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Autore: _Giuls17_    23/04/2014    19 recensioni
Voldemort è tornato ed ha intenzione di vincere la guerra a tutti i costi. Hogwarts non ha intenzione di perdere, ha deciso di combattere e per farlo utilizzerà tutte le armi a sua disposizione, persino una ragazza.
Sacrificherebbe persino Hermione Granger se questo gli assicurasse la vittoria, ma in che modo?
1:-No cara, vogliamo che tu vada al Manor… Devi conquistarti la fiducia dei Mangiamorte, entrare a far parte dei fedelissimi, dovrai combattere dall’interno.- disse in un soffio la professoressa.
4: -Non lasciare che lo faccia di nuovo.- gli occhi supplichevoli e le lacrime agli angoli di essi, -Non lasciare che lei mi colpisca, ancora.-
9: -Fermatevi per ordine del Ministro della Magia.-
-Se ci prendono?- sussurrò la ragazza.
11:-Granger stai giocando col fuoco.-
-Sai che c’è? Stai attento tu a non scottarti, perché stai giocando contro il Leone, Serpe.-
12:-Non potevo permettere che ti uccidesse.- alzò lo sguardo verso il ragazzo, ma gli occhi di lei erano privi di emozione.
16:-Io avevo scelto te.- sussurrò prima di essere trasportata via dalla Smaterializzazione [...]
23:-Stava guardando qua e poi…. Oh miseriaccia!!- esclamò.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Più contesti
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Ragazzi stavolta niente 
nota introduttiva...
Ci vediamo alla fine <3
 
Always, but this is the end
 
 
 
Erano passati tre mesi.
Tre mesi dal giorno in cui l’ex Ordine della Fenice si era riunito per salvarla, per salvare Hermione.
Tre mesi da quando avevano sconfitto l’ultimo, vero, nemico che avevano visto negli ultimi tempi.
Tre mesi che Hermione aveva ripreso in mano la sua vita.
C’era voluto del tempo e molta fatica, ma era riuscita ad aprire nuovamente il suo cuore, con l’aiuto di Draco e di Elis era tornata a sorridere, a sorridere veramente, dopo solo un mese.
Aveva sorriso e anche per lei il mondo era tornato bello, meno oscuro dato che nell’ultimo tempo aveva preso una colorazione del tutto differente, ma ancora la sera si sveglia con quel dolore, quel dolore che le aveva portato via tutte le forze e il suo bambino.
Il dolore di una perdita.
Ma aveva stretto i denti e serrato i pugni ed era andata avanti, iscrivendosi al corso per diventare Auror, grazie ai suoi M.A.G.O il capo Auror non aveva avuto difficoltà ad ammetterla e anche se indietro in confronto a Harry e Ron, nei mesi seguenti era riuscita a recuperare molto, moltissimo.
Aveva riempito la sua libreria con libri che amava, che avrebbe sfogliato col sorriso sulle labbra e non col rimpianto, e quel Marchio, un ricordo lontano della sua vita, non le avrebbe impedito di vivere i suoi sogni o almeno di provarci.
E lo stesso aveva fatto Draco, la squadra dei Falcons lo aveva preso a tutti gli effetti come suo cercatore e lei al secondo mese aveva ripreso a frequentare certi posti, che col tempo aveva abbandonato e assieme a Elis andavano a vedere le sue partire, in giro per l’Inghilterra e anche per l’Europa.
Hermione si rese conto che anche Draco aveva colto, al volo, quella seconda possibilità per ricominciare, anche se una parte di loro sarebbe sempre rimasta un Mangiamorte la parte più importante, la parte che avevano deciso di “utilizzare” era solo Hermione o solo Draco, non gli importava più, anche se grazie a quel Marchio si erano potuti unire.
Ma Hermione, in cuor suo, aveva sempre saputo che prima o poi la vita avrebbe ripreso a sorriderle e infatti con l’arrivo del terno mese, di Agosto, tutte le parve diverso.
Il suo mondo era tornato animato, era andata in Australia, dalla sua famiglia e aveva fatto quello che avrebbe dovuto fare anni fa, annullando l’incantesimo dei suoi genitori e nonostante i primi litigi e incomprensioni i coniugi Granger l’avevano perdonata, ed erano tornati con loro a Londra, solo che avevano deciso di prendere un’altra casa, lasciando quella alla loro figlia.
Hermione non era tornata al Manor ma la vera scelta era stata di Draco, lui aveva deciso che stava bene anche in quella piccola casetta a schiera che si affacciava su una via Babbana e lei non potè non essere d’accordo con lui.
 
 
Hermione sorrise e si guardò allo specchio, tutto era cambiato dall’inizio del suo settimo anno, era stata mandata in missione, una missione quasi omicida o suicida, ma proprio quella le aveva dato la possibilità di conoscere Draco, di poter fare breccia nel suo cuore e nel proprio, di poterlo amare, di poterlo perdere per poi ritrovarlo.
 
Quella missione le aveva cambiato la vita.
 
Si aggiustò una ciocca di capelli e la sistemò dietro l’orecchio, continuando ad osservare la sua immagine, nello specchio a muro alto fino al soffitto.
Aveva passato due anni in attesa, aveva aspettato che lui uscisse da Azkaban, si era messa in pausa, impedendosi di vivere ma questo non le aveva impedito di spezzarsi e non una, più volte ma si era sempre ricomposta, aveva sempre assunto il migliore dei suoi sorrisi per celare le apparenze, non si era mai mostrata debole davanti ai suoi amici.
E poi tutti i suoi sforzi erano stati ripagati, lui era tornato da lei.
 
Hermione corrucciò la fronte, avevano avuto delle difficoltà all’inizio per un fraintendimento su Elis, ma erano tornati assieme e nonostante le paure era riuscita ad ascoltare il suo cuore, che le aveva urlato, in tutte le lingue, il suo amore per lui e anche lui, dopo due anni era riuscito a dirle quelle parole.
Le aveva confessato i suoi sentimenti.
 
Le guance di Hermione si tinsero di rosso e lei girò il viso per nascondersi a se stessa, ancora i ricordi di quella sera la emozionavano, la rendevano felice come una bambina.
“Hermione hai diciannove anni, sei una bambina.”
L’hai già detta questa frase, ti stai rincretinendo?
“No, ma non credere di essere così vecchia.”
 
Hermione annuì a quella frase e dovette dare ragione alla sua coscienza, aveva solo diciannove anni e ancora mancava un mese per compiere i venti eppure aveva passato troppe cose, fin dai tempi del suo primo anno ad Hogwarts la sua vita non era mai stata serena, l’amicizia con Harry l’aveva catapultata in un mondo quasi parallelo e anche l’amore per Draco lo aveva fatto, solo per lui aveva acconsentito a tornare al Manor dei Malfoy, l’unico posto con cui aveva delle questioni in sospeso.
Questioni che l’avevano portata a soffrire, troppe volte e si era fatta Maledire come una bambinetta in esperta, era stata catturata, torturata, maltrattata e aveva perso il suo secondo figlio ma era di nuovo pronta ad andare in contro alla vita.
Dopo tre mesi l’oblio aveva lasciato il posto alla luce, lisciò il vestito bianco e lo guardò, toccandolo meravigliata.
Il suo vestito da sposa era formato da un corpetto, privo di spalline, che le andava stretto alla base del seno, adornato da pietre Swarovski, da quelle più grandi a quelle più piccole, che a ogni suo movimento brillavano di mille colori, alla fine di esso il vestito cadeva largo, come i vestiti delle principesse di una volta.
Era composto di tantissimi strati, i primi di semplice velo finché la consistenza non diventata sempre maggiore, e anche esso alla base era contornato da pietre Swarovski con dei ricami di merletto alla base.
Si guardò ancora e non credette possibile di vedersi in quel modo, sollevò un po’ il vestito e vide le sue scarpe, le aveva comprate bianche ma allo stesso tempo aveva deciso di modificarle facendole adornare con le stesse pietre del vestito.
Congiunse le mani sulla pancia e notò il suo anello di fidanzamento, era tutto perfetto.
-Hermione?-
Ginny entrò piano nella stanza, anche lei era vestita di tutto punto, sarebbe stata la sua damigella e perciò le aveva scelto un vestito corto, poco prima delle ginocchia, di un color carne che risaltava la sua carnagione e il rosso dei suoi capelli.
-Ehi.- sussurrò facendo un passo verso di lei.
-Ti senti pronta?-
-Penso di si.- disse, prese il bouquet ma le mani di lei la fermarono.
-Sei bellissima e tuo padre sta per arrivare quindi abbiamo poco tempo.- la guardò e sorrise, -Ti meriti la felicità, dopo tutto questo tempo tocca anche a te essere felice e poter vivere la tua favola.
Sei giovane, siamo giovani per essere delle mogli ma questo non ci fermerà, noi possiamo creare il nostro mondo, possiamo fare tutto amica mia e niente, neanche dei pazzi Maghi Oscuri potranno fermarci, perciò.- si schiarì la voce,
-Vedi questo giorno come una grande possibilità per vivere con l’uomo che ami, il resto della tua vita.
Te lo meriti, ti meriti Draco, Elis e tutto l’amore del mondo Hermione, perché sei una persona fantastica, un’amica coraggiosa e leale, un’eroina e niente e nessuno potrà mai toglierti questo.- le indicò il viso, -Il tuo sorriso, sarà sempre bellissimo e ci incoraggia a dare il meglio di noi, come quando eravamo a scuola e tu ci rimproveravi, come ora che siamo cresciuti.-
-Grazie, Gin.- socchiuse gli occhi e una lacrima, le attraversò il viso.
-Non piangere, oggi finalmente ti sei truccata come un adulta e non vorrei che tuo marito ti vedesse con gli occhi gonfi.-
-Grazie di essermi rimasta accanto per tutto questo tempo, non lo dimenticherò mai.-
L’abbracciò per un tempo lunghissimo, non avrebbe mai potuto fare a meno della sua migliore amica poiché era stata un po’ la sua anima gemella, non avrebbe fatto niente senza lei, non sarebbe cambiata, non sarebbe riuscita a sopravvivere.
 
-Cara sei qui?-
-Si papà.- Hermione si asciugò gli occhi, sventolando le mani vicino a essi e sorrise alla sua amica.
-Aspetto sotto, così i musicisti intonano la marcia nunziale.-
Lasciò la stanza nel momento esatto in cui suo padre la varcò e lei si fiondò tra le sue braccia, cercando conforto, protezione, amore.
-Andrà tutto bene, Herm.-
-Lo so, ma avevo bisogno di sentirmi ancora la tua piccola Herm.-
-Lo sarai sempre.- disse sorridendole.
-Anche se sono sposata e ho una figlia?-
-A maggior ragione, se un giorno sarai stufa delle tue responsabilità bussa alla mia porta e io ti farò tornare piccola.-
-Papà mi dispiace.-
-Per cosa?- chiese sorpreso.
-Per non essere venuta prima, non ve lo meritavate ma avevo paura di fallire.-
-Hermione il passato è passato, adesso pensiamo al presente, avrei fatto anche io tutto quello che fosse stato in mio potere per difendere le persone a me care, se ovviamente avessi avuto i tuoi poteri.-
-Grazie per essere rimasto.-
-Grazie per avermi fatto tornare, adesso tuo marito, il tuo quasi marito ti aspetta, la sposa dovrebbe scendere.-
-Lo penso anche io.-
Prese a braccetto suo padre e uscì dalla stanza che Narcissa aveva messo a sua disposizione, nel Manor, per farla sistemare, aveva fatto scegliere a Draco il luogo per il loro matrimonio e in fin dei conti lei aveva accettato di buon grado di farlo lì.
Aveva chiuso tutte le sue questioni in sospeso con quella casa ma non avrebbe potuto negare a se stessa che in quel luogo, lei e Draco si era innamorati, e non avrebbero potuto trovare un posto migliore per sposarsi.
Scesero lentamente le scale che portavano al salone, le stesse scale in cui loro avevano incrociato gli sguardi e le mani, in più di un occasione.
Decorazioni bianche avevano occupato le pareti e i vari tavoli.
Entrarono nel salone e ripensò alla sera cui avevano fatto l’amore, proprio in quella stanza e le sue gote divennero rosse al pensiero.
Vide le porte del giardino aprirsi, a pochi passi da lei e inspirò a fondo, la luce del sole la accecò per un solo istante ma poi i suoi occhi si abituarono.
Il giardino era stato abbellito da Narcissa in persona, aveva eliminato i divanetti sostituendoli con delle sedie, rigorosamente bianche e col fiocco nello schienale, per tutta la sua estensione, erano state invitate quasi cento persone e poi alzò lo sguardo e lo vide.
Vide l’arco nunziale, sentì la marcia partire e lei si incamminò col padre, Ginny poco avanti le apriva il passaggio con la piccola Elis stretta a una mano che lanciava fiori colorati, vide i suoi testimoni e sorrise.
Harry e Fred erano stati costretti a indossare un completo scelto personalmente da lei, ma anche loro ricambiarono il sorriso, poi si voltò verso quelli di Draco e vide anche Blaise e Theo ridere.
Poi i suoi occhi si posizionarono sul suo futuro marito, e venne travolta dai suoi occhi, perse un battito e si fermò quasi per colpa dell’intensità dello sguardo, lui le faceva sempre quell’effetto, lo avrebbe sempre fatto, non ne sarebbe mai stata immune.
Suo padre le strinse delicatamente il braccio e alzò il velo, per darle un bacio e la lasciò nelle mani del ragazzo, entrambi dopo un sorriso iniziale si voltarono verso Kingsley, Ministro della Magia, amico, membro dell’Ordine, sarebbe stato lui a celebrare il loro matrimonio.
 
 
Là uno accanto all’altro, Draco le strinse dolcemente la mano destra, avrebbe voluto di più ma Hermione si rese conto che quello era il giusto comportamento da tenere di fronte al Kingsley, e a tutti gli invitati.
Lei Hermione Granger stava per sposare Draco Malfoy, l’unico uomo che non aveva mai considerato come marito, l’unica persona che il destino aveva messo sul suo cammino e che vi era rimasto fino alla fine.
Lui aveva combattuto per lei, aveva combattuto per Elis e per quel piccolo che avevano perso per colpa di Greyback, ma nonostante tutto il dolore, nonostante gli incubi, le Maledizioni e la guerra loro erano ancora lì, pronti a svoltare pagina, pronti ad andare avanti finalmente con le loro vite.
-Draco Lucius Malfoy vuoi tu prendere Hermione Jean Granger come tua sposa ed esserle fedele sempre nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita, finché morte non vi separi?
-Sì, lo voglio.- rispose il ragazzo sorridendo, come mai aveva fatto in tutta la sua vita.
-Hermione Jean Granger vuoi tu prendere Draco Lucius Malfoy come tuo sposo ed essergli fedele sempre nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita, finché morte non vi separi?-
-Sono incinta, Draco.- sussurrò, pianissimo, facendosi prendere dal panico.
Le sue gote si colorarono di rosso e distolse lo sguardo, aveva chiesto a Kat, era rimasta in contatto con lei nonostante avesse smesso di lavorare al San Mungo, di farle un controllo di routine e anche quello più accurato, si sentiva strana e aveva ripreso a vomitare, come quella volta con Elis.
E lei aveva risolto tutti i suoi dubbi, le aveva detto, di nuovo, che era incinta; solo che aveva pensato di dirlo dopo il matrimonio ma quelle parole le erano uscite così spontanee che non aveva avuto modo di tacerle, non ancora.
-Davvero?-
Il ragazzo si precipitò sulle labbra di lei, baciandola come se fosse l’ultimo dei loro giorni, baciandola per la troppa felicità per il troppo amore che provava verso l’unica persona che gli aveva cambiato la vita.
-Potevate aspettare, avevo quasi finito.- sbottò Kingsley leggermente offeso, -Vi dichiaro marito e moglie, Draco continua a baciare la sposa…- disse scuotendo leggermente la testa, ma sorridendo al tempo stesso.
Così Hermione continuò a baciare suo marito senza badare al riso che gli invitati gli stavano tirando in testa, in segno della loro unione.
-Oh Hermione!-
Ginny corse ad abbracciare l’amica, la sposa si era resa conto solo in quel momento che altre lacrime le stavano rigando il viso e che un sorriso si era impossessato di lei e che a stento lo avrebbe abbandonato.
-Certo che Malfoy non conosce certi metodi anticoncezionali… Siete peggio dei conigli.- sussurrò all’orecchio di lei ed Hermione divenne rossa per l’imbarazzo.
-Ma Harry non è da me.- aggiunse subito dopo, per alleggerire la situazione, -Dovrei farmi anche io un controllo.-
-Ginevra!- disse cercando di essere seria, ma era troppo felice per fare la solita rompiscatole.
-Allora moglie, hai pensato a dove andare in luna di miele?-
Draco l’aveva presa per la vita e avvicinata a se, lentamente come per gustarsi quel momento e quelle parole.
-Stavo pensando che non è il momento adatto, io devo studiare e tu come farai con i Falcons e poi il bambino…-
-HERMIONE!- urlarono tutti gli invitati, suo marito compreso.
-Okay… Stavo solo scherzando.- disse voltandosi verso tutti, -Mi piacerebbe andare in Giappone e anche in Africa, veramente, vorrei vedere anche l’America però.-
-Penso che dovremo fare una tabella di marcia.- disse ridendo.
-Mi porterai veramente a vedere tutti questi posti?- chiese lei incredula.
-Solo se mi darai alla luce un maschio.- la baciò, leggermente.
-Io vorrei un’altra femmina.- guardò Elis e sorrise, sua figlia era il suo più grande tesoro.
-No, un maschio e forse ti porterò in giro per il mondo.-
-Sei un viscido ricattatore.- sussurrò lei.
-Sono un Serpeverde e tuo marito, un’accoppiata vincente!-
-Se certo.- sollevò il suo abito e assieme a Draco si diresse al rinfresco che avevano preparato dall’altro lato del giardino, la sua vita era appena iniziata e già non vedeva l’ora di organizzarla, di programmarla, non avrebbe sprecato neanche un momento, avrebbe fatto tutto per bene stavolta, godendosi ogni momento che le fosse offerto, ringraziando per la sua felicità.
Ringraziando Draco e Elis.
-Ti amo.- sussurrò al suo orecchio, quando lei non se ne accorse.
-E io amo te.- disse lei, citando le sue parole e ancora una volta si baciarono ed Hermione concretizzò che non avrebbe mai potuto fare a meno delle sue labbra, del suo respiro caldo mentre facevano l’amore, del suo calore, dei suoi tocchi, del suo profumo e dei suoi occhi.
Non avrebbe mai potuto fare a meno di Draco Lucius Malfoy.
 
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9 anni dopo…
 
 
-Draco?-
-Dimmi.-
-Abbiamo ricevuto una lettera.-
Hermione si sedette accanto a lui nel divano del salone, il fuoco del camino era acceso poiché l’inverno stava ufficialmente prevalendo sull’estate e il tempo quell’anno era più mite del previsto.
Hermione sorrise leggendo il mittente e l’aprì piano per non rovinarla.
-Chi la manda?- chiese il marito, distogliendo gli occhi dalla Gazzetta del Profeta.
-Indovina?- rise e lesse ad alta voce.
 
Ciao mamma, papà e Mat,
Vi scrivo oggi perché ho una bellissima notizia da darvi, oggi mi hanno smistata a… SERPEVERDE!!
Papà sei fiero di me? Penso che la mamma non lo sarà molto, infatti dovresti essere tu il primo a leggere la lettera per mitigare il suo animo Grifondoro, ma in caso contrario sappi mamma che ti voglio bene e spero di essere la benvenuta a natale a casa, hai ancora la possibilità che sia Mat a finirci, no?
 
Elis.
 
-SII, lo sapevo!- urlò Draco saltando in piedi.
-Già, anche io.- ammise Hermione, rassegnata.
-Come?- chiese il ragazzo, il cui entusiasmo era finito davanti allo sguardo della moglie.
-Certo ha il tuo carattere! Non poteva mica finire a Grifondoro, là premiano il coraggio, non l’astuzia e i sotterfugi.- gesticolò con le mani, leggermente nervosa per il verdetto finale che la figlia le aveva dato, aveva sperato fino all’ultimo che lei finisse nella sua casata, ma i suoi sogni si erano infranti.
-Ma tu hai sempre adorato i miei piani diabolici o la mia intelligenza, fuori dal normale e il mio modo di calcolare tutto.- le disse attirandola a se e baciandole, voglioso, il collo.
-Mm… Non lo ricordo proprio così, sai.-
-Mamma, papà, che state facendo?!- chiese Mat entrando in salone.
-Oh niente, parlavamo di tua sorella.-
-L’hanno smistata?- chiese curioso.
-Oh sì.- rispose Draco sorridendo, come un bambino.
-Scommetto che non è finita a Grifondoro.-
-Come fai a saperlo?- chiese stupefatta.
-Tu sei seccata mentre lui è felice.- asserì.
-Sei proprio mio figlio, e vedi di finire a Grifondoro tra due anni o ti taglio i viveri.- disse Hermione, scherzando.
-Papà posso scappare dai nonni se non fate entrare né me e Elis a casa?-
-Certo.-
-Grazie.- il piccolo scappò al piano di sopra lasciando nuovamente soli i genitori.
-Lui andrà a Grifondoro, è come te.- l’abbracciò da dietro e lei chiuse gli occhi per bearsi di quel momento.
-Hai i tuoi capelli e i tuoi occhi, è uguale a te.-
-Sì, ma ha il tuo carattere, è studioso e ha fatto la sua prima magia a soli due anni, per Elis abbiamo atteso i tre se ti ricordi bene.-
-Speriamo, ma andrà bene qualsiasi casata, forse finirà a Corvonero.-
-Spero di no, quella casa non mi è mai piaciuta.-
-Il motivo?- voltò la testa per guardarlo.
-C’era gente come Lunatica, ti voglio ricordare.-
-Oh già, la moglie di Ronald.- sottolineò lei.
-Dettagli Granger, comunque stavo pensando a una cosa.-
-Cosa?-
-Quando anche Matthew sarà ad Hogwarts la casa rimarrà vuota.-
-Già, saremo pronti?-
-Beh potremo darci da fare con un terzo figlio…-
-Malfoy! Ma non dobbiamo arrivare ad aver una dozzina di figli a soli ventinove anni!-
-Oh beh, abbiamo ancora due anni per pensarci.- la votò, le prese il volto tra le mani e iniziò a baciarla con passione.
-C’è Mat sveglio.- le fece notare lei, discostandosi leggermente.
-Non se ci mettiamo in cucina e insonorizziamo la stanza e la blocchiamo anche.- sussurrò a stretto contatto con le sue labbra, prese il polso e la trascinò nell’altra stanza, chiudendo la porta con la bacchetta.
La fece sedere sul tavolo e fece scivolare la camicia, baciandole la spalla e poi il braccio.
-Fai anche l’incantesimo anticoncezionale.-
-Non pensi che io l’abbia già fatto?-
-No e non mi fido.- disse lei schietta.
-Ah no?-
-No, perché ha ragione Ginny tu lo fai apposta a scordarlo, cosi io posso rimanere incinta!-
Draco rise di gusto e accontentò la moglie, solo per quella volta perché era deciso più che mai a vedere un nuovo Malfoy in giro per casa, magari un’altra femmina e avrebbe fatto di tutto per farlo accadere, ma per quella volta decise di accontentarla e darle l’apparenza che fosse ancora lei a comandare, ma ormai i ruoli si erano, leggermente, modificati già da un po’ di tempo.



Ragazzi penso che non esistino parole per dire quanto sia dura per me, oggi, cliccare il tasto di pubblica storia.
Da un lato non ci sarei mai voluta arrivare, ma la trama, i personaggi... Hanno fatto il loro corso... Si sono evoluti, sono cresciuti e nonostante io abbia scritto il tutto è stato merito loro...
Cos'è stato The Dark Side per me? è stato tutto...
Si è realizzato un sogno con questa storia perchè per la prima volta sono riuscita a esprimere tutto quello che avevo dentro, 
sono riuscita a parlare tramite i personaggi e voi mi avete ascoltato... Mi siete stati vicini...
The Dark Side non è solo la mia opera ma è la nostra opera, perchè senza il vostro sostegno la storia non sarebbe arrivata così lontano... 39 capitoli sono tanti, forse troppi o troppo pochi...
Ma spero che quest'ultimo vi abbia lasciato soddisfatti... Vi abbia fatto capire che Hermione ha accettao se stessa, il dolore e ha deciso di andare avanti... Ci vuole coraggio per fare una scelta e spero che ognuno di noi trovi, anche nel futuro, il suo coraggio...
Grazie di cuore alle 85 persone che hanno messo la storia nelle preferite, alle 12 che l'hanno messe nelle ricordate e alle 174 che l'hanno inserita nelle seguite... Un grazie va alle 4000 persone che hanno letto il primo capitolo, e anche alle 1000 e rotte che hanno letto i seguenti capitoli...
Non inserisco nomi non perchè non sia grata alle persone ma perchè so, nel mio cuore, che anche chi non ha recensito o inserito la storia, le ha voluto bene... E il grazie va anche a loro, a tutti voi!!

Spero che molti di voi mi supporteranno in un'altra mia folle impresa... Si chiama This is War e a breve sarà postata su EFP.... <3
G R A Z I E 
<3
   
 
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