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Autore: violet_w90    24/04/2014    4 recensioni
Che cosa non farebbe Harry per ottenere un attimo di pace? Per poter stare anche un solo piccolo momento insieme a Ginny? Tenera One-Shot sulla coppia Harry/Ginny ambientata alla Tana.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Little moment of freedom

“Ginny noi dobbiamo parlare.” La Rossa si trovava nel salotto della tana, dove seduta sul divano, stava leggendo un vecchio libro sul Quidditch. Poggiando il libro la ragazza alzò lo sguardo incrociando quelle iridi verdi che tanto adorava. Quegli occhi erano una delle prime cose che aveva notato di lui.
“Va bene.” Gli rispose.
“Ti vanno due passi?” Egli chiese porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi. Ginny intrecciò le sue dita alle sue e i due si avviarono insieme verso il cortile d'ingresso dalla casa. La giornata era stranamente molto soleggiata, con un leggero venticello che rendeva il tutto molto gradevole.
“Ascolta Ginny, c’è una cosa che ti vorrei dire da un paio di giorni, ma non sapevo come.” Egli iniziò, senza distogliere lo sguardo dalle sue scarpe.
“Dimmi ti ascolto.” Disse lei con un tono di voce perfettamente calmo che però non sembrò aiutare Harry, che continuava ad apparire molto nervoso. Egli poteva pur aver sconfitto Voldemort, ma per quanto riguardava il parlare alle ragazze ancora ne aveva parecchia di strada da fare.
“Ecco vedi Ron ed io si beh… Egli ed io… noi abbiamo deciso di non tornare a scuola questo settembre per terminare gli studi.” Ginny non disse niente, rimanendo in silenzio per un po’ finché:
“Oh…grazie al cielo!” Harry la guardò perplesso. Si era aspettato urla, delusione, rabbia. Era già pronto a scappare inseguito da mostriciattoli volanti, ma lei ancora una volta l’aveva sorpreso.

“Come? Io credevo che…”
“Che cosa? Che in quello che da sempre mi sono immaginata come il mio anno, perché nessuno dei miei fratelli sarebbe stato a scuola, avrei voluto avere Ron tra i piedi? No, grazie!”
“E non ti importa che io non torni?”
“Certo che mi importa. Detesto l’idea che a settembre ci dovremo di nuovo separare, ma credo che dopo ciò che hai affrontato in quest’ultimo anno, tu non abbia bisogno di tornare ad Hogwarts. Voglio dire sai già tante di quelle cose che la metà basta e io rispetto la tua decisione.” Ginny lo capiva. Ginny rispettava la sua decisone. Avrebbe voluto prenderla tra le braccia e farla girare o ancora meglio baciarla fino a farle perdere la testa o più semplicemente dirle:
“Ti amo così tanto.” Gli era uscito di slancio. L’aveva detto senza pensarci, perché in quell'istante gli era sembrata la cosa più naturale del mondo. La cosa più giusta da dire. Solo dopo si era reso conto, di non averglielo mai detto prima e che forse avrebbe fatto meglio ad aspettare un momento più romantico di quello. Lei si era fermata di colpo poi voltandosi l’aveva baciato.

“Ti amo anch’io, e troveremo il modo di vederci ugualmente. Tu magari verrai ad Hogsmeade e io tornerò sempre a casa durante le feste. Possiamo farcela Harry. D'altra parte questa non sarebbe nemmeno la prima volta in cui ci ritroveremmo a stare distanti.”
"Lo so Ginny, e mi dispiace tanto per questo, ma ti prometto che questa volta sarà l'ultima.” Egli disse stringendola a sé. “Grazie per aver capito. Almeno tu.”
“Cosa intendi con almeno io?” Domandò lei guardandolo.
“Beh, diciamo solo che Hermione non ha reagito al tuo stesso modo quando ha sentito me e Ron che ne discutevamo.”
“Io non sono Hermione, Harry. Le voglio bene, ma non è un segreto che qualche volta, su alcune cose, io e lei la pensiamo in maniera diversa. Questa è solo una di quelle.”
“Hai proprio ragione.” Egli disse sorridendo. I due ricominciarono a camminare arrivando fino ad un grosso albero dove sedettero sotto sempre l’uno nella braccia dell’altro.

“Così quest’anno sarai l’unica Weasley in giro per la scuola.”
“Finalmente.” Esclamò lei, anche se ripensandoci pure quell’anno appena terminato, era stata l’unica Weasley, ma le circostanze erano state certamente diverse. “Non fraintendermi io adoro la mia famiglia, ma i miei fratelli tendono ad essere un po’ troppo protettivi nei miei confronti.”
“Sono il tuo fidanzato Ginny. Penso di sapere a che cosa tu ti riferisca.” Ron lo controllava a vista, da quando aveva scoperto, che lui e Ginny erano tornati insieme. Le cose andavano meglio se Hermione era nei paraggi, ma in quei giorni lei era insieme ai suoi genitori ed il comportamento dell’amico aveva superato il suo limite di sopportazione. La verità, era che l’unica ragione per cui, il ragazzo fosse riuscito a ritagliarsi quel momento di libertà con Ginny, era perché l’amico si trovava in bagno, sotto la doccia ed Harry beh... per sbaglio potrebbe avercelo chiuso dentro. Ovviamente, non senza l'aiuto di un po' di magia.

“Sarà bello poter stare con altri ragazzi, senza dovermi preoccupare di cosa ne pensa Ron. Poterli baciare come faceva lui con Lav-Lav, senza la paura di essere beccata.” Harry ancora immerso nei suoi pensieri annuì distrattamente.
“Aspetta cosa? Quali altri ragazzi? E chi avresti intenzione di baciare?”
“Non lo so, uno qualunque. Di ragazzi che vorrebbero essere al tuo posto ce ne sono.” Rispose lei sul vago.
“Non ti conviene giocare a questo gioco con me signorina Weasley. Non hai possibilità di vincere contro il salvatore del mondo magico. Qualsiasi ragazza vorrebbe essere al tuo posto.” Ginny sbuffò.

“Detesto ammetterlo, ma credo che tu abbia ragione.” Harry rise.
“Ginny?” Disse lui una volta smesso di ridere ed essere tornato serio. Questa si voltò a guardarlo.
“Si Potter.”
“Io non vorrei mai nessun’altra al tuo posto.” Disse lui. Con una mano le spostò una ciocca di capelli da viso.
“Nemmeno io vorrei nessun’altro.” Con l’altra la strinse a sé abbracciandola stretta. Quel famigliare profumi di fiori lo invase.
“Comunque aspetta che io diventi una famosa giocatrice di Quidditch e poi vediamo chi vince.” Harry scoppiò a ridere un'altra volta.
“E’ questo che vuoi fare dopo Hogwarts?”
“Si, io credo di sì. Pensi che sia una cosa sciocca?”
“No, affatto. Non stavo ridendo per quello, Ginny. Io la trovo un'ottima idea.” Egli disse, poi dolcemente avvicinò il suo viso al suo sfiorandole le labbra. Ginny affondò le dita tra i suoi capelli. Era un bacio casto, finché egli non si fece più avido e le loro lingue arrivano a toccarsi a giocare tra di loro. La mano di Harry scorreva delicatamente lungo la sua schiena, mentre quella di Ginny continuava a vagare tra i suoi capelli. Quando finalmente si fermarono per riprendere fiato, Ginny si sdraiò sul prato, trascinando Harry con lei. Egli ricominciò a baciarla, mentre un po' titubante le apriva il primo bottone della camicetta. Un brivido di piacere li percosse, mentre il tempo intorno a loro si fermava. Purtroppo per loro però si fermò per un momento davvero troppo breve. Harry era in procinto di raggiungere il secondo bottone della camicetta, quando...

“Harry James Potter!” I due sussultando si staccarono. Harry riconobbe benissimo la voce del suo migliore amico. Il loro piccolo momento di libertà, era appena finito.
“Oh…merda. Scappa!” Disse lui alzandosi e aiutandola a fare altrettanto, ma nel mentre questi li aveva già raggiunti.
“Mi dici come hai potutto chiudermi dentro il bagno? Hai idea di che cosa abbia dovuto fare per uscire da lì senza la mia bacchetta!!!” Sbraitò Ron. Harry non rispose.
“Ron. Come fai a dire che sia stato lui? La porta del bagno è molto vecchia. Non hai idea di quante volte io ci sia rimasta chiusa dentro perché si incastrava.” Intervenne provvidenzialmente Ginny. Questi sembrò pensarci un po’ su.

“Si beh…in effetti può essere.” Egli disse, dando un calcio ad uno gnomi di passaggio. Ron però era sicuro di aver sentito dei passi al di là della porta.“E Comunque che ci fate qui voi due?” Fu una fortuna che la signora Weasley, proprio in quell'istante, li chiamasse per il pranzo, dando loro modo di evitare di rispondere.
“Sai io non sono rimasta chiusa una sola volta in bagno.” Sussurrò Ginny all’orecchio di Harry, così che solo lui potesse sentirlo, mentre ritornavano verso casa.
“C’è sempre una prima volta.” Commentò Harry sorridendo.


Spazio autore: Questa è la mia terza FF sul mondo di Harry Potter. Mi è venuta in mente così, quasi su due piedi. Ogni commento come sempre è ben accetto.

 
  
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