Here I Am
(La
canzone è Here I Am tratta dal DCOM Camp Rock.
Dedicata alle Disneyane, perchè ormai non dedicarvi una shot sull’amicizia
sarebbe strano! Ma questa one-shot la dedico di più a
Lei. Lei che non deve piangere. Lei
che fa parte delle Disneyane e che le voglio un mondo di bene, perché è una
delle mie migliori amiche. Piccola Nick, questa è per te!)
Gabriella
bussò alla porta in noce di una camera a lei ben conosciuta.
Non
ricevette nessuna risposta, quindi si scansò da davanti agli occhi una ciocca
di capelli neri sfuggita alle due codine e pescò il cellulare dalla tasca dei jeans chiari, abbinati alla camicetta a mezze maniche
bianca che indossava.
Segnava
le otto e cinquantacinque.
-Taylor,
mi apri? Dai, che arriviamo tardi a lezione!- esclamò bussando ancora, sempre
più forte, -Sto per entrare e non mi importa se stai
dormendo!-
Ancora
nessuna risposta.
Gabriella
sbuffò e aprì la porta, cercando con lo sguardo l’amica nella sua stanza di college. Lo sguardo nocciola cadette distrattamente in un
angolo. Strabuzzò gli occhi.
-Tay…-
sussurrò portandosi una mano alla bocca.
Taylor
alzò lo sguardo, tenendo le mani tra i capelli castani. Indossava soltanto una
maglietta azzurra e un paio di pantaloni della tuta bianchi. Ma
gli occhi… gli occhi erano rossi e lucidi, mentre calde lacrime cadevano dai
suoi occhi.
-Tesoro…
cos’è successo?- domandò appoggiando la borsa con i
libri sul pavimento e raggiungendola.
-Niente.
Assolutamente niente.- Taylor si asciugò le lacrime e si alzò da terra,
racimolando I libri sparsi sulla scrivania.
Gabriella
la osservò meglio. Stava tremando.
-Se
non fosse successo niente… non staresti così…- mormorò
cauta, -Tay, cos’è successo?-
-Niente…-
Taylor andò verso l’armadio, lasciando scoperto il portatile aperto sulla
scrivania.
Gabriella
fissò la schiena di Taylor, intenta a cercare dei vestiti puliti, poi lo
schermo del computer. Andò verso di esso e lesse
velocemente il foglio di testo aperto e sui cui stava scrivendo la sua migliore
amica.
Sbatté
le palpebre ripetutamente, mentre le parole dedicate a quel ragazzo le
invadevano la mente, il corpo, l’anima. Non poteva crederci.
-Che
stai facendo?-
Si
voltò velocemente verso di Taylor, con sguardo colpevole,
-Scusa…- mormorò, -Taylor… perchè non me l’hai detto?- accennò al computer.
-Che cosa? Che mi sono
innamorata di una persona irraggiungibile?- chiese Taylor chiudendo con
uno scatto il computer portatile, -Non lo accetto nemmeno da sola… avrei dovuto
dirtelo?-
Gabriella
posò lo sguardo su un poster appeso al muro della stanza. Ritraeva Chad
Danforth e Troy Bolton, due campioni di basket della loro età.
-Chad,
tesoro… ti sei innamorata di Chad Danforth!- esclamò
sbalordita.
-Grazie, Gabry. Non
me ne ero accorta.- ribatté Taylor, -Visto? Non puoi capire, ho ragione io. A te piace Troy, ma non come
piace a me Chad.-
-Ma…-
-Non
lo conosco nemmeno, lo so.- la interruppe ancora Taylor, -Ma… ma è successo…- mormorò mordendosi il labbro inferiore. Le sue mani
tornarono sul suo viso, nello stesso momento in cui
Gabriella la raggiunse abbracciandola.
A
poco a poco si accasciarono sul pavimento, rimanendo sedute ed abbracciate.
-Gabriella…
come faccio? Non voglio provare certe cose… ma non
voglio nemmeno… opprimerle…- balbettò tra le lacrime Taylor.
Gabriella
la strinse a sé, senza parole. Per la prima volta non sapeva cosa dire ad una
sua amica. L’abbracciò, trasmettendole il calore dell’amicizia. L’unica cosa che potesse fare in quel momento. Ma in un modo
o nell’altro le avrebbe fatto capire quanto le voleva
bene.
~~~~~~~~~~~~~~~
Gabriella
fece il segno dell’ok al suo produttore. Sulle poltroncine al
di là del vetro della sala di registrazione c’erano tutti i suoi amici,
venuti ad ascoltarla dopo la laurea a Yale. Aveva infatti
deciso di incidere un disco, il suo primo vero sogno. E
finalmente l’occasione era arrivata.
They tell you a good girl is quiet
That you should never ask why
Cause it only makes it harder to fit in
You should be happy, excited
Even if you're just invited
Cause the winners need someone to clap for them
Aveva
scritto quella canzone per il suo primo disco che stava incidendo in quel
momento. E chissà perché, nonostante si fosse
rispecchiata in quella canzone, avesse pensato anche a Taylor mentre la
scriveva?
It's so hard just waiting
In a line that never moves
It's time you started making
Your own rules
Forse
perchè era la sua migliore amica e le voleva bene. E poi…
non era più quella di prima. Sapeva che qualcosa non andava, ma Taylor era
fatta così. Se avesse potuto avrebbe sempre cercato di
risolvere i problemi da sola. E l’immagine di
quell’abbraccio di soli tre mesi prima… le invadeva la mente, torturandole il
sonno. Non riusciva a liberarsene, se non cantando.
You gotta scream until
there's nothing left
With your last breath
So here I am
Here I am
Make em listen
Cause there is no way you'll be ignored
Not anymore
So here I am
Here I am
Here I am
Here I am
Ed è per questo che doveva urlare.
Dove urlare per lei, per farle capire che lei c’era, che ci
pensava ancora. Che doveva urlare perché in
questo momento non sarebbe stata ignorata, avrebbe rivendicato ogni ragazza che
stava vivendo quello che viveva una delle sue migliori amiche.
You only get one life to work it
So who cares if it's not perfect
I say it's close enough to
perfect for me
Why should you hide from the thunder
And the lightening that your
under
Cause there ain't nobody else you
want to be
Appoggiò
le mani sulle cuffie, chiudendo gli occhi.
Avevano
una sola vita da affrontare. Una sola. E non dovevano
sprecarla, pensando ai propri problemi. Perché lei lo pensava
davvero. La vita della sua migliore amica era vicina alla perfezione.
If how your living isn't
working
There's one thing that will help
You gotta finally just stop
searching
To find yourself
Riaprì
gli occhi e li fissò in quelli di Taylor, seduta accanto a Sharpay e Jason.
Taylor la fissò confusa, Gabriella in risposta fece un
mezzo sorriso.
You gotta scream until
there's nothing left
With your last breath
So here I am
Here I am
Make em listen
Cause there is no way you'll be ignored
Not anymore
So here I am
Here I am
Here I am
Al
ché Taylor capì, portandosi una mano alla bocca.
Sì.
Quella canzone era per lei. Per farla urlare, per permetterle di vivere
liberamente, di non sprecare mai un solo attimo della sua vita dietro a una persona che non aveva mai visto in vita sua.
The world better make some room
Yea move over, over
Cause your coming through
Cause your coming through
You gotta scream until
there's nothing left
With your last breath
Here I am
Here I am
Make em listen
Cause there is no way you'll be ignored
Not anymore
So here I am
Here I am
Here I am
Here I am
Here I am
Sì,
Gabriella era lì. Gabriella era lì per lei, per farle capire che con l’amicizia
ogni problema si può risolvere, anche quello che non si può
capire. Per cui non c’è spiegazione.
La
musica finì, così come la canzone. La voce di Gabriella si spense, portandola a
girare i fogli con le canzoni per incidere quella dopo.
Non
aveva bisogno di registrare nuovamente Here
I Am, era venuta perfettamente.
Si
voltò ancora una volta verso il vetro. Taylor sorrideva, con le lacrime agli
occhi.
Lei che non piangeva mai.
Le
fece l’occhiolino.
-Io
sono qui…- sillabò, facendo annuire Taylor.
-Lo
so…- sillabò di rimando l’amica.
The End
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Ecco,
ecco, ecco ^^
Ci
ho messo… boooh, diciamo che ho fatto sclerale Piccola
Nick, nonché Aqua, perché non le volevo dire a cosa mi serviva la canzone XD Ma
dovevo scrivertela questa shot. Dovevo farti capire che nonostante non sappia cosa tu prova in questo momento, io ci sono sempre.
Ah
e comunque il discorso vale anche per qualcun altro di
mia conoscenza sempre all’interno delle Disneyane u.u
Vabbè.. ehm… recensite. ^^
Un bacio
Titty90