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Autore: clif    24/04/2014    1 recensioni
il terzo titolo della serie Twilight-Silent Hill. questa volta il cross over sarà tra Twilight e Silent Hill 4: the room. i protagonisti della storia saranno diversi da quelli precedenti. i luoghi principali della storia saranno la città di South Ashfield e la città di Silent Hill. dal primo capitolo della storia:
Mi precipito verso il
salone, provare ad uscire da qui sarebbe del tutto inutile, le porte e le finestre
sono scomparse; prendo dal cassetto una penna e un foglio.
È Henry Townsheld che parla.
A chiunque voglia comprare questo appartamento,
non aprite per nessun motivo il mobile sotto il bagno…
ma un rumore proveniente dall'altra stanza lo fece bloccare per la paura. Molto
lentamente si girò: era terrorizzato ma per niente sorpreso, sapeva che “lui” lo
avrebbe raggiunto.
Genere: Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Twilight-Silent Hill'
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Atterrò dentro un tunnel umido e zuppo. L’unico rumore che si sentiva intorno  lui

erano le piccole gocce che cadevano dal soffitto; andando a tentoni cominciò a

percorrere lo stretto cunicolo: ignaro di cosa lo avrebbe aspettato alla fine. Dopo

diversi metri, il corridoio si fece più ampio e sui muri vi era delle torce accese;

sembrava una caverna. Continuò a camminare, finchè non si ritrovò dentro

un’ampia sala: intorno a lui vi erano diverse celle, forse quella era la vecchia

prigione e Walter era stato seppellito nel cimitero insieme agli altri detenuti.

Cominciò a girare alla cieca, in cerca del cimitero, ma quel luogo era un vero e

proprio labirinto: le celle erano tutte uguali, per non parlare dei corridoi, erano

tutti grigi e tetri. Senza darsi per vinto, continuò a cercare finchè non giunse

davanti a una porta di marmo con incisa davanti una croce. Sicuramente era

l’accesso per il cimitero, senza pensarci si trasformò nuovamente in lupo e balzò

sulla porta per sfondarla, ma l’unico risultato fu farle una crepa, una crepa che si

rimarginò subito. Lasciò perdere la forma in lupo e pensò ad un modo di aprirla; si

avvicinò di più la porta e si mise a fissare la serratura: aveva una forma piuttosto

bizzarra, assomigliava vagamente ad un grifone (che fantasia), eppure era sicuro di

aver già visto qualcosa del genere. ci pensò ed ebbe l’illuminazione: aveva la

stessa forma del ciondolo che gli aveva lasciato Walter Junior. Si mise a frugare

nella tasca dei pantaloni e tirò fuori l’oggetto in questione. Lo avvicinò alla

rientranza e potè notare che avevano la stessa identica forma; con molta

delicatezza infilò l’oggetto nella serratura, subito sentì un rumore TLACK! Afferrò

la maniglia e notò con sollievo che la porta si era aperta. Tentò di entrare, ma si

fermò guardando in basso: al posto del pavimento vi era un enorme strapiombo

senza fondo. Jake tornò indietro ed afferrò una torcia, si rimise davanti il precipizio

e ci lanciò l’oggetto: usando la luce della torcia, voleva vedere quanto fosse

profondo. La torcia cadde velocemente nel buco, finchè la luce non scomparve…

era un “tantino” alta, ma per lui non era importante. Si posizionò, questa volta

senza trasformarsi, e saltò giù nel buio. Provò ad atterrare in piedi, ma la strana

forma del pavimento non glielo permise. Dopo essersi rialzato (era caduto di

chiappe) cercò di vedere l’ambiente attorno a lui: purtroppo però non riusciva a

scorgere niente, neanche con i suoi sensi da lupo. Provò a tastare per terra e notò

che il pavimento era ricoperto da oggetti di varie forme e dimensioni, l’unica cosa

che li accomunava era la loro durezza. FLASH! L’accendersi delle luci, mostrò a

Jacob l’ambiente circostante. Era finito dentro un enorme stanza: il soffitto era a

cupola, il pavimento era ricoperto di croci e, solo in quel momento, Jake capì cosa

fossero gli oggetti che ricoprivano terra… Ossa! Intorno a lui era pieno di resti

umani. Alzò lo sguardo nel tentativo di scacciare quelle macabri visioni e per

scoprire chi avesse acceso la luce; intravide, a quel punto, una lapide posta più

distante dalle altre, con un corpo riverso sopra. Sulla lapide vi era scritto “Walter

Sullivan” ma in quel momento la sua attenzione era tutta concentrata sul corpo

Immobile. Era stramaledettamente famigliare e, anche se tentava in tutti i modi di

non pensarci, era la fotocopia di… fece qualche passo in avanti, titubante, e cercò

di scorgere meglio il viso di quella persona. -NESSIE!!!- Era proprio lei, era ancora

viva? Senza pensarci due volte, cominciò a correre verso la sua amata ma… BANG

un proiettile schizzato proprio davanti il suo naso, lo fece fermare. -Tranquillo 

Sacramento Jacob Black, è ancora viva!- Dall’ombra uscì l’uomo che aveva acceso

la luce e l’artefice ci tutto quello che stava accadendo lì: Walter Sullivan. -Ora

calmati, è soltanto svenuta. Fino a che un ultimo tassello non andrà al suo posto,

non la ucciderò- Sghignazzò sadico. Jake ruggì privo, ormai, del benché minimo

controllo -Cosa cazzo vuoi?! A cosa ti serviamo noi?! Spiegamelo!- Ruggì tremante;

stava per perdere il controllo, ancora un po’ e si sarebbe trasformato senza

volerlo: non gli era mai successa una cosa del genere, neanche quando era

giovane, neanche quando era intenzionato a proteggere Bella. Walter per la prima

volta, perse il suo sorriso sadico e inquietante e disse -Va bene, tanto tu tra poco

non ci sarai più, ti racconterò la mia storia…-

  
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