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Autore: tamss    24/04/2014    1 recensioni
Dal testo.
"È difficile a volte. La vita, respirare, camminare, andare avanti, voltarsi indietro, pensare, parlare, dormire. A volte è solamente difficile stare al mondo e niente sembra avere senso."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piove e i capelli mi si sono appiccicati alla fronte. L'asfalto è scivoloso e fatico a restare in piedi, acciecata dalle lacrime e disorientata dalle macchine che mi sfrecciano accanto. Piango da così tanto che ho dimenticato dove mi trovo e dove stia andando, piango così forte che ogni volta che sento l'aria gelida entrarmi nei polmoni mi stupisco di saper ancora respirare. Credo di essermi anche dimenticata come mi chiamo ma non importa, perché in questo momento il mio corpo va per conto suo spinto da una chissà quale forza. Cammino lentamente e mi sembra di sentire il peso del mondo intero gravarmi sulle spalle, spingendomi a terra e togliendomi il respiro. La vita è così pesante ora che vorrei non doverla più vivere. Vorrei spegnermi per un po’ e vedere che succede, smettere di pensare solo un istante e vedere se farebbe meno male essere me. Vorrei gridare e smettere di piangere, ma la voce non mi esce e ho paura. Ho così paura che forse sto tremando, ma non sono nemmeno sicura di essere davvero nel mio corpo, sembra tutto un film.
È difficile a volte. La vita, respirare, camminare, andare avanti, voltarsi indietro, pensare, parlare, dormire. A volte è solamente difficile stare al mondo e niente sembra avere senso.
Piango da così tanto che non sono nemmeno sicura di star piangendo per davvero. Un cane in lontananza sta abbaiando e io mi chiedo cosa si provi ad essere un animale, ad agire per istinto, senza paura del passato e men che meno del futuro. Mi chiedo cosa si provi a sapere solamente amare, pisciare e cagare. Penso che mi piacerebbe essere un animale, magari un uccello e poter volare via. Anzi forse no, perché gli uccelli non sanno abbracciare e io gli abbracci li amo. Tutti invidiano gli uccelli per la loro libertà, ma ci pensate mai che magari loro vorrebbero saper abbracciare come noi?
Il sole sta comparendo tra le nuvole e finalmente mi fermo per guardarmi intorno. Non so quanto ho camminato e nemmeno dove io mi trovi, ma i fiori di questa distesa d'erba sono meravigliosi e finalmente la pioggia sta svanendo. Mi stendo sul verde lucido di questo campo e ti penso mentre guardo il cielo.
Vorrei essere un uccello per poter volare ovunque nel mondo, ma poi penso che non ti troverei in nessun luogo se non in un angolo tra il mio cuore e il cielo. Allora vorrei essere un astronauta e venirti a cercare su una stella. 
Il sole ha rischiarato il cielo ed il mio cuore e allora ti sento.
Ti sento nel lieve vento che mi accarezza, nel sole che mi scalda, nelle boccate d'aria che inspiro.
Ti sento nella pelle, vedo attraverso i tuoi occhi. 
Il sole è così bello che tra le lacrime sorrido e nelle orecchie ho solo il suono della tua risata.
Sorrido e ho paura a sbattere le palpebre perché non voglio questa sensazione svanisca mai.
Ti sento e il peso del mondo lascia le mie spalle e allora respirare non fa così male.
Mi stendo nell'erba e inizio a ridere, e piango ancora più forte di prima perche tu non sei più qui e mai ci sarai, ma lassù dove tutto sembra immensamente piccolo e infinitamente grande, so che ci sei.
E non sono più sola e non è più così difficile.


Lo so che non ha assolutamente senso ma è una cosa inaspettata che mi è uscita di getto e niente, volevo condividerla qui con voi <3 un bacione a tutte.

 
  
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