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Autore: smile_shine    24/04/2014    0 recensioni
Era in grado di far ritornare la pace in me. Era diverso da tutti gli altri.
Forse proprio perché era diverso riusciva a farmi provare emozioni mai sentite prima.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Start Flashback:

“Sei stato scelto per affrontare una missione di vitale importanza” dissero i Guardiani, disturbando la melodia che il giovane ragazzo stava riproducendo con il flauto di legno        intrecciato, proprio come i rami dell’Albero Maestro sul quale era solito adagiarsi ogni giorno. “Ma perché proprio io? Ci sono tanti altri Elfi guerrieri che vorrebbero affrontare questo genere di missioni ” brontolò il ragazzo biondo aprendo le sottili ali per volare fino al suolo, era deciso a non partire di nuovo per quello che, qualche anno prima, era il suo mondo. “Sei stato scelto tu dal Saggio, perciò ci sarà un motivo, spetta a te capirlo. Adesso prendi ciò di cui hai bisogno e va sulla Terra, il male non deve trionfare”. Sbottò ancora un altro Guardiano . “Niall, figliolo –si sentì la voce del Saggio comparso dal nulla appoggiato al bastone di legno intrecciato come i rami dell’Albero Maestro in cui abitava- se ho scelto te ci sarà un motivo, ricordalo” sbuffando il biondo fece cenno di sì all’anziano, pronto per spiccare il volo e andarsene. “Ricorda anche l’Accordo” gli ricordò l’anziano fermandolo. “Elfi e mondani non sono destinati a stare insieme, non bisogna commettere lo stesso errore del passato. Questa è solo un’altra stupida missione vecchio mio” L’elfo prese con sé il necessario e si teletrasportò nella galassia della Via Lattea, sul Pianeta Terra. Arrivato nel suo vecchio mondo, il ragazzo biondo non perse tempo e si precipitò nella città che non dorme mai in cerca della ragazza misteriosa, che ha custodito con sé l’equilibrio del suo mondo, non essendone a conoscenza. Fino a poco tempo fa l’Amprex, il ciondolo magico, era al sicuro al collo della ragazza ma da quando il male aveva scoperto che non si trovava più nel Regno del Bene si trovava in pericolo. Finalmente il ragazzo dagli occhi di un celeste limpido, come d’altronde la sua anima, sentì il forte potere che emanava il ciondolo, si precipitò nella casa ritrovandosi a poca distanza una ragazza alta quanto lui, una cascata di ricci biondi che scivolavano giù per le spalle e infine ciò che lo incatenò a lei, due occhi color smeraldo, erano bellissimi, le si poteva leggere l’anima al loro interno, erano così chiari e puri che non meritavano il male. Peccato fosse invisibile ai mondani altrimenti non sarebbe riuscito a dividere il legame dei loro occhi. La ragazza dai capelli biondi si sentì invadere da una nuova e strana sensazione, improvvisamente il cuore prese a pompare il sangue più veloce, si fermò guardandosi in giro ma non vedendo nessuno continuò ciò che stava facendo. Prima che la ragazza uscisse da casa, il ragazzo vide il ciondolo penzolare al suo collo. Doveva solo proteggere il ciondolo affinché non gli fosse detto cosa farne..

 Finish Flashback

. Svegliarsi dopo una notte passata a ballare e scatenarsi in pista non è il meglio. Ho la testa che mi scoppia, sento ancora l’odore della sala del Pandemonium,il mischiarsi tra di loro del fumo e degli alcolici. Quella di ieri sera doveva essere la serata “su i bicchieri e giù i pensieri” ma non ha fatto altro che aumentare il disordine che avevo nella testa.

Forse è meglio se inizio dal principio altrimenti, cari lettori, non capirete granché da questo inizio improvvisato.
La mia vita è un continuo muoversi da una parte all’altra del mondo senza mai una meta precisa, non trovo mai il tempo di ambientarmi in una città e anche se lo trovassi i miei genitori sarebbero già pronti a traslocarsi in altri quartieri di città che per loro sono ricchi di lavoro, che equivale alla presenza di finanziatori famosi nel mondo dell’economia. I miei sono i tipi che sembrano non fregarsene più di tanto di avere dei figli ma quando ci ritroviamo nella stessa stanza la sera, dopo una giornata di duro lavoro per loro e stancante per noi nel college, sembriamo una famiglia così affettuosa da fare invidia a tutte le altre. Mia madre nutre molto affetto nei miei confronti, ci tiene, non avrei mai immaginato di avere un bel rapporto madre-figlia e invece mi ritrovo lei come migliore amica. Sa, quasi, tutto di ciò che ho vissuto in questi miei anni di adolescenza, ma più delle volte è Harry a sapere per filo e per segno che mi succede. Harry è mio fratello gemello e sì, esatto ho un fratello gemello ma state certi che ci differenziano solo la lunghezza dei capelli e gli abiti che indossiamo, anzi neanche più quelli dato che quando giro per casa indosso le sue felpe, lentamente la maggior parte stanno diventando mie. Abbiamo entrambi due smeraldi al posto degli occhi e una cascata di ricci castani, o meglio anche io li avevo prima di tingerli di diversi colori, adesso ad esempio sono biondi. Mi piace tingere i capelli, cambiare pettinature in continuazione, sono il tipo di ragazza che non sa cosa sta cercando finché non lo trova. Ho sempre pensato che la nostra vita è un libro dalle pagine bianche che attendono impaziente di essere riempite dalle nostre avventure causate dalle nostre scelte, possono essere quelle giuste come possono essere quelle che ci fanno cambiare totalmente argomento della storia che stiamo scrivendo sul libro. Io non so neanche che storia sto scrivendo. Cambiare Paese tre o quattro volte all’anno non mi aiuta molto. Posso considerarla una cosa positiva se parla il mio lato da fotografa, così facendo posso fotografare i numerosi paesaggi del mondo. ma se a parlare è me stessa posso definirmi una persona infelice. Non posso avere vere amicizie, né tanto meno avere quelle vere “storie d’amore” che tutte le diciottenni aspettano da tutta la vita.
Mi accontento, se così posso definire il mio pensiero, di mio fratello. Mi basta lui per sentirmi a casa. Anche se siamo testardi quando vogliamo, si può ben vedere che siamo gemelli anche dalla nostra personalità.. non siamo opposti come tutti i gemelli, siamo duri fuori, vogliamo sembrare il più forti possibile ma se accade qualcosa ci ritroviamo uno nella stanza dell’altro a consolarci. A volte l’uno sente le sensazioni dell’altra ed è subito pronto a intervenire per rallegrare la situazione! Beh che potevo chiedere di meglio di un fratello gemello così unito a me?
Viaggiare però, abitualmente ogni due mesi per il lavoro dei propri genitori non lo consiglio a nessuno.
a sera precedente è stata l’ultima nella città di New York, adesso siamo diretti in un paesino dell’Irlanda meridionale. Doveva essere per l’appunto una serata che mi sarebbe dovuta servire per non pensare e invece mi sono sentita molto peggio. È da un po’ di mesi che mi sento diversa, o meglio non mi sento sola ma come se ci fosse qualcuno sempre al mio fianco. Ho provato a raccontarlo ad Harry ma lui mi dice semplicemente che è una sensazione che tutti abbiamo dato che un angelo custode, che ci sorveglia sempre, ci protegge dai pericoli. Beh io non ho mai creduto agli angioletti custodi che ti proteggono, altrimenti saremo tutti in grado di prendere sempre la strada giusta senza sbagliare nemmeno una volta, non saremo liberi di fare le nostre scelte,seppur sbagliate. La storia dell’angelo custode va eliminata; ma dopo di questa non so proprio che opzione scegliere o a cosa pensare.
Sono atea ed è più forte di me non credere nell’angelo custode. Quindi convivo con questa sensazione, ormai è un’abitudine anche se a volte è insistente, fin troppo.
Finalmente siamo atterrati all’aeroporto di Dublino, nuovo appunto per la sottoscritta: svagarsi due giorni prima della partenza. Sono in breve distrutta e se non ci fosse Harry ad aiutarmi a stare in piedi starei già dormendo sul pavimento gelido dell’aeroporto.
“Mamma in che città siamo diretti?” chiedo entrando nell’auto che mio padre ha noleggiato.
Mullingar, si trova a due ore di macchina dalla capitale quindi puoi riposarti per un po’” mi risponde con la sua gentilezza che ammiro ancora oggi a diciotto anni dalla mia nascita. Guardo Harry che capisce al momento cosa voglio.
“Su forza, appoggiati pure!”
Il quartiere? Carino, sembra più un quartiere americano che irlandese,ma mi piace davvero.
 cittadini? Altrettanto gentili e sempre disponibili, siamo stati persino invitati per l’ora del tè dalla nostra nuova vicina, Maura se non sbaglio.
Dopo aver sistemato le valige, e ovviamente fatto la gara a chi prendeva la stanza più ampia, io ed Harry siamo andati al Mullingar Town Park, dei giardini comunali vicino al nostro quartiere indicatoci dalla signora Maura.

Avendo origini americane non sono proprio abituata all’ora del tè, ma c’è sempre la prima volta. Devo ammettere che la signora Maura ha proprio una bella casa, l’ingresso sembra un tipico ingresso stile inglese, sulla destra ci sono le scale in legno che portano al piano superiore e sulla sinistra di un gradino più basso si trova un ampio soggiorno con divanetti e televisione a plasma posizionati al centro di esso. Ai piedi un tappeto persiano che ricopre tutto il parquet della stanza e che si abbina ai numerosi sopramobili curati nei minimi dettagli, con diverse fantasie per ognuna.. perché perdermi nel descrivere questa casa magnifica invece di assaggiare questo delizioso tè fumante che mi ha appena offerto?! Mi sento l’intero della bocca riscaldarsi molto data la bevanda ancora scottante ma è delizioso, saporito e completamente diverso da quello che si acquista negli Starbucks. Mentre una risatina risuona tra le pareti , entra nella stanza un ragazzo, abbastanza alto, con gli occhi azzurri e capelli scuri.
Ah.. Georg, Marta, questo è mio figlio Greg. Greg questi sono i nostri nuovi vicini, e loro sono Harold e Charlotte” ci presenta Maura e dopo aver stretto le mani a tutti Greg proferisce parola
Mamma, Denise è andata dal pediatra con Theo, stasera ceniamo qui!”
“Va bene.. ah Denise è la moglie di Greg e Theo è il mio piccolo nipotino”ci chiarisce la signora con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso.
“Uh che dolce” mi lascio sfuggire, amo i bimbi piccoli o qualsiasi cosa di piccolo e affettuoso.
“Che ne dite di cenare con noi stasera? Così vi presento mia cognata e potrai giocare con Theo, è un simpaticone seppur ha soli sei mesi” domanda Maura rivolgendosi a me con l’ultima frase. “Oh mi spiace Maura ma abbiamo una cena di lavoro ed i ragazzi dovranno venire con noi” spiega mia madre con tono dispiaciuto. Dispiace tanto pure a me, volevo conoscere Theo, sarà per una prossima volta.

A casa mi sono distesa sul letto nella stanza di mio fratello. Harry ancora una volta è riuscito ad occupare la stanza più spaziosa della casa. A me invece è capitata la stanza di fronte, seppur più piccola a confronto della sua è graziosa. Un lato della stanza è occupato dal letto di una piazza e mezzo a ponte, di fronte c’è la scrivania e infine c’è la porta finestra che affaccia su di una stanza della casa della signora Maura. Gli occhi mi si sono chiusi dando libero sfogo alla mia testa.

§ Perché mi trovo in una stanza vuota? È tutto bianco qui, non si distingue una parete dall’altra. No aspetta una parte è bianca mentre l’altra nera.
“C’è nessuno?” Grido, ma sento solo l’eco della mia voce.
“Vieni con me Charlotte” sento improvvisamente, subito dopo una forte luce compare nella parte di stanza chiara, svelando la figura di un ragazzo col volto coperto o meglio non lo riesco a distinguere. “Chi sei?” dico a mia volta ma di nuovo una luce, questa volta nella parte di stanza nera, irrompe scoprendo un altro ragazzo.
“No vieni con me Lottie ” dice quest’ultimo abbreviando il mio nome, di solito Harry mi chiamava così. La differenza tra i due era il colore della luce che si trova alle loro spalle. Ero capace solo di distinguere il colore degli occhi dei due ragazzi, il primo aveva gli occhi di un azzurro fortissimo come i cristalli, il secondo invece aveva degli occhi molto scuri quasi penetranti, simili alla pece. Man mano si avvicinano, non so cosa fare né dove mi trovo.“Cosa volete da me?” 
"Il potere
 si impossessa di te, il ciondolo deve essere distrutto” risponde il ragazzo ‘oscuro’ allungando la mano verso di me. Nel momento esatto in cui mi giro verso di lui l’altro ragazzo si materializza tra me e lui. “Lasciala stare! Deve rimanere al sicuro. Il ciondolo rimarrà intatto” irrompe facendo in modo che qualcosa simile a due ali di fate spuntassero dietro le sue spalle ingrandendosi mentre lampi chiari attraversano la stanza.
Lottie, tu verrai con me!” tuonò la voce cupa del ragazzo “Lo giuro sulla Nostra Signora delle Fate, tu verrai con me!” dopodiché scompare in una nube nera. L’altro ragazzo si gira per pochi secondi nella mia direzione, i suoi occhi sono ancora più chiari di quando li avevo visti prima. Quel contatto, seppur solo visivo, mi sta facendo sentire diversa dal solito... §


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