La vita non assomiglia a un video game, ne sono pienamente cosciente, forse è per questo che mi piace tanto immergermi in mondi immaginari, dove posso scegliere di essere qualcuno di diverso.

 Non che mi dispiaccia essere me, ma se in questo momento stessi giocando a qualche saga fantasy, sarebbe sicuramente tutto più facile. Tu potresti essere la principessa da salvare, e io l’eroe di cui ti innamoreresti perdutamente. Invece sono così stupido, da averti qui di fronte col viso triste e gli occhi lucidi, senza riuscire a capire cosa ti fa stare male… questo non sono io. Che dico, ormai non so più neppure chi sono.
 Io ero quello che passava intere giornate attaccato alla consolle e, non si accorgeva nemmeno di cosa gli succedeva intorno.
Sono quello che ha poche persone che gli stanno davvero a cuore e, proprio a causa di una di queste persone, ora mi sento diverso.
 Ero quello che si perdeva per ore tra gli scaffali di una fumetteria, senza prestare attenzione al resto del mondo.
 Sono quello che ti ha invitato ad una fiera di comic & game, considerandolo un appuntamento romantico. Posso illudermi che per te sia lo stesso? Perché mi fa quasi paura, pensare di essere un amico, con cui condividi solo le passioni in comune.
 Hai stravolto il mio mondo Mya, probabilmente non te ne rendi nemmeno conto, ma la differenza tra come vivevo prima di conoscerti e dopo averti incontrata, per me è evidente. La sento come il respiro che mi manca, quando i nostri sguardi si incontrano. La sento come un pugno nello stomaco, quando mi regali un sorriso…con te non c’è solo bianco o nero, ma una miriade di sfumature che prima non riuscivo a cogliere.  Ciò che prima mi sembrava banale è divento nuovo ed interessante, è tutto diverso, più vero… più bello.
 Solo fino a pochi istanti fa’, passando davanti ad uno stand, ti si sono illuminati gli occhi, guardavi un buffo cappello grigio con le orecchie. Lo hai preso tra le mani per poi rigirarlo tra le dita, ed eri così bella, che non riuscivo a staccarti gli occhi di dosso… in realtà, per quello che mi riguarda, ti trovo sempre bellissima, ma alcune espressioni che fai, sono capaci di farmi balzare letteralmente il cuore in gola.
 -Peccato, oggi ho speso davvero troppi soldi…-, hai sussurrato prima di rimetterlo al suo posto.
 Ma appena mi hai detto di dover andare in bagno, sono corso a comprartelo, volevo farti una sorpresa, volevo vedere quel tuo splendido sorriso. Ero certo che mi saresti saltata al collo per abbracciarmi.
 “Grazie Armin, ti adoro!”, volevo sentirmi dire, mentre mi stringevi forte.
 Così il mio cuore, già prossimo al collasso, avrebbe iniziato a battere talmente forte da esplodermi nel petto, perché anche se fa così male, quello che riesci a farmi provare, ha lo stesso effetto di una droga, e io non posso fare a meno di volerne sempre di più.  
 Eppure quando sei tornata e io ti ho infilato quel cappello in testa, cantilenando un: “sorpresa!”, invece di avere le reazioni che avevo sperato, ti sei improvvisamente incupita.
 Cosa ho sbagliato?
 E’ forse la mia punizione per aver avuto un secondo fine?
 -Perché questo regalo?-
 -Che domande! Siamo amici no?-
 Sei diventata improvvisamente triste. E’ colpa mia? Eppure volevo solo farti felice.
 Posso essere il tuo sostegno? Posso farti tornare a sorridere? Non so se sono in grado di farlo, ma vorrei tanto avere questo potere.
 Sono uno stupido. Non riesco a dire nulla, sto qui davanti a te, nella speranza che questa mia vicinanza, riesca a sopperire all’incapacità di comunicarti quello che provo.
 Amici? Sono un bugiardo, perché è così difficile confessarti i miei veri sentimenti?
 Pensavo di conoscerti bene, ma forse sei tu quella che riesce a capirmi meglio, la cosa mi spaventa, perché in questo caso, capiresti che sono un egoista che pensa solo a sé, perché mentre cerchi le parole da dire, osservo le tue labbra e l’unica cosa a cui  riesco a pensare, è al fatto che muoio dalla voglia di baciarle!
 
 
 
 Amici?
 Lo sapevo, ma sentirselo dire fa davvero male… ero così felice quando tornando da te, mi hai chiesto di chiudere gli occhi per un attimo. Anche se non sapevo cosa aspettarmi, non ti ho fatto alcuna domanda. In cosa speravo realmente? Arrossisco se penso al mio desiderio.
 Il tuo profumo si è fatto ad un tratto più intenso e, anche se tenevo gli occhi chiusi, sentendo le tue mani sul mio capo, ho capito subito di cosa si trattava. Il mio cuore ha perso un battito, quando dopo avermi infilato un cappello in testa, le tue dita sono scese sui miei capelli, accarezzandoli gentilmente.
 Si, ormai mi conosci bene Armin, sai come rendermi felice!
 Eppure, anche se avrei voluto stringerti in un abbraccio senza fine, mi sono trattenuta e, ti ho chiesto per quale motivo mi avessi fatto quel regalo.
 Perché sono così stupida? Potevo raccontarmi una bugia, illudermi di essere qualcosa di più per te, invece ho voluto essere ingorda. Non mi basta essere solo tua amica, vorrei… voglio di più Armin!
 Non ho il coraggio di guardarti negli occhi, mentre sei in piedi di fonte a me, sicuramente stranito dal mio strambo comportamento. Perché non è normale che una ragazza diventi malinconica, dopo aver ricevuto un regalo, che tra l’altro desiderava.
Mi sento un’idiota, perché ho fatto cambiare espressione al tuo bel viso, ti ho rattristato e anche se vorrei chiarire, non riesco a parlare, un nodo mi stringe la gola.
 Ho paura di guardarti negli occhi, perché mi conosci così bene, che ho il terrore che tu possa leggere nei miei, che muoio dalla voglia di baciarti…
 
Fine…?
 



Angoletto autrice: Questa shot è dedicata a Myaku (Mya-Chan), l'ho scritta per il suo compleanno, anche se non ho avuto il coraggio di pubblicarla subito perchè... perchè... bo mi vergonavo XD
Penso di essere davvero fortunata ad averti conosciuta... e basta la pianto qui (come direbbe Jade XD)
Ancora buon compleanno (anche se ormai in ritardo u.u)