Mi avvicino a Tobias come se fosse la prima volta, tremo come una foglia. Ho paura di lui o no ? Non lo so, tutto questo per me è nuovo, sono sempre stata un abnegante pertanto non sono mai stata abituata ad un contatto fisico, è pur vero che ci siamo baciati già ma stavolta è diverso...
C'è tensione, i miei muscoli si irrigidiscono e poggio la mani sui suoi fianchi. Lui si stringe a me e mi bacia la fronte, non è la prima volta che ci troviamo in questa posizione e vorrei che non arrivasse mai l'ora di staccarci, vorrei che lui non fosse soltanto QUATTRO, il mio istruttore crudele ma vorrei che fosse TOBIAS, il mio premuroso ragazzo.
Ho paura è vero, ma sono un intrepida, le paure si affrontano. 
Infilo delicatamente le mani sotto la sua maglietta e gli sfioro la schiena con le dita, sento il suo tatuaggio sotto i miei polpastrelli. 
Mi alzo leggermente sulla punta dei piedi per avvicinarmi alle sue labbra e il suo braccio mi cinge la schiena sollevandomi. 
No lui non è Quattro, non per me. Lui è Tobias.
Incastro le dita della mia mano sinistra nei passanti dei suoi jeans e lui comincia a baciarmi sul collo, scendendo sempre di più fino a baciarmi tre volte sulla clavicola, proprio sui tre corvi.
Il battito del mio cuore accelera, ho paura. - Sei carina, Rigida - dice lui portando la sua bocca vicino al mio orecchio.
Sgrano gli occhi, solo una volta mi ha detto una cosa del genere ed era ubriaco, forse lo è ancora.  Stupida, stupida Tris.  
- Dico sul serio Tris, sei carina - ripete lui. Io mi innervosisco sempre di più, non so che dire.
Lo spingo contro una delle assi di legno del letto a baldacchino e lo bacio con tutta la forza che ho in corpo. Deve aver interpretato male questo mio gesto così... Intrepido. Mi alza la maglietta e me la sfila.
Non ho più paura, è Tobias. Non ho paura.
Faccio la stessa cosa con lui e mi poggia delicatamente sul letto. Il mio battito si è calmato, chiudo un secondo gli occhi, li riapro e mi guardo intorno.
Sono seduta su una di quelle dannate sedie da simulazione, mi giro verso sinistra e vedo Tobias che mi guarda.
Si avvicina verso di me e mi accarezza il collo proprio dove prima mi aveva iniettato il siero della simulazione. Mi bacia la fronte.
- come hai fatto a liberarti della paura ? - mi chiede. - il mio battito è tornato normale- rispondo io evasiva, - non hai più paura di....- dice lui, senza finire la frase - no, ho ancora paura dell'intimità ma non ho più paura dell'intimità con te- controbatto io. 
Vedo un sorriso aprirsi sul volto di Tobias, - allora da adesso in poi potremmo essere Quattro e Sei... - dice lui.
Mi contorna il viso con le sue mani e mi bacia dolcemente.