Una mattina mentre ero in casa da solo decisi di andare a vedere dei pornazzi. Mentre mi facevo un segotto suonò il campanello ma io quella mattina ero troppo arrapato così decisi di andare avanti con il mio segotto, però quella fottuta persona continuava a rompere i coglioni così senza maglietta e con il mio Gigetto all’aria andai ad aprire...

"salve" Dissi con indifferenza.

"Buongiorno" Rispose l’uomo ammirando le mie doti mascoline.

"E’ qui per il latte di uomo?"

"Veramente sono il postino e devo darti un pacco regalo." Rispose sconvolto dalla mia richiesta.

"Oh ... mi dia sto pacco uomo neve." Dissi così perché era vestito di bianco.

"Che cazz.." Disse consegnandomi il regalo.

"Oh sarà meglio vestirsi."

"Ma no preferivo vedere ancora per un po’ il tuo uccellone selvatico." Disse con la faccia da you don’t say.

"E allora se ne vada io e Gigetto ne saremmo contenti." Dissi sbattendogli la porta in faccia.

Passate diverse ore misi Gigetto in modalità offline e andai a fare la spesa per la mia mami.

Al super mercato vidi una pupacchiotta troppo IN e fu così che Gigetto passo da off a on.

Lei aveva delle tette e un culo che facevano bum e bim e bam. E io mentre la vedevo sbavavo come un bimbo alla vista di un nuovo gioco dei Pokémon.

Mi passò davanti lasciando un aroma indescrivibile. Nel senso che sapeva di topo morto da giorni. Stavo per svenire. Bhe se non altro era sexy. Bhe lo pensavo fino a quando non vidi il suo mega naso peloso e le sue labbra che sembravano canotti sgonfi.

Amareggiato e con Gigetto depresso tornai a casa senza aver fatto la spesa. Il mio stomaco gridava vendetta...

"Allora quando è che si mangia. Cibo voglio del CIBO, se non me lo dai giuro che uccido il pancreas.

"Nooo ti prego, salvami!!!!" Urlò il povero pancreas.

"E va pene..."

"Qualcuno mi ha chiamato." Disse fiero di se Gigetto.

"No. Stai buono e vai a cuccia." Gli ordinai.

Dopo aver nutrito il povero stomaco e dopo aver salvato al vita al mio misero pancreas, mi feci un altro segotto. Ma qualcuno venne a suonare il campanello. Di nuovo...

"Allora e che cazzo, posso a farmi un segotto in santa pace? Porca merda inculata da mia nonna incinta e venerata dagli elfi nudi con dei peni microscopici pieni di funghi velenosi." Domandai con Gigetto in mano.

Stavolta non era il postino ma una bella lupotta.

"Ehi" Disse con facendo sventolare le sue enormi tette.

"Ciao... Scusa per il mio cosino..." Dissi arrossendo.

"Oh a me non da fastidio..."

"Puoi entrare se vuoi."

"oh certo."

Portai la (mia) ragazza nella mia cameretta.

"Wow che bel posticino pieno di calzini e mutande sporche. E persino di pizza con muffa. Oh là c’è un gattino. Che dolce!"

"E’ morto."

"Oh"

"Vieni nel letto"

"Oh ma certo."

Piano piano decisi di spogliarla ma notai che aveva qualcosa di strano...

AVEVA L’UCCELLO. OH MIO DIO STAVO PER SCOPARE UN TRAVESTITO!!!!!

In preda al panico corsi come un bimbo assatanato dopo che era stato a Lavandonia*. Lei,anzi lui mi seguì per tutta la casa. Poi scappai in strada e fui investito da una macchina, ma prima essa aveva scontrato un pullman e poi aveva preso fuoco. Quindi mi ero rotto le gambe e il mio adorato Gigetto e inoltre ero mezzo bruciato.

Ma quel ragazzo venne in mio soccorso. Con il suo mega-uccello spense il fuoco provocato dall'incidente.

Poi mi portò in questo ospedale dove sto scrivendo questi miei ricordi. Sniff sniff.

Comunque sono qui in un lettino e con me c’è quel tettone con un culo mozzafiato e con un Gigetto tutto suo...

FINE.

* Per chi non lo sapesse, Lavandonia è una cittadina che fa parte dell'universo Pokémon.
Su questa misteriosa città si aggira una leggenda metropolitana, ovvero la "Sindrome di Lavandonia".