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Autore: Akira Yuki    22/04/2014    1 recensioni
I fiori, raccontati a una studentessa da lui, il Guardiano, attraverso una storia piena di magia.
Genere: Fantasy, Poesia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi chiamo Hana.
Sono nata il 29 di Dicembre. Hana significa Fiore.
Tante volte ho chiesto a mio padre perchè mi ha dato questo nome visto che d'inverno non ci sono molti fiori. Lui mi rispose sempre che quel giorno avvenne un miracolo: mia madre stava par partorire in casa, mia zia la aiutava, ma mio padre era uscito a prendere qualcosa che sarebbe servito. Tuttavia nella tormenta che si era scatenata fuori si era perso, casa loro era un po' distante dalla città. Non si perse d'animo e camminò, fino a quando non arrivò ad una collina, interamente ricoperta di neve. Su questa sbocciava un fiore, era rosso con l'interno bianco. Lui giurò che lo vide muoversi: il vento lo spingeva a sinistra, ma lui si spostò a destra. Non sapeva cosa pensare, forse aveva la febbre, ma camminò comunque verso destra. In pochi minuti arrivò a casa e riuscì a dar sostegno a mia madre. Appena nata, lui raccontò tutto a mia madre e insieme decisero di chiamarmi Hana. Nei giorni seguenti cercò di nuovo quel posto, ma era stranamente sparito: solo alberi per chilometri.
Sono passati 15 anni da quel giorno, oggi è il primo giorno di superiori e, per fortuta, è andato tutto bene. Ho qualche problema a ricordarmi tutti i nomi dei miei compagni.. Ma per il resto è tutto perfetto!

Tutte le mie ex-compagne hanno preso indirizzi diversi, i miei ex-compagni anche. Praticamente non conosco nessuno, ma non mi dispero, ho la possibilità di farmi nuove conoscenze.
Adesso sto tornando a casa, abito in un appartamento vicino alla periferia, dove costa meno, mentre i miei genitori sono spesso assenti per lavoro. Tuttavia...

Prima di attraversare la strada, Hana notò un tizio stano che la guardava: capelli fino alle spalle di colore bordeaux, nascondeva gli occhi con la frangia. Il tempo non era molto caldo, c'era chi già indossava i cappotti, ma lui aveva una maglietta bianca a maniche corte e dei jeans. La cosa più strana era che non indossava scarpe, o calsini.
Il semaforo per i pedoni era rosso. Scattato il verde lei attraverò la sdrada, ma quando tornò a guardare il punto in cui era l'uomo, notò che quello era sparito.
Tornò a casa e accese la televisione per sentire le nuove. Poi mise a scaldare la pizza in forno, infine si sedette su un cuscino e posò i bracci sul piccolo tavolo, guardando la televisione.
Ma quel ragazzo... Chi era?
Hana sentì il rumore di un lupo e sussultò.
-Un lupo di giorno..E in città..?-. Hana si alzò e uscì a vedere. Era tutto tranquillo, si sentivano solo clackon di macchine e persone ragionare.
Non sapendo che fare tornò in casa.
-Ahh.. Chissà cosa ho sentito..-. Si mise comoda a mangiare la sua pizza appena sfornata e guardò la tv.

Nel frattempo qualcuno la stava osservando.
 

Spazio dell'autore: non è affatto lungo questo inizio, ma questo è solo per spiegare un po' le cose.. Spero che almeno l'inizio vi abbia interessati.. Presto arriverà la storia vera e propria^^
  
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