Hermione guardava Rose crescere e si rendeva conto che lei era proprio la ragazza che avrebbe voluto essere alla sua età .

Bella, intelligente, spensierata e... Felice.

Ora Hermione era una donna sposata e con due figli, Hugo e Rose Weasley. Lo scorrere del tempo non aveva modificato il suo temperamento; era sempre forte, coraggiosa e risoluta ma la felicità  l'aveva persa da un pezzo.

L'aveva persa tanto tempo fa, quando si era accorta di quanto amasse quel ragazzo, di quanto volesse conoscerlo e stargli vicino.

Purtroppo il destino era stato ingiusto e l'aveva separata da quello che sarebbe stato un futuro perfetto.

Ogni tanto si chiedeva che cosa avesse sbagliato per meritare tutto questo ma preferiva sempre sviare quando raggiungeva il punto critico della situazione. Non riusciva mai ad arrivare in fondo: era come entrata in un lungo tunnel dal quale non era più in grado di emergere, di vedere la luce.

Stava osservando dalla finestra sua figlia che rideva e scherzava con quel ragazzo quando un senso di spossatezza le invase il corpo e fu costretta a stendersi sul morbido divano del salotto.

Le sembrava tutto così assurdo, quello che non era riuscita a crearsi lei lo stava facendo Rose. Hermione non sapeva se esserne felice o invidiosa di quella fortuna.

Chiuse gli occhi in cerca di un conforto che non sarebbe mai arrivato e ripensò al suo volto felice quando per la prima volta riuscì ad avere un colloquio decente con quel ragazzo; era una giornata di primavera ma faceva molto freddo, la temperatura non voleva alzarsi e dare il benvenuto al dolce tepore primaverile, quando lo vide davanti ad un aula vuota, apparentemente indeciso se entrare o meno. Con la scusa peggiore del mondo attaccò bottone e in meno di dieci minuti erano seduti con la schiena poggiata contro al freddo muro della stanza a scambiarsi chiacchiere di conforto.

Si svegliò di soprassalto.

Doveva aver sognato di nuovo quel momento.

Accidenti! E ogni volta che si svegliava si sentiva sempre peggio, ogni tanto Ron le chiedeva se avesse bisogno di aiuto ma lei, testarda com'era, negava sempre. Suo marito iniziava veramente a preoccuparsi e questo la spaventava maggiormente, non voleva assolutamente che lui venisse a conoscenza di questo suo desiderio. Non voleva che ne soffrisse più di quanto non avesse già  sofferto lei, non era giusto. L'aveva sempre trattata come una principessa, tranne in qualche momento di assoluta confusione, non meritava un dolore così grande.

Non poteva scaricargli questo peso addosso.

Non poteva e non voleva.

Svogliatamente si levò dal divano per andare a controllare che cosa stesse facendo sua figlia: la vide ancora là  con lui a ridere seduti su un prato verde e tante farfalline svolazzanti attorno.

Sembrava fosse in una favola.

"Vivi la tua favola fino in fondo, figlia mia" sospirò Hermione "Vivila e non lasciartela mai scappare".

"Sii felice almeno tu"

Spazio autrice:

Dunque XD

Lo so che devo aggiornare l'altra ff "La mia vita: da così, a così" ma non avevo proprio ispirazione per un nuovo capitolo e dato che domani parto non aggiornerò la ff fino al mio ritorno. Vi chiedo scusa, gomen ne. ^^"

Questa breve shot mi è venuta in mente leggendone un'altra. Il ragazzo con cui sta Rose è Scorpius mentre l'uomo a cui si riferisce Hermione è suo padre, Draco.

Amo tantissimo le Dramione, non sarei riuscita ancora per molto a resistere all'impulso di scrivere su di loro. XD

Hermione riflette sul suo amore per Draco, su come la vita le sia stata contro e alla fine comprende che almeno sua figlia potrà  vivere la favola che lei non ha mai provato con il figlio del suo grande amore.

Io preferisco pensare che Draco non sia stato con Hermione per motivi a noi sconosciuti piuttosto che per mancanza di attrazione nei suoi confronti, poi voi vedetela come vi piace. *§*

Sono curiosa di sentire che ne pensate >_< Commentate, mi raccomando!