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Autore: Mockingjay_00    23/04/2014    5 recensioni
Peeta era disteso vicino a me, ero rannicchiata tra le sue braccia e ascoltavo il battito del suo cuore che correva insieme al suo respiro.
Ambientato 9 anni dopo la vittoria dei Ribelli, Katniss e Peeta provano a ricostruirsi a vicenda formando una famiglia...
[Everlark centric] ♥
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Sono solo poche ore che Delion è nata e ha già occhi solo per Peeta, come biasimarla, lui è Peeta.
Oggi dovrei tornare a casa, ho dei lievi dolori nel basso ventre ma sono sopportabili.
 
Peeta è andato a casa a prendere il carrozzino che fortunatamente aveva aperto, dovrebbe tornare tra poco, data la tranquillità del momento ne ho approfittato per far mangiare Delion che adesso gioca con le ciocche dei miei capelli.
 
Assomiglia così tanto a Peeta che mi sorprendo da sola a fissarla per un tempo lunghissimo, i suoi occhi che poche ore fa sembravano grigi si stanno schiarendo e stanno diventando sempre più chiari, sempre più azzurri.
 
Sono distratta dalla porta che si apre, una donna che apparentemente sembra mia madre, ma con un sorriso che non conosco, entra e si avvicina al mio letto.
 
“Buongiorno Katniss”
 
“Buongiorno mamma”
 
E’ così diversa da come me la ricordavo, forse è solo felice. Non avrei mai creduto di rivederla così, l’ultima volta che aveva quest’espressione sul viso papà gli cingeva la vita con le sue forti braccia e gli lasciava dei dolcissimi baci sulle labbra.
 
Sono così contenta che Peeta l’abbia chiamata, dopotutto avevo davvero bisogno di vederla.
 
“Sei stata davvero brava”
 
“Beh lo è stato anche Peeta, senza di lui non ci sarei riuscita”
 
“Ti assomiglia tantissimo sai?”
 
“No, è tutta Peeta”
 
“Ha i tuoi capelli e il tuo sorriso”
 
Si avvicina e gli accarezza la guancia, ha ragione assomiglia anche a me.
 
“Gli occhi però sono di Prim…”
 
Se non l’avessi sentito, non ci avrei creduto, ha detto il suo nome. Una lacrima calda e salata scorre sulla mia guancia. Prim, la mia paperella, quanto vorrei che fossi qui in questo momento, questo minuscolo esserino tra le mie braccia con i tuoi occhi, l’avresti adorata.
 
Sono sicura che però tu l’hai vista e ci sei qui accanto, vero paperella?
 
“Vuoi prenderla?”
 
“Posso?”
 
“Sei la nonna giusto?”
 
“Giusto…”
 
Stacco la manina di Delion attorcigliata ai miei capelli e gli passo la bambina.
Le sue braccia esperte la prendono e la cullano dolcemente, la guarda come se fosse la cosa più preziosa del mondo, e forse lo è.
 
La porta si apre ed entra Peeta incespicando con il borsone per il cambio e il passeggino.
 
“Buongiorno signore!”
 
“Buongiorno Peeta”
 
“Dov’è la mia donna?!”
 
“Eccola”
 
Mia madre gli passa Delion e lui la riempie di baci sorridendo, si avvicina a me e mi bacia dolcemente.
 
“Ho parlato con la dottoressa, ha detto che ti dimetteranno in serata”
 
“Non vedo l’ora di tornare a casa”
 
“Io non sarei tanto contenta se fossi in te…”
 
“Perché?”
 
“Beh vedi… insieme a tua madre…”
 
“Chi è venuto!?”
 
“Beh avevi promesso a Plutarch che poteva vedere la bambina appena fosse nata…”
 
“E’ venuto solo lui vero?!”
 
“Beh non proprio…”
 
“Oh mio Dio Peeta! Quanti sono? Chi è venuto?”
 
“La Paylor e i tuoi preparatori, insieme a Plutarch… erano venuti anche alcuni capitolini con delle telecamere ma li ho cacciati dicendogli che non saresti tornata a casa se non andavano via…”
 
Perfetto adesso si che posso rilassarmi. L’importante è che non ci siano telecamere.
Peeta posa un ultimo bacio sulla fronte di Delion che ormai si è addormentata e la mette nel passeggino.
 
Mia madre esce dalla stanza salutandoci e promettendo che sarebbe ripassata dopo, Peeta apre il borsone e lo poggia hai piedi del letto, si avvicina e si siede vicino a me.
Mi accarezza la fronte e appoggia la testa nell’incavo del mio collo solleticandomi con il suo respiro caldo.
Finalmente. La bambina dorme nel passeggino ed entrambi abbiamo le braccia libere. La stanza è vuota e ci siamo solo io e lui.
Mi accarezza il fianco e mi bacia il collo, sposto la testa in modo da poterlo baciare, si stende al mio fianco e mi circonda con le braccia accarezzandomi la schiena.
Mentre mi bacia con passione, la porta, si apre ed entra Haymitch. Giustamente qualcuno deve pur rompere.
 
“Oh Signore, cosa vedono i miei poveri occhi!”
 
“Haymitch!”
 
“Avete già tutta questa fretta di farne un altro?!”
 
Sento il sangue fluire velocemente alle guance e gli lancio un’occhiataccia.
Peeta si alza e lo caccia via dalla stanza chiudendogli la porta in faccia, si ristende vicino a me e mi abbraccia, uso il suo petto come cuscino e sento che sta ridendo, non ci faccio caso e mi addormento mentre lui mi accarezza dolcemente i capelli.
 
 
 
Mi risveglio perché Delion sta piangendo, Peeta non è più al mio fianco sta cullando la bambina e gli canta una ninna nanna, non si è accorto che sono sveglia.
 
“Forse ha fame, che ore sono?”
 
Peeta mi guarda e mi sorride, si avvicina e mi pone la bambina tra le braccia.
 
“Si probabilmente ha fame, sono le sei”
 
“Perché non mi hai svegliato?”
 
“Hai bisogno di riposo Katniss, tra un paio di ore possiamo andare a casa”
 
Si siede al mio fianco e mi osserva mentre allatto la bambina, mi lascia dei baci su tutta la fronte facendosi strada fino alle mie labbra socchiuse che accolgono subito le sue in un lungo e caloroso bacio.
 
“Grazie Katniss…”
 
“Per cosa?”
 
“per avermi dato la possibilità di stare al tuo fianco, nonostante tutte le difficoltà che abbiamo avuto, mi hai dato la possibilità di vivere la mia vita con te, e non avrei mai immaginato che dal nostro complicato e strano amore sarebbe nata una creatura del genere, non sai quanto ti amo.”
 
“Peeta sono io quella che ti deve dire grazie, senza di te non avrei nemmeno immaginato una vita come questa, grazie per avermi fatto cambiare idea… ti amo anch’io.”
 
Prende il mio viso tra le sue forti, soffici e calorose mani e mi bacia con un tale amore che mi fa dimenticare tutto quello che ci circonda, la bambina allunga la sua manina paffuta e richiama la nostra attenzione su di lei, Peeta ride e lascia anche a lei un bacio sulla punta del naso.
 
“Amo anche te, tranquilla!”
 
Peeta ci lascia sole per qualche minuto, deve firmare alcune carte ed io intanto devo cambiarmi. Metto la bambina nel passeggino e prendo dei vestiti puliti dalla borsa, una salopette che adoro e una maglietta arancione.
Mi lavo velocemente quel che basta, continuerò con più calma a casa, non posso lasciare la bambina da sola per tanto tempo.
 
Pochi minuti dopo sono pronta, mi siedo sul bordo del letto mentre gioco con le manine paffute di Delion, ogni volta che le bacio lei, fa una smorfia e ride.
Cambio anche lei, le metto un pannolino pulito e un vestitino più pesante, fuori ha nevicato e non voglio che si ammali.
 
Peeta entra in camera e si avvicina a noi, bacia prima me e poi Delion, prende il borsone e il passeggino.
 
“Pronte per tornare a casa?”
 
“Prontissime!”
 
Mi alzo e metto Delion nel passeggino, infilo la vecchia giacca di pelle di mio padre e usciamo dalla stanza, nel corridoio troviamo Haymitch che sorseggia da una fiaschetta, lo salutiamo e ci dirigiamo insieme verso l’uscita.
Nel corridoio dell’ospedale alcuni pazienti ci guardano curiosi e sbirciano nel passeggino, altri si congratulano con noi e altri ci sorridono, provo un po’ di imbarazzo ma Peeta come sempre mi rassicura stringendomi la mano.
 
Fuori ha smesso di nevicare ma fa ancora molto freddo, la bambina fortunatamente è al caldo nel passeggino, percorriamo gli ultimi metri del villaggio dei vincitori fino ad arrivare davanti all’entrata di casa.
 
“Dove sono tutti?”
 
“Sono andati a fare una passeggiata, verranno da noi a cena”
 
Peeta apre la porta e mi fa entrare con il passeggino, sono seguita subito da Haymitch che s’intrufola in cucina, tolgo la giacca ed esco Delion dal passeggino.
 
“Benvenuta a casa piccola…”
 
Peeta mi circonda i fianchi con le braccia e mi bacia, Delion ci guarda con i suoi occhioni e ci sorride allungando le manine verso il mio viso, sono così felice, adesso gli occhi celesti in cui annegare sono due.
 
 

 
 
 
Beh che dire… Finalmente Katniss è tornata a casa! Scrivere questo capitolo è stato complicato ho avuto dei problemi e si è cancellato, vi ringrazio davvero di cuore per tutte le recensioni dello scorso capitolo sono davvero contenta che vi sia piaciuto, spero che questo vi piaccia come quello precedente!
Vi ringrazio per tutte le Preferite/Seguite/Ricordate!
Recensite, recensite, recensite! E’ sempre un piacere leggere quello che pensate!
A presto! :D
  
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