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Autore: marynana89    23/04/2014    6 recensioni
Ci sono entità che crediamo che non esistono.
Ci sono entità che non vediamo.
Ci sono entità che aiutano.
Ci sono entità che distruggono.
Ci sono gli angeli.
Ci sono i demoni.
Essi vengono da un mondo parallelo nostro.
E anche lì, esiste il bene ed esiste anche il male.
Ma un giorno l'equilibrio tra le due fazioni sarà destinato a distruggersi.
E la causa è solo di una "nascita" indesiderata.
La nascita di un angelo mezzo demone.

[Angst, NaruSasu, SasuNaru, accenni ItaSasu]
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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Half-Blood









Ci sono entità che crediamo che non esistono.
Ci sono entità che non vediamo.
Ci sono entità che aiutano.
Ci sono entità che distruggono.
Ci sono gli angeli.
Ci sono i demoni.
Essi vengono da un mondo parallelo nostro.
E anche lì, esiste il bene ed esiste anche il male.
Ma un giorno l'equilibrio tra le due fazioni sarà destinato a distruggersi.
E la causa è solo di una "nascita" indesiderata.
La nascita di un angelo mezzo demone.









Era un angelo.
Era questo Sasuke, il ragazzo che in quel momento veniva allontanato da gli altri angeli.
A volte gli dicevano che era un mostro, che era un pericolo per tutti e che con la solo sua vicinanza, avrebbe infettato tutti gli altri, rendendoli mostri anch'essi.
Era così che aveva vissuto per molto tempo in quel luogo, quello che tutti decantano come un luogo di pace, un paradiso, mentre per lui sembrava più simile ad un inferno.
Non aveva mai capito perché gli dicessero questo.
Aveva le ali bianche, immacolate, la pelle bianca tipica di tutti gli angeli, non faceva male a nessuno, nemmeno quando subiva angherie e non era mai disobbediente.
Se gli veniva ordinato di restare a casa, lui restava lì, nella sua stanzetta, senza uscire e senza reclamare.
Non voleva mettere in cattiva luce l'angelo che l'aveva accudito fino ad ora.
Sapeva di essere orfano e doveva a Tsunade, l'angelo biondo che si era occupato di lui, tutta la sua riconoscenza.
Era anche per questo che era molto ubbidiente, al contrario di un casinista tutto biondo, ribelle, della carnagione scura e dai lineamenti molto più marcati dei suoi, ma che anche se combinava disastri, lui era sempre ben voluto.
Era un impiccione cronico ma aveva tantissimi amici accanto a lui.
Perché?
Perché Naruto era così voluto bene?
Perché lui non aveva tutte queste fortune?
Non riusciva ad immaginare che fosse per via del suo aspetto.
Aveva un viso bellissimo, di una bellezza superiore agli angeli, quasi tentatrice, con quegli occhi neri capace di scrutare l'anima e farti sciogliere come neve al sole, e quei capelli finissimi neri, con quei riflessi bluastri che sembravano l'incarnazione del male, della crudeltà e della sensualità.
Sì sentiva solo, sapeva di esserlo, eppure, da un paio di giorni, l'unico angelo che odiava, perché ben voluto da tutti, stranamente era diventato suo amico.
All'inizio se ne erano davvero date, arrivati non solo ad insultarsi, ma anche a picchiarsi.
Voleva restare solo, non voleva la sua compassione, ma quell'angelo biondo era lì, con lui, che non smetteva di riempirlo di inutili chiacchiere.
Provò più volte ad allontanarlo, a dirgli di smetterla, ma quello era testardo.
Infine arrivarono alle mani.


Naruto, dal canto suo, gli si era avvicinato perché dopo tanto aveva visto che lo allontanavano.
Non li credeva possibile che loro, gli angeli di Dio, allontanavano come un appestato uno di loro, un loro compagno.
Per lui era inaccettabile, così che si era intestardito di essergli amici a tutti i costi.
Voleva far vedere agli altri che Sasuke non era cattivo, era solo tanto solo...
Così, anche se si presero a pugni, anche se se la prese in quel momento, dopo aveva dimenticato tutto ed era ancora accanto a lui.
Non era nel suo carattere conservare rabbia per delle cose del genere.


Sasuke, invece, era diverso.
Non sopportava la sua vicinanza, o almeno così pensava.
Aveva più che altro paura di relazionarsi troppo con lui per poi vederlo andare via, rimanendo di nuovo solo.
La solitudine era già dura abbastanza così.
Se avesse provato la gioia di qualcuno accanto a se, restare da solo sarebbe stato insopportabile.


Si sbloccò dopo un fatto che successe.
Mentre Sasuke veniva di nuovo allontanato, Naruto si mise davanti a lui, difendendolo.
Diceva che dovevano volerlo bene perché era uno di loro e che non sopportava quello che gli facevano.
Avrebbe smesso di stare con loro, dedicandosi invece proprio a chi loro cacciavano.
Quelle parole furono così belle che colpirono il cuore del moro, troppo arso dal dolore, riempiendolo con calore e dolcezza.
Capì che di lui si poteva fidare, che era per questo che tutti lo amavano.
Divennero così amici, due amici inseparabili, veri!
Per ogni cosa si aiutavano, si confrontavano, litigavano, stavano sempre insieme.


Ma si sa, la felicità dura sempre troppo poco, è effimera.
In questo momento c'è, tra qualche attimo è tutto finito.


Stavano giocando a nascondino.
Era un passatempo come un altro per far passare quelle giornate infinite che avevano, e mentre Naruto contava, Sasuke oltrepassò la linea di confine tra il mondo degli angeli e il mondo dei demoni.
Il mondo era uguale al suo, o almeno gli sembrava, ma l'aria era diversa.
Era satura di negatività.
Il cielo era più rossastro, gli animali che lui vedeva con colori chiari e angelici, adesso erano scuri, neri.
Osservò tutto con molta curiosità mista a paura e soggezione.
Non si accorse di essere osservato da qualcuno appena aveva messo piede in quel luogo.
Mentre si addentrava, quel qualcuno lo bloccò dalle ali bianche, stringendole, mentre si sentì abbracciare da dietro da un corpo un po più grande del suo.
Provò a liberarsi ma non ci riuscì.
Aveva paura.
Non sapeva perché, ma sentiva qualcosa di diverso da tutti gli altri angeli che aveva visto.


Quella figura ghignò contro il suo orecchio prendendo ad accarezzargli il petto e il ventre.
Voleva sporcare quell'angelo candido con le sue mani, farlo suo.


Sentendo quelle mani su di se toccarlo, si dimenò di più.
Non voleva che lo toccasse.
Sentiva come se fosse qualcosa di "sporco" e non voleva che quello continuasse.
Non sapeva cosa gli sarebbe successo e cominciò ad avere realmente paura.
Sentì dei fili lisci e morbidi accarezzargli la spalla nuda, vedendo che erano molto scuri, simili ai suoi.
Sentì il respiro di quest'ultimo sul suo collo esposto e poi solo dolore.
Quell'essere l'aveva morso, facendogli male.
Gemette di dolore ma durò tutto un secondo, perché subito dopo sospirò.
Quel lembo di pelle era saggiamente succhiata da quelle labbra calde e lui non stava capendo più niente, nemmeno il suo corpo obbediva.
Aveva paura.
Il suo corpo era caldo e bramava ancora quelle mani calde su di se.
Si spaventò di se stesso, si odiò davvero e il demone, sentendo quei sentimenti albergare dentro quel candido corpo, si allontanò, lasciandolo a malincuore.


"Verrai da noi, Sasuke..."


Sussurrò leccandosi le labbra nell'aspettativa, sparendo tra alcune nuvole nere.
Nello stesso istante, anche quella essenza che gli teneva le ali scomparve, lasciandolo cadere a terra.
Si strinse tra le braccia impaurito.
Quando ebbe la forza di tenersi ritto con le gambe, si mise a correre per allontanarsi da quel posto.
Quando vide Naruto, per la prima volta lo abbracciò, facendosi stringere e facendosi vedere "debole".
In quel momento aveva solo paura, paura anche di se stesso, e non gli importava di farsi vedere debole, non in quel momento.


Naruto lo accarezzò, cercando di farsi dire tutto quello che era successo, e a poco a poco seppe la verità.
Qualcuno aveva tentato di fare del male a Sasuke, al suo Sasuke!
Provò rabbia per la prima volta, cominciando a corrodere sua l'anima pura.
Quel qualcuno l'avrebbe pagata cara per avergli fatto del male.


Al contrario, Sasuke trovò pace tra quelle braccia.
Erano calde e si sentiva tremendamente al sicuro tra di esse.
Senza rendersene conto, alzò il viso e lo baciò dolcemente sulle labbra.
Sì, adesso capiva realmente cosa sentiva per quel biondino che era un casinista ma aveva un cuore enorme.
Si era innamorato di lui.


Purtroppo, però, quello che aveva appena fatto, aveva fatto scattare una molla che da tempo aspettava un momento come questo per muoversi e distruggerlo.
Si presentarono degli angeli che li divisero.
Presero Sasuke e lo picchiarono, dicendogli che finalmente si era rivelato per quello che era, ovvero un demone, che stava tentando un loro simile per fare qualcosa di peccaminoso.
Naruto cercò di intervenire, di aiutarlo, ma veniva tenuto stretto da altri angeli e dovette assistere a quella tortura.
I bellissimi occhi azzurro furono velati dalle lacrime.
Non poteva fare niente per aiutare chi amava più della sua vita.
Non ci fu nessun processo, ne niente.
Venne preso e gettato fuori dai confini del mondo.
Gli venne precluso di poter tornare indietro, di rimettere piede nel mondo che l'aveva sempre creduto che fosse anche suo, di poter tornare a vedere quel cielo azzurro che aveva lo stesso colore dell'angelo che amava.
Dolorante, si alzò, ferito sia fisicamente che mentalmente.
Guardò per l'ultima volta quegli occhi che tanto aveva amato e che adesso erano velati da lacrime, quel viso sempre sorridente mentre adesso era contratto dal dolore che prova, e quell'angelo così ottimista che adesso, invece, sembrava disperarsi per lui.
Gli fece un ultimo sorriso triste, per poi voltarsi e addentrarsi in quella selva che gli era nemica.
Aveva paura, ma ormai non poteva più tornare indietro.
Un bacio d'amore era così sporco?
Allora perchè era stato così felice quando lo aveva dato a Naruto?
Perchè gli aveva riempito il cuore di gioia?
Anche se ci pensava, non avrebbe più trovato risposta.
Ormai era successo e non poteva più tornare da lui.


Senza rendersene conto, camminando in quel posto buio, le energie negative e l'odio, piano lo avvolsero, come una nube.
Si impossessarono del suo animo buono e nobile, facendolo diventare nero, come la pece.
I suoi piedi lo portarono davanti ad un castello nero, buio e infido.
Non aveva più paura adesso.
Le tenebre avrebbero fatto parte della sua vita.
Si addentrò tranquillamente, aprendo la porta come se fosse di casa.
Più avanti, trovò un ragazzo molto simile a lui, ma aveva le ali nere.
I suoi lunghi capelli neri gli ricordarono quello che era successo un po' di tempo prima.
Quando quel demone aprì la bocca per parlare, non ebbe dubbi!
Era proprio lui!


Bentornato Sasuke, fratello mio...
“Allora eri davvero tu! Chi sei?”
Sono Itachi, tuo fratello.
“Io non ho fratelli!”
Invece sì, ne hai uno, proprio davanti a te.


Sasuke era scettico, ma quando quello cominciò a raccontare la sua vera nascita, la sua vera storia, tutto non poté che essere vero.
Tutta la verità che gli era stata tenuta nascosta per anni, gli fu finalmente svelata.
Nato illegittimamente da un unione tra un angelo e un demone, fu portato via appena nato.
La madre era un angelo, uno di quelli più vicini a Dio, ma si innamorò di un demone, uno di quelli più potenti e più vicino al girone di Satana.
Qualcuno, venuto a sapere di questa gravidanza, aveva relegato la donna all'interno di un cerchio magico.
Appena partorita, gli furono strappate le ali e la donna smise di vivere quel giorno.
Avevano provato ad allevare il figlio di un mezzo demone come uno di loro, ma ogni volta, quei capelli neri, era sempre stata una minaccia per loro.
Sasuke capì finalmente il perchè di tutto quell'odio nei suoi confronti, e li odiò ancora di più.
Non solo gli avevano fatto passare una vita d'inferno, ma avevano anche ucciso sua madre.


Il fratello, che aveva finalmente accanto il fratello tanto amato e desiderato, gli insegnò tutto quello che c'era da sapere in quel mondo, corrodendolo poco a poco.
Sasuke, da quel giorno, cambiò radicalmente.
La lussuria e la brama di potere, piano crebbero in lui, diventato una sua costante fonte di divertimento.
Le sue candide ali mutarono, lasciando cadere poco per volta le piume bianche, lasciando spazio alle piume nere come la notte, come il suo animo.


Eppure, una piuma bianca era lì, nascosta tra quelle più scure.
Gli indicava che ancora aveva una piccola luce dentro di se, una luce buona che ancora continuava a vivere e a brillare.












Naruto era furioso!
Tutto quello che aveva visto, quei maltrattamenti e quella punizione per lui erano stati troppo!
Era arrabbiato davvero!
Emanò un'enorme aura negativa.
Spaventati da quell'enorme quantità malefica, lo allontanarono dal paradiso.
Lui, però, mise le cose in chiaro.
Non se ne andava perchè era cacciato, ma perchè era lui stesso a non voler stare con loro.
Loro erano angeli solo di facciata!
Con le loro meschinità erano diventati più demoni, distruggendo anche gli insegnamenti di Dio.
I veri demoni erano all'interno del paradiso!


Quello che disse, fu così forte, che per punizione, gli tagliarono le ali, espellendolo dal Paradiso.
Dolorante, si addentrò per quel mondo oscuro, alla ricerca dell'unica sua luce.
Sapeva che non aveva ancora molto da vivere.
L'avevano spiegato a scuola fino alla nausea che senza ali non potevano vivere a lungo e che dovevano proteggerle ad ogni costo.
Ma che senso aveva vivere senza di Sasuke, senza la sua ragione di vita?
Sì! Lui si era innamorato.
Il suo Sasuke era dolce e puro, non potevano ancora capire come avevano fatto a trattarlo in quel modo.
Anche se era un mezzo demone, era stato cresciuto da angeli, e aveva il cuore molto più puro di tutti quelli che erano veri angeli.


Dopo aver girovagato in lungo e in largo, lo trovò.
Quando lo vide, però, ebbe un colpo al cuore.
Non poteva essere lui!
Non poteva essere lui quel ragazzo circondato da altri demoni che lo toccavano, lo baciavano, che faceva cose così...sbagliate!
Non poteva essere davvero quel ragazzo così puro che lui amava.
Eppure, lo avrebbe riconosciuto ovunque.
Era proprio Sasuke, ma era cambiato.


Tutto questo, lo fece sentire male, ma non era perchè era cambiato, no!
Lo avrebbe amato anche così, fino alla fine dei suoi giorni.
Il perchè era diverso.
Era perchè voleva essere lui a toccare quel corpo così perfetto.
Era geloso di loro.
Si scagliò contro di loro, facendoli allontanare dal suo Sasuke!


Appena Sasuke volse lo sguardo verso il biondo, i suoi occhi cominciarono a brillare.
La scintilla dentro di lui arse, riscaldandolo come non mai.
Si avvicinò a quella belva.
Era strano vederlo così combattivo, ma non se ne curò.
Per sbaglio, uno dei suoi demoni stessi, lo ferì ad una ala.
Le piume nere caddero a terra e Naruto tornò in se proprio in quel momento.
Corse da lui e lo abbracciò.


Non ebbero il tempo di capire cosa stava succedendo, ma anche i demoni stessi volevano dividerli.
Si presero per mano, scappando da quel mondo.
Adesso erano espulsi sia dall'inferno che dal paradiso, e non sapevano cosa fare, dove andare.
Non aveva un posto dove andare, ma non gli importava.
Bastavano che le loro mani fossero unite, e sarebbero stati felici, insieme e a casa.


Mentre scappavano, Naruto non ce la fece più e crollò a terra.
Sasuke corse ad aiutarlo, accorgendosi solo in quel momento che non aveva più le sue ali.
Le sue bellissime ali bianche erano state strappate, non c'erano più.
E tra poco, anche il suo Naruto non ci sarebbe stato più.
Anche se lo teneva tra le braccia, piano piano stava svanendo, diventando sempre più trasparente.
Lo strinse a se, disperandosi.
Non sapeva cosa fare.
Non voleva perdere l'essere più importante di tutta la sua vita, la persona che amava.


Naruto gli prese il viso tra le mani, asciugandogli stancamente gli occhi e lo baciò leggermente sulle labbra.


“Ti amo Sasuke... Ti amerò...per sempre... anche in un'altra...vita...”


Sasuke, in quel momento, prese la sua decisione.
Si strappò via le ali, gemendo dal dolore.
Lo strinse tra le braccia.


“Non preoccuparti più, Naruto... Starò sempre con te... Anche in un'altra...vita...perchè...ti amo”


Naruto gli sorrise un'ultima volta, sparendogli per sempre dalle sue braccia.
Si strinse le braccia vuote attorno a se, chiudendo gli occhi.
Aspettò così la sua fine che piano si avvicinava, pregando affinchè un solo ultimo desiderio si avverasse.
Pregò per quel Dio che non aveva fatto niente per impedire che gli succedesse quello.


“...Ti prego...vorrei...incontrarlo...anche dopo la morte...”






































Si svegliò di soprassalto, guardandosi attorno.
Si trovava su di un letto caldo e accogliente, in una camera che conosceva fin troppo bene...
Sussultò sentendosi stringere e si voltò verso di lui.
Il suo angelo biondo, Naruto, era lì, accanto a lui, che lo abbracciava e guardava con uno sguardo pieno d'amore.
Senza volerlo, gli si riempirono gli occhi di lacrime, andando subito ad abbracciarlo.
Il suo Naruto era lì, con lui.
Il suo desiderio era stato esaudito.


“Qualcosa non va?”


Chiese leggermente allarmato il biondino e lui scosse la testa.


“No... è tutto come dovrebbe essere.”


Gli sorrise leggermente impacciato, ma davvero felice.
Naruto non poté che ricambiare quel sorriso, per poi baciarlo.
Si strinsero così, abbandonandosi tra quelle braccia alle quali erano sempre appartenute.


Sasuke ringraziò per l'opportunità di poter vivere con la persona che amava e che avrebbe amato per sempre.


























*Angolo di Mary*
Eccomi qui con questa one shot che era scritta da non so quanto tempo (forse un anno XD), ma che non avevo mai passato al computer.
Oggi, dopo tanto tempo, sono riuscita finalmente a ricopiarla e a metterla qui.
È una storia senza pretese, uscita da una canzone di Mengoni, All'inferno.
Girava per radio in quel periodo e mi era rimasta impressa una frase.
Io che vivo il mio tormento come un angelo all'inferno” Ecco, questa XD
Da lì, mi è spuntata fuori questa cosa XD
Speriamo che vi sia piaciuta :)
Fatemi sapere.
Un bacione da marynana89.
   
 
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