento la robusta locandiera lo raggiunse   –Mastro Mandragoran c’è una donna che chiede di lei-  disse  –aveva l’anello delle Aes Sedai ma non il volto-  aggiunse poi un po’ più riluttante. In tutta la città c’erano solo due persone che corrispondevano a quella descrizione ma lui sapeva già, o meglio intuiva, chi delle due fosse. Dopo essere rientrato nella sala comune Comare Feller lo portò in una stanza privata che non era proprio piccola ma Lan avrebbe potuto raggiungere l’altro lato della stanza in meno di quattro passi. Lungo le pareti si trovavano delle mensole con sopra un enorme quantità di oggetti… unici, al centro c’era un tavolo decorato e con delle sedie disposte intorno ad esso e proprio accanto al tavolo c’era lei. Bella come l’aurora e fiera come un guerriero Nynaeve indossava un abito azzurro e giallo. Una volta che Comare Feller se ne fu andata Lan chiese –Come hai fatto a trovarmi?-
-Anche io ho i miei trucchi Lan. Comunque sono venuta qui per chiarire un po’ di cose-
-Non c’è niente da chiarire, ho già capito tutto. Spero che tu e Mastro Luca siate felici- rispose Lan con una voce calma ma un po’ meno ferma di quel che avrebbe voluto, il solo pensiero di quell’idiota insieme a la su.. insieme a Nynaeve lo faceva stare male, molto male. Nynaeve disse –Lan! Io e Valan Luca non ci sposeremo. Lui è solo un pagliaccio ed è anche molto fastidioso—
- Beh non mi sembravi molto infastidita quando gli hai rivolto quel sorriso,però questi non sono affari miei perciò non devi spiegarmi niente-
-Oh Luce!- disse esasperata Nynaeve –Io non amo Valan Luca io am….- iniziò una frase ma poi la cambiò –Perché non vuoi ascoltarmi?-
Lan sapeva cosa Nynaeve stava per dirgli, ma lui non glielo avrebbe permesso perché sapeva che finché lei non ammetteva niente lui poteva ancora allontanarla, poteva ancora farsi dimenticare, farsi odiare. Così iniziò a dire in tono gelido –Perché ti trovo un po’ noiosa- la frase ebbe l’effetto desiderato infatti, Nynaeve sgranò gli occhi per la sorpresa e disse –Cosa? Lan cosa dici?- Lan ignorandola continuò – Adesso ho delle cose da fare perciò preferirei che te ne andassi Sapiente-  No, lui non voleva farla andare via, lui voleva stringerla a sé, passarle una mano tra i soffici capelli castani, avrebbe voluto perdersi per delle ore nei suoi profondi occhi scuri, ma soprattutto avrebbe voluto baciare quelle splendide labbra rosa fino a restare senza fiato. Però quello che fece, invece fu darle il colpo di grazia dicendole nello stesso tono gelido di prima –Sai, Myrelle la mia Aes Sedai mi sta aspettando ed io non vedo l’ora di tornare da lei-  e dopo questo Lan sperava che Nynaeve se ne andasse perché non era sicuro di poter reggere ancora. Nynaeve rimase scioccata per un secondo ma poi disse con uno sguardo furioso  –Sapiente?! Sembra che tu non mi conosca affatto! E poi non hai il diritto di trattarmi così!-  continuò poi in un tono più calmo ma molto, molto ostinato dicendo –Io non me ne vado finché non mi spieghi il perché del tuo comportamento-
-Va bene- disse Lan –se non te ne vai tu me ne andrò io-  e così si diresse verso l’uscita ma, un muro d’aria si frappose fra lui e la porta.
-E no, tu non te ne vai-  disse Nynaeve ancora più arrabbiata di prima  –Lan non puoi fare così, non dopo tutti i momenti passati insieme. L’anello che mi hai regalato al ritorno dalla Macchia, tutti i discorsi fatti ed il bacio che mi hai dato alla Pietra di Tear! Tutto questo non significa niente per te?-
-Maledizione Nynaeve, come faccio a farti capire che mi devi lasciare stare?-
A quell’esplosione lei gli rispose con un tono freddo quasi quanto quello che aveva usato lui prima -Facciamo così se tu rispondi ad una domanda guardandomi negli occhi io ti prometto che non sentirai più parlare di me-
Allora Lan, ormai distrutto, puntò i suoi freddi occhi azzurri in quelli di Nynaeve che disse –Tu mi odi?-
  No, qualsiasi domanda tranne quella, lui non poteva dirgli quello guardandola negli occhi ma doveva così si fece forza ed iniziò a dire –Si… io ti odio e…. e vuoi saper perché? Perché ..- avrebbe dovuto dirle perché era insopportabile ma dalla sua bocca uscì tutt’altra cosa.
-Perché tu riesci a farmi perdere la testa ogni volta che mi parli, ogni volta che mi guardi o anche solo quando sono vicino a te e posso sentire il tuo meraviglioso profumo- Lan non riusciva a fermarsi sembrava che la sua lingua avesse vita propria –Da quando ti ho vista la prima volta non sono riuscito più a toglierti dalla testa. Nynaeve, tu sei riuscita a rubare il cuore che non credevo di avere-
Ecco lo aveva detto, beh certo non aveva detto proprio “ti amo” ma solo uno sciocco non lo avrebbe capito e di Nynaeve si poteva dire tutto tranne che fosse una sciocca. –Lan- disse Nynaeve con gli occhi lucidi e un bellissimo sorriso – io… io non so cosa dire..-
-Allora non dire niente- disse lui mentre con due passi la raggiungeva. Una volta davanti a lei Lan le cinse la vita con un braccio, la strinse a sé e poggiò le labbra sulle sue in un bacio prima delicato e poi sempre più appassionato. Nynaeve baciava divinamente.
Dopo un po’ di tempo, Lan non avrebbe saputo dire quanto, Nynaeve diede uno sguardo all’orologio smaltato di bianco e fin troppo decorato, che si trovava su una delle mensole ed esclamò –Oh no, sono in ritardo!-
-In ritardo per cosa?- chiese Lan.
-Per un appuntamento con il Popolo del Mare- rispose lei.
-Vengo con te-
-Assolutamente no! Non sei ancora il mio custode- disse Nynaeve uscendo dalla stanza privata, ovviamente Lan la seguì ma non poté dire niente perché Nynaeve lo precedette –Ah quasi dimenticavo Lan, mi aspetto di trovarti al palazzo di  Tarasin quando torno perché ho ancora alcune cose da dirti.- e dopo aver detto questo Nynaeve uscì dalla locanda mentre Lan tornò nella stanza per prendere le bisacce che vi aveva lasciato ed in quel momento si rese conto che ormai lui e Nynaeve erano legati da un nodo troppo stretto per essere sciolto. Quel nodo aveva un nome ben preciso, un nome a cui Lan una volta non era riuscito a dare un vero e proprio significato, ma a cui ora associava la donna dei suoi sogni. Quel nodo si chiamava AMORE e Lan avrebbe fatto di tutto e di più per difendere e proteggere il suo Amore.

Angolo autrice: questa è la fine della mia storia e vi giuro che mentre ho scritto il capitolo ho sorriso continuamente. Adesso tocca a voi, leggete e giudicate.
P.S. chi ha letto i libri avrà sicuramente riconosciuto una frase detta da Lan che ho voluto inserire per… beh non lo so perché però mi sembrava una bella idea. Una bacio scrittrice 07 <3
 
  
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